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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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consumaregiusto
Utente nuovo
Città: Torino
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
3 Messaggi Biologia Marina |
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rpillon
Moderatore
Città: Oderzo
Prov.: Treviso
Regione: Veneto
3826 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 13 ottobre 2010 : 18:15:58
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Effettivamente ci sono delle informazioni interessanti circa il diverso impatto ambientale del consumo delle varie specie.
Roberto Pillon
La mia galleria fotografica |
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Protesilao
Moderatore
Città: La Maddalena
Prov.: Olbia - Tempio
Regione: Sardegna
1938 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 14 ottobre 2010 : 19:37:39
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Grazie Daniele!
Antonio Colacino Protesilao |
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Mathilda
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3970 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 14 ottobre 2010 : 20:44:14
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Veramente interessante!! Grazie e benvenuto!!
"Nulla è più urgente di una giornata al mare" Ivano Fossati (ne sono convinta anch'io) |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 ottobre 2010 : 22:38:21
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Forse non ho saputo leggere la pagina, ma ci ho capito poco. Intanto, mancano molti pesci famosi, come per esempio la ricciola e cefalopodi come il calamaro. Poi, in mancanza di spiegazioni, non ho capito perché il sarago è verde e l'orata è rossa ....; mi sembrano due specie comuni che frequentano ambienti simili. Mi sorprende anche la spigola in rosso; è un pesce comune che frequenta anche ambienti inquinati e antropizzati ..... Poi, ho cliccato sul dentice e mi è apparso il disegno di una specie di occhione ..... Abbiamo la ciguatera nel Mediterraneo? E poi, dal testo, sembra che si neutralizzi cuocendo le carni ....(?!?)
Mi piacerebbe capirne di più ..... luigi
P.S.: un altro dubbio: questo studio è stato fatto specificamente per l'Italia? Mi sembra che le fonti siano estere, mentre ogni mare ha le sue emergenze diverse dagli altri.
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 ottobre 2010 : 12:16:26
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Ho approfondito un po' la materia e credo che questo sito sia più dannoso che utile perché può dare delle certezze fuorvianti.
Indubbiamente, l'intenzione è apprezzabile, ma non si dovrebbero buttare sulla rete informazioni inesatte e pericolose.
Innanzitutto, confermo l'impressione iniziale che si tratta di uno studio importato da altri paesi e adattato alla buona alla situazione italiana, tanto che mancano molte specie mediterranee (calamaro, ricciola ....), mentre sono presenti pesci dei mari nordici come l'halibut.
Trovo anche criticabile indicare complessivamente la categoria "squali", all'interno della quale ci sono situazioni diversissime. In questo ambito, è ingenua la considerazione che fanno pochi figli, senza specificare che questi figli sono di grosse dimensioni e hanno quindi alla nascita una probabilità di sopravvivenza anche mille volte superiore a quella di un normale pesce osseo.
Mi sembra soprattutto molto grave l'allarmismo che si fa indicando vari pesci come possibili portatori di ciguatera, senza specificare che il rischio esiste solo per quelli di importazione pescati in alcuni mari tropicali, mentre quelli pescati nel Mediterraneo sono sicuri. Ma il peggio è che si indica la cottura come metodo per neutralizzare la ciguatera, confondendola forse con l'Anisakis. Mi risulta invece che la ciguatera è una tossina e le tossine non "muoiono" cuocendole. Il dinoflagellato che si vorrebbe uccidere con la cottura si trova molto a monte nella catena alimentare e non è certo presente nella carne che si acquista al mercato.
Inoltre, si fa molta confusione tra esigenze di tipo ecologico (popolazioni in calo) e problematiche di tipo salutistico (allevamenti non sicuri, ciguatera ecc...). Queste diverse considerazioni possono concorrere per determinare la scelta dei consumatori, ma sarebbe bene tenerle separate.
Ripeto che l'idea è buona, ma bisognerebbe fare uno studio tarato sul Mediterraneo; aggiustare la lista in base a quello che compare sui nostri mercati e non su quelli americani o scandinavi; eliminare gli errori e le denominazioni improprie (molti non guardano il nome scientifico); distinguere con chiarezza le raccomandazioni che valgono per i pesci locali e quelle che valgono per i pesci di importazione; non avventurarsi in consigli pericolosi, come cuocere il pesce per proteggersi dalla ciguatera .....
