ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
Salve ho una domanda a proposito della specie in oggetto: Nei casi in cui le migrazioni stagionali prevedono attraversamenti di strade carrabili, sapete se vi sono interventi che possano prevenire le stragi degli individui? Saluti
Per te che sai di freddo, di calore, di trionfi e di sconfitte, che no, non lo sono. Per te che hai il corpo sano, l'anima larga e il cuore grande. Per te che hai molti amici, molti nonni, l'allegria adulta, il sorriso dei bambini, Per te che non sai né di gelo né di sole, né di pioggia né di rancori. Per te, atleta, che traversasti paesini e città, unendo Stati nel tuo andare. Per te atleta, che disprezzi la guerra e sogni la PACE.
So che esistono dei sistemi che possono risultare anche molto efficienti... Si tratta di piccoli sottopassaggi che attraversano tutta la carreggiata. I rospi vi entrano indirizzati da recinzioni aperte in corrisponzenza di questi passaggi. Oppure per chi voglia trascorrere alcune notti in bianco, basta interrare dei secchi lungo i bordi della strada e poi svuotarli dall'altra parte
"Per scrivere sugli animali bisogna essere ispirati da un affetto caldo e genuino per le creature viventi, e penso che a me questo requisito verrà senz'altro riconosciuto". (Konrad Lorenz)
solitamente la soluzione migliore consiste nel realizzare barriere mobili o fisse abbinate a sottopassaggi che permettono agli animali di attraversare la strada
in alternativa si possono posizionare delle barriere mobili lungo le quali vengono posti, a distanza regolare, dei contenitori interrati dentro i quali i rospi cadono, in questo caso è necessario che dei volontari intervengano attivamente e piuttosto frequentemente per "traghettare" manualmente i rospi catturati
L eindicazioni sono più che giuste. Poi ci vuole la volntà da parte di qualcuno (ad esmpio l'Amministrazione) per realizzare dette piccole opere, ch epoi devono, come tutto, essere soggette ad un po' di manutenzione.
So che esistono dei sistemi che possono risultare anche molto efficienti... Si tratta di piccoli sottopassaggi che attraversano tutta la carreggiata. I rospi vi entrano indirizzati da recinzioni aperte in corrisponzenza di questi passaggi. Oppure per chi voglia trascorrere alcune notti in bianco, basta interrare dei secchi lungo i bordi della strada e poi svuotarli dall'altra parte
Ben detto, Chris.
Per quanto riguarda l'opzione 1), sottopassaggi per anfibi, pensa che la società delle autostrade austriache impegna un esperto con questo compito esclusivo. Non si tratta, infatti, di una progettazione così semplice. Il sottopassaggio non deve avere una pendenza eccessiva, deve essere ad accesso obbligato (cioè un muretto per parte deve impedire agli anfibi di entrare in strada e deve convogliarli nel sottopasso) e deve poi essere sufficientemente umido affinché gli anfibi si fidino ad entrarci (ovvero, se neometamorfosati in "uscita", affinché possano sopravvivere: date le loro minuscole dimensioni, bastano poche ore a contatto con una superficie asciutta perché si disidratino). Per rendere umido un sottopassaggio la soluzione migliore è munirlo di una grata affinché ci possa entrare la pioggia.
Per quanto riguarda l'opzione 2), il salvataggio manuale, bisogna tenere conto che i passaggi annuali sono almeno tre: a) dei riproduttori in "entrata" nello stagno; b) degli stessi in "uscita"; c) dei neometamorfosati in "uscita"; e in quest'ultimo caso il lavoro è reso molto, molto difficile dalle loro dimensioni minuscole.
Esistono altre due soluzioni possibili:
3) la chiusura temporanea della strada. In qualche luogo è possibile (pensiamo a certe stradine di campagna) e nei paesi d'oltralpe a volte si fa;
4) la creazione di un secondo stagno dal lato da cui arrivano gli animali: trovando un luogo per riprodursi, gli anfibi non necessitano più dell'attraversamento. Può però capitare (chi è appassionato sa che ogni stagno è diverso dagli altri) che il nuovo specchio d'acqua non risulti così gradito agli animali e che l'attraversamento si verifichi lo stesso.
Inviterei poi tutti a tener presente che il fenomeno "investimento rospi" e, dove presenti, "salamandre", è solo la punta dell'iceberg. Tritoni e rane sono investiti ugualmente ma, risultando più graditi a predatori e "spazzini", spariscono prima, mentre i cadaveri di rospi e salamandre restano a lungo visibili; mentre le migrazioni degli ululoni, che pure esistono, sono più diluite nel tempo e quindi si notano meno (c'è una trattazione dettagliata sul punto in questo libro - indicazione su come procurarlo qui qui).
Barbaxx
Modificato da - Barbaxx in data 18 febbraio 2010 20:33:59
Verissimo tutto. Aggiungo solo che, nel caso i volontari traghettino i rospi dall'altra parte della strada, sono d'obbligo i giubotti catarifrangenti e guanti in lattice o simili per non rovinare la protezione epidermica dei rospi. Nel caso si usino dei secchi, sarebbe bene lavarli a dovere prima di riutilizzarli, per prevenire eventuali epidemie di micosi o simili fra gli animali. Sono un rompi, lo so
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
Innanzitutto vi ringazio per il contributo che avete dato all'argomento da me sollevato. Lavoro presso un Ente Parco che purtroppo non dispone di finanziamenti per poter effettuare interventi sulle infrastrutture presenti. Però il discorso dei sottopassi può essere considerato quando, in sede di espressione di pareri (nulla osta, valutazioni d'incidenza, ecc) l'Ente Parco può prescrivere, per le nuove opere in fase di attuazione, che vengano realizzati sottopassi, attraverso i quali convogliare eventuali spostamenti o migrazioni della fauna minore. Ottima anche l'idea di utilizzare volontari nell'operazione di trasporto mediante secchi. Vi farò sapere se e come siamo riusciti a contenere il problema. Grazie ancora a tutti Cordiali Saluti Paola
Per te che sai di freddo, di calore, di trionfi e di sconfitte, che no, non lo sono. Per te che hai il corpo sano, l'anima larga e il cuore grande. Per te che hai molti amici, molti nonni, l'allegria adulta, il sorriso dei bambini, Per te che non sai né di gelo né di sole, né di pioggia né di rancori. Per te, atleta, che traversasti paesini e città, unendo Stati nel tuo andare. Per te atleta, che disprezzi la guerra e sogni la PACE.
Ho visto il filmato ieri sera. Molto istruttivo! Conosco già alcuni dei prodotti forniti dal mercato in proposito (barriere antiattraversamento, ecc.), ma vedere il tutto realizzato in un breve documentario è molto più efficace.