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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Vespa crabro, ripopolazione dell'area
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robybar
Utente Senior

Città: Catanzaro
Prov.: Catanzaro

Regione: Italy


1267 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 luglio 2011 : 18:58:12 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salve a tutti, inizio col dire che ho scritto questo post perchè dalle mie parti i calabroni vespa crabro si sono praticamente estinti, in tutta la mia vita ne ho visti si e nò 3 esemplari ed uno non era neanche sicuro fosse un calabrone...
Ho quindi preso l'iniziativa di ripopolare la zona di calabroni, per quanto ne sò utilissimi per l'agricoltura e interessantissimi da osservare, quì da me ci sono api in abbondanza e non credo ci sia un pericolo per loro, quindi ciò mi spinge ancor di più a ripopolare di calabroni la mia zona.
Prima di tutto potete dirmi per cortesia quali piante attirano i crabro?
Intendo piante la cui corteccia è usata per fabbricare i nidi, nella mia zona la vegetazione oltre a canne e sterpaglie di ogni genere si limita a coltivazioni di ulivi e qualche sporadico alberello ornamentale (ce ne sono un paio che non ricordo come si chiamano, ma ho letto su questo forum che sono una prelibatezza per il crabro)

roberto ritrovato

elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32907 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 luglio 2011 : 19:11:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusami, ma l'iniziativa mi lascia un po' perplesso.
I Calabroni, nel complesso, non credo siano a rischio di estinzione e, se in una zona non ci sono, pazienza!
Essendo poi gli artropodi più pericolosi in Italia, come numero di morti accertate, non vorrei che ci potessero essere controindicazioni di tipo legale.
Quanto alla definizione di "insetti utili", ammesso che abbia ancora un senso, credo siano equiparabili alle semplici vespe, con l'aggravante che possono decimare le popolazioni di api.

Io lascerei perdere .....
luigi

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mascalzonepadano
Utente Senior

Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1372 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 20 luglio 2011 : 11:07:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche io ho delle perplessità. Se non c'è vuole dire che l'ambiente non è idoneo e in effetti le zone strettamente mediterranee sono ai margini del suo areale, è una specie + mesofila. Attirarli con delle piante poi mi sembra impossibile.
Non sono daccordo però sulla sua pericolosità, che è enormemente esagerata. Per le loro abitudini spazzine e antropofile sono di gran lunga le Vespule ad essere le + pericolose e responsabili di punture, seguite dalle api. Per esperienza, la stragrande maggioranza delle volte i calabroni pungono persone che sono andate a distruggergli maldestramente il nido. Anche la predazione sulle api è molto variabile ma quasi sempre modesta, a differenza di Vespa orientalis che è specializzata proprio sulle api.
Nic
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Iacopo
Utente V.I.P.

Città: Pistoia


375 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 20 luglio 2011 : 17:29:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'idea è in effetti un po' balsana e in ogni caso non è piantando tre o quattro piante a loro gradite che favoriresti la loro diffusione. Che nelle tue zone non ci siano calabroni mi sembra alquanto strano, è legato ai coltivi, soprattutto agli oliveti (magari di recentissimo abbandono) ed è rarefatto dove l'abbandono delle campagne ha lasciato spazio al bosco, quindi perchè dovrebbe essere raro nelle tue campagne ancora ben coltivate? Che sia solo un problema di temperature mi sembra strano. Poi non capisco la bramosia di avere calabroni nelle vicinanze, sono estremamente aggressivi, sono attratti di notte dalla luce, sono potenzialmente pericolosi ed estremamente dannosi per le coltivazioni di frutta, inoltre non foraggiano sui fiori a differenza delle altre vespe perchè non rappresentano una fonte di cibo sufficiente per la loro massa. Sulle api poi fanno dei discreti prelievi..prova a chiedere a qualche apicoltore! Quindi non capisco proprio cosa ti faccia venire un'idea simile, se vuoi studiare gli insetti sociali fallo coi Polistes che fanno meno danni e si studiano bene.
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robybar
Utente Senior

Città: Catanzaro
Prov.: Catanzaro

Regione: Italy


1267 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 luglio 2011 : 13:19:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il fatto è che una voltsa la zona era piena di calabroni, ora è rarissimo trovarne uno e non esagero...
C'è chi farebbe di tutto per scacciarli ma io adoro i loro colori e le loro imponenti dimenzioni, se poi non ci sono più a causa dell'uomo è un motivo in più per tentare il ripopolamento, le altre vespe non mi attirano molto, le polistes fanno i nidi nei posti più impensati e irraggiungibili (sportelli, motori e specchietti retrovisori delle auto abbandonate...) e le vespule (quella più diffusa da me è la tedesca) sono troppo aggressive, ci sarebbe la V.vulgaris ma anche questa è poco diffusa dalle mie parti, e comunque non ne ho mai trovato un nido...

