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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 PALEONTOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 Gli Squali presso le foci fluviali
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

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Inserito il - 14 settembre 2009 : 09:44:46 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

GLI SQUALI PRESSO LE FOCI FLUVIALI
di Luca Oddone

pubblicato su: Link



E' un dato di fatto che molte specie di squali siano in grado di vivere oltre che in mare aperto anche in acque con salinità bassa o pressoché nulla, così come altre possano vivere in acque estremamente salate. Girovagando tra i ritagli di giornale è abbastanza facile trovare titoli del tipo: “Uno squalo di due metri è stato catturato in un fiume dell'Iraq meridionale a oltre 200 km di distanza dal mare.” oppure ancora “E' stato trovato uno squalo a 2400 Km dal mare dentro il Rio delle Amazzoni, ed e' penetrato nel fiume Missisipi in Usa”.

Squali nuotano vicino a riva

Gli Squali presso le foci fluviali
Fonte image


Lo squalo toro per esempio può vivere in quasi tutte le acque, comprese quelle ad alta salinità del lago di S. Lucia in Sud Africa ma sembra preferire fiumi e piccole baie con acque poco profonde. Tuttavia sembra siano state avvistate alcune colonie di questi squali al largo nell'oceano profondo, nelle stesse aree degli squali tigre. Alcune specie di squali prediligono la foce dei fiumi come luogo di riproduzione e proprio la disponibilità di sostanze nutritive trasportate dai fiumi e l’indole esploratrice degli squali li spinge a risalire le correnti di acqua dolce.

Golfo Pliocenico Padano - 3,5 milioni di anni

Gli Squali presso le foci fluviali


Il Golfo Pliocenico Piemontese circa 3,5 milioni di anni fa era già circondato su tre lati dalle montagne: a Nord e a Ovest dall’arco Alpino, e dagli Appennini liguri a Sud. Affacciandosi da una delle vette sarebbe quindi stato possibile ammirare un mare dai tratti tropicali, con spiagge bianche e acque cristalline. Da queste montagne discendevano già numerosi fiumi che portavano a valle detriti, andavano ad alimentare il golfo sottostante e che come sappiamo, con l’aiuto della spinta della placca africana ed il graduale e costante innalzamento del fondale sarebbero andati a formare quella che oggi conosciamo come Pianura Padana. Ebbene, in questo golfo piemontese nuotavano centinaia di migliaia di squali di molteplici specie, che proprio come i loro successori attuali avevano già le stesse abitudini di frequentare le aree fociali, dove potevano trovare acque relativamente tranquille, dai fondali bassi e ricche di elementi nutritivi, in cui dare sfogo alla loro frenesia alimentare. Gli squali che frequentano le foci dei fiumi erano e sono in genere di specie che non raggiungono grandi taglie, variano in un range di lunghezza compreso tra i 0,5 - 1,5 metri, molto più piccoli quindi dei loro cugini che abitualmente vivono in mare aperto e che possono raggiungere lunghezze ben superiori!
Ed è così che i paleontologi, proprio in corrispondenza a dove un tempo c’era la foce di un fiume pliocenico, possono trovare oggi affioramenti molto particolari, ricchi di specie malacologiche marine, con abbondanza di reperti vegetali fossilizzati, dai semplici semi a foglie e tronchi, talvolta anche qualche gasteropode di acqua dolce, ma soprattutto la testimonianza della presenza di quelle creature dal corpo affusolato, che da sempre nell’immaginario collettivo rappresentano i dominatori dei mari: gli squali! Centinaia sono i dentini che si possono trovare tra i sedimenti, appartenuti agli squali che abitualmente frequentavano quelle acque e ne sono un esempio gli affioramenti della cava di Cortiglione d’Asti. In genere la ricerca e il ritrovamento di questi reperti fossili richiede lunghe ore di lavoro e soprattutto tanta pazienza, in quanto è richiesto un lavoro di lavaggio e setacciatura di diversi metri cubi di terra per avere una campionatura significativa e variegata delle specie di elasmobranchi presenti. Inoltre bisogna considerare che se uno squalo di 5 - 6 metri possiede denti di circa 3 - 4 cm di grandezza, squali molto più piccoli hanno denti proporzionati alle loro dimensioni. Ed ecco che all’interno dei sedimenti lavati e setacciati si vanno a cercare dentini di circa 3 - 5 mm, ma sovente anche inferiori, anche fino ad un solo millimetro di lunghezza. Ma ogni volta che se ne trova uno è sempre una forte emozione! Tali denti per poter essere apprezzati in ogni loro particolare, cuspide, dentello o seghettatura vanno sovente osservati allo stereo microscopio, dove ogni loro più piccola caratteristica può essere visualizzata al meglio, al fine di una più sicura classificazione.
Tra le specie presenti in questi sedimenti fociali troviamo squali appartenenti a diverse famiglie:
la famiglia dei Carcharhinidae, con diverse specie di Carcharhinus, ma soprattutto con l'ormai conosciuto Rhizoprionodon,


