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 di Natura Mediterraneo
 


ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona.
In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).


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 PESCI D'ACQUA DOLCE
 Trota iridea Onchorynchus mykiss
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marcospada
Utente Senior


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 marzo 2006 : 19:25:21 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Questa Trota la ho fotografata in un piccolissimo torrente appenninico, sul Monte Sirente. A occhio non mi sembra una Fario; ha la punteggiatura della Iridea, ma mi sembra improbabile che una Iridea si trovi a oltre 1000 metri di altezza in una pozza lontanissima dagli ambienti frequentati dai pescatori:

Trota iridea Onchorynchus mykiss
Trota iridea Onchorynchus mykiss

Marco
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EffeCi
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


2668 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 marzo 2006 : 20:12:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Confermo che trattasi di "trota" iridea (Onchorynchus mykiss)...
Come abbia fatto ad arrivarci... è un mistero..
Ma capita che i pescatori si facciano carico di portare "brentini" carichi di avannotti di trota su per i corsi d'acqua minori, dove li rilasciano per il ripopolamento...

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Dubito, ergo sum.
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EffeCi
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


2668 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 marzo 2006 : 09:52:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho scritto "trota" tra virgolette perchè in realtà il genere Onchorynchus è tassonomicamente più vicino ai salmoni che alle trote, e la riclassificazione (prima era Salmo gairdnerii) è abbastanza recente.
In Italia viene utilizzata per ripopolamenti "pronto uso" finalizzati alla pesca sportiva, ma generalmente non si riproduce e, in ogni caso, non si ibrida nè con la fario nè con la marmorata.In parte degli USA, dove pure è stata ampiamente utilizzata per ripopolamenti, sta creando problemi in quanto inquina il patrimonio genetico di diverse altre specie di salmoni, ibridandosi con loro...

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Dubito, ergo sum.

Modificato da - EffeCi in data 13 marzo 2006 09:53:03
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 13 marzo 2006 : 10:15:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In una pozza completamente isolata a Campo Imperatore, sul Gran Sasso, dove viveva una bella popolazione di Triturus carnifex e vulgaris, trovai un "branco" di diverse centinaia di piccole tinche (ne presi una per determinarla e fotografarla, la foto è stata pubblicata da Silvio Bruno sulla guida dei pesci d'acqua dolce)!

O si ammette la generazione spontanea delle tinche , o qualcuno ha pensato bene di mettercele...



Trota iridea Onchorynchus mykiss Paolo Mazzei
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marcospada
Utente Senior


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


1392 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 marzo 2006 : 21:09:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La cosa che mi e' sembrata strana e' che le trote che ho visto e fotografato si trovavano in un tratto di torrente con delle pozze intervallate da tratti a secco, a circa 2 ore di cammino in montagna dalla valle (valle di Celano) e dentro un parco regionale (Velino-Sirente) dove la pesca e' proibita.
Mi sarei aspettato di trovare Trote Fario o Trote del Sagittario, ma mai una Iridea!

Marco
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Mariano
Utente Senior


Città: Pozzaglia Sabino
Prov.: Rieti

Regione: Lazio


1305 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 15 marzo 2006 : 23:37:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti,
bello il tema che avete trattato.
Il problema di fondo è che se si rispettasse a fondo la natura non dovremmo mai importare specie che non hanno nulla a che vedere con il nostro ecosistema.
La trota iridea non solo risulta essere un'estranea nel nostro ambiente ma diversa sotto tutti i punti di vista.
Perchè viene introdotta come altre specie ittiche che non hanno nulla a che vedere non sta a me verificarlo ma di sicuro se si facesse una indagine approfondita, la sua presenza ( come molte altre)
non dovrebbe fare letizia.
Come è stato detto non si riprouce e la sua presenza distrugge quel poco che è rimasto di veramente "indigeno" nelle nostre acque.
Entra in competizione con la fario ma è molto più vorace tanto che in un non molto tempo rimane la sola predatrice di un "condominio" che non ha cercato.
Risultato: quello che "era" non ci sarà più e peggio ancora è una specie sterile che non lascia traccia( per fortuna)ma finchè esiste darà sempre filo da torcere ad un equilibrio che per milioni d'anni ha cercato di esistere.
La politica dei ripopolamenti non è purtoppo finalizzata a migliorare quello che si sta diradando ma è un discorso finalizzato sempre ad interessi di vario genere.
Si potrebbero scrivere pagine e pagine ma stranamente l'iridea la troviamo da ogni parte (immessa sistematicamente ogni anno)mentre la la nostra cara fario trova sempre bastoni tra le gambe.
Nella "volontà" della ripopolazione, non c'è il fine di cercare di ricostruire un ambiente che stiamo perdendo ma solo quello di accontentare al momento chi è interessato magari a vedere un pesce che non vedeva da anni.
In poche parole, invece di immettere specie ittiche che non hanno nulla a che vedere con il nostro ecosistema, cerchiamo di ricostruire un ambiente ( dalle fondamenta) per poter restaurare quello che abbiamo perduto.
P.S. vedasi pesci gatto - siluridi di ogni specie- gli americani persici trota- pesce re- temolo russo ...........tanto per citarne alcuni..............
Un abbraccio a tutti.
Mariano

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EffeCi
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 16 marzo 2006 : 01:36:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sulle logiche alla base dei ripopolamenti non mi esprimo per non violare la netiquette...

