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danielefri87
Utente V.I.P.


Città: Affile
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 07 dicembre 2010 : 08:33:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ok, attenderò con ansia, spero le indicazioni ti siano state utili per individuare con precisione la zona...!!! Grazie a Stekal per aver sistemato la foto, rendendola visualizzabile!
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 07 dicembre 2010 : 23:27:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vediamo come te la cavi con questa.


Monti Simbruini
111,14 KB

Giuseppe
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gorzano
Utente Senior

Città: nettuno
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 07 dicembre 2010 : 23:50:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Marz, con queste foto aeree ci fai sogna'...
A parte i Simbruini, di cui ci dirà Daniele, sullo sfondo vedo altre montagne che amo: il bellissimo gruppo del Velino - Sirente!

Daniele, non sono tanto convinto che nell'altra foto si veda la Maiella, mi sembra che siano montagne più vicine, probabilmente dalle parti dei Marsicani

Ciao
Gorzano

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danielefri87
Utente V.I.P.


Città: Affile
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 08 dicembre 2010 : 18:37:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Gorzano hai ragione, effettivamente le cime che si vedono in alto a destra nella foto precedente sicuramente sono le cime del PNA, e non della Majella come erroneamente indicato da me! Effettivamente troppo vicine per essere le cime della Majella...Grazie mille della correzione, sempre gradita
Marz comunque nella seconda foto da te inserita sono completamente inquadrati i Simbruini, perfetto, in tutta la loro estensione da NO a SE...Molto bella, come tutte le tue foto aeree!!! ora la reinserisco con i toponimi dei luoghi e montagne principali inquadrate nella foto...Grazie mille ancora delle foto...


Immagine:
Monti Simbruini
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danielefri87
Utente V.I.P.


Città: Affile
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Inserito il - 22 luglio 2011 : 15:10:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Continua la mia presentazione dei Simbruini. Vi propongo ora la mia salita al magnifico Monte Tarino!

