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 ORCHIDEE
 Reale distribuzione/presenza delle orchidee spontanee
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


4359 Messaggi
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Inserito il - 14 febbraio 2011 : 20:36:52 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Sul fatto che le orchidee spontanee siano rare e che vadano tutelate siamo tutti d'accordo.

Oggi però, dopo aver trovato una nuova stazione di orchidee in un campo che conosco da anni,
ma che per comodità di strada ho sempre aggirato e mai attraversato, mi sono chiesto quale sia
la reale conoscenza che abbiamo sulla diffusione delle orchidee spontanee.

Si può stimare quale sia il grado di copertura (conoscenza) di un territorio?
Negli studi più recenti le reticolature a livello provinciale sono mediamente di 1 - 5 Km...
ma in un simile spazio quante stazioni possono starci.. immagino molte!

Sappiamo che una certa specie è presente in una certa stazione nota, ma quante altre stazioni ignote possono
esserci dietro la collina dove non siamo mai andati a guardare, o nel campo che non abbiamo mai attraversato?
E non penso solo a quelle aree (montane, collinari) difficilmente raggiungibili, ma anche
a quei prati o colline magari più frequentati e accessibili, ma dove non è mai passato un appassionato
o un botanico che sapessero riconoscere in quei fiori delle orchidee spontanee..

Pensieri in libertà che ho voluto condividere...



Ciao!




Luca

PS: Chiedo agli Admin di risolvere il solito problema con l'icona della tassonomia. Grazie!



Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata. Albert Einstein

Non c'è niente come la paleontologia. Nessun piacere può essere paragonato a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo. Charles Darwin

Forum geologia e paleontologia - Forum orchidee spontanee

ITIS, Integrated Taxonomic Information System - Biodiversity Heritage Library

Maxglisi
Utente Senior

Città: Alassio
Prov.: Savona

Regione: Liguria


570 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 febbraio 2011 : 21:10:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Luca
condivido il tuo pensiero.
D'altra parte, come dice sempre il mio Amico Mauro "basta un pezzettino".
Ci si vede all'Elba.
Ciao da
Massimo
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Barbadoro
Utente Senior

Città: Casalecchio di Reno
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


2494 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 febbraio 2011 : 21:19:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quello della reale consistenza di una popolazione di piante (starei sul generico) è, credo, un bel problema.
Per la mia piccola esperienza direi che ciò che si conosce, per bibliografia o per averle "contate" sul campo, è di solito un numero più o meno sottostimato. Tra l'altro è anche evidente che i dati su certi generi e famiglie siano sicuramente più attendibili di altri: la presenza e il numero delle orchidacee è senza dubbio più attendibile di quello delle graminacee, e altrettanto diverso è lo stato delle conoscenze, ad esempio nella provincia di Pesaro-Urbino, di Orchis purpurea rispetto a Neotinea intacta...
Ma un esercito di floristi non credo possa risolvere il problema.
Penso però che il vero problema sia quello di effettuare un serio censimento degli ambienti

Ciao
F.

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cianix
Utente Senior


Città: tarcento
Prov.: Udine

Regione: Friuli-Venezia Giulia


2773 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 febbraio 2011 : 23:41:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Lucabio:

Sul fatto che le orchidee spontanee siano rare e che vadano tutelate siamo tutti d'accordo.

(...)

Si può stimare quale sia il grado di copertura (conoscenza) di un territorio?
Negli studi più recenti le reticolature a livello provinciale sono mediamente di 1 - 5 Km...
ma in un simile spazio quante stazioni possono starci.. immagino molte!

Condivido, in ogni caso, credo che ogni Regione abbia caratteristiche geografiche che possono incidere moltissimo su questo aspetto; per esempio in Friuli ci sono molte zone in pianura dove le orchidee sono estinte dall'ultima opera di bonifica risalente a circa 80 anni fa, quando ampie zone paludose e/o boscose furono suddivise in rettangoli, le acque di scolo incanalate e convogliate in laguna e tutto divenne un immenso territorio agricolo; il resto lo ha fatto il progresso con la costruzione di aree industriali e artigianali, risultato? Quadrati da 5x5 km "liberi" da orchidee (ma non solo)! Quindi il problema in questi casi... non si pone, purtroppo!

