Eventi per sabato 26 novembre 2011
Caffè della Scienza al Museo della Maremma di Grosseto
Il rapido progresso delle tecniche di indagine scientifica apre scenari sempre nuovi, spesso avvincenti. Negli ultimi decenni una delle discipline che più ha contribuito al progesso delle conoscenze nel campo delle scienze della vita è indubbiamente la genetica. Nel campo della zoologia, uno dei laboratori che più ha contribuito a livello nazionale e internazionale allo studio della fauna selvatica è quello dell'ISPRA di Ozzano Emilia (BO).
Per questo motivo l'ultimo caffè della scienza della stagione 2011 del Museo di Storia Naturale della Maremma vedrà come ospite Sabato 26 Novembre, alle ore 17.30 Ettore Randi (ISPRA - Bologna) con un incontro sul tema: Genetica e conservazione della fauna selvatica.
Il caffè della scienza
Si tratta di un'occasione per incontrarsi e discutere, in un ambiente piacevole, di temi di ampio respiro e di largo interesse, da approfondire con l'aiuto di un esperto. Ad una introduzione sull'argomento segue un dibattito, il cui andamento dipenderà... in buona parte dal pubblico presente, che con le proprie domande e curiosità potrà “indirizzare” la discussione verso gli aspetti di maggiore interesse. Non si tratta quindi di conferenze in senso stretto, bensì di serate di approfondimento, in un ambiente rilassato e informale. Spetterà ad Andrea Sforzi, Direttore del Museo, il ruolo di moderatore. Il termine “caffè”, citato nel titolo del ciclo di incontri, risiede nella possibilità offerta ai partecipanti di gustare prodotti di elevatà qualità nel corso della serata. Ad ogni incontro sarà infatti possibile degustare alcune selezioni di prodotti diversi (caffè, cioccolato, the, …) ciascuno “introdotto” dalle spiegazioni della Sig.ra Soldati, esperta del settore.
Ettore Randi, dirigente di ricerca presso l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha avviato da anni numerosi programmi di ricerca di genetica e conservazione delle popolazioni animali. Il Dott. Randi ed i suoi collaboratori hanno sviluppato, presso il Laboratorio di genetica dell'ISPRA (sede di Ozzano Emilia, Bologna) metodologie di analisi dei DNA che vengono applicate allo studio della diversità genetica in popolazioni di specie minacciate o di particolare pregio naturalistico. Queste ricerche hanno portato all'identificazione di nuove specie (per esempio, la lepre italica) e sottospecie (il capriolo italico), arricchendo così le conoscenze sulla biodiversità del nostro paese. Metodi di genetica non-invasiva sono poi utilizzati per programmi di monitoraggio su vasta scala di specie rare o elusive, come l'orso bruno ed il lupo. Una collaborazione con il Ministero dell'Ambiente ed il Corpo Forestale dello Stato ha lo scopo di utilizzare la genetica a supporto del controllo del traffico di specie protette dalla convenzione di Washington (CITES)
Mauro
Inserito da Mauro Grano
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