Il pipistrello
nano
Il pipistrello nano è il
rappresentante europeo più piccolo dell'ordine dei chirotteri. È comune e
sedentario in tutte l'Europa centrale. Gli spostamenti fra quartieri
invernali ed estivi raramente superano i 50km. Pesa da 3 a 8 g, ha una
apertura alare di 180-240mm ed è lungo da 36 a 52mm. Muso, orecchie (corte
ed arrotondate) e patagio sono di colore marrone brunastro. Sul dorso la
pelliccia è nocciola o castana, sul ventre più chiara, grigia o
giallastra. La base dei peli è comunque più scusa, quasi nera all'apice.
Si sposta zigzagando rapidamente, quasi sfarfallando. Caccia fra i 5 e i
10 metri dal suolo e le sue prede sono rappresentate da moscerini e altri
insetti di piccole dimensioni che cattura con l'aiuto
dell'ecolocalizzazione. Oltre agli ultrasuoni i pipistrelli nani emettono
degli squittii acuti udibili anche dall'uomo, sia quando sono in volo che
nei rifugi. Esce al tramonto per cacciare e la durata della caccia è
variabile, specialmente per quanto riguarda le femmine, che ritornano
spesso alla nursery per allattare i piccoli. I pipistrelli nani possono
cacciare a più riprese fino all'alba. Durante la caccia non si allontanano
più di 1-2 Km dai rifugi. I pipistrelli nani hanno rifugi estivi e
rifugi invernali. D'inverno si rifugiano in vecchi edifici o ambienti
ipogei. Possono formare colonie di migliaia di individui, in una grotta
rumena ne sono stati contati 100.000 tutti insieme! Le colonie possono
essere anche miste con altre specie di chirotteri. Durante l'inverno
cadono in un letargo dal quale possono risvegliarsi nelle giornate più
calde ed allora non è raro vederli compiere brevi voli durante il
giorno. Se disturbati mentre dormono cadono invece in tanatosi. I
rifugi estivi possono essere fessure nelle rocce o in muri per le femmine,
che si riuniscono durante il periodo dei parti ed allevano i piccoli tutte
insieme in una nursery. Gli esemplari solitari possono trovare rifugio in
spazi minuscoli, nelle intercapedini delle case, nelle tapparelle delle
finestre, persino negli spazi che si creano fra muri e cartelli stradali.
Occupano anche le cassette nido per uccelli nonché quelle apposite per
chirotteri. I maschi riproduttori scelgono un rifugio che difendono
attivamente con alte grida dagli intrusi e che ospita harem di poche
femmine durante il periodo degli accoppiamenti (agosto-fine novembre).
L'inseminazione non avviene però subito, ma viene rimandata a fine
inverno, come nella maggior parte dei pipistrelli. La gestazione dura
due-tre mesi a seconda della temperatura e delle condizioni fisiche
dell'animale. Le femmine partoriscono fra giugno e luglio uno o due
piccoli. Gli adulti possono vivere fino ad 11 anni. Il pipistrello nano
è probabilmente la specie di chirottero che entra più frequentemente a
contatto dell'uomo e che gode di una pessima reputazione: "si attacca ai
capelli", "porta sfortuna", "morde", "succhia sangue". In realtà è un
ottimo compagno dell'uomo, utile all'agricoltura e "mangiatore" di
zanzare, ed insieme alle altre 30 specie di pipistrelli presenti in Italia
è protetto dalla legislazione nazionale fin dal 1939. Nessuno
dei pipistrelli italiani è "un vampiro": si nutrono infatti di
piccolissime quantità di sangue solo alcune specie sudamericane che
parassitano il bestiame, ma non si trasformano certo in Dracula! Ed
esistono inoltre alcune specie di pipistrello tropicali completamente
frugivore o che si nutrono di nettare.
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