è vero che la sua carne è disgustosamente acre, ma non ho mai saputo di casi di intossicazione, volevo sapere se siete a conoscenza (visto che è stata inserita in questa discussione) o se anche per voi è un fungo non commestibile. Grazie, Zico
È un bel problema quello che sollevi. Penso siano pochi i casi di intossicazione da russule per i quali la specie responsabile è stata identificata con certezza. Ad esempio: quanti micologi sanno identificare Russula emetica s. str. con sicurezza? Voglio dire distinguendola da mairei, silvestris, griseascens e altre specie del gruppo? Ben pochi! E fragilis da atrorubens (Enzo sì, evidentemente, perché la sua è proprio una bella fragilis!)? O foetens da subfoetens e compagnia? Idem...
Visto che però c'è un consenso generale nel ritenere che i metaboliti responsabili dell'acredine nelle Russulales (Russula e Lactarius) siano tutti più o meno irritanti e potenzialmente alla base di lievi intossicazioni, credo sia ragionevole trattare Russula fragilis alla stregua di altre specie acri. Se poi sia meglio definire queste russule "velenose" o semplicemente "non commestibili" è un altro paio di maniche, però io non vedo di buon occhio distinzioni tra specie e specie su questo piano.
i metaboliti esponsabili dell'acredine di Russula e Lactarius(sesquiterpeni variamente modificati) sono tutti potenzialmente mutageni.....oltre ad essere irritanti
Troppe variabili caro Enzo! Non credo che il consumo delle tue Russule abbia avuto un ruolo significativo sulle alterazioni epatiche (ti fai fare un biopsia?) anche perché non mi risulta che esistano metanalisi né revisioni sistematiche sull'argomento. Peraltro un'esposizione a certi sesquiterpeni può essere potenzialmente pericolosa per trasformazioni (come ha accennato Alfredo) epiteliali a carico dell'apparato urinario. Del resto di alcuni sesquiterpeni (monociclici) è vantata la capacità antiossidante, antiflogistica ed ipolipemizzante. Ma siamo sempre in ambito di studi non controllati. Ciao.