Il lombrico
Ha una lunghezza di
90-300 mm ed una larghezza di 6-9 mm. Ha un corpo composto da 110-180
metameri, con addome appiattito. Questo verme vive soprattutto nei terreni
argillosi e come tutti gli altri lumbricidi è una specie utilissima
per la fertilità del terreno; scava, infatti, gallerie nel terreno
migliorandone l'aerazione e dando un importante contributo ai processi di
umificazione. La maggior parte del tempo la passano sotto terra, scavando
gallerie o spingendo la terra in ogni direzione, se il terreno è morbido,
o ingerendo la terra e facendola passare nel tubo digerente se il terreno
è compatto. Mentre la terra attraversa l'apparato digerente, il lombrico
utilizza i piccoli frammenti organici presenti (semi, parti decomposte di
piante, uova, larve) per il suo sostentamento. Contemporaneamente
questa attività di ingestione di terra e di sua espulsione in superficie
consente una notevole ossigenazione del suolo e quindi un arricchimento
dell'humus. Le sostanze di scarto vengono espulse sotto forma di piccoli
caratteristici cumuli. Sia l'estremità anteriore che quella posteriore
di un lombrico sono in grado, entro certi limiti, di rigenerarsi. La
capacità di rigenerazione dipende dalla specie, dalla posizione della
ferita e dalla taglia del frammento che rimane. Generalmente più è grande
il numero dei segmenti perduti più corto sarà il verme rigenerato, fino al
punto in cui la rigenerazione non avviene affatto Nella parte centrale
del corpo si trova un anello rigonfio detto clitello formato da un
ispessimento del tessuto di rivestimento: se il lombrico viene sezionato a
questo livello, non rigenera la parte mancante. In corrispondenza del
clitello i lombrichi si scambiano i gameti. Come diversi altri
lumbricidi, il lombrico è ermafrodita ed oviparo. Depone le uova in una
ooteca (chiamata coccon) che costruisce con i secreti espulsi dal
clitello, che si estende dal 31° al 37° metamero.
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