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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Lepidoptera
 bruco da identificare
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Mammut
Utente Super


Città: Castel Maggiore
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


7075 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 novembre 2009 : 21:34:03 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

A metà settembre ho trovato questo bruco in un broccolo che avevo comprato. Mi sembra che potrebbe essere di Noctuidae, è corretto? Si riesce a capire almeno il genere?

Immagine:
bruco da identificare
128,92 KB

Grazie e ciao
Franziska

gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


17657 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 15 novembre 2009 : 21:38:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche per me la famiglia è quella dei Noctuidae ma per il genere occorre rivolgersi ai big

Gigi
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luigiconelli
Utente Junior

Città: Mariglianella
Prov.: Napoli

Regione: Campania


58 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 novembre 2009 : 10:33:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Franziska,
Potrebbe tranquillamente trattarsi di una larva di Spodoptera littoralis (Noctuidae)sotto gli effetti dell'insetticida Alverde (principio attivo metaflumizone) che la paralizza in circa 72 ore. L'azione dell'insetticida è singolare: oltre una morte lenta del bruco provoca anche la decolorazione dei suoi tessuti, rendendolo irriconoscibile. Ciò è dovuto al blocco, indotto dall'insetticida, del metabolismo del sodio. Il bruco introduce l'insetticida alimentandosi con il broccolo trattato chimicamente in campagna.
La Spodoptera littoralis conosciuta come nottue del cotone è stata introdotta recentemente probabilmente dall'Egitto. Qui da noi il cotone non c'é ma la Spodoptera mangia di tutto: cavoli, verzi, cime di rapa, peperoni, pomodori, lattughe,... finanche il prato di Dicondra. E' un vero flagello per gli agricoltori, in quanto ha una grande voracità e capacità riproduttiva associata ad una forte resistenza ai trattamenti chimici.

Luigi Conelli
Messaggio originario di Mammut:

A metà settembre ho trovato questo bruco in un broccolo che avevo comprato. Mi sembra che potrebbe essere di Noctuidae, è corretto? Si riesce a capire almeno il genere?

Immagine:
bruco da identificare
128,92 KB

Grazie e ciao
Franziska


Gli uomini che desiderano conoscere il mondo devono imparare a conoscerlo nei particolari.(Eraclito)
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Mammut
Utente Super


Città: Castel Maggiore
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


7075 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 novembre 2009 : 19:05:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a Gigi e a Luigi!
Luigi, penso che la tua supposizione sia proprio azzeccata.
Quando ho trovato il bruco era bello vispo e l'ho messo in un vaso con della terra e un po' di broccolo del quale ha continuato a nutrirsi. Di seguito si è sotterrato per riemergere poi la sera. Dalla mattina seguente non l'ho più visto. La cosa mi sembrava strana e dopo alcuni giorni ho rovesciato la terra per controllare: il bruco era morto, tutto ragrinzito, ne rimaneva poco più della pelle .....
Mi hai quindi spiegato il perchè - grazie
Ciao
Franziska

P.S. La tua spiegazione però mi fa passare un pò la voglia di mangiare dei broccoli...
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luigiconelli
Utente Junior

Città: Mariglianella
Prov.: Napoli

Regione: Campania


58 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 novembre 2009 : 20:33:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Mammut:

Grazie a Gigi e a Luigi!
Luigi, penso che la tua supposizione sia proprio azzeccata.
Quando ho trovato il bruco era bello vispo e l'ho messo in un vaso con della terra e un po' di broccolo del quale ha continuato a nutrirsi. Di seguito si è sotterrato per riemergere poi la sera. Dalla mattina seguente non l'ho più visto. La cosa mi sembrava strana e dopo alcuni giorni ho rovesciato la terra per controllare: il bruco era morto, tutto ragrinzito, ne rimaneva poco più della pelle .....
Mi hai quindi spiegato il perchè - grazie
Ciao
Franziska