In altre parole, prima di pubblicare e raccomandare questo "prontuario", bisognerebbe assicurarsi che sia fatto bene, con la consulenza di biologi marini italiani e medici specialisti.
luigi
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rpillon
Moderatore
Città: Oderzo
Prov.: Treviso
Regione: Veneto
3826 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 15 ottobre 2010 : 18:27:37
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Grazie elleelle. Personalmente avevo trovato potenzialmente interessante il link, mi ero posto il problema circa l'attendibilità delle informazioni però non sono un biologo marino e non ho le competenze per fare le dovute valutazioni. Sono lieto del tuo intervento chiarificatore. Ciao
Roberto Pillon
La mia galleria fotografica |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 ottobre 2010 : 20:35:23
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Neanche io sono un biologo marino e, dal tenore del tuo intervento, ho l'impressione che mi sono sbilanciato troppo. Quello che ho detto l'ho imparato leggendo libri e navigando su internet e, un po', per esperienza personale.
Non credo di aver scritto inesattezze, ma a questo punto, sarebbe bene che dicesse la sua un esperto vero .....
Anche perché - ripeto - l'iniziativa mi sembra buona e bisognerebbe solo correggere errori e imprecisioni. Per fare qualche esempio, suggerisco di aprire le schede di: Dentice, Pagello fragolino, Pagello occhione, Bianchetti e verificare l'illustrazione
luigi
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consumaregiusto
Utente nuovo
Città: Torino
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
3 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 19 ottobre 2010 : 18:24:06
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Intanto grazie a tutti delle risposte.
sono molto felice che abbiate letto attentamente le informazioni contenute.
Ecco alcune risposte: | Innanzitutto, confermo l'impressione iniziale che si tratta di uno studio importato da altri paesi e adattato alla buona alla situazione italiana, tanto che mancano molte specie mediterranee (calamaro, ricciola ....), mentre sono presenti pesci dei mari nordici come l'halibut. |
L'idea nasce da altri paesi, ma non è stato adattato alla buona...i link indicati sono "per saperne di più" ma non sono le fonti. Le fonti sarebbero decine e decine e non ho voluto riportarle.
| Intanto, mancano molti pesci famosi, come per esempio la ricciola e cefalopodi come il calamaro. |
Mancano di sicuro alcune specie, con il tempo provvederò ad aggiungerle. Prendo con piacere nota di quelle che vorreste vedere recensite. Una precisazione importante è che il sito non vuole prendere in considerazione solo il mediterraneo, ma un po' tutti i pesci che si possono trovare sul mercato ittico (iniziando dai più comuni). Quindi il punto di vista non è "naturalistico" bensì "Consumistico"...mi son messo dalla parte del consumatore, insomma.
| suggerisco di aprire le schede di: Dentice, Pagello fragolino, Pagello occhione, Bianchetti e verificare l'illustrazione |
purtroppo è vero, l'illustrazione in questi casi è imprecisa, ma ciò è dovuto al fatto che il data-base di foto pubblicabili, in vendita e più fornito, non disponeva di tutte le specie, essendo un data base scandinavo, dunque mio malgrado ho preferito mettere una specie simile...se però conoscete fonti dove pooter trovare belle illustrazioni di tali specie sarò benfelice di provvedere alle imprecisioni. Faccio presente che, stando alla letteratura, le varie specie della famiglia degli sparidi si distinguono univocamente in base all'eterodontia (analisi della tavola dentria)...impossibile quindi effettuarla da una foto, quindi accetto la critica con piacere, ma si tratta di una sottigliezza davvero da esperti tassonomi.
| Ho approfondito un po' la materia e credo che questo sito sia più dannoso che utile perché può dare delle certezze fuorvianti. |
questo mi sembra un giudizio eccessivo.
| Mi risulta invece che la ciguatera è una tossina e le tossine non "muoiono" cuocendole. Il dinoflagellato che si vorrebbe uccidere con la cottura si trova molto a monte nella catena alimentare e non è certo presente nella carne che si acquista al mercato. |
ringrazio per questa precisazione e correggerò le informazioni, ricontrollando le fonti e aggiungendo che le contaminazioni sono solo sul pesce di barriera e subtropicale.
| Inoltre, si fa molta confusione tra esigenze di tipo ecologico (popolazioni in calo) e problematiche di tipo salutistico (allevamenti non sicuri, ciguatera ecc...). Queste diverse considerazioni possono concorrere per determinare la scelta dei consumatori, ma sarebbe bene tenerle separate. |
Sono tutte scelte che possono indirizzare il consumatore e mi sembra utile per quest'ultimo averle tutte scritte nella stessa scheda.
| bisognerebbe fare uno studio tarato sul Mediterraneo; aggiustare la lista in base a quello che compare sui nostri mercati e non su quelli americani o scandinavi |
purtroppo sui nostri mercati arrivano prodotti da tutto il mondo, ecco il perchè di questo approccio globale.