roberto ritrovato

Modificato da - robybar in data 22 luglio 2011 13:25:51
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nanni
Utente Senior

Città: Napoli


2280 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 23 luglio 2011 : 21:34:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Roberto è un pò presto ! Il loro periodo di presenza massiccia comincia solo ora. Per le mie api e quindi per me i calabroni sono nemici importanti.. le loro punture sono dolorose (mortali in caso di allergia) e negli anni 98/99 mi distrussero molti alveari da 10 favi.. Fu un'esperienza interessante, che dovrei raccontarvi. In ogni caso la loro presenza negli anni NON è costante.. Dipenderà da quante regine riescono a svernare e dalle temperature primaverili ..credo.
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robybar
Utente Senior

Città: Catanzaro
Prov.: Catanzaro

Regione: Italy


1267 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 luglio 2011 : 10:17:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa delle api nemiche dei calabvroni per me è una fandonia, conosco di persona uno che alleva api e i calabroni lì non mancano, mai avuti problemi anche perchè un nido ammazza una ventina di api al giorno al massimo, poi su un forum di apicoltura ho letto che un utente convive con un alveare di calabroni ad una 50ina di metri dal suo apiario, ogni anno fanno il nido vicino alle api e mai una volta si sono avvicinati, cosa che fanno in un apiario poco distante dove non passa mai gente, inoltre per distruggere una famiglia di api (neanche troppo numerosa) dovrebbero esserci 10 colonie di crabro affamati nel massimo dell'espanzione e dubito un pò di ciò, Comunque io avreiintenzione di piantare alcuni arbusti da cui i calabroni prendono la corteccia per fare il nido, quali sono?
Poi è ovvio pianterò anche qualche pianta da frutto (amano molto uva, fichi, mele e pere, more ecc...), così dite che entro l'anno prossimo posso vederne qualcuno?
Di nascondigli da me ce ne sono molti, dai garage mai aperti alle cantine impolverate agli ulivi selvatici e chi più ne ha più ne metta...


roberto ritrovato
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nanni
Utente Senior

Città: Napoli


2280 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 24 luglio 2011 : 11:54:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
mi spiace sei disinformato e non dovresti permetterti di dubitare delle affermazioni mie e di molti altri apicoltori. Ho già detto che gli anni non sono tutti uguali. Ma sempre per le api (al sud ma non solo) la siccità di luglio/agosto crea gravi problemi, fra cui i calabroni...

Modificato da - nanni in data 24 luglio 2011 11:56:57
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robybar
Utente Senior

Città: Catanzaro
Prov.: Catanzaro

Regione: Italy


1267 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 agosto 2011 : 10:23:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allora, non mi sono spiegato bene, prima dell'antropizzazione i crabri c'erano anche quì, poi hanno raso al suolo il boschetto per fare una piantagione di ulivi e i calabroni sono scomparsi.
Di natura, qauindi, dovrebbero esserci, e che natura schifosa sarebbe se due specie che cindividono lo stesso habitat si sterminassero a vicenda?
Counque ho scoperto che i calabroni dalle mie parti sono conosciuti con il nome di "sant'antoni" perchè il colore marrone del torace ricorda il colore della tunica di S.Antonio, e che ora da me sono talmente rari da vedere che porterebbe più fortuna vedere uno di questi che vedere una coccinella...e questo mi fà un pò tristezza pensando a quando all'epoca di mio padre, ogni soffitto aveva il suo bel nidone...
E poi torno a ripetere:
che problema sono i calabroni per le api?Anzi aiutano molto, si nutrono di parassiti delle colture e se proprio devono toccare un'ape per nutrirsene, non ne ammazzano più di una 20ina al giorno per colonia...
E queste non sono affermazioni buttate a casaccio, è la verità, e inoltre posso affermare con convinzione che per scalfire un alveare sano, ci vorrebbero almeno 10 nidi giganti di calabroni nel pieno della loro attività tutti a meno di 100 metri dall'apiario...è una cosa realistica?mmah...
E poi come ripeto, in apiari ben controllati e curati i calabroni si mantengono a debita distanza (al massimo qualche scaramuccia, ma si parla di 2-3 api per colonia al giorno o poco più)

roberto ritrovato
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