Gli Squali presso le foci fluviali
Fonte image


la famiglia dei Triakidae con il Mustelus,


Gli Squali presso le foci fluviali
Fonte image


la famiglia degli Hemigaleidae rappresentata dal Chaenogaleus,


Gli Squali presso le foci fluviali
Fonte image


quella degli Scyliorhinidae con i Premontreia


Gli Squali presso le foci fluviali
Fonte image


e quella degli Squatinidae con la Squatina.


Gli Squali presso le foci fluviali
Fonte image


Per non parlare poi degli squali dell’ordine dei Rajiformes con almeno altri quattro o cinque generi.


Dai Dipturus,


Gli Squali presso le foci fluviali
Fonte image


al Rhinobatos,


Gli Squali presso le foci fluviali
Fonte image


dai Dasyatis,


Gli Squali presso le foci fluviali
Fonte image


fino al genere Raja.


Gli Squali presso le foci fluviali
Fonte image


Chiaramente la presenza e varietà di specie varia ancora oggi da foce a foce e dunque da affioramento ad affioramento, ma già solo con la decina di specie citate, studiandone i comportamenti, le abitudini alimentari, la profondità e la salinità dell’acqua in cui vivono, è possibile ricostruire chiaramente il paleoambiente presente all’epoca in quella particolare zona e fare diverse e interessanti considerazione paleoecologiche.




Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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Fred
Utente V.I.P.

Città: Monteverde

Regione: Umbria


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Inserito il - 14 settembre 2009 : 12:45:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
molto interessante. grazie Luca

Federico
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emilio fossili
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Inserito il - 14 settembre 2009 : 15:30:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti per il bellissimo articolo!
Ciao
Emilio
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Lucabio
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Inserito il - 14 settembre 2009 : 17:58:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie ragazzi!
A proposito di quest'articolo c'è un avvio di discussione anche qui:
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Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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Earth whales
Moderatore


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Inserito il - 14 settembre 2009 : 22:28:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In teoria allora si potrebbero trovare denti di squali fossili anche dove non c'era il mare... magari fra le sabbie fluviali a molti km dalla costa pliocenica.

Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto.
Simone Casati
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Lucabio
Utente Senior


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Inserito il - 14 settembre 2009 : 23:28:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che dire.. credo che in teoria sarebbe probabilisticamente possibile, anche se
con percentuali favorevoli piuttosto basse! Il numero di variabili che
giocano contro il ricercatore in questo caso sono più del solito!

Primo bisogna vedere se c'è qualche fiume pliocenico in cui i sedimenti
abbiano consentito la fossilizzazione, secondo bisognerebbe vedere se si
riescono a trovare oggi tali affioramenti, terzo se in quel fiume qualche
squalo aveva risalito la corrente e se in tali acque aveva perso dei denti...
tutto il resto è facile... sappiamo farlo bene... basterebbe setacciare i
sedimenti e trovarli! Eh eh eh!

In Italia però non mi sembra ci siano affioramenti fossili fluviali, o almeno
non che io sappia. Inoltre non saprei neanche dire di quanto il letto di un
fiume può cambiare nell'arco di centinaia di migliaia di anni... se resta
pressochè invariato o se si sposta invece di Km. I fossili invece che si
ritrovano spesso nei fiumi sono dovuti al fatto che il letto del fiume
attraversando l'affioramento stesso consente all'acqua di scavare i sedimenti
e di mettere in luce i fossili.




Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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Earth whales
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Inserito il - 15 settembre 2009 : 09:57:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Qui ci vuole Ivan

Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto.
Simone Casati
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siciliaria
Utente Senior


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Inserito il - 15 settembre 2009 : 11:11:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, l'Italia è piena di depositi alluvionali (la Pianura Padana ne è un esempio). Ve ne sono anche pliocenici, un po' in tutte le regioni, ma sono per lo più costituiti da letti di ciottolame medio/grossolano, immersi in matrici sabbiose, spesso potenti anche decine di metri. Semmai non risultano noti ritrovamenti di questo tipo, forse improbabili vista pure la natura del suolo e le dinamiche che l'hanno prodotto.

Saluti

Agatino Reitano

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Hulko
Utente V.I.P.


Città: Siena


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Inserito il - 15 settembre 2009 : 18:23:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Di depositi fluviali pliocenici ne è piena l'Italia!!! è che spesso in passato non sono stati riconosciuti come tali, ma come spiaggie ciottolose...
A mio avviso è difficile trovare denti fossili perchè spesso sul fondo di un canale fluviale ci sono energie in gioco elevate, che ti rompono il reperto. Inoltre il tasso di sedimentazione è alto per cui i fossili sono molto dispersi.
Magari l'ideale è una foce fluviale meandriforme o estuarina non troppo alimentata da elementi grossolani.
E poi il più delle volte chi ti da la certezza che non sia rimaneggiato da qualche affioramento più antico a monte? Sarebbe un bel rompicapo!
Ivan

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"Il tutto è più della somma delle singole parti" B.Pascal
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
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Inserito il - 15 settembre 2009 : 22:42:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, grazie tante.. che l'Italia fosse piena di pianure alluvionali lo sapevo anch'io... eh eh eh!
Battute a parte, quello che mi chiedevo, anche se in parte mi avete già risposto, era se esiste la possibilità che in un fiume si abbia una stratificazione e fossilizzazione simile a quella marina, con la formazione di strati di potenza più ridotta rispetto a quelli ciottolosi cui fa riferimento Siciliaria, magari con sedimenti esclusivamente sabbiosi o argillosi, dove si possano trovare ad esempio molluschi fossili d'acqua dolce, pesci, rami, tronchi, e quant'altro un fiume può trasportare?
Questo probabilmente per quanto diceva Ivan credo sia possibile solo in un fiume a scorrimento molto molto lento, ammesso che ce ne fossero, o in un fiume che forma dei laghi o dighe naturali dove il materiale potrebbe accumularsi e restare sepolto in tempi rapidi e tra sedimenti fini.

...era di questo che non sono a conoscenza, se ne esistano di tali affioramenti e mi pare comunque non ci sia un gran numero di segnalazioni! Avevo sentito parlare dei resti di un lago fossile, se non ricordo male di origine miocenica, dove si rinvenivano anche resti di mammiferi terrestri annegati tra i fondali melmosi.. ma non ricordo dove sia!

Ad ogni modo per il momento la foce l'ho trovata.. ora mi piacerebbe poter ripercorrere il fiume a ritroso, il fatto è che non so da che parte andare!!


Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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emilio fossili
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Inserito il - 16 settembre 2009 : 15:20:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Lucabio:

Beh, grazie tante.. che l'Italia fosse piena di pianure alluvionali lo sapevo anch'io... eh eh eh!
Battute a parte, quello che mi chiedevo, anche se in parte mi avete già risposto, era se esiste la possibilità che in un fiume si abbia una stratificazione e fossilizzazione simile a quella marina, con la formazione di strati di potenza più ridotta rispetto a quelli ciottolosi cui fa riferimento Siciliaria, magari con sedimenti esclusivamente sabbiosi o argillosi, dove si possano trovare ad esempio molluschi fossili d'acqua dolce, pesci, rami, tronchi, e quant'altro un fiume può trasportare?
Questo probabilmente per quanto diceva Ivan credo sia possibile solo in un fiume a scorrimento molto molto lento, ammesso che ce ne fossero, o in un fiume che forma dei laghi o dighe naturali dove il materiale potrebbe accumularsi e restare sepolto in tempi rapidi e tra sedimenti fini.

...era di questo che non sono a conoscenza, se ne esistano di tali affioramenti e mi pare comunque non ci sia un gran numero di segnalazioni! Avevo sentito parlare dei resti di un lago fossile, se non ricordo male di origine miocenica, dove si rinvenivano anche resti di mammiferi terrestri annegati tra i fondali melmosi.. ma non ricordo dove sia!

