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 Nuova nomenclatura: GENERE ORCHIS s.l.
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Lucabio
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Inserito il - 24 luglio 2009 : 12:22:24 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

GENERE ORCHIS S.L.


La prima discussione sulla Nuova nomenclatura delle orchidee è giunta ad un punto fermo da alcune settimane, per cui vorrei proporre come avevo promesso una visione d'insieme dei lavori scientifici fatti sui vari generi che propongono nuove nomenclature sulla base di analisi genetiche, riviste da un punto di vista evolutivo! Ribadisco ancora una volta che l'intento non è quello di imporre l'una o l'altra nomenclatura, bensì di andare ad analizzare come si è giunti a questi nuovi nomi, proponendo come finora consigliato di utilizzare entrambi i nomi per non generare confusione!

Vista la mia predilezione per il genere Orchis, vorrei partire proprio da questo gruppo. I primi studi di genetica sulle orchidee si sono concentrati proprio su queste specie, al punto che oggi è ormai opinione condivisa da tutti gli autori di pubblicazioni scientifiche che il genere Orchis, inteso come lo era fino a una quindicina di anni fa è un gruppo polifiletico. Conteneva infatti al suo interno entità appartenenti a diversi ranghi tassonomici, in altre parole di generi diversi. La nuova nomenclatura proposta per quello che possiamo dunque definire come genere Orchis sensu lato, viene oggi adottata nella maggior parte dei lavori scientifici, eccezion fatta per alcune specie che destano ancora qualche dubbio.

I due lavori più noti sono stati quelli di:

PRIDGEON, A.M., R.M. BATEMAN, A.V. COX, J.R. HAPEMAN and M.W. CHASE. 1997. Phylogenetics of subtribe Orchidinae (Orchidoideae, Orchidaceae) based on nuclear ITS sequences. 1. Intergeneric relationships and polyphyly of Orchis sensu lato. Lindleyana 12: 89-109.

BATEMAN R. M., PRIDGEON A. M. & CHASE M. W., 1997 - Phylogenetics of subtribe Orchidinae (Orchidoideae, Orchidaceae) based on nuclear ITS sequences. 2. Infrageneric relationships and reclassification to achieve monophyly of Orchis sensu stricto. Lindleyana 12: 113-141.

In questi due lavori gli autori basandosi sul sequenziamento genetico di porzioni di RNA ribosomico non codificante e altamente variabile, le ITS (Internal trascripted Spacer) hanno ricostruito degli alberi filogenetici delle specie appartenenti al gruppo delle Orchis, e potendo osservare differenze nette e sostanziali tra sottogruppi di individui, hanno proposto di separarli. Avendo ognuno di questi sottogruppi affinità con altri generi già esistenti hanno rinominato tali specie, spostando la loro posizione tassonomica all’interno del genere più affine.

In realtà negli stessi anni gruppi differenti di ricercatori arrivarono agli stessi risultati. Tra questi anche un gruppo di studiosi dell’Università di Napoli Federico II.

COZZOLINO S., ACETO S., CAPUTO P., GAUDO L., NAZZARO R., 1997 - Phylogenetic relationships in Orchis and some related genera: an approach using chloroplast DNA. Nordic Journal of Botany 18 (1): 79-87

In questo primo lavoro il gruppo italiano nonostante il metodo di analisi fosse differente da quello usato dagli inglesi, si basava infatti su polimorfismi di sequenze di DNA cloroplastidico, i risultati ottenuti non furono poi così discordanti, in quanto risultava evidente come il genere Orchis s.l. fosse sicuramente di origine polifiletica, ma gli autori, nel dubbio e avendo analizzato una quantità di esemplari inferiori a quelli del lavoro degli inglesi, non osarono proporre nuove nomenclature alternative.

L’anno seguente gli stessi italiani ripeterono le analisi anch’essi basandosi sulle sequenze ITS che nel frattempo erano state riconosciute come miglior metodo di studio per le analisi di tassonomia e filogenetica, non solo per le orchidee ma per molte altre famiglie, in quanto semplici da amplificare anche da piccole quantità di DNA essendo sequenze ripetute, e soprattutto perché hanno un alto grado di variabilità anche tra specie strettamente imparentate. Ed è così che si arrivò a:

ACETO S., CAPUTO P., COZZOLINO S., GAUDIO L., MORETTI A., 1999 - Phylogeny and evolution of Orchis and allied genera based on ITS DNA variation: Morphological gaps and molecular continuity. Molecular Phylogenetics and Evolution, 13 (1) 67-76

In questo lavoro, gli autori giungono agli stessi risultati ottenuti dal gruppo inglese, presentando nel loro lavoro un albero filogenetico del genere Orchis s.l. che viene suddiviso in tre gruppi differenti.

