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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 12 novembre 2009 : 21:48:56 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

In seguito a una precisa richiesta di Lori ..... avevo ipotizzato di aprire un'apposita discussione sul come realizzare i calchi delle orme ....
Messaggio originario di Luciano54:

Messaggio originario di lori:
Ciao ragazzi,vorrei sapere come si possono "inscatolare" le impronte... io avevo letto qualcosa non mi ricordo dove che diceva che si doveva usare il gesso ecc... ma io non mi ricordo come c'era da fare
Voi sapete indicarmi un modo? Grazie in anticipo ..


Ciao, un po' di tempo fa avevo inserito una discussione in un altro forum per spiegare come si fanno i calchi delle orme ..... ho visto con rammarico che alcune immagini sono "sparite" ... trovo quindi inutile linkarti la discussione (che comunque era nel forum di Arif .... Link); se i moderatori non hanno nulla in contrario potrei aprire una discussione sull'argomento, ... recuperare un po' di materiale ... e postarlo! Che ne dici? ....


... e per la legge del silenzio=assenso ... do inizio "alle danze".
Dato che il discorso è un po’ lungo, lo posterò "a puntate" per non renderlo troppo "indigesto"!
.......


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Modificato da - Accipiter gentilis in Data 13 novembre 2009 15:46:22

Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 12 novembre 2009 : 21:50:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una breve premessa relativa alla terminologia: si chiama calco negativo quello che si ottiene per primo e che è in pratica l’equivalente in gesso della parte di zampa o zoccolo che ha lasciato l’orma; si chiama calco positivo quello che otteniamo facendo un successivo calco sopra il primo e che corrisponde esattamente (se siamo stati bravi) a ciò che abbiamo visto "stampato" sul suolo. Ho spiegato questo perché sovente ci si confonde, in quanto il calco negativo essendo in rilievo, viene spesso erroneamente chiamato positivo.

Per quanto riguarda il materiale ..... si può usare indifferentemente gesso o scagliola, entrambi reperibili in comuni rivendite di materiali edili (anche in confezioni di limitate dimensioni); personalmente utilizzavo il gesso per i calchi negativi fatti in “campagna”, perché indurisce più rapidamente ed è meno influenzato da forte umidità o piccole quantità di acqua nel terreno, mentre per i calchi positivi, fatti a casa con tranquillità, mi sono trovato meglio con la scagliola (grana più fine dell’impasto e quindi maggior dettaglio).
Un fatto importante da considerare è che ovviamente la reazione produce calore, ... quindi non si possono fare calchi di orme sulla neve.

Un elemento molto importante è il telaino, preferibilmente in metallo (ottimo l’alluminio leggero e resistente) costituito da elementi ad incastro.
Vi posto le prime tre immagini su come si usa il telaino per fare il negativo (prese dal testo di M. Bouchner) .... e un disegno che vi ho preparato per la costruzione degli elementi (tecnicamente non è il massimo ma dovrebbe bastare per darvi le dritte giuste). In seguito vi descriverò i modi di procedere per fare sia i negativi, sia i positivi.

Questo è il montaggio del telaino ....
Immagine:
Come eseguire il calco delle impronte
261,85 KB




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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 12 novembre 2009 : 21:50:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
... la colata di gesso ....
Immagine:
Come eseguire il calco delle impronte
253,93 KB





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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 12 novembre 2009 : 21:51:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
... e l'apertura del telaino (personalmente sconsiglio di farla "sul posto" .... ma ne parleremo poi in dettaglio).
Immagine:
Come eseguire il calco delle impronte
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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 12 novembre 2009 : 21:51:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ora un "disegno" (si fa per dire ) su come si possono realizzare gli elementi che servono ad assemblare i telaini .... con alcuni consigli sulle dimensioni.
Immagine:
Come eseguire il calco delle impronte
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Magari vi starete dicendo: "ma guarda questo presuntuoso ... che ci vuole insegnare a fare i calchi" .... probabilmente avete un po' ragione .... però vi assicuro che ho passato molto tempo a fare calchi ..... e alla fine anche "su commissione" .
I calchi che trovate nei centri visita del PNFC (e non solo di questo Parco) appena nati .... hanno viaggiato nel mio zaino
... è stata comunque una bella esperienza ... che mi ha insegnato molto sulle tracce .. e sono convinto che sia un buon sistema per imparare a riconoscere le tracce.
Ciaoo.

