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 Chilostoma illyricum sul basalto
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fern
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Città: Vicenza


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Flora e Fauna

Inserito il - 30 aprile 2010 : 20:41:32 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

La zona sud orientale dei Lessini è prevalentemente basaltica. L'assenza di calcare non impedisce che ci vivano molluschi, anche se la densità sembra inferiore. Helix pomatia e Cornu aspersum non sembrano risentirne, mentre Chilostoma illyricum è diverso: mediamente più piccolo e più gracile, il guscio è più sottile e trasparente e allo stesso tempo più scuro. E' più lucido ma ha linee di crescita più marcate. L'apertura è meno inclinata e il labbro meno spesso. Sono differenze non eclatanti, ma degne di nota in una specie poco variabile come questa.
Nelle foto confronto un es. "basaltico" ed uno berico che, lo ammetto, ha la spira più elevata del solito.

Chilostoma illyricum sul basalto
150,59 KB


Chilostoma illyricum sul basalto
157,43 KB

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Lessini - basalto Chilostoma illyricum sul basalto 168,01 KB Berici Chilostoma illyricum sul basalto 170,51 KB

Azione diretta dell'ambiente o adattamento? In genere preferisco adattamento, ma qui ho dovuto ricredermi: ho trovato un guscio simile su un piccolo affioramento basaltico, con.illyricum tipici a meno di 20m, su calcare. Evidenza limitata, in ogni caso.
C'è un'altra cosa che non capisco, forse perché non conosco le rocce: anche sui Berici c'è qualche affioramento basaltico e di recente ho cercato su uno di questi senza trovare un solo guscio, nemmeno di altre specie. Passando dal calcare al basalto i nicchi vuoti sparivano in pochi metri. Per quanto ne so si tratta in entrambi i casi di basalto, ma sui Lessini era denso e compatto, sui Berici granuloso e friabile, con formazioni cipollari. Sarà questo? Ciao,

fern

Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 01 maggio 2010 : 14:10:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Uno dei fattori più importanti per la sopravvivenza di molti molluschi è la presenza di ripari contro l'essiccamento dovuto all'insolazione.
Il calcare con la sua disgregazione favorisce la formazione di habitat idonei anche per specie non strettamente calciofile.
Premesso che non conosco bene la specie in esame posso tentare dei confronti con la similare C.planospira appenninica.
Anche questa specie è presente prevalentemente in zone calcaree ma si può trovare anche in zone acalcaree prettamente forestali in cui i tronchi caduti forniscono ripari idonei alla sopravvivenza. Le forme presenti in questo habitat sono generalmente più scura e con spira più alta, l'esatto contrario di quello che hai osservato sugli esemplari veneti.
Le osservazioni sulla diversità di habitat e corrispondente diversità di conchiglia sono molto interessanti e meritano di essere approfondite,mi sembra strano che in una zona così studiata dagli autori del passato non siano state messe in risalto delle differenze tra queste due forme che sono piuttosto evidenti.




La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2349 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 maggio 2010 : 15:34:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
mi sembra strano che in una zona così studiata dagli autori del passato non siano state messe in risalto delle differenze tra queste due forme che sono piuttosto evidenti
Questo e' l'aspetto piu' strano: nel passato si crearono varieta' che differivano solo per l'ombelico piu' o meno aperto o la spira piu' o meno elevata: solo nel Vicentino ho osservato variazioni maggiori. Anche gli Euganei sono in gran parte basaltici, ed alcuni caratteri sembrano comuni alla forma dei Lessini, ma altri no (era la "var. padana mut. euganea (Stabile)?)".
Forse queste zone sono state esplorate meno di quanto si pensi: andando a vedere nei lavori di De Betta si scopre che conosceva bene la provincia di Verona, benissimo il M.Baldo, mentre del Vicentino nomina solo 3 localita'. Trevigiano e Bellunese mancano quasi del tutto ed anche il Padovano non e' ben rappresentato.
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