Questi non sono che un esempio dei lavori prodotti in quegli anni, lavori che sono stati la base di analisi successive, non erano che la prima pietra di un lavoro successivo sempre più raffinato.

Nel 2003 una nuova revisione della filogenetica e dell’evoluzione delle Orchidinae viene proposta dagli autori inglesi che per l’occasione sequenziano le regioni ITS di qualcosa come 190 orchidee creando un albero filogenetico di tutto rispetto.

BATEMAN R.M., HOLLINGSWORTH P.M., PRESTON J., YI-BO L., PRIDGEON A.M., CHASE M.W., 2003 – Molecular phylogenetics and evolution of Orchidinae and selected Habenariinae (Orchidaceae). Bot. Jour. Of the Linneaen Soc., 142, 1-40


Nel corso degli anni successivi grazie alla disponibilità di nuovi microscopi sempre più potenti, quali i microscopi elettronici a scansione (SEM), si è pensato di tornare anche sulla morfologia degli esemplari per poter trovare dei particolari che ci svelassero le relazioni tra le varie specie. Il SEM è un microscopio che non sfrutta la luce per osservare il preparato, bensì un fascio di elettroni che vanno a colpire il campione che si vuole osservare, e una volta rilevati e convertiti in impulsi elettrici tramite il computer consentono di ricostruire per piani paralleli, immagini 3D molto definite del campione in analisi. Un microscopio a scansione è in grado di rilevarci dettagli dell’ordine di pochi micron, con una potere di risoluzione che si aggira intorno ai 5 nm.

Sfruttando dunque queste nuove tecnologie, abbinate agli studi genetici, nel 2006 un nuovo studio viene proposto, dove si vanno ad analizzare le microsculture del polline di 45 specie di orchidee. Si era infatti scoperto che le Orchidinae mostrano una certa variazione nella scultura della parete esterna dei grani di polline a seconda delle specie, e considerando una certa variabilità intraspecifica, è stato possibile utilizzare questi nuovi parametri per ricostruire una sorta di albero filogenetico. Anche in questo caso vi erano differenze e conseguenti divisioni in gruppi diversi all’interno del genere Orchis s.l., arrivando come negli studi degli anni precedenti a tre generi principali: Orchis, Neotinea e Anacamptis.

LUMAGA BARONE M.R., COZZOLINO S., KOCYAN A., 2006 – Exine micromorphology of Orchidinae (Orchidoideae, Orchidaceae): Phylogenitic Constraints or Ecological Influences?. Annals of Botany, 98: 237-244

Bisogna anche segnalare il fatto che man mano che le tecniche genetiche si perfezionavano ci si è accorti che le sequenze ITS per quanto utili, potevano essere meno precise di nuove tecniche più moderne nella ricostruzione dei rapporti filogenetici, pertanto negli anni, si è passati a sequenziare ed analizzare il DNA con metodiche sempre più affidabili e specifiche nel ricostruire le parentele evolutive. Oggi i lavori più recenti, oltre al sequenziamento delle ITS si affidano quindi anche ad analisi di PCR-RFLP ovvero Restriction Fragment Length Polymorphism, dove le sequenze genetiche vengono tagliate con particolari enzimi di restrizione specifici, e ogni frammento viene fatto “correre” in sistemi di analisi chiamati gel di elettroforesi. Qui, ogni frammento in base al proprio peso molecolare, andrà a disporsi in una certa posizione all’interno del gel di corsa e colorando ognuno di questi frammenti si ottengono delle bande, una sorta di “codice a barre” specifico per ogni specie. In base alle differenze tra le bande è possibile risalire alle mutazioni e diversità genetiche tra i vari individui e tra le varie specie e dunque, semplificando al massimo, ricostruire il loro percorso evolutivo.