Sappiamo che una certa specie è presente in una certa stazione nota, ma quante altre stazioni ignote possono
esserci dietro la collina dove non siamo mai andati a guardare, o nel campo che non abbiamo mai attraversato?
E non penso solo a quelle aree (montane, collinari) difficilmente raggiungibili, ma anche
a quei prati o colline magari più frequentati e accessibili, ma dove non è mai passato un appassionato
o un botanico che sapessero riconoscere in quei fiori delle orchidee spontanee..

Pensieri in libertà che ho voluto condividere...


Daccordissimo con te! Sempre esemplificando, la stessa cosa è successa a me nel territorio che frequento, alcune specie "nuove" per il reticolo (non segnalate dalle ricerche precedenti) sono visibili addirittura dalla macchina! C'è anche da dire che le ricerche non sono mai definitive, le stazioni si evolvono, alcune scompaiono, altre compaiono dove non c'erano (anche se a volte, soprattutto in quelle più diciamo "bizzarre", è lecito sospettare l'aiutino di qualcuno...)
luciano


Ciao!






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Forbix
Moderatore


Città: Portoferraio
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


6989 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 febbraio 2011 : 04:42:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cianix:....altre compaiono dove non c'erano (anche se a volte, soprattutto in quelle più diciamo "bizzarre", è lecito sospettare l'aiutino di qualcuno...)


D'ACCORDISSIMOOOOOO!!!!

Forbix

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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


4359 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 15 febbraio 2011 : 09:07:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A proposito della reale distribuzione mi viene da pensare ad un lavoro uscito su GIROS Notizie n.45, Settembre 2010: Una popolazione di Orchis italica Poir. sulla Calvana di Prato (Firenze), nuovo limite settentrionale della specie in Italia, dove per la stima e conoscenza indiretta che ho degli autori non ho nessuna difficoltà a credere e sostenere che sia attualmente il dato più aggiornato e reale.
Bisogna però considerare che esisteva anche un precedente lavoro, purtroppo poco conosciuto:
Merlo G., Pascal R., Picco F., Ravetti F., Roati M., 2004: Ritrovamenti di due Orchidacee stenomediterranee, Barlia robertiana (Loiseleur) Greuter e Orchis italica Poiret, in Monferrato (Piemonte, Italia). - Riv. Piem. St. Nat., 25: 187-192. che segnalava, oltre alla Barlia che è ormai una presenza accertata e nota, anche la Orchis italica per il Piemonte. In realtà tale ritrovamento non è stato più riconfermato negli anni successivi.

Cercando informazioni online ho poi trovato che la Orchis italica in passato è stata segnalata anche in Lombardia sul greto dell'Adda (presso Cassano e Lodi) (Pignatti 1982).

Quindi per quel che ne so, ad oggi al nord la Orchis italica potrebbe anche non essere presente, ma credo che sarebbe necessario controllare più accuratamente, perchè se in passato è stata segnalata, seppur estremamente localizzata, magari qualche stazione ancora ignota nascosta chissà dove, potrebbe anche esserci.



Ciao!




Luca




Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata. Albert Einstein

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erpol
Utente Senior

Città: Roma/Albano Laziale
Prov.: Roma

Regione: Lazio


639 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 febbraio 2011 : 09:34:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cianix:

Messaggio originario di Lucabio:

Sul fatto che le orchidee spontanee siano rare e che vadano tutelate siamo tutti d'accordo.

(...)

Si può stimare quale sia il grado di copertura (conoscenza) di un territorio?
[snip]
Pensieri in libertà che ho voluto condividere...


Daccordissimo con te! Sempre esemplificando, la stessa cosa è successa a me nel territorio che frequento, alcune specie "nuove" per il reticolo (non segnalate dalle ricerche precedenti) sono visibili addirittura dalla macchina! C'è anche da dire che le ricerche non sono mai definitive, le stazioni si evolvono, alcune scompaiono, altre compaiono dove non c'erano (anche se a volte, soprattutto in quelle più diciamo "bizzarre", è lecito sospettare l'aiutino di qualcuno...)
luciano

Ciao!



Mah.. Non concordo su quel "qualcuno". Intendi forse che vengono introdotte di proposito?

Mi pare difficile.. le orchidee sono "famose" per non tollerare variazioni dall'ambiente originario.
Certo.. ci sono le eccezioni, ma sono proprio eccezioni! (o botte di c..(beep), come le chiamo qualche volta )

Parlando di posti "strani", io ne ho viste a Prima Porta, il cimitero di Roma; ho un colonia di circa 30 piante di Ophrys italica qui al lavoro, idem per una colonia di un centinaio di Spiranthes spiralis. Tutte in pericolo per via dei "frullinatori": quei "giardinieri" che passano quel falciaerba a mano. Ma questo l'ho gia' narrato qui un annetto fa.
Ho trovato diverse Ophrys sull'Appia antica; crescevano sui blocchi di ruderi ai lati dell'acciottolato.
Nei ruderi di Angraecum, ho trovato una Ophrys nel bel mezzo di un cubicolo.