Selvaggio, solitario, maestoso! Per chi è stato sul Monte Tarino sono questi i primi tre aggettivi che vengono in mente quando si sente pronunciare il nome di questa meravigliosa montagna posta nel profondo cuore verde del Parco Regionale dell’Appennino dei Monti Simbruini. Il Tarino raggiunge i 1961 metri di altitudine ed è, dopo il vicino Monte Coténto (2015 m.s.l.m.), la seconda cima per elevazione dell’intera catena dei Simbruini. Dalla sua posizione posta a cavallo tra le valli dell’Aniene e del Simbrivio domina quasi a 360° l’intera area del parco: particolarmente bella è la vista dall’alto dalla sua cima dei sottostanti monti Faito e Tarinello, dei più lontani Autore e Coténto, nonché degli altopiani carsici di Campo Ceraso e Campo della Pietra. Dalla cima è inoltre ben visibile l’inconfondibile sagoma del Monte Velino, ad Est, dietro la boscosa catena dei Monti della Regna, che segnano il margine orientale del Parco e dei Simbruini stessi. La sua forma aspra e spigolosa, i suoi contrafforti rocciosi che si affacciano a picco sulle valli sottostanti, le fittissime faggete che lo circondano da ogni lato, la varietà di ambienti che si attraversano per raggiungere la vetta, la silenziosa solitudine che lo circonda rendono questa cima la più affascinante ed emozionante di tutta la catena, e forse tra le più belle dell’Appennino. La caratteristica che comunque più lo caratterizza e che lo contraddistingue dalle altre montagne vicine è il fatto che esso si erge solitario e selvaggio, lontano da luoghi antropizzati, per raggiungerlo sono necessarie lunghe ed impegnative escursioni di almeno 3 ore di cammino, le quali attraversano luoghi incontaminati e dove l’atmosfera di wildness è assoluta. Particolarmente bella e solitaria è la dolina erbosa che si estende tra il Monte Tarinello (1820 m.s.l.m.) e la cima del Tarino: in questa conca verde il silenzio è assoluto, qui nemmeno le folate di vento tipiche dell’alta quota interrompono l’atmosfera quasi surreale che si percepisce attraversandola. Ad inzio estate qui le fioriture sbocciano innumerevoli, creando quel caleidoscopio di colori che solo le praterie di montagna sanno regalare, mentre in inverno l’ambiente è tra i più severi e rigidi, tanto che le abbondanti nevicate resistono fino a primavera inoltrata. Poco oltre, risalendo l’ultimo tratto che porta in vetta, si percorre invece un ambiente quasi antitetico al precedente: l’alto sperone roccioso del versante orientale del Tarino incombe dominante sul panoramico e ripido pendio, brullo e sassoso, attraversato dal sentiero che conduce in vetta, esposto a forti correnti di vento; un tratto dove si assapora l’atmosfera tipica dei (quasi) 2000 metri di quota. Dalle pareti del versante opposto, quello Sud-occidentale, nascono e si dirigono rapidi verso valle il torrente Roglioso ed il Fosso dell’Acqua Corore, che poi unendosi poco più avanti danno vita al fiume Aniene, in un ambiente spettacolare in cui secolari faggi affondano le proprie tortuose e possenti radici nelle fresche e limpide acque che corrono veloci verso valle. Ad Ovest il Tarino si sdoppia: una dolce sella coperta di ginepri divide la cima principale da una secondaria altura, la quale strapiomba sul sottostante Monte Faito, un autentico mare verde! La forma piatta di questa altura, la vasta estensione e la fittissima ed uniforme copertura di boschi di faggio infatti la rendono alla vista un'unica entità omogenea. Particolarmente emozionante è tale vista nei mesi di Ottobre e Novembre, quando tutto quello sconfinato paesaggio sembra infiammarsi con i caldi colori tipici dell’autunno. Verso Est invece, i ripidi pendii del Monte Tarino coperti anch’essi di bellissimi boschi, degradano velocemente verso il dolce pianoro di Campo Ceraso, dove nelle ampie radure numerosi animali allo stato semi-brado pascolano liberi. Qui si trova anche uno dei pochi rifugi della zona, denominato appunto Rifugio di Campo Ceraso. Ubicato vicino ad un volubro (laghetto creato per l’abbeveraggio degli animali al pascolo), è sempre aperto e dispone dell’essenziale per accogliere escursionisti e pastori; inoltre all’esterno è stata attrezzata un area di sosta con tavoli e panche in legno. A Nord-Ovest le alture del Monte Tarino prima e del Tarinello poi sprofondano nel profondo solco percorso dal fiume Simbrivio, al centro del quale, in basso, sorge isolato il piccolo paese di Vallepietra, famoso per la presenza del Santuario della SS Trinità. A Sud invece, a breve distanza, oltre la Monna della Forcina, si ammirano dalla cima il Monte Cotènto, la sua antecima, dietro la possente mole del Viglio ed a destra la catena dei Monti Ernici. In basso, in fondo alla Valle dell’Aniene, si trova invece il piccolo abitato di Filettino.

Il Monte Tarino visto dalla cima del Tarinello:
Immagine:
Monti Simbruini
180,53 KB
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danielefri87
Utente V.I.P.


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Inserito il - 22 luglio 2011 : 15:14:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le vie di salita al Monte Tarino sono diverse, almeno tre sono quelle segnate dai segnavia bianco-rossi del CAI.La via normale parte dal piazzale del Santuario della Santissima Trinità, a quota 1439 metri, ed è segnata come sentiero n° 651 del parco. Dalla fine del parcheggio si imbocca la strada sterrata, che all’ombra dei faggi procede verso Sud-Est. Poco più avanti si incontra una tabella in legno con le indicazioni di varie località da li raggiungibili: qui si piega subito a destra, lasciando la sterrata e procedendo sul pendio erboso, che subito esce allo scoperto, lasciandoci ammirare le pendici boscose del Monte Faito. Il sentiero procede sulla cresta erbosa ai limiti della faggeta sulla sinistra e con vista sulla valle del Simbrivio a destra, prendendo quota gradatamente. Subito dopo (circa venti minuti dalla partenza) si incontra una croce con una lapide commemorativa. Poco dopo voltandosi indietro si può ammirare lo spettacolo della strapiombante parete del Colle della Tagliata, alla base della quale (300 metri più in basso!) sorge il Santuario dedicato alla santa triade. Più in alto domina invece il Monte Autore. Procedendo lungo il sentiero sempre ben segnato, dopo circa 45 minuti di marcia, si entra all’interno di una fitta faggeta dove si incontra il bivio con il sentiero 684: qui si procede verso destra uscendo allo scoperto poco dopo. Il percorso comunque prosegue ancora su cresta, a volte su radure, a volte nel bosco. Più avanti, dopo un breve tratto in discesa, si arriva alla Morra Costantino, un tratto abbastanza ripido e roccioso: qui il sentiero si arrampica velocemente portandoci in breve a quota 1743. Verso Est è ora visibile una porzione del pianoro di Campo della Pietra e dietro le cime dei Carseolani, culminanti con la Cima di Vallevona (1818 m.s.l.m.). Aggirando un piccolo boschetto di faggi verso sinistra si arriva subito in una valletta erbosa, qui i segni si interrompono ma il percorso resta comunque molto chiaro. Si risale la cresta erbosa fino a giungere in breve sulla cima del Monte Tarinello (1844 m.s.l.m.) riconoscibile per la presenza di un ometto di sassi.

