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 Il gelso di San Tomè
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 03 maggio 2010 : 20:57:12 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia  Latitudine e Longitudine 45.73971998245409, 9.592416286468505 clicca per visualizzare la mappa Google dal Satellite

Classe: Dicotyledones Ordine: Rosales Famiglia: Moraceae Genere: Morus Specie:Morus alba
Il gelso di San Tomè è uno dei pochissimi gelsi sopravvissuti nella bergamasca allo sradicamento di questi alberi, avvenuto negli anni del dopoguerra.

I gelsi cominciarono a popolare la pianura bergamasca già nel Cinquecento, conferendo alle campagne la fisionomia caratteristica dei poderi percorsi dagli ordinati e regolari filari di questi alberi.

La loro presenza era legata all' allevamento dei bachi da seta che era diffusissimo nella bergamasca, come in tutta la Lombardia.

Si calcola che a metà dell' Ottocento fossero presenti nella Provincia di Bergamo oltre tre milioni di alberi di gelso, in larga prevalenza esemplari di Morus alba (gelso bianco).


Il gelso di San Tomè in versione primaverile precoce.

Il gelso di San Tomè
293,32 KB


marz

Modificato da - Centaurea in Data 16 maggio 2016 15:19:06

Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

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Inserito il - 03 maggio 2010 : 21:06:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Da appassionato di Medioevo ed arte romanica sono stato diverse volte a San Tomé senza mai notare il gelso! La prossima volta lo guarderò per bene. Grazie.

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marz
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Città: Bergamo

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Inserito il - 03 maggio 2010 : 21:08:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I gelsi hanno dunque costituito parte essenziale della storia agricola del territorio bergamasco, segmento dell’economia del baco da seta, che integrava quella tradizionale legata ai cicli delle semime e dell’allevamento bovino.

Degli oltre tre milioni di alberi del passato, pochissimi ne sono sopravvissuti e la presenza del gelso nella bergamasca è oggi da considerarsi del tutto sporadica.

Alla conservazione di questo esemplare, inserito nella classificazione degli alberi monumentali della Provincia, ha probabilmente contribuito il rispetto dovuto al contesto storico, architettonico e religioso del luogo dove si trova e di cui è ormai da considerare parte integrante.


Il gelso di San Tomè in versione primaverile (inizio maggio).
Il gelso di San Tomè
280,26 KB



marz

Modificato da - marz in data 03 maggio 2010 21:18:10
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marz
Utente Super

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Inserito il - 03 maggio 2010 : 21:16:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Forest:

Da appassionato di Medioevo ed arte romanica sono stato diverse volte a San Tomé senza mai notare il gelso! La prossima volta lo guarderò per bene. Grazie.

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Sono contento che conosci la chiesa di San Tomè, che secondo me è uno dei migliori esempi di romanico lombardo ed in assoluto una delle chiese più belle ed interessanti della bergamasca.

marz
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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 03 maggio 2010 : 21:24:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vero! Sì, la conosco, ho qui anche una pubblicazione su di essa, e ci ho anche accompagnato degli amici perché la vedessero.
Che bello, il verde del gelso.
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 03 maggio 2010 : 21:40:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Probabilmente il gelso ti è sfuggito perchè generalmente le dimensioni di questi alberi non sono eccezionali.

Quest' esemplare però, oltre ad essere al momento in ottima salute, ha dimensioni notevoli per un gelso, con una circonferenza del tronco di circa 390 cm ed un' altezza che supera i 10 metri.

Nella sua forma si possono leggere le capitozzature ricorrenti per l’ottenimento delle fronde da dare in pasto alle larve del baco da seta e, con l’abbandono dell’allevamento, per la legna da ardere;
più tronchi dalla base stanno ad indicare, invece, la ceduazione; infine, i grossi rami inseriti sulle “teste” indicano le mutate condizioni economiche che hanno reso trascurabile il prelievo della legna con il conseguente recupero di una forma libera di crescita.


Il gelso visto da sud-est.

Il gelso di San Tomè
275,5 KB

marz
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 03 maggio 2010 : 21:44:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il tronco.

Il gelso di San Tomè
189,63 KB

marz
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 03 maggio 2010 : 21:46:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L' infiorescenza femminile vista in controluce.

Il gelso di San Tomè
149,28 KB

marz
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 08 maggio 2010 : 20:35:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un' altra foto dell' infiorescenza femminile.


Il gelso di San Tomè
97,86 KB

marz
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 08 maggio 2010 : 20:55:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E, già che ci siamo, diamo un' occhiata anche alla Chiesa di San Tomè, forse il migliore esempio di architettura romanico-bergamasca con caratteri stilistici evoluti.

San Tomè (San Tommaso) è una delle rarissime chiese a pianta circolare, forse costruita sopra un preesistente tempio pagano dedicato a Giunone. La sua forma rotonda potrebbe infatti essere conseguenza del fatto che in precedenza fosse un tempio romano.

E' costruita secondo precisi e misteriosi schemi astronomici. Ad esempio, durante gli equinozi un raggio di sole attraversa la chiesa e colpisce il tabernacolo posto nell'abside creando così un gioco di luci veramente particolare.



Il gelso di San Tomè
113,12 KB




marz
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carolan
Utente Senior

Città: sondrio

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 18 marzo 2011 : 06:27:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Complimenti Giuseppe,è sempre un piacere leggere le tue narrazioni,mi è piaciuto in particolare questo passo della tua descrizione...

Messaggio originario di marz:

...Nella sua forma si possono leggere le capitozzature ricorrenti per l’ottenimento delle fronde da dare in pasto alle larve del baco da seta e, con l’abbandono dell’allevamento, per la legna da ardere;
più tronchi dalla base stanno ad indicare, invece, la ceduazione; infine, i grossi rami inseriti sulle “teste” indicano le mutate condizioni economiche che hanno reso trascurabile il prelievo della legna con il conseguente recupero di una forma libera di crescita....


Il gelso visto da sud-est.

Il gelso di San Tomè
275,5 KB

marz


Stefano
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puckie
Utente Senior


Città: Borgosesia
Prov.: Vercelli

Regione: Piemonte


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Inserito il - 18 marzo 2011 : 23:36:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bravo Giuseppe..., albero + storia dell'albero
proprio come si dovrebbe poter sempre fare!
Belle foto anche



Sembrava che la valle respirasse e che le colline sussultassero all'unisono mentre il torrente stendeva il suo filo d'argento oltre il suo sguardo...
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 19 marzo 2011 : 09:38:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
oltre all'albero bellissima anche la Chiesa di San Tomé.
Adesso c' è una controtendenza in atto .. nel Veneto si ripristinano i filari di gelso e si riparla di una bachicoltura
Un po' di storia
Link

Alessandro PD


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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


8788 Messaggi
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Inserito il - 28 ottobre 2012 : 21:20:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Faccio vedere un' altra foto dell' albero, in versione tardo-estiva (23 settembre).


Il gelso di San Tomè
222,82 KB

Giuseppe
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