Tutte queste sono chiaramente spontanee.

Insomma, le orchidee attecchiscono dove piu' piace loro, al punto di diventare infestanti.
Ma altrove... amen!

Ciao,
Ermanno e i suoi 2 eurocent.

--
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OrchidsLover
Utente V.I.P.


Città: Stezzano
Prov.: Bergamo

Regione: Lombardia


268 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 febbraio 2011 : 11:16:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Lucabio:

A proposito della reale distribuzione mi viene da pensare ad un lavoro uscito su GIROS Notizie n.45, Settembre 2010: Una popolazione di Orchis italica Poir. sulla Calvana di Prato (Firenze), nuovo limite settentrionale della specie in Italia, dove per la stima e conoscenza indiretta che ho degli autori non ho nessuna difficoltà a credere e sostenere che sia attualmente il dato più aggiornato e reale.
Bisogna però considerare che esisteva anche un precedente lavoro, purtroppo poco conosciuto:
Merlo G., Pascal R., Picco F., Ravetti F., Roati M., 2004: Ritrovamenti di due Orchidacee stenomediterranee, Barlia robertiana (Loiseleur) Greuter e Orchis italica Poiret, in Monferrato (Piemonte, Italia). - Riv. Piem. St. Nat., 25: 187-192. che segnalava, oltre alla Barlia che è ormai una presenza accertata e nota, anche la Orchis italica per il Piemonte. In realtà tale ritrovamento non è stato più riconfermato negli anni successivi.

Cercando informazioni online ho poi trovato che la Orchis italica in passato è stata segnalata anche in Lombardia sul greto dell'Adda (presso Cassano e Lodi) (Pignatti 1982).

Quindi per quel che ne so, ad oggi al nord la Orchis italica potrebbe anche non essere presente, ma credo che sarebbe necessario controllare più accuratamente, perchè se in passato è stata segnalata, seppur estremamente localizzata, magari qualche stazione ancora ignota nascosta chissà dove, potrebbe anche esserci.



Ciao!




Luca




Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata. Albert Einstein

Non c'è niente come la paleontologia. Nessun piacere può essere paragonato a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo. Charles Darwin

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Il dato di Pignatti per Orchis italica nel greto dell'Adda a Cassano è ripresto da una vecchia pubblicazione di Rodegher; ho rivisto personalmente le orchidee dell'erbario Rodegher (conservato a Pavia) e non c'è traccia di questa specie; si tratta molto probabilmente di un errore, che poi si è propagato nella bibliografia. Allo stesso modo si sono propogati (da Rota, 1856)

- Orchis pauciflora (colli di Bergamo) che dall'erbario conservato in Bergamo è Orchis provincialis
- Serapias lingua (colli di Bergamo), che dall'erbario conservato in Bergamo è Serapias vomeracea

Spero di essere stato utile!

F.
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
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Inserito il - 15 febbraio 2011 : 12:07:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di OrchidsLover:


Il dato di Pignatti per Orchis italica nel greto dell'Adda a Cassano è ripresto da una vecchia pubblicazione di Rodegher; ho rivisto personalmente le orchidee dell'erbario Rodegher (conservato a Pavia) e non c'è traccia di questa specie; si tratta molto probabilmente di un errore, che poi si è propagato nella bibliografia. Allo stesso modo si sono propogati (da Rota, 1856)

- Orchis pauciflora (colli di Bergamo) che dall'erbario conservato in Bergamo è Orchis provincialis
- Serapias lingua (colli di Bergamo), che dall'erbario conservato in Bergamo è Serapias vomeracea

Spero di essere stato utile!

F.


Caspita, informazioni davvero molto utili, grazie!
Resta la segnalazione per il Piemonte...


Ciao!




Luca




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OrchidsLover
Utente V.I.P.