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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 12 novembre 2009 : 22:00:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dato che la "pappardella" l'avevo già preparata (e devo solo "riscaldarla" ) procedo abbastanza velocemente con la puntata: Cosa seve per fare i calchi.

Nello zaino (che risulterà purtroppo un po' pesante)occorre avere: circa 2 kg di gesso o scagliola (le quantità sono ovviamente da valutare in funzione di quanti e quali calchi vorrete fare); circa 3 litri di acqua (ovviamente se il vostro percorso non è in prossimità di corsi o punti d’acqua ... in quel caso è una fatica superflua); un contenitore di plastica graduato da circa 750 cl (di quelli che si usano per misurare la farina o il latte); un paio di spatoline piuttosto strette per mescolare il gesso e pulire i telaini; una cannuccia o una pompettina di quelle da fotografo per soffiare via foglie o altre “impurità” dall’orma; carta per pulire le mani e gli “strumenti” (tipo quella da cucina); qualche contenitore di plastica o nylon dove riporre i calchi una volta fatti (rimane attaccata della terra che si secca poi gradualmente); una palla di plastilina o stucco da vetraio (grossa circa come un pugno) ed infine ovviamente i vostri elementi per assemblare i telaini (teneteli in sacchettini di nylon divisi per “misura”).
A questo punto siamo pronti per fare i primi calchi!
Ciaoo


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Accipiter gentilis
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Inserito il - 13 novembre 2009 : 15:54:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Come sempre impeccabile!!! per questo motivo metto in rilievo la discussione .
Mi permetto di dire solamente che non avendo i telaini (con i quali il lavoro è ovviamente pulito e "professionale") si possono utilizzare cerchi ricavati dal taglio di bottiglie di plastica, ovvimante per tracce di dimensioni non superiori al diametro della bottiglia.


Come eseguire il calco delle impronte
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Carlmor
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Flora e Fauna

Inserito il - 13 novembre 2009 : 17:48:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
un'altra discussione ben strutturata e interessate Luciano, grazie

Carlo
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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 13 novembre 2009 : 20:10:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a Giuliano e Carlo ... sia per l'attenzione, .... sia per i complimenti
Messaggio originario di Accipiter gentilis:
.... Mi permetto di dire solamente che non avendo i telaini (con i quali il lavoro è ovviamente pulito e "professionale") si possono utilizzare cerchi ricavati dal taglio di bottiglie di plastica, ovvimante per tracce di dimensioni non superiori al diametro della bottiglia.


Verissimo (grazie per l'integrazione! )
Per iniziare a fare qualche tentativo ... è sicuramente possibile (se non consigliabile) utilizzare alcuni "stampi" provvisori, .. in primis gli "anelli" consigliati da Giuliano, secondariamente anche delle stiscioline di cartone "monouso" da ritagliare sul posto in funzione dell'orma da fare (all'inizio ho fatto così anch'io ... e mi sono trovato piuttosto bene col cartone delle scatole da scarpe. Ovviamente l'uso di telaini di dimensioni "standardizzate" semplifica enormemente la fase in cui si deve fare il positivo, .... ma procediamo con ordine:
Trovata un’impronta adatta (non importa che sia molto "marcata" l’importante è che sia "nitida"), valutate la composizione del telaio più adatto, ne troppo grande ne troppo piccolo (circa un cm di spazio ai lati e due davanti e dietro), pulite l’orma togliendo pagliuzze o rametti (solo se non conficcati in terra) soffiandoci sopra con la cannuccia, adagiate il telaino per terra, con l’impronta al centro, e fate pressione sui bordi; se il terreno è molto ondulato e rimangono degli spazi fra il telaio e il suolo, chiudeteli con delle striscioline di plastilina o stucco da vetraio. Utilizzate stucco o plastilina anche per chiudere eventuali buchi nel terreno se si trovassero vicino all’impronta.
Ora siamo pronti per preparare "l'impasto" di gesso ........ per la prima prova conviene non abbondare con le quantità; procedete in questo modo: versate circa 40-50 cl di acqua nel contenitore graduato (all’inizio segnatevi le misure che utilizzate ....... vi tornerà poi molto utile) e poi versate dentro il gesso a "pioggia" (come per fare la polenta), continuate piano piano a versare fino a che "l’isolotto" di gesso che si formerà ... supererà il livello dell’acqua di circa 3-4 cm; lasciate riposare circa un minuto (questo tempo non è categorico) e poi mescolate con la spatola fino ad ottenere una poltiglia piuttosto liquida ma non troppo (circa la consistenza di una besciamella, potete aggiustare il tiro aggiungendo un po’ di acqua o di gesso). A questo punto versate la poltiglia all'interno del telaino .... non direttamente sull’orma ma facendolo "cadere" in un angolo.
Terminata l’operazione risciacquate il recipiente e le spatole ed aspettate che il gesso indurisca. Se vedete che è molto liquido e che impiega molto tempo, potete accellerare un po' i tempi "spolverando" del gesso sulla superfice (nella quale l'acqua in eccesso sarà affiorata).
Una volta indurito, prendete il telaio e prima di sollevarlo ruotatelo molto delicatamente e quasi impercettibilmente a destra e a sinistra, .... quindi sollevatelo e riponetelo senza smontare il telaio (lo farete poi successivamente)!
Ciaoo