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Dubito, ergo sum.
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 16 marzo 2006 : 09:39:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungiamo anche il persico sole, ormai uno dei pesci più comuni nella maggior parte dei nostri laghi, e già da moltissimo tempo, e la gambusia, venerata da alcuni come il rimedio principe per le zanzare, ma ahimé predatrice anche di giovani larve di anfibi, in particolare urodeli.



Trota iridea Onchorynchus mykiss Paolo Mazzei
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Giuseppe Mazza
Utente Senior


Città: Monte Carlo


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Inserito il - 16 marzo 2006 : 22:27:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi aggiungo al coro ... purtroppo ...

Giuseppe Mazza

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Mariano
Utente Senior


Città: Pozzaglia Sabino
Prov.: Rieti

Regione: Lazio


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Inserito il - 17 marzo 2006 : 01:14:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti,
sono contento per l'interesse che ha avuto questo argomento.
Il persico sole bellissimo pesce "d'acquario" ( farebbe meno danni)
è un centrarchide stretto parente del persico trota il quale, una volta immesso ha distruto gran parte della microfauna ittica che l'ha ospitato e non solo......!!
Avidissimo mangiatore di uova di vario tipo, in alcune zone è divenuto l'unico vero padrone.
Prima è stato immesso, poi le autorità preposte hanno in certe zone obbligato i pescatori di prelevarli e non rimetterli in acqua pena multa....!!!!!!!!
Adesso ditemi voi se ci troviamo a combattere con esperti o malcapitati.
E per quanto riguarda il siluro...?? Ne vogliamo parlare???
Ciao,
Mariano
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EffeCi
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


2668 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 17 marzo 2006 : 01:38:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In realtà sulla pericolosità e dannosità del Persico sole i pareri non sono unanimi...già negli anni '80 l'ittiologo Ettore Grimaldi diceva che, ferma restando la sua invasività, l'esame del contenuto gastrico evidenzia la presenza di uova solo raramente, mentre predominano insetti, anellidi e piccoli molluschi.
Mi permetto di contestare parzialmente l'affermazione di Paolo sulle gambusie, per due motivi: esse preferiscono acque tendenzialmente ferme e poco profonde, ad elevata temperatura, e sono attive solo nei mesi più caldi. Inoltre cacciano praticamente solo sotto il pelo dell'acqua, e gli esemplari abbastanza grossi (femmine adulte) da attaccare un uovo o un piccolo girino sono percentualmente assai pochi sul totale...

Persino il vituperatissimo siluro pare sia meno dannoso di quanto sembri, in quanto è notevolmente saprofago e, comunque, tende a predare tendenzialmente pesce bianco.
E nelle acque dove il siluro prospera, il pesce bianco è costituito per la massima parte di specie alloctone di nessun pregio (breme, gardon, carassi, etc.), che costituiscono un vero flagello per la biodiversità delle nostre acque, in quando tendono a sostituire rapidamente le specie autoctone...

Poi ci sono i furbi che hanno immesso l'Aspio (ciprinide predatore) per ridurre i siluri, dei quali dovrebbe essere il nemico naturale... peccato che nelle nostre acque l'aspio si faccia un baffo dei siluri e preferisca predare altre specie ittiche, ovviamente autoctone...

La Regione Lombardia, in materia, ha scelto la linea di tolleranza zero, per cui nessun esemplare di specie alloctona può essere rimesso in acqua se pescato... ma nell'elenco degli alloctoni risultano anche la carpa (introdotta dai romani), e alcune specie acclimatate di pregio come il persico trota e il lucioperca... il tutto allo scopo di ridare alle acque interne la loro primitiva "purezza razziale"...

In teoria tutto bellissimo e perfetto (anche se assai utopistico)...peccato che le regioni confinanti seguano politiche assolutamente non allineate, ragion per cui succede che la stessa specie sia "all'indice" su una riva del fiume e tutelata invece su quella opposta con periodi di divieto e misure minime...

Un classico delirio all'italiana...

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Dubito, ergo sum.
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Mariano
Utente Senior


Città: Pozzaglia Sabino
Prov.: Rieti

Regione: Lazio


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Inserito il - 18 marzo 2006 : 22:10:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao,
c'è anche da aggiungere che questi ripopolamenti così "scriteriati" nascondono il rischio di adattamenti o debolissimi con la conseguente scomparsa della specie immessa,o al contrario devastanti.
La cosa più sensata sarebbe proprio quella di ripopolare le ns. acque con i "ns. pesci!!).
Un salutone a tutti.
Mariano
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