Città: Stezzano
Prov.: Bergamo

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Flora e Fauna

Inserito il - 15 febbraio 2011 : 15:24:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Lucabio:

Messaggio originario di OrchidsLover:


Il dato di Pignatti per Orchis italica nel greto dell'Adda a Cassano è ripresto da una vecchia pubblicazione di Rodegher; ho rivisto personalmente le orchidee dell'erbario Rodegher (conservato a Pavia) e non c'è traccia di questa specie; si tratta molto probabilmente di un errore, che poi si è propagato nella bibliografia. Allo stesso modo si sono propogati (da Rota, 1856)

- Orchis pauciflora (colli di Bergamo) che dall'erbario conservato in Bergamo è Orchis provincialis
- Serapias lingua (colli di Bergamo), che dall'erbario conservato in Bergamo è Serapias vomeracea

Spero di essere stato utile!

F.


Caspita, informazioni davvero molto utili, grazie!
Resta la segnalazione per il Piemonte...


Ciao!




Luca




Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata. Albert Einstein

Non c'è niente come la paleontologia. Nessun piacere può essere paragonato a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo. Charles Darwin

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Si, anche io sono a conoscenza di questa segnalazione...però la trovo già più "credibile" rispetto ad Orchis italica, Orchis pauciflora e Serapias lingua in bergamasca.

Allo stato attuale delle cose, inoltre, Serapias vomeracea è estinta in bergamasca...o, almeno, io sono 4 anni che non la osservo più :(

Certo, i luoghi da esplorare sono tantissimi...io, per esempio, continuo a girare tutte le creste calcaree della provincia, non è possibile che solo a BG manchi Chamaeorchis alpina! (Per la verità ce ne sono 10 piante in una stazione abbastanza "estrema", ma non credo sia l'unica!)

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orchidophylo
Utente Senior


Città: Partanna
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


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Inserito il - 15 febbraio 2011 : 15:29:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concordo con Luca.
Lo stesso dubbio ho avuto quando ho trovato l'Ophrys apulica nell'isola di Favignana. "Qualcuno" potrebbe avergliela seminata? Non credo. La prima segnalazione a quanto pare risale al 1967.
Ci saranno altre stazioni disseminate altrove? Boh!
La curiosità di trovare risposta a queste domande credo sia il motore delle nostre ricerche.

Enzo
________________________
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pedropablo
Utente V.I.P.

Città: Empoli
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 15 febbraio 2011 : 19:34:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bella considerazione Luca! Che mi risveglia dal letargo invernale. Mi viene a mente al riguardo Borges e uno dei suoi racconti più' famosi quello del re che voleva una carta perfetta del suo regno. Alla fine i cartografi esausti producono la carta ideale. L'unico problema erano le sue dimensioni perfettamente identiche a quelle del suo regno.
Avere un quadro completo e definitivo della distribuzione reale delle orchidee in una Regione o provincia o in territori relativamente grandi a mio avviso e' un limite verso cui tendere ma nella realtà' perfettamente irraggiungibile. La distribuzione cioè' la presenza o meno di una specie e' legata anche a situazioni che si modificano nel tempo, vedi le trasformazioni degli habitat di crescita siano essi dovute a cause naturali e/o artificiali.
E forse a mio avviso e' meglio così' perché' quand'anche fossimo riusciti a fotografare in maniera definitiva tutte quante le stazioni, allora il giochino sarebbe finito e gusto della ricerca e soddisfazione per la nuova scoperta Addioooo!
Resta il fatto che dobbiamo continuare a lavorare esplorare censire e segnalare. E che lavori come quello della mappatura che stai portando avanti sono davvero epici e indispensabili!

Per fortuna qualcosa sfugge sempre.

Un saluto Paolo.

La verita'nel bosco e' dare un senso a tutti gli alberi
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


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Inserito il - 09 marzo 2011 : 20:25:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Lucabio:

Messaggio originario di OrchidsLover:


Il dato di Pignatti per Orchis italica nel greto dell'Adda a Cassano è ripresto da una vecchia pubblicazione di Rodegher; ho rivisto personalmente le orchidee dell'erbario Rodegher (conservato a Pavia) e non c'è traccia di questa specie; si tratta molto probabilmente di un errore, che poi si è propagato nella bibliografia. Allo stesso modo si sono propogati (da Rota, 1856)

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F.


Caspita, informazioni davvero molto utili, grazie!
Resta la segnalazione per il Piemonte...


Ciao!

Luca



Tornando sulla Orchis italica in Piemonte, vorrei segnalare la pagina del progetto BIOMONF,
con la speranza che da qualche parte tra quelle colline, qualche pianta sia ancora presente,
dato che le tre stazioni segnalate, sembra che recentemente non siano state riconfermate!


Ciao!




Luca




Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata. Albert Einstein

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