P.S. La tua spiegazione però mi fa passare un pò la voglia di mangiare dei broccoli...
Ciao Franziska!
La difesa delle colture agrarie dai lepidotteri nottuidi sta mettendo a dura prova tutta l'umanità; per questo motivo soprattutto gli agricoltori interpretano la natura come matrigna. I consumatori spesso ignorano questi ed altri retroscena. Io ti posso rassicurare intanto che il metaflumizone è un prodotto sicuro per l'uomo, non direi altrettanto per i bruchi.
Luigi

Gli uomini che desiderano conoscere il mondo devono imparare a conoscerlo nei particolari.(Eraclito)
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 novembre 2009 : 21:42:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il bruco di Spodoptera littoralis è decisamente scuro sui fianchi ed ha una coppia di macchie nere vicino all'estremità posteriore del corpo, lo potete vedere qui:
Link
ignoro l'entità della decolorazione del metaflumizone ma ho qualche dubbio che questo appartenga a questa specie; inoltre direi che la specie è decisamente termofila, la si trova già da parecchio tempo anche qui nell'Italia centrale ma sempre come individui isolati (Staudinger la segnala dall'inizio del '900, Prola ne trovò una a Manziana nel 1975, io un'altra qui sui Castelli Romani nel 2001), credi che qui da noi possa realmente fare danni?



Paolo Mazzei
Link Moths and Butterflies of Europe and North Africa
Link Amphibians and Reptiles of Europe
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luigiconelli
Utente Junior

Città: Mariglianella
Prov.: Napoli

Regione: Campania


58 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 17 novembre 2009 : 09:41:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Paolo!
La decolorazione indotta dal metaflumizone sulle larve dei nottuidi le rende praticamente irriconoscibili. Il mio "potrebbe tranquillamente trattarsi di Spodoptera".....utilizzato nella risposta a Franziska, scaturisce dall'osservazione diretta del fatto che larve scure di spodoptera trattate con il metaflumizone si decolorano in poche ore così come nella foto e dopo alcuni giorni muoiono, ed anche che in questa situazione non si può essere assolutamente sicuri di quale bruco si tratti. Il dubbio da me espresso potrebbe quindi coincidere con il tuo; anche se basato su presupposti diversi. Parlare di Agrotis ipsilon o segetum, di Mamestra brassicae o di Helicoverpa armigera in questa situazione, è altrettanto azzardato. Le larve di questi noctuidae di giorno abbandonano la vegetazione assumendo forma a C. Quel broccolo potrebbe venire anche dalla Campania o dal basso Lazio e poi ad agosto fa molto caldo un pò dappertutto; in questi luoghi si osservano popolazioni di Spodoptera sulle colture agrarie di di 15-20 individui per palmo di mano. Negli ultimi anni si è registrata una vera e propria esplosione demografica di questo fitofago per il fatto che resiste ai tradizionali insetticidi che agiscono sul sistema nervoso, rendendolo immune a qualsiasi trattamento. Solo alcune molecole sono in grado ancora di controllare questo fenomeno. Una di questa è il metaflumizone, lanciato solo nel 2009, che agisce in modo diverso sui gangli nervosi, blocca l'apparato boccale dell'insetto intervenendo sul metabolismo del sodio. La Spodoptera, per il momento, è sconfitta ma non abbandona il suo pabulum; arriva così al consumatore finale che si trova strani bruchi tra le verdure della spesa. Figurati cosa potrebbe accadere se queste verdure venissero ispezionate dai funzionari delle ASL o dai servizi di Qualità delle aziende.
Luigi
Messaggio originario di mazzeip:

Il bruco di Spodoptera littoralis è decisamente scuro sui fianchi ed ha una coppia di macchie nere vicino all'estremità posteriore del corpo, lo potete vedere qui:
Link
ignoro l'entità della decolorazione del metaflumizone ma ho qualche dubbio che questo appartenga a questa specie; inoltre direi che la specie è decisamente termofila, la si trova già da parecchio tempo anche qui nell'Italia centrale ma sempre come individui isolati (Staudinger la segnala dall'inizio del '900, Prola ne trovò una a Manziana nel 1975, io un'altra qui sui Castelli Romani nel 2001), credi che qui da noi possa realmente fare danni?



Paolo Mazzei
Link Moths and Butterflies of Europe and North Africa
Link Amphibians and Reptiles of Europe



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