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 Foto Piccolo e Nero
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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior


Città: Borgarello
Prov.: Pavia


2838 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 febbraio 2011 : 09:30:23 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao a tutti,

in questi giorni mi sono divertito a fotografare con il microscopio Watson Service visibile nell'immagine:


Immagine:
Foto Piccolo e Nero
288,61 KB

Alcuni qui già conoscono lo strumento in quanto l'avevo portato l'anno scorso ad Hobby Scienza.

La foto sottostante è stata scattata con un obiettivo originale Watson da 10x e riprende la gamba di una mosca.


Immagine:
Foto Piccolo e Nero
144,11 KB

Il microscopio non era dotato per questa prima prova di filtro azzurro.

Maurizio Gazzaniga
Utente Senior


Città: Borgarello
Prov.: Pavia


2838 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 febbraio 2011 : 11:42:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In questa immagine, invece, qualcosa di vivo. Si tratta di un piccolo acaro trovato nel fondo di uno dei miei acquari.


Immagine:
Foto Piccolo e Nero
117,54 KB

Considerate che la fonte luminosa in questo caso era inadeguata. Avrei dovuto utilizzare una lampada migliore.
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Freccia
Utente V.I.P.

Città: Modena

Regione: Emilia Romagna


364 Messaggi
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Inserito il - 13 febbraio 2011 : 12:27:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Splendide immagini. Come hai ben dimostrato, anche con un buon microscopio datato si possono fare delle magnifiche osservazioni. Io che sono un appassionato di questi apparecchi, ti posso confermare che già con lenti costruite alla fine del 1700 c'era già una qualità inimmaginabile.

Complimenti per il Watson, davvero in eccellenti condizioni.

Bellissima l'immagine dalla zampa di mosca. Piuttosto...femore o tibia?

Vorrei essere quello che il mio cane crede che io sia.
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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior


Città: Borgarello
Prov.: Pavia


2838 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 febbraio 2011 : 18:02:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ti ringrazio.

Di Watson ne ho due, questo che porto alle mostre od in altre occasioni simili ed un altro leggermente precedente a questo. Il secondo è databile 1939, mentre questo a circa il 1950. Dei due quello del 1939 è il meglio conservato, sembra quasi nuovo.

Ad essere sincero non ricordo cosa avevo inquadrato. Devo andare a cercare il vetrino...
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Volvox
Utente Senior


Città: Pisa
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


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Inserito il - 13 febbraio 2011 : 19:02:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Poiché questo, o simili, è il vero simbolo della microscopia, dovrò trovare il modo di rimediarne uno: in casa di gente come noi non può mancare una simile bellezza. Per questo, Maurizio, ti avrei ucciso quando mi dicesti che ti eri disfatto di un Officine Galileo!

Volvox

"Omnia ab ovo".
Le còcce, pe' piacere, ner biologgico!
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Freccia
Utente V.I.P.

Città: Modena

Regione: Emilia Romagna


364 Messaggi
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Inserito il - 14 febbraio 2011 : 12:52:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Volvox, io di quel tipo di microscopio ne ho diversi, anche binoculari. Basta che chiedi...

A tal proposito però vorrei spezzare una lancia verso la qualità. Galileo, derivato da Koristka, ha prodotto buoni microscopi è vero, belli da vedere e robusti, vanto della produzione nazionale. Ma non certo paragonabili ad un Watson. Gli inglesi le guerre le vincevano ed avevano tempo per l'arte, la musica, il teatro...ed i microscopi. Io ho un Watson, probabilmente poco più di un prototipo di inizio 1900 (il secolo scorso...sic...!!!), con ottiche superbe che stupisce per la perfetta costruzione e la meravigliosa complicazione meccanica. La splendida immagine raffigurante la zampa di mosca fatta da Maurizio ne è la prova.

Vorrei essere quello che il mio cane crede che io sia.
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Volvox
Utente Senior


Città: Pisa
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


3685 Messaggi
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Inserito il - 14 febbraio 2011 : 13:12:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Freccia:
...Galileo, derivato da Koristka, ha prodotto buoni microscopi è vero ...ma non certo paragonabili ad un Watson ...


Non ne dubito, non ne so granché. Ho fatto riferimento al Galileo perché Maurizio mi disse che ne ebbe uno da ragazzo e se ne disfò, non ricordo più perché.

Per me, è il fascino di quei monoculari neri lucidi, quelli che riportano alla mente i pionieri della Biologia, l'elegante abbigliamento ottocentesco dei ricercatori, quell'aura di onestà intellettuale e di vocazione pura, lo stupore della scoperta inedita per una Scienza ancora ai primordi, la disponibilità alla condivisione delle nuove conoscenze acquisite. Ecco, quei monoculari neri - ma, ovviamente, anche quelli di ottone - mi calano in questa mia visione da fiaba di un mondo che, forse, già allora non era così.

