|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
|
|
Autore |
Discussione |
elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 gennaio 2023 : 11:24:58
|
Finalmente, dopo ulteriori osservazioni, e grazie ai contributi degli amici di Aracnofilia, è uscita la pubblicazione della mia vecchia scoperta.
Link
Aggiungo anche il link ad uno dei tanti video che ho registrato. Link Immagine: 174,68 KB
Immagine: 192,15 KB |
Modificato da - elleelle in data 08 gennaio 2023 11:27:06 |
|
|
Abete bianco
Utente V.I.P.
Città: Santarcangelo di Romagna
Prov.: Rimini
Regione: Emilia Romagna
283 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 gennaio 2023 : 11:42:20
|
Bravissimo!!!
|
Francesco Ghinelli |
|
|
Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
2636 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 gennaio 2023 : 13:54:14
|
Complimenti per l'articolo e per essere stato il primo a documentare questa specie in Italia. Mi viene da fare una considerazione che presumo essere banale e cioè che in entomologia si comincia a cercare qualcosa solo quando si ha, non dico la certezza, ma almeno la speranza di trovarla. Chissà, forse l'Anagraphis ochracea in decenni e ancora decenni passati qualche volta era stato visto ma nessuno s'era mai accorto che vivesse a spese delle formiche. Se questo ragno è stato trovato in tre regioni non confinanti, è presumibile che possa trovarsi in tutto il Centro-Sud? E poi mi domando se per accertare ufficialmente un comportamento serva sempre il doverlo osservare anche in ambiente ricostruito.
|
|
|
|
elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 gennaio 2023 : 20:06:20
|
Rispondo con ordine.
In realtà io non avevo il minimo sospetto che esistessero ragni simbionti delle formiche. Invece ci sono, ma io non lo sapevo. Quindi non sono andato a cercarlo, come invece ha fatto il collega in Puglia che già ne conosceva l'esistenza. Quando alzo le pietre per fotografare quello che c'è sotto, a volte capita che un ragno che stava sul bordo della pietra o tra l'erba finisca in mezzo alle formiche. Però, in questi casi fugge terrorizzato, e, a volte, non ci riesce e viene catturato. Questi ragni mi hanno colpito perché si muovevano con tranquillità in mezzo alle formiche e non cercavano di scappare all'esterno, ma, addirittura, si infilavano nei cunicoli. E le formiche li trattavano come se fossero formiche. Credo che questo ragno fosse stato già osservato da tanti. La pratica di sollevare le pietre nella stagione fredda è molto diffusa, ma nessuno si era accorto della simbiosi. Neppure la principale studiosa di questo ragno, la greca professoressa Chatzaki.
La mia scoperta risale al 2009, confermata nel 2012, ed era la prima segnalazione per l'Italia. Purtroppo abbiamo inpiegato tanto per deciderci a pubblicare e alla fine, nel 2021, è stato trovato in Sardegna, ma è stato trovato con trappole e non con le formiche. La nostra è la prima segnalazione per l'Italia continentale.
Perché fare osservazioni in laboratorio? In questo caso l'ambiente naturale è praticamente impossibile da osservare, perché è sotterraneo. Tutto quello che ho potuto documentare in natura è stato il modo di muoversi del ragno in mezzo alle formiche prima che si andasse a nascondere nei cunicoli. (vedi video) Link Per approfondire le osservazioni serviva un formicaio a cielo aperto e quindi osservabile, e servivano dei piccoli terrari dove osservare la predazione e la deposizione delle uova.
Penso anch'io che sia diffuso in molte regioni italiane. Per ora è stato cercato anche in Basilicata, senza esito, da Raffaele (il brigante), ma immagino che in Campania e Toscana, e forse anche in Umbria, ci sia certamente. Stranamente, nel Lazio l'ho trovato solo vicino a Roma e non nell'area di Tolfa, che pure ho battutto spesso.
Restano ancora tante cose da capire. Chiarire di cosa si nutre (io ho fatto solo delle ipotesi) Chiarire come riesce a farsi accettare dalle formiche (idem) Verificare la copertura territoriale.
C'è spazio per almeno altre 3 pubblicazioni. |
Modificato da - elleelle in data 08 ottobre 2023 11:05:46 |
|
|
Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
2636 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 gennaio 2023 : 18:47:27
|
| In realtà io non avevo il minimo sospetto che esistessero ragni simbionti delle formiche. Invece ci sono, ma io non lo sapevo. Quindi non sono andato a cercarlo, come invece ha fatto il collega in Puglia che già ne conosceva l'esistenza. |
Mi sono espresso male ma è quello che volevo dire, cioè che è grazie al tuo ritrovamento che altri si sono messi a cercare questo ragno sapendo già che esisteva.
| La pratica di sollevare le pietre nella stagione fredda è molto diffusa |
Infatti è spesso l'unico modo per vedere o fotografare qualcosa in questo periodo. Per dire, durante l'ultima escursione di 10 giorni fa (in montagna) ho visto Gnaphosidae e Salticidae nelle loro alcove di tela, Lycosidae in movimento che quindi sotto i sassi vi si erano solo riparati, una vespa in letargo, scolopendre, litobiomorfi, carabidi e anche formicai senza attività perché immagino che le formiche stessero sottoterra. Al che mi viene da suggerire un'altra domanda: in inverno Anagraphis ochracea si fa ospitare nelle profondità dei formicai? Ecco una cosa non facile da osservare in natura per ricollegarsi al discorso della ricerca in laboratorio.
Comunque nel video il ragno sembra proprio che scambi dei messaggi con le formiche così come esse fanno tra di loro, il che è spettacolare.
|
|
|
|
elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 gennaio 2023 : 00:14:40
|
Altra fonte di foto in inverno sono le cortecce sollevate, soprattutto degli eucalipti, ma anche di pini e platani. Forse in pianura vicino al Tevere ne trovi. Anagraphis è un ragno che vive diversi anni, e io, nei formicai, ne ho trovati di tutte le dimensioni, e ho trovato anche gli ovisacchi attaccati sulla faccia inferiore della pietra. Sembrerebbe quindi che stia con le formiche tutto l'anno e per tutto il suo ciclo vitale, ad eccezione dei maschi che presumibilmente si spostano da un formicaio all'altro per cercare femmine non consanguinee. Nell'inverno, quando le formiche si portano più in profondità, credo che i ragni restino comunque nel formicaio. Forse, non necessariamente spostandosi in profondità. Molto interessante a questo proposito una foto fatta in febbraio che ritrae 5 Anagraphis ataccati alla parte inferiore di una pietra che copriva l'arena di un formicaio dove però non c'erano formiche, che verosimilmente stavano in profondità. Gli interrogativi sulla biologia di questo ragno sono ancora tanti. Immagine: 236,65 KB
Avrai notato che nella foto si vede anche un Lithobiidae, e non è un caso isolato. In altri formicai ho trovato Lithobius insieme ad Anagraphis e in altri li ho trovati da soli. Sono chiaramente anche loro simbionti delle formiche. Mi piacerebbe studiare anche quest'altra simbiosi. |
Modificato da - elleelle in data 25 gennaio 2023 00:39:10 |
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|