Attualmente gli studi più recenti, degli ultimi due - tre anni, mirano principalmente ad analizzare le relazioni tra le specie in funzione del tipo di impollinazione adottata dalle piante e degli insetti impollinatori presenti.

SCHIESTL F.P., COZZOLINO S., et al., 2005 - Evidence for pollinator sharing in Mediterranean nectar-mimic orchids: absence of premating barriers? . Proc. Royal Soc. Bot., 272 : 1271-1278

JERSAKOVA J., JOHNSON S.D., KINDLMANN P., 2006 – Mechanisms and evolution of deceptive pollination in orchids. Biol. Rev., 81 : 219-235

E’ così che facendo censimenti e analisi degli insetti impollinatori diviene possibile capire le relazioni tra varie popolazioni e quanto l’ambiente possa influire sullo sviluppo, proliferazione o isolamento delle stesse. Inoltre tramite analisi di gas cromatografia e analisi elettroantennografiche è oggi addirittura possibile analizzare il profumo dei vari esemplari, andando a scoprire le formule chimiche delle sostanze che vengono emesse e quali insetti ne sono attratti, analizzando così come la presenza o assenza di certi insetti impollinatori e l’ambiente stesso possa aver influenzato, selezionato e portato a particolari adattamenti morfologici imposti e come questi cambiamenti continuino ad avvenire!

SALZMANN C.C., NARDELLA A.M., COZZOLINO S., SCHIESTL F.P., 2007 – Variability in Floral Scent in rewarding and deceptive orchids: The signature of pollinator-imposed selection? . Annals of Botany, 100: 757-765

SCOPECE G., WIDMER A., COZZOLINO S., 2008 – Evolution of Postzygotic Reproductive isolation in a guild of deceptive orchids. The American Naturalist, 171 (3) : 101- 113


Da ricordare tra i lavori degli ultimi anni anche il seguente lavoro, molto interessante nella sua prima parte per l’ampia panoramica che presenta dei lavori sulla genetica delle orchidee e come review dei lavori sulla sistematica attuale, meno fondato e attualmente non accettato per la proposta conclusiva di suddividere il genere Orchis s.l. in altri quattro nuovi generi, oltre alla suddivisione in Anacamptis e Neotinea. Per cui i nuovi generi Orchis, Herorchis, Androrchis e Odontorchis secondo Tyteca & Klein, non li prenderò in considerazione finchè non ne verrà scientificamente dimostrata la correttezza e ci saranno altri lavori ad avallarne la validità.

TYTECA D., KLEIN E., 2008 – Genes, morphology and biology – The systematics of Orchidinae revisited. J. Eur. Orch. 40 (3): 501-544

Dopo questa lunga introduzione basata solo su alcuni degli articoli che hanno portato alla nuova nomenclatura e che l’adottano, propongo un elenco tassonomico delle Orchis s.l. italiane basato sulla nuova nomenclatura, nel quale per ora lascio aperta la discussione su alcune specie che non metto in grassetto, su cui non tutti concordano circa il rango di specie o sottospecie. Mi ripropongo di tornare su queste e alcune altre più nello specifico per approfondire la discussione!
Spero nel frattempo che altri vorranno intervenire nella discussione proponendo articoli e lavori che io ho trascurato, o che non conosco, riguardanti il genere Orchis s.l.


GENERE ORCHIS

Orchis anthropophora
Orchis italica
Orchis simia
Orchis purpurea
Orchis militaris
Orchis pauciflora
Orchis mascula s.s.

Orchis ichnusae
Orchis olbiensis

Orchis provincialis
Orchis pallens
Orchis patens
Orchis spitzelii
Orchis bracifortii
Orchis quadripunctata



GENERE NEOTINEA

Neotinea maculata
Neotinea ustulata
(fioritura precoce)
Neotinea ustulata var. aestivalis (fioritura tardiva)
Neotinea tridentata
Neotinea commutata
Neotinea conica
Neotinea lactea



GENERE ANACAMPTIS

Anacamptis morio
Anacamptis picta
Anacamptis longicornu
Anacamptis papilionacea
Anacamptis coriophora

Anacamptis fragrans
Anacamptis pyramidalis
Anacamptis collina
Anacamptis laxiflora
Anacamptis palustris






Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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bgiordy
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Flora e Fauna

Inserito il - 24 luglio 2009 : 18:03:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Ordine: Famiglia: Genere: Specie:
Hai fatto un buon lavoro.

