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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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fern
Utente Senior
Città: Vicenza
2348 Messaggi Flora e Fauna |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 agosto 2010 : 01:11:42
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Ciao fern, scusami se ho tolto la tav. ed ho assemblato insieme le foto,le immagini si allargavano troppo e rendevano il post difficilmente leggibile.
Credo che le fratture,tutte di lieve entità non siano causate da frane che provocherebbero danni maggiori ma piuttosto potrebbero essere lesioni che si sono procurate nell'inserirsi in crepacci molto stretti principalmente in fase di crescita quando la conchiglia è molto sottile. Spesso in quelle condizioni si trovano esemplari morti incastrati nelle fessure che rifiutano in ogni modo di essere estratti senza provocarne la rottura.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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garagolo
Moderatore
Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
3491 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 06 agosto 2010 : 09:01:17
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Nei Chilostoma sono quanto mai frequenti "cicatrici" da rottura, penso che una delle cause più frequenti sia la caduta degli esemplari per perdita di adesione in seguito a vento, pioggia o semplicemente durante il movimento. La caduta causa spesso, nel punto di impatto, una lesione più o meno accentuata, spesso puntiforme e talora sotto forma di crepa e di cricca, quasi mai però queste lesioni causano la morte dell'esemplare che, in genere, riprende la sua salita sulla roccia e si "ripara" lasciando sulla superficie i segni degli incidenti capitati, talora sotto forma di cicatrici molto evidenti, talaltra semplicemente come piccole escoriazioni.
Immagine: 110,77 KB
Un Chilostoma cingulatum gobanzi con una ricostruzione dopo una lesione decisamente profonda
Immagine: 144,9 KB
Un Chilostoma cingulatum apuanum con una ricostruzione piuttosto grande
Immagine: 121,35 KB
Ed un'altro Chilostoma cingulatum apuanum con riparazioni da piccole lesioni.
Ciao
Ale |
Modificato da - garagolo in data 06 agosto 2010 09:17:31 |
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SnailBrianza
Moderatore
Città: Besana in Brianza
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
1619 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 06 agosto 2010 : 22:09:13
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Io non escluderei l'ipotesi di fern, gli esemplari fotografati hanno delle ammaccature molto piccole e puntiformi come i segni lasciati da una grandinata sulla carrozzeria di un'automobile. Se le lesioni fossero provocate dallo fregamento della conchiglia nelle fessure spigolose avremmo dei segni più irregolari e questi avrebbero una direzione dall'esterno verso il centro del guscio dove la spira, aumentando di altezza, si incastra tra le rocce. Forse questo tipo di frattura è il caso che ho cerchiato in blu ma, se osserviamo i puntini concentrici che ho cerchiato in rosso, questi sembrano essere provocati da oggetti appuntiti caduti perpendicolarmente alla superficie del guscio e poi rimbalzati via lasciando il piccolo e preciso segno concentrico.
L'ambiente ostile in cui vive questa popolazione è ben visibile dalla foto, la roccia in questione è molto friabile e gli strati sono soggetti a continue fratture provocando continue piogge di schegge di varie dimensioni e se queste hanno un peso di una certa consistenza possono lasciare i segni osservati. In ambienti più stabili queste martellature sono più rare e spesso le poche fratture sono più estese, come nel caso del gobanzi fotografato da Ale, dando credito all'ipotesi di una caduta. In ambiente di antiche frane invece, come nel caso del Chilostoma achates, si trovano spesso gusci completamente schiacciati e gli esemplari che sopravvivono riportano lesioni molto estese. In questo ambiente non vi sono sassi che cadono o fessure strette e non ci sono pareti ripide da provocare una caduta letale e questo mi ha fatto ipotizzare che gli enormi massi che sembrano fermi sono in lento e continuo movimento con spostamenti impercettibili ma sufficentemente lunghi tanto quanto basta per schiacciare i poveri molluschi.
Vittorio
"La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca." (M.Heidegger) |
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SnailBrianza
Moderatore
Città: Besana in Brianza
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
1619 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 06 agosto 2010 : 22:39:12
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Dimenticavo di far osservare che l'esemplare fotografato nella visione ombelicale non presenta i piccoli segni rotondi che si notano invece nella visione apicale ma si vedono solo segni più grandi ed irregolari dovuti probabilmente a traumi di contatto con le rocce affilate delle strette fessure. Ovviamente non si possono trarre conclusioni dall'osservazione di un solo nicchio e vorrei chiedere a fern se questo fenomeno è presente anche in tutti gli altri esemplari dando ulteriore credito all'ipotesi del "bombardamento" .
Vittorio
"La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca." (M.Heidegger) |
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