Il pettirosso
Questo piccolo uccello
insettivoro, appartenente all'ordine dei Passeriformi, è uno dei più
frequenti abitatori dei boschi, ma anche dei parchi urbani. In Italia è
comune e stazionario, soprattutto sui monti, di passo ed invernale.
Arrivano in Italia dal nord Europa, per sfuggire al freddo e alla mancanza
di cibo. E' lungo appena 14 cm, con un piumaggio superiormente grigio
oliva scuro e inferiormente grigiastro, sul quale spicca una macchia d'un
bel rosso-arancione vivo che interessa la fronte, la gola e la parte
superiore del petto, caratteristica quest'ultima, che gli è valsa il suo
nome e che lo rende facilmente riconoscibile. Gli occhi sono relativamente
grandi e scuri, il becco nerastro e le zampe rossicce e sottili. Non vi è
dimorfismo sessuale. Mostra uno spiccato comportamento territoriale e i
partner condividono il territorio di nidificazione già alla fine di
dicembre. Potrebbe sembrare un essere dolce; è invece un litigioso. Tutto
l'anno impedisce agli altri pettirossi di entrare nel suo territorio e, in
primavera, respinge gli intrusi con un'energia raddoppiata. È sufficiente
mettere su un ramo un ciuffo di piume rosso perché lui parta all'attacco
come se avesse di fronte un altro uccello. All'arrivo della stagione
riproduttiva (che inizia verso marzo) il maschio cerca di ottenere i
favori della femmina con uno speciale canto nuziale, simile a un sottile
sussurrio, unito ad una serie di posture rituali, quali l'arruffamento
delle piume del capo e della gola ed il frenetico movimento delle ali.
Solo la femmina si occupa della costruzione del nido, che viene preparato
intessendo foglie e muschi esternamente, e imbottendo l'interno con piume
e pelo. Solitamente il sito di nidificazione è un foro nel tronco di un
albero o in un muro, ma spesso anche i bassi e fitti cespugli sono scelti
quale dimora.
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