Se andiamo oltre le superficiali somiglianze morfologiche di alcune specie, ma teniamo presente sia il contributo della genetica, che il fenomeno dell'ibridazione, la tassonomia proposta mi pare condivisibile.

P.S.
Vedo che hai lasciato tra parentesi il genere Aceras, c'è qualche motivo particolare?

P.S. 2
Orchis spitzelii o Orchis spitzeli? Più frequentemente, ma in testi meno blasonati, ho trovato la seconda versione.


ciao


bgiordy
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Lucabio
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Inserito il - 24 luglio 2009 : 19:24:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
Grazie!

Per l'Aceras è stata una mia svista.. ho già provveduto a correggere.

Per quanto riguarda i nomi di specie derivanti dal nome dell'autore o dedicati a qualche botanico, in questo caso Anton von Spitzel (1807-1853) se non ricordo male l'ICBN, o comunque in genere secondo qualche regola di grammatica latina di cui ora non trovo riferimento, mi sembra di ricordare che il nome proprio acquisisca due vocali se il nome proprio termina con una consonante (A.Spitzel - spitzelii ; L.Fuchs - fuchsii ; T.Norman - normanii ; G.G.Moris - morisii) e ovviamente una sola nel caso in cui il nome proprio termini già con una vocale (Bertoloni - bertolonii).

Ciao!



Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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Lucabio
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Inserito il - 26 luglio 2009 : 18:30:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
Riprendendo il discorso sulle specie, o presunte tali, lasciate in corsivo credo sia interessante approfondire con alcune considerazioni, derivanti dai seguenti lavori:

GAMARRA R., DORDA E., SCRUGLI A., GALAN P. ORTUNEZ E., 2007 – Seed micromorphology in the genus Neotinea Rchb.f. (Orchidaceae, Orchidinae) . Bot. Jour. Of the Linnean Society, 153: 133-140.

In questo lavoro compiuto da due dipartimenti dell’Università di Madrid e dall’Università di Cagliari, gli autori nell’introduzione ripercorrono in modo coinciso l’evoluzione del genere Neotinea.

[…] In alcune pubblicazioni (Webb, 1980; Tyteca, 1997; Bournerias et al., 1998; Bolos & Vigo, 2001), Neotinea maculata (Desf.) Stearn è accettata come unica specie di questo genere. Ma, Pridgeon et al. (1997), Bateman, Pridgeon & Chase (1997), e Bateman et al. (2003) hanno espanso questo genere per comprendere un gruppo di specie con piccoli fiori che erano formalmente incluse in Orchis L.

Bateman et al. (2003) riconoscono sei specie nel genere Neotinea: N. maculata (Desf.) Stearn, N. ustulata (L.) R.M. Bateman, Pridgeon & Chase, N. lactea (Poir.) R.M. Bateman, Pridgeon & Chase, N. conica (Willd.) R.M. Bateman, Pridgeon & Chase, N. tridentata (Scop.) R.M. Bateman, Pridgeon & Chase, N. commutata (Tod.) R.M. Bateman.

In studi passati sulle orchidee europee, solo due di queste specie, N. maculata e N. ustulata, erano facilmente riconoscibili morfologicamente dai gruppi di studiosi. La posizione tassonomica delle restanti specie del gruppo portava a confusione; per esempio, Soò (1980) non riconosceva Orchis (Neotinea) conica Willd., specie molto simile a O. (Neotinea) lactea Poir. , mentre O. (Neotinea) tridentata Scop. era divisa in due sottospecie: ssp. tridentata e ssp. commutata (Tod.) Nyman.

Precedenti studi sui semi delle orchidee (da inizio anni ’70 fino a pochi anni fa) hanno dimostrato il valore diagnostico e filogenetico di certi caratteri qualitativi e quantitativi. Gli autori sopra citati, basandosi sia sui lavori genetici fino a quel momento eseguiti e forti delle chiavi morfologiche ottenute negli anni precedenti analizzando i semi delle specie elencate, hanno analizzato con il SEM le microstrutture dei semi delle specie di Neotinea, dando un'ulteriore conferma alla classificazione ottenuta con gli studi genetici da Bateman et al. (2003).