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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 13 novembre 2009 : 20:35:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un ragazzino di nome Michele ... seguiva con molto interesse l'altra discussione ... e a questo punto ha postato l'immagine degli elementi per fare i telaini .... che si era fatto costruire dal padre ... avevano fatto veramente un bel lavoro; li mostro anche a voi ....
Immagine:
Come eseguire il calco delle impronte
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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 13 novembre 2009 : 20:36:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
questi invece sono i telaini (sempre di Michele) assemblati in alcune possibili dimensioni ...

Immagine:
Come eseguire il calco delle impronte
200,08 KB


Ritroveremo Michele anche in seguito ... perchè è stato veramente un "alunno" strepitoso e bravissimo.
Ciaoo


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thebest
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Inserito il - 13 novembre 2009 : 20:48:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
molto interessante Luciano grazie di averlo condiviso con noi...appena posso proverò a farlo...vedremo cosa ne uscirà

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andrea
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Luciano54
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Inserito il - 13 novembre 2009 : 21:11:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di thebest:

molto interessante Luciano grazie di averlo condiviso con noi...appena posso proverò a farlo...vedremo cosa ne uscirà


Grazie Andrea, .... intanto bentornato ... si sentiva un po' la tua mancanza; .... per quanto riguarda i calchi ... non ti illudere e non cercare di "tagliare corto" ... non ho mica finito!
Ciaoo.

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thebest
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Inserito il - 13 novembre 2009 : 21:17:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ehehmi sembrava strano...comunque grazie del bentornato

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andrea
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Luciano54
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Inserito il - 14 novembre 2009 : 08:38:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si prosegue coi calchi ....

Una volta tornati a casa con il "bottino" di calchi nello zaino, si possono togliere i telaini (con delicatezza per non staccare dei pezzi del “mattoncino” di gesso; se il calco è abbastanza asciutto (terra secca) iniziate a ripulirlo dalla terra rimasta attaccata; non spaventatevi se la parte inferiore del calco vi sembrerà "mostruosa" ... e poco chiara; in questa immagine (sempre "made in Michele" ... come gran parte di quelle che utilizzerò per illustrarvi un po' il procedimento) ....potete vedere come si presenta il negativo ancora da ripulire dell'impronta posteriore di un tasso ......

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Come eseguire il calco delle impronte
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Per la pulizia aiutatevi con raschietto e spazzola (tipo quella da scarpe) o pennello e, se necessario, straccetto imbevuto di acqua (con moderazione).
Una volta pulito occorre chiudere i buchi più grossi e le fessure che si trovassero nel negativo, con la plastilina ... al fine di evitare che la "colata" di scagliola per fare il positivo, infilandosi nei vari interstizi ..... diventi poi impossibile da separare dal negativo ....(attenzione però a non modificare l’impronta!!)



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Luciano54
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Inserito il - 14 novembre 2009 : 08:39:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
terminata questa operazione dovreste ritrovarvi un mattoncino come questo .... in questo caso è l'impronta dello zoccolo anteriore di un maschio di daino .... anzi è praticamente la copia della parte di zoccolo che si è impresso sul suolo.

