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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
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Inserito il - 08 aprile 2011 : 12:19:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rivolgendomi a Bernardo capisco eventuali dubbi,ma credo Bernardo che qui si possa fare un ragionamento più complesso,più se vogliamo mirato e non certo casuale.

Per un appassionato di aree umide quale è il sottoscritto se ad una domanda postami mi si chiede chi potenzialmente possono essere gli inquilini di un ipotetico recupero di queste acque posso solo rispondere:pesci e anfibi, risposta motivata da un’analisi più ampia prendendo in relazione proprio la geografia e la storia di quel sito.

Lo scopo è in questo caso recuperare, badate bene,che questo è un lavoro mica da ridere, quando si sceglie di ricreare biotopi fedeli, non si possono dettare consigli ne campati in aria ne dettati da simpatie antipatie per certi animali..

Partendo da un contesto storico,sappiamo che la piana che da Giuncarico a Castiglione è una pianura bonificata, quest’operazione è finita grossomodo nell’immediato dopoguerra.
Prima vi erano stati sforzi ,sin dall’avvento dei senesi,del granduca poi con le imprese di Ximenes e di Mussolini dopo,sempre si è lavorato per la bonifica efficace di questa zona acquitrinosa.

Oltre ai canali,vennero lasciati anche dei piccoli laghetti (chiari)essi venivano scelti e lasciati proprio in relazione alla profondità degli stessi,parlando di un'area posta pochi "palmi" sopra il livello del mare,bastava che un chiaro avesse anche due metri di profondità che veniva preservto,a quel puntoassolvevano (o avrebbero dovuto assolvere) ai più svariati scopi,abbeverata per il bestiame,irriguo etc..

Fino a pochi decenni fa questi piccoli laghetti presentavano l’esatta concetrazione di specie degli abitanti della Bruna,Lucci,tinche,etc,compreso rane e rospi, poi è arrivato il veleno in agricoltura,arrivarono i tempi in cui venivano dati prodotti per le zanzare, e poi oggi il lousiano…

Quello che voglio dire è che quella precisa zona e quel tipo preciso di habitat rappresenta il giusto connubio tra specie anfibie specifiche e pesci autoctoni perché questi laghetti residui fino ad una quarantina di anni fa erano presenti ed erano spesso antichi “relitti” del vecchio lago Prile.

Ricreare un qualcosa di simile è solo encomiabile,perché quei bacini una volta molto numerosi erano veri e propri relitti di una palude molto,molto più estesa e ricreare questo non è stravolgere ne tantomeno falsare un qualcosa a mio modo di vedere ha anche una valenza educativa.

Non è acqua da tritoni, o perlomeno da soli tritoni,parliamo di profondità interessante e di un buon volume d'acqua, certo non lo è neanche da trote, è però un tipo di bacino tipico della pianura maremmana e quelli (gli autoctoni) sono gli abitanti che ci vivono da sempre.
Gli anfibi che abiteranno quel sito saranno esattamente gli stessi che coabitano da sempre con i nostri pesci,come succede nei laghi e nei fiumi da sempre.

Sui pesci invito a non fare precipitose affermazioni,in più di 30 anni di attività da appassionato e da naturalista a 360° poi, dico sempre che le cose se non vengono alterate dall’uomo,con ingresso di alloctoni o di altre “pensate”, danni non ci sono e la convivenza è reatà.
Anche sulle carpe dissento fortemente, il problema può essere solo il numero,o se un “furbo” ne butta un esemplare adulto in una pozza da tritoni,allora si verificano danni in relazione all’intorbidimento delle acque da esse causato,altrimenti vi posso far vedere di persona come in certi bacini (ove appunto c’è equilibrio) le carpe né intorbidiscono ne danneggiano alcunchè..


Per quanto riguarda il Bufo Bufo,tolta la trota iridea caro Bernardo,io non conosco pesci (valuto per quello che ho sempre visto) che mangino tali girini te lo assicuro (perlomeno tra gli autoctoni).

Invito su ciò a riflettere sulla condizione del Pelobate Fosco padano del fiume PO,viveva da sempre a contatto con carpe e pesci autoctoni principalmente ciprinidi, e allora? quando sono cominciati i suoi guai?
Con l’avvento dell’inquinamento e della presenza alloctona, (ricordiamo il suo sito di elezione fiume e delta PO).
Oggi gli ambienti vanno recuperati,questo è importante,altrimenti se partiamo per compartimenti stagni non si fa nulla,ne per i pesci caro Bernarndo ne tantomeno per Anfibi e tutto il resto.
Non vi preoccupate per quei pesci,non è possibile da una foto così determinarli,ma senza dubbio quelli più grandi sono cavedani, il resto andrebbe visto.

L'importante è rimanere su recuperi di ambienti dettati da un filo logico,storico e geografico e non far di testa propria,ma questo vale per tutto,per pesci ,per anfibi e tutto il resto!

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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 aprile 2011 : 13:09:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hai ragione Massimo, prima la maremma era tutta un lago quindi non fa una piega.
Certo di sicuro era un ambiente eterogeneo e con molte zone soggette ad alluvioni e ad allagamenti periodici, un ambiente dove coabitare risultava di sicuro più facile che soltanto in un laghetto permanente con le rive a strapiombo. Lo ripeto, in questo caso sono assolutamente d'accordo date le suddette circostanze, volevo solo precisare per gli "outsiders" del sito che introdurre pesci non è cosa che va considerata normale e sana, perché nella maggior parte dei casi quando accade è deleteria....
Hai altrettanto ragione sulle trote iridee.....dei mostri mangiatutto! Discorso diverso per fario e macrostigma, come ormai sappiamo.


Che importa se le miniere si riempiono di apparecchi elettronici e scorie nucleari, il mio giardino è in ordine e pieno di fiori; che importa se le foreste diventano pellet da combustione, a me l'ossigeno non manca; che importa da dove viene ciò che mangio, basta che ci sia da mangiare; che mi importa di montagne che crollano a suon di martellate, quando la mia casa sta in piedi...

Se solo potessi rendermi conto che è il mondo la mia casa...

Bernardo

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Modificato da - bernardo borri in data 08 aprile 2011 13:09:53
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 aprile 2011 : 14:09:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'ultimo intervento di Massimo lo apprezzo molto, anche perché cerca di farci capire come era il territorio un tempo. Belli i tempi del lago Prile, vero? Anche Piombino era circondato da paludi, nonché da un vero lago costiero (il lago di Rimigliano), verso San Vincenzo. Insomma, laghi e paludi in tutta la Maremma, per arrivare fino all'Agro Pontino. Non parliamo poi della Val di Chiana, che doveva essere qualcosa di incredibile, che con lagi e paludi collegava l'Arno col Tevere!!!
Tornando a questo laghetto maremmano, ricordo che che il proprietario l'ho conosciuto solo la volta scorsa, mi pare disponibile ad ascoltare, ma è pur sempre vero che il proprietario resta lui. Io cercherò di trasmettergli i concetti fin qui esposti e vi aggiornerò ogni volta. Il luogo non è neanche vicinissimo a casa mia, per cui la mia presenza non potrà essere frequente.
Ricordiamoci che siamo in "terra" di gambero rosso, per cui il luccio mi sembrerebbe d'obbligo.
Il discorso pesci-anfibi è complesso, ma mi pare evidente che quello non potrà certo essere (e forse non è neanche logico) un lago da tritoni. Le pozze a monte (ancora da vedere) lasciano invece ben sperare...

Ric
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