Infatti le comparazioni dei dati qualitativi all’interno del gruppo delle Orchidinae mostra l’utilità della scultura delle pareti delle cellule allungate della testa del seme come un indicatore delle relazioni sistematiche. Vengono pertanto riconosciute come specie valide dagli autori italo-spagnoli: N. maculata, N.conica, N. lactea, N. tridentata, N.ustulata, N. commutata.


All’interno della specie Neotinea ustulata si possono trovare due popolazioni di piante con periodi di fioritura differenti, una più precoce e una più tardiva. Entrambe, per questa loro netta differenza, sono state elevate al rango di sottospecie, la prima come N. ustulata subsp. ustulata e la seconda come N. ustulata subsp. aestivalis da Kumpel e Mrkvicka, 1990.

Anche in questo caso due differenti gruppi di studiosi hanno analizzato le differenze genetiche di queste popolazioni con metodi diversi giungendo a risultati pressoché analoghi:

HARASTOVA M., JERSAKOVA J., KINDLMANN P., CURN L., 2005 – Morphometric and genetic divergence among populations of Neotinea ustulata (Orchidaceae) with different flowering phenologies. Folia Geobotanica 40: 385-405

TALI K., FAY M.F., BATEMAN R.M., 2006 – Little genetic differentiation across europe between early-flowering and late-flowering populations of the rapidly declining orchid Neotinea ustulata. Biol. Jour. Of the Linn. Soc., 87: 13-25

Entrambi gli studi concludono ritenendo che la somiglianza genetica tra le due popolazioni, con fioritura precoce e tardiva è molto alta, e nonostante alcune differenze, quest’ultime non sono sufficienti per una posizione tassonomica di sottospecie. Infatti la distanza genetica tra le popolazioni, segue fortemente la sovrapposizione che le due popolazioni hanno nella loro distribuzione geografica, con aree in cui la fioritura delle popolazioni si sovrappone e in altre dove invece separa completamente le popolazioni.

Pertanto, sebbene il taxon aestivalis delle popolazioni con fioritura tardiva fosse già stato originariamente descritto come varietà, (Kumpel, 1988) bisogna riconoscere che come tale era formalmente attribuito al genere Orchis L., e non al nuovo genere monofiletico Neotinea, per cui viene proposta una nuova combinazione: Neotinea ustulata var. aestivalis (Kumpel) Tali, Fay, Bateman, 2006.

Aggiorno pertanto l'elenco iniziale accettano per valide tutte le specie proposte per il genere Neotinea, aggiungendo le due varietà di N. ustulata.



Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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Lucabio
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Inserito il - 27 luglio 2009 : 18:38:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
Sono un po' sorpreso, e demoralizzato, per la scarsa partecipazione a questo post.. alcuni utenti avevano dichiarato di non voler entrare nel merito di queste discussioni e lo capisco, ma molti altri sono convinto che scendendo così nello specifico di un singolo genere avrebbero molto da dire, e da insegnarci! Io mi sono limitato a riportare quello che ho trovato nei vari articoli.. mi piacerebbe che ora qualcuno con più esperienza di me, moderatori di questa sezione compresi, esprimessero i loro punti di vista circa questi nomi. Quando avevo iniziato il discorso con il post precedente, nonostante non avessi concordato nulla con nessuno, mi sembrava che ci fosse maggiore partecipazione!



Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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bgiordy
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Flora e Fauna

Inserito il - 28 luglio 2009 : 12:20:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Ordine: Famiglia: Genere: Specie:
Forse tanta gente è in vacanza oppure non ha sufficienti cognizioni per la discussione. Io comunque sono molto interessato e, anche se non sono in grado di contribuire, leggo con molto piacere questo post.

Una richiesta: mi piacerebbe, per ogni specie, avere tutte le denominazioni date, con i rispettivi autori; magari da lì si può avviare la discussione.

ciao

bgiordy
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Lucabio
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Prov.: Asti

Regione: Piemonte


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Inserito il - 28 luglio 2009 : 22:31:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
Messaggio originario di bgiordy:

Forse tanta gente è in vacanza oppure non ha sufficienti cognizioni per la discussione. Io comunque sono molto interessato e, anche se non sono in grado di contribuire, leggo con molto piacere questo post.