Ad ogni modo per il momento la foce l'ho trovata.. ora mi piacerebbe poter ripercorrere il fiume a ritroso, il fatto è che non so da che parte andare!!


Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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Per quanto ne so di antichi laghi con tanto di fossili in Italia ce ne dovrebbero essere divrsi...anche Ciro probabilmente si è sedimentato in un lago, dopo esservi stato trascinato dalla corrente di un fiume.
Poi ci sono molti laghi plio-pleistocenici, dei quali alcuni anche qui in Toscana (Valdarno e altri).
Il lago di cui parli potrebbe quello di Palena, in Abruzzo.
Ciao
Emilio

Modificato da - emilio fossili in data 16 settembre 2009 15:23:40
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Hulko
Utente V.I.P.


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Inserito il - 17 settembre 2009 : 20:36:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono sintetico perchè di corsissima....quando vieni a Siena ti ci porto se vuoi!!!

Messaggio originario di Lucabio:

Beh, grazie tante.. che l'Italia fosse piena di pianure alluvionali lo sapevo anch'io... eh eh eh!
Battute a parte, quello che mi chiedevo, anche se in parte mi avete già risposto, era se esiste la possibilità che in un fiume si abbia una stratificazione e fossilizzazione simile a quella marina, con la formazione di strati di potenza più ridotta rispetto a quelli ciottolosi cui fa riferimento Siciliaria, magari con sedimenti esclusivamente sabbiosi o argillosi, dove si possano trovare ad esempio molluschi fossili d'acqua dolce, pesci, rami, tronchi, e quant'altro un fiume può trasportare?
Questo probabilmente per quanto diceva Ivan credo sia possibile solo in un fiume a scorrimento molto molto lento, ammesso che ce ne fossero, o in un fiume che forma dei laghi o dighe naturali dove il materiale potrebbe accumularsi e restare sepolto in tempi rapidi e tra sedimenti fini.

...era di questo che non sono a conoscenza, se ne esistano di tali affioramenti e mi pare comunque non ci sia un gran numero di segnalazioni! Avevo sentito parlare dei resti di un lago fossile, se non ricordo male di origine miocenica, dove si rinvenivano anche resti di mammiferi terrestri annegati tra i fondali melmosi.. ma non ricordo dove sia!

Ad ogni modo per il momento la foce l'ho trovata.. ora mi piacerebbe poter ripercorrere il fiume a ritroso, il fatto è che non so da che parte andare!!



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Earth whales
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Inserito il - 17 settembre 2009 : 22:22:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Hulko:

Sono sintetico perchè di corsissima....quando vieni a Siena ti ci porto se vuoi!!!

Messaggio originario di Lucabio:

Beh, grazie tante.. che l'Italia fosse piena di pianure alluvionali lo sapevo anch'io... eh eh eh!
Battute a parte, quello che mi chiedevo, anche se in parte mi avete già risposto, era se esiste la possibilità che in un fiume si abbia una stratificazione e fossilizzazione simile a quella marina, con la formazione di strati di potenza più ridotta rispetto a quelli ciottolosi cui fa riferimento Siciliaria, magari con sedimenti esclusivamente sabbiosi o argillosi, dove si possano trovare ad esempio molluschi fossili d'acqua dolce, pesci, rami, tronchi, e quant'altro un fiume può trasportare?
Questo probabilmente per quanto diceva Ivan credo sia possibile solo in un fiume a scorrimento molto molto lento, ammesso che ce ne fossero, o in un fiume che forma dei laghi o dighe naturali dove il materiale potrebbe accumularsi e restare sepolto in tempi rapidi e tra sedimenti fini.

...era di questo che non sono a conoscenza, se ne esistano di tali affioramenti e mi pare comunque non ci sia un gran numero di segnalazioni! Avevo sentito parlare dei resti di un lago fossile, se non ricordo male di origine miocenica, dove si rinvenivano anche resti di mammiferi terrestri annegati tra i fondali melmosi.. ma non ricordo dove sia!

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25-26-27 settembre

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Hulko
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Inserito il - 17 settembre 2009 : 22:29:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il 27 dovrei esserci quasi sicuramente, torno il 25 o il 26....

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