Che vuoi farci, sono un idealista e un ingenuo sognatore!

Volvox

"Omnia ab ovo".
Le còcce, pe' piacere, ner biologgico!
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Freccia
Utente V.I.P.

Città: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 14 febbraio 2011 : 14:19:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Freccia:

Messaggio originario di Volvox:

[quote]Messaggio originario di Freccia:
...Galileo, derivato da Koristka, ha prodotto buoni microscopi è vero ...ma non certo paragonabili ad un Watson ...


Per me, è il fascino di quei monoculari neri lucidi, quelli che riportano alla mente i pionieri della Biologia, l'elegante abbigliamento ottocentesco dei ricercatori, quell'aura di onestà intellettuale e di vocazione pura, lo stupore della scoperta inedita per una Scienza ancora ai primordi, la disponibilità alla condivisione delle nuove conoscenze acquisite. Ecco, quei monoculari neri - ma, ovviamente, anche quelli di ottone - mi calano in questa mia visione da fiaba di un mondo che, forse, già allora non era così.

Che vuoi farci, sono un idealista e un ingenuo sognatore!

Volvox

"Omnia ab ovo".
Le còcce, pe' piacere, ner biologgico!


Volvox eterno sognatore, hai lo fatto uno spaccato di una realtà centrando l'essenza delle cose. Io quelle realtà le ho viste ed in parte vissute, perchè conosco bene quell'ambiente, e ti posso dire che la realtà superava la fantasia. I microscopi erano sotto la campana di vetro (come la rosa del Piccolo Principe...) e ti posso confermare che a quei tempi usare un microscopio era un "rito" e guai se veniva toccato da mani profane. Preparare un colorante? Che non se ne sprechi un milligrammo...e con la spatola di osso. Se si rompeva una beuta, un becher od un pallone era meglio andare a casa...Aprire una scatola di vetrini? Prima bisognava chiedere...Consultare un libro? grande Giove bisognava almeno giustificarne il motivo...Il telefono? Era solo nero con la rotella, e solo per il sig. Direttore...E l'eterna discussione sulle sezioni in paraffina e sul segreto dell' "unghiata" di cera d'api per fare la miglior miscela...e sul perchè in Inghilterra, visto il clima più freddo si potesse tagliare la paraffina anche in estate mentre da noi col caldo essa aderiva alla lama da microtomo o si arricciasse...

Dove hai pestato una cacca è sulla "disponibilità alla condivisione delle nuove conoscenze acquisite" ecco qui io stenderei un velo pietoso. Caso mai definirei taluni "lampadine accese in stanze chiuse...".

I tempi son cambiati. Era ora. Oggi grazie ad internet anche un giovane ha accesso ad una cultura che prima era nelle mani di pochi. Ed il telefono nero è ora depositato nello scaffale nel museo accanto alla cera d'api che, mollemente appoggiata di fianco, gli tiene compagnia.





Vorrei essere quello che il mio cane crede che io sia.
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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior


Città: Borgarello
Prov.: Pavia


2838 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 febbraio 2011 : 17:53:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Volvox:

Poiché questo, o simili, è il vero simbolo della microscopia, dovrò trovare il modo di rimediarne uno: in casa di gente come noi non può mancare una simile bellezza.


Verissimo.

A beneficio di chi non ha uno dei miei libri riporto questo breve passaggio che penso possa essere utile a far comprendere come la penso in proposito:

"Il primo microscopio che ebbi modo di utilizzare era uno strumento di recupero piuttosto semplice, con un tubo porta ottica monoculare dotato di una torretta girevole in grado di alloggiare solo tre obiettivi, un tavolino porta preparati circolare e con specchietto ed illuminazione esterna che obbligava spesso ad una laboriosa quanto noiosa messa a punto. Eppure, malgrado la semplicità, quando toglievo la copertura antipolvere quasi sempre rimanevo ammaliato da quel piccolo e scuro strumento, rapito dalla consapevolezza di trovarmi al cospetto di qualcosa che sapevo aver rivoluzionato così profondamente il nostro modo di concepire o più semplicemente di guardare la natura. Quali nuove scoperte mi attendevano? Quali creature mai viste mi avrebbe mostrato? Sì, quella era davvero magia, una magia che mi conduceva spesso a togliere la copertura anche solo per poterlo semplicemente ammirare".

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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior


Città: Borgarello
Prov.: Pavia


2838 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 febbraio 2011 : 17:55:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Volvox:

Per questo, Maurizio, ti avrei ucciso quando mi dicesti che ti eri disfatto di un Officine Galileo!


E' stato molto tempo fa. Oggi non farei più una cosa del genere vista anche la mia passione per i microscopi delle Officine Galileo.
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