Una richiesta: mi piacerebbe, per ogni specie, avere tutte le denominazioni date, con i rispettivi autori; magari da lì si può avviare la discussione.

ciao

bgiordy
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Se ti accontenti di basionimi, e sinonimi omotipici ti posso accontentare,
ma per la valanga di sinonimi eterotipici diventa un lavoro di mole spropositata!



Luca

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spielhahn
Moderatore


Città: Tromello
Prov.: Pavia

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 29 luglio 2009 : 00:54:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Ordine: Famiglia: Genere: Specie:
Messaggio originario di bgiordy:

Forse tanta gente [...] non ha sufficienti cognizioni per la discussione.


tra questi ci sono anche io
mi sono avvicinato alle Orchidee da pochissimo, e non ne so praticamente nulla, ma ho seguito e seguirò questa discussione con attenzione ed interesse.

grazie Luca

Gabri
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Carabus
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Città: Sciara
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 30 luglio 2009 : 15:56:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Ordine: Famiglia: Genere: Specie:
Causa peregrinaggi vari per le sicule terre e per il virtuale mondo
avevo un pò trascurato le orchidee....
Sto scoprendo ora questo post interessantissimo...
La nomenclatura delle orchidacee è in effetti un puzzle intricato, e riuscire a ricondurre tutte le orchidacee a una tassonomia coerente e condivisa sembra impresa titanica.
Sia per il fiorire di nuove specie a ogni buco di mondo si trovi un nuovo esemplare, sia per l'immensa variabilità di questo gruppo.

Se una mia opinione è lecita utilizzerei la nomenclatura che stai proponendo perchè da quel che leggo è quella più coerente...

Una discussione analoga andrebbe impostata sulla nomenclatura delle Ophrys, e là credo ci sarebbe sa ridere
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


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Inserito il - 30 luglio 2009 : 18:11:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Monocotyledones Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Genere: Specie:
Messaggio originario di Carabus:


Se una mia opinione è lecita utilizzerei la nomenclatura che stai proponendo perchè da quel che leggo è quella più coerente...


Ti ringrazio ed è proprio quello che stavo cercando di mettere in luce!
In realtà dato che un cambiamento radicale da un giorno all'altro, per molti
è e sembrava difficile da attuare... per questioni di abitudini, di libri di
riferimento usati, ecc. si è proposto di utilizzare finchè sarà necessario
entrambi i nomi, così che tutti potranno avere il nome formale di riferimento
e potranno imparare anche il nome nuovo!

Messaggio originario di Carabus:


Una discussione analoga andrebbe impostata sulla nomenclatura delle Ophrys, e là credo ci sarebbe sa ridere


E' proprio quello che mi piacerebbe fare nei prossimi mesi.. conclusa questa
parte sulle Orchis s.l., vorrei creare una singola discussione su ogni genere,
per approfondire il discorso sulle rispettive specie, qualcosa di simile a quanto segue:

Orchis s.l.
Dactylorhiza
Gymnadenia
Epipactis
Serapias
Ophrys
Altri generi
(Cephalanthera, Goodyera, Limodorum, Coeloglossum, ecc.)


Ciao e a presto!



Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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sg
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Città: Palermo

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Inserito il - 06 agosto 2009 : 09:16:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Ordine: Famiglia: Genere: Specie:
Messaggio originario di Lucabio:

Sono un po' sorpreso, e demoralizzato, per la scarsa partecipazione a questo post.. alcuni utenti avevano dichiarato di non voler entrare nel merito di queste discussioni e lo capisco, ma molti altri sono convinto che scendendo così nello specifico di un singolo genere avrebbero molto da dire, e da insegnarci! Io mi sono limitato a riportare quello che ho trovato nei vari articoli.. mi piacerebbe che ora qualcuno con più esperienza di me, moderatori di questa sezione compresi, esprimessero i loro punti di vista circa questi nomi. Quando avevo iniziato il discorso con il post precedente, nonostante non avessi concordato nulla con nessuno, mi sembrava che ci fosse maggiore partecipazione!



Luca



Penso che la scarsa partecipazione sia da addebitare alla calura agostana .

Personalmente in questo periodo mi collego sporadicamente e così credo sia per molti altri. Aspetterei settembre per avviare la ristrutturazione della tassonomia!

s.g.

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