La bella faggeta in prossimità del Monte Tarinello:
Immagine:
Monti Simbruini
204,57 KB

Vista del Monte Autore (1856 m.s.l.m.) dalla cima del Tarinello:
Immagine:
Monti Simbruini
189,71 KB

In lontananza il maestoso Monte Velino:
Immagine:
Monti Simbruini
162,85 KB

Panorama sul pianoro di Campo della Pietra:
Immagine:
Monti Simbruini
179,58 KB
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danielefri87
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Inserito il - 22 luglio 2011 : 15:16:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Da qui la vista comincia ad essere degna di nota: appare infatti dritto davanti a noi finalmente il maestoso Monte Tarino con la sua doppia cima separata da una dolce sella erbosa. Ad Est si staglia maestoso il Monte Velino e le montagne della Duchessa, mentre subito a sinistra della vetta in basso si può ammirare la bellissima dolina di origina carsica che separa il Tarinello proprio dal Tarino. E’questo un luogo di enorme bellezza che rende ancora più affascinate ed interessante la vista sulla vetta del Tarino che vi si staglia subito dietro. Ad Ovest invece a catturare l’attenzione è il monte Faito con i suoi sterminati boschi di faggio.

I placidi pendii erbosi della dolina carsica:
Immagine:
Monti Simbruini
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danielefri87
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Inserito il - 22 luglio 2011 : 15:19:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il percorso procede comunque sempre verso Sud-Est scendendo nel cuore della valletta per poi riprendere quota sino a giungere alla base del brecciaio che, ripido, conduce alla cima. Qui i segni bianco-rossi riprendono, si procede in salita con la vista catturata dal grande masso strapiombante del versante Nord-Est del Tarino. In breve si giunge ad una madonnina incastonata tra le rocce: da qui in circa dieci minuti procedendo sempre sul ripido pendio si giunge in vetta, a quota 1961 metri, dove si trovano due croci (delle quali una molto vecchia e rovinata).Il panorama è ampio in tutte le direzioni, ripagando degnamente tutta la fatica occorsa per giungere in cima! In totale per la salita si impiegano circa tre ore di cammino, mentre per il ritorno in discesa (sempre seguendo la stessa via) occorrono un paio di ore. Le altre due vie di salita salgono rispettivamente da Campo Ceraso risalendo il versante Orientale della montagna (Sentiero Italia), e da Filettino percorrendo lo splendido ambiente delle sorgenti del fiume Aniene, tra bellissimi boschi di faggio in uno degli ambienti più belli dell’intero parco naturale (sentiero n° 693b).