Immagine:
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Luciano54
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Inserito il - 14 novembre 2009 : 08:40:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A questo punto occorre spalmare bene l’impronta con olio di vaselina (o qualsiasi materiale che impedisca alla scagliola di far presa sul negativo, ... (non deve però "fare spessore") riservandovi di dare un’ultima passata immediatamente prima di colare la scagliola .... (molto importante!!).
A questo punto rimontate il telaino che avete usato per il negativo e posizionate all’interno il calco capovolto (impronta verso l’alto); valutate che lo spessore medio del calco positivo che andrete a fare ... risulti di almeno 2 cm. ... in caso contrario sollevate un po' il telaino mettendo sotto degli "spessori" ... e facendolo scorrere verso il basso il negativo.
Un consiglio dettato dall’esperienza e che torna molto utile, è quello di posizionare una "cordicella" di plastilina lungo il perimetro interno del telaino, pressandola poi leggermente ed appiattendola sul bordo del calco negativo, ..... questo avrà il doppio effetto di evitare lo "spigolo vivo" nel positivo finale ... e di facilitare l’inserimento di piccole leve per la separazione dei due calchi!

Immagine:
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Qui si vede una fase di tale preparazione ... con il negativo di un'impronta di cinghiale già unto e pronto per la colata ... e altri negativi in fase di preparazione ....



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Luciano54
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Inserito il - 14 novembre 2009 : 08:40:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ultimo tocco di personalizzazione ..... facendo "l’impasto" di scagliola (procedete come per quello di gesso) potete aggiungere all’acqua un po’ di colorante per tempera da muri (quelle boccettine piccole piccole) cercando di ricreare il colore del substrato in cui avete rilevato l’impronta (tenete la colorazione piuttosto “carica” .... la scagliola è bianca e smorzerà molto il colore! (una leggera colorazione rende anche molto più "leggibili" le impronte)
Colate quindi la scagliola nei telai pronti ..... e aspettate che indurisca, questo sarà l'aspetto di vostri telai .... al cui interno si sta formando "l'opera d'arte" ....

Immagine:
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nell'attesa (e quando la scagliola ha già raggiunto una certa consistenza) ... utilizzando un bastoncino a mo’ di penna ..... potete "firmare" il calco .... oppure indicare luogo e data in cui è stato fatto il negativo .. o specie e classe sociale del proprietario dello zoccolo o della zampa (la faccia superiore diventerà quella inferiore del calco positivo!)
Ci si "risente" in seguito per .... aprire la sorpresa!
Ciaoo.




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Luciano54
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Inserito il - 16 novembre 2009 : 21:22:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ed ecco il seguito, ... che è anche conclusione:
Dunque .... eravamo rimasti alla colata per fare il calco positivo; ....... una volta che la scagliola sarà indurita bene (dal momento che è una cosa che si fa con tranquillità a casa ..... si può aspettare anche alcune ore).... sfilate via il telaino facendolo scorrere negli incastri fino a che non vi si libera il “doppio” mattoncino che comprende positivo e negativo. Se avete seguito i consigli ... .. sulla linea di divisione dei due mattoncino dovreste avere una striscia di plastilina; ...... toglietela e inserite delicatamente fra i due mattoncini alcuni cunei di legno (biette) .... (due per parte nei lati lunghi di solito sono sufficienti); iniziate a fare leva (con molta attenzione) alternativamente sui cunei ... vedrete che i mattoncini iniziano a distaccarsi per poi separarsi, .... ed ecco il vostro capolavoro in tutta la sua bellezza!!!!!

Immagine:
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Questo è il positivo dell'orma di un maschio adulto di daino (sempre "made in Michele").


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Luciano54
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Inserito il - 16 novembre 2009 : 21:22:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
... i due calchi (negativo e positivo) affiancati:

Immagine:
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222,63 KB

Un saluto ... sperando che la cosa risulti almeno un po' interessante per tutti voi ... e che magari qualcuno faccia qualche tentativo ... e ce lo racconti in questa discussione.
Ciaoo.

P.s. ovviamente se avete domande o richieste di ulteriori indicazioni ... non vi fate scrupoli

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clse
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Inserito il - 07 dicembre 2009 : 17:36:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie per la perfetta esposizione del procedimento, volevo però esporre un problema che mi si è presentato lo scorso inverno sulla neve... volevo fare dei calchi sulle impronte di uno strano canide, ma sono solo riuscito a rovinare le tracce.qualcuno ha esperienza nel rilevamento di impronte sulla neve ?
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