| eliminare gli errori e le denominazioni improprie (molti non guardano il nome scientifico) |
molti non sono nemmeno in grado di distinguere la specie da una foto, se per questo (vedere tassonomia degli sparidi) purtroppo il nome scientifico è l'unica informazione univoca e per legge deve essere riportata sull'etichetta, i nomi comuni sopratutto in italia sono molto variabili da regione a regione...
| sarago è verde e l'orata è rossa ....; mi sembrano due specie comuni che frequentano ambienti simili. Mi sorprende anche la spigola in rosso; è un pesce comune che frequenta anche ambienti inquinati e antropizzati ..... |
attenzione alle icone vicino al nome: si distingue tra pesce allevato e selvatico, quindi: sarago, che non è una specie molto consumata, ...lista verde orata e branzino: specie mangiate in ogni ristorante e pizzeria d'italia, si sconsiglia l'acquisto degli esemplari selvatici già stressati da un elevato sforzo di pesca, mentre il consumo di esemplari allevati è di minore impatto sulle popolazioni (lista gialla, perchè esiste un discreto impatto sugli habitat dovuti ad allevamento intensivo)
| "squali", all'interno della quale ci sono situazioni diversissime. In questo ambito, è ingenua la considerazione che fanno pochi figli, senza specificare che questi figli sono di grosse dimensioni e hanno quindi alla nascita una probabilità di sopravvivenza anche mille volte superiore a quella di un normale pesce osseo. |
è vero che le stuazioni sono diverse, ma dal punto di vista del consumatore questa è una categoria molto semplice, conto comunque di implementarla al più presto possibile. Per quanto riguarda la tua osservazione sulla natalità, invece, è vero quello che dici in un ambiente non antropizzato.Non hai considerato la pesca che l'uomo attua su certe specie di squali (indicate nella scheda) che vengono pescate in grandi quantità per commercio, per sbaglio o per interesse farmacologico (es:estrazione di squalene) ..tutte cose che rendono la possibilità di sopravvivenza di uno squalo molto minore di quella di un pesce osseo...ripeto, non è un punto di vista solo biologico/naturalistico, qui si devono fare i conti con una flotta peschereccia che nel mondo è in grado di pescare in 1 anno 2,5 volte il pesce che è presente nei mari del pianeta...
In generale si tratta di un punto di vista molto generico: quello del consumatore inesperto che non sa che pesci prendere e anche per questo motivo in generale ci si è attenuti, in situazioni dubbie, ad un principio di cautela....., perchè poi se uno vuole può discriminare su situazioni molto particolari.
Infine vi ringrazio di cuore per aver contribuito con queste osservazioni e son benlieto se ne arriveranno altre! Se leggete il disclaimer noterete che nessuno pretende di avere un sito perfetto, ma ad avvicinare la perfezione spero siate anche voi con le vostre osservazioni e il vostro contributo.
Spero di aver risposto a tutti e sono a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti.
grazie ancora. Daniele
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 ottobre 2010 : 22:41:33
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A dire la verità, mi aspettavo una risposta meno gentile, perché, in effetti, ero stato un po' pesante nei giudizi.
Mi rendo conto della difficoltà di dare indicazioni semplici e nello stesso tempo esaustive; sono stato socio di Altroconsumo e anche lì trovavo spesso da ridire sulle classifiche che erano fatte col sistema della media pesata che sommava pere con patate.
Se posso contribuire con qualche altro consiglio, io farei così:
1) Per l'elenco dei pesci partirei da una ricognizione sui banchi delle pescherie; magari su almeno 3: una sul Tirreno, una sull'Adriatico e una al sud.
2) Per le immagini farei delle foto degli stessi pesci che si trovano in pescheria; non è facile, per chi non se ne intende, riconoscere un pesce morto dal disegno di un pesce vivo.
3) Per gli squali farei qualche scheda distinta: gattuccio, palombo, razza e almeno un paio per gli squali grandi che si vendono a trance.
4) Senza insistere troppo sulla ciguatera, che è improbabile e comunque non ha rimedio, accennerei piuttosto all'Anisakis che si può combattere con la cottura.
5) Scriverei anche una premessa per spiegare i criteri usati e anche quelle nozioni che potrebbero contribuire a creare una cultura e una consapevolezza autonoma nei consumatori.
Buon lavoro
luigi
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etrusko
Moderatore
Città: Arcille
Prov.: Grosseto
Regione: Toscana
2252 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 ottobre 2010 : 11:09:30
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Link
Qui trovi tantissime immagini di pesci con licenza libera.
NO all'autostrada in Maremma! |
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