Lo sperone roccioso sotto la vetta del Tarino:
Immagine:
Monti Simbruini
206,33 KB

La croce di vetta, sullo sfondo Campo della Pietra:
Immagine:
Monti Simbruini
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Magnifico panorama sugli sterminati boschi del Monte faito:
Immagine:
Monti Simbruini
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Bellissimo il panorama verso Sud: Cotento, Viglio e tutta la catena dei Cantari ed Ernici!
Immagine:
Monti Simbruini
179,39 KB
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Inserito il - 22 luglio 2011 : 15:21:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ancora altre foto dalla cima del Monte tarino:

La bellissima dolina carsica vista dalla cima del Tarino:
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Panorama sui boschi di Campo Ceraso:
Immagine:
Monti Simbruini
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Per concludere ancora una foto del bellissimo ed elegante Monte tarino (1961 m.s.l.m.):
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Monti Simbruini
202,01 KB
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Inserito il - 21 gennaio 2013 : 12:00:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia  Controlla la Mappa di Google dal Satellite
Amici torno a mostrarvi qualche foto dei "miei" Simbruini:

Valle del Simbrivio:

Immagine:
Monti Simbruini
58,9 KB


Modificato da - danielefri87 in data 21 gennaio 2013 12:02:04
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Inserito il - 21 gennaio 2013 : 12:04:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia  Controlla la Mappa di Google dal Satellite
Nazione: Italia Regione: Lazio Provincia: RM Comune: Cervara di Roma Localitŕ: Piana di Campaegli
La piana di Campaegli:


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Inserito il - 21 gennaio 2013 : 12:07:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia  Controlla la Mappa di Google dal Satellite
Nazione: Italia Regione: Lazio Provincia: RM Comune: Subiaco Localitŕ: Laghetto di San Benedetto
Il Laghetto di San Benedetto, sul fiume Aniene nei pressi del famoso Monastero omonimo:

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Inserito il - 21 gennaio 2013 : 12:08:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia  Controlla la Mappa di Google dal Satellite
Nazione: Italia Regione: Lazio Provincia: RM Comune: Jenne Localitŕ: Fondi di Jenne
La bellissima piana di Fondi di Jenne in autunno:


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Inserito il - 21 gennaio 2013 : 12:11:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia  Controlla la Mappa di Google dal Satellite
Panorama sulla località Campo dell'Osso, vista dalla cima del Monte Autore (1853 m.s.l.m.):

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Modificato da - danielefri87 in data 21 gennaio 2013 12:14:10
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Inserito il - 21 gennaio 2013 : 12:16:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia  Controlla la Mappa di Google dal Satellite
Nazione: Italia Regione: Lazio Provincia: RM Comune: Vallepietra Localitŕ: Monte Faito
Vista del Monte Faito, un impenetrabile distesa di faggi; dietro le alte cime dei Simbruini:

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Inserito il - 21 gennaio 2013 : 12:21:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia  Controlla la Mappa di Google dal Satellite
Nazione: Italia Regione: Lazio Provincia: RM Comune: Jenne Localitŕ: Colle Campitellino
Vista dal Colle Campitellino della parete del Colle della Tagliata (alta ben 300 metri!), alla base della quale si trova il famoso Santuario dedicato alla SS. Trinità.
Dietro si nota la cima del Monte Cafornia (Gruppo del Velino):

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Inserito il - 21 gennaio 2013 : 12:23:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia  Controlla la Mappa di Google dal Satellite
Nazione: Italia Regione: Lazio Provincia: RM Comune: Subiaco Localitŕ: Campo dell'Osso
Campo dell'Osso, quota 1700 metri circa, nei pressi del Monte Autore:

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Inserito il - 21 gennaio 2013 : 12:24:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia  Controlla la Mappa di Google dal Satellite
Nazione: Italia Regione: Lazio Provincia: RM Comune: Jenne Localitŕ: Fondi di Jenne
Fioritura di Ciclamini nei pressi dell'altopiano di Fondi:

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danielefri87
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Inserito il - 21 gennaio 2013 : 12:26:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia  Controlla la Mappa di Google dal Satellite
Nazione: Italia Regione: Lazio Provincia: RM Comune: Subiaco Localitŕ: Colle Taleo
Il Colle Taleo, alla base di Monte Livata, in autunno:

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Inserito il - 21 gennaio 2013 : 12:29:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nazione: Italia Regione: Lazio Provincia: FR Comune: Localitŕ:
Le cime principali dei Simbruini. Da sinistra il M. Tarino, il M. Cotento ed il M. Viglio visti dal magnifico balcone de "Le Vedute", sul Monte Autore:

Immagine:
Monti Simbruini
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