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 licheni crostosi di Corsica
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erika
Utente V.I.P.

Città: Quartu S.E.
Prov.: Cagliari

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Inserito il - 18 maggio 2009 : 19:05:22 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salve a tutti,
sono nuova in questa sezione e quasi totalmente a digiuno di questo settore...

è possibile giungere almeno al genere di questi esemplari?

fotografati nel corrente mese, lungo il Grand Randonnée 20 nelle rocce cristalline del Monte Cinto (Haute-Corse):

Immagine:
licheni crostosi di Corsica
108,12 KB

erika
Utente V.I.P.

Città: Quartu S.E.
Prov.: Cagliari

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Inserito il - 18 maggio 2009 : 19:06:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Photo n.1:

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licheni crostosi di Corsica
181,44 KB
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erika
Utente V.I.P.

Città: Quartu S.E.
Prov.: Cagliari

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Inserito il - 18 maggio 2009 : 19:08:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Photo n.2:

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licheni crostosi di Corsica
150,77 KB

Photo n.3:


Immagine:
licheni crostosi di Corsica
151,8 KB

Photo n.4:


Immagine:
licheni crostosi di Corsica
126,53 KB
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erika
Utente V.I.P.

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Inserito il - 18 maggio 2009 : 19:11:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Photo n.5:

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licheni crostosi di Corsica
89,5 KB

Photo n.6:

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licheni crostosi di Corsica
140,62 KB

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licheni crostosi di Corsica
108,31 KB
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erika
Utente V.I.P.

Città: Quartu S.E.
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Inserito il - 18 maggio 2009 : 19:14:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Photo n.8:

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licheni crostosi di Corsica
99,18 KB

Photo n.9:

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licheni crostosi di Corsica
114,7 KB

Photo n.10:

Immagine:
licheni crostosi di Corsica
109,54 KB

Un grazie anticipato a chi vorrà aiutarmi
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nimispl
Utente Senior

Città: Trieste
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Inserito il - 19 maggio 2009 : 20:43:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
....bellissima la foto dell'ambiente!
Le foto 1-10 mi sembra mostrino un lichene del gruppo di Lecanora (=Protoparmeliopsis) muralis, un gruppo che ha la massima biodiversità nell'Europa mediterranea.
Sicuramente non è la solita Lecanora (Protoparmeliopsis) muralis che sta ovunque a Trieste ed in..."padania".
Questa è una specie diversa, molto più "Nobile", una specie delle montagne del Mediterraneo.
...ma senza il microscopio e la chimica non so dirti come si chiama...
ciao!
PL

Modificato da - nimispl in data 19 maggio 2009 20:46:07
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erika
Utente V.I.P.

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Inserito il - 21 maggio 2009 : 01:00:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La ringrazio per le determinazioni, disponendo solamente di queste fotografie credo sia già un ottimo risultato aver conosciuto il genere.

Come mi consiglia di preparare i campioni per l'osservazione al microscopio?
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erika
Utente V.I.P.

Città: Quartu S.E.
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Inserito il - 21 maggio 2009 : 01:37:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ho trovato alcune info relative alla preparazione dei vetrini:

• Idratare materiale secco tenendolo in acqua per un po’ di tempo
• Fissarlo imbevendo in formalina acetica per 24h
• Lavarlo per 2 volte in alcool a 50°
• Colorazione in toto (su campioni non sezionati), lavaggio e disidratazione:
mettere l’oggetto in glicerina sciolta al 10% in acqua, aspettare che l’acqua
evapori gradualmente, porre attenzione che il preparato non si dissechi (in
tal caso aggiungere Glicerina).
Prima che tutta l’acqua sia evaporata aggiungere safraina 0 all’1% in acqua.
Quando l’acqua è evaporata completamente iniziare la serie degli alcooli.
Arrivati all’alcool puro aggiungere a gocce il verde rapido sciolto in alcool
a 95° nella concentrazione al 0,2%.
• Svolgere una sezione sottile del campione.
• Montaggio nel vetrino: per i Licheni è consigliato mediante gelatina
glicerinata; può essere fatto con balsamo del Canadà?

Fonte: G.P. Sini:”Cenni di tecnica microscopica applicata a organismi e tessuti vegetali”.


Sono nella giusta strada? Avete qualche consiglio da suggerirmi?
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nimispl
Utente Senior

Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Friuli-Venezia Giulia


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Inserito il - 21 maggio 2009 : 11:16:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...questo va bene per fare vetrini più o meno permanenti.
In realtà per identificare i licheni di solito si segue una procedura molto più semplice: basta una sezione sottile ed una gocciolina d'acqua (a volte aggiungendo un po' dei soliti reagenti se necessario).
PL

Modificato da - nimispl in data 21 maggio 2009 11:16:37
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erika
Utente V.I.P.

Città: Quartu S.E.
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Inserito il - 21 maggio 2009 : 16:29:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In quale caso sarebbe necessario aggiungere i reagenti? E quali?
Senz'altro inizierò con semplici sezioni immerse in una goccia d'acqua (come da lei suggeritomi), ma non le nascondo che leggendo il testo mi sono incuriosita...
sarebbe interessante poter conservare il carattere diagnostico di una specie una volta trovato! Sebbene non sia semplice.

Modificato da - erika in data 21 maggio 2009 16:31:17
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nimispl
Utente Senior

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Inserito il - 21 maggio 2009 : 22:26:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cara Erika,
per conservare il vetrino le tue istruzioni sono più o meno OK.
Io non ho mai tentato di conservare i miei vetrini: basta fotografarli, è proprio la stessa cosa. Vetrini e foto sono immagini bidimensionali. In passato non esistevano macchine fotografiche collegate al microscopio, per cui si "fissavano" i vetrini con tecniche simili a quelle da te proposte. Oggi è diverso.
Ricordo un attimo del Consiglio di Corso di Laurea in Biologia a Trieste, circa 10 anni fa: un Professore di Zoologia mi chiese soldi per comprare i famigerati "vetrini": gli studenti avrebbero dovuto guardarli al microscopio - senza toccarlo altrimenti si rompe - Gli consigliai di comprare dei tubi di cartone - molto meno cari dei "vetrini" - attraverso i quali gli studenti avrebbero potuto guardare delle foto messe sotto ad essi, con lo stesso risultato.
Per chi vuole identificare un lichene usando il microscopio - spesso indispensabile per i crostosi - l' Ambaradan per preparare il vetrino stabile non serve: basta una sezione sottile ed un po' d'acqua, poi il vetrino lo puoi buttare via. A volte ti chiedono di aggiungere all'acqua un reagente: C (varechina), K (idrossido di potassio) etc. Si fa in un attimo e si vede per esempio se l'Epiimenio reagisce K+, C+ rosso o no.
Qualcuno nel Forum Licheni si sta accorgendo che spesso le foto non bastano, che per arrivare ad un Nome serve il microscopio. Qualcuno lo ha già comprato (di solito basta un microscopio "cheap", come quello che mi avevano regalato i miei Genitori quando avevo 6-7 anni).
La mia impressione è che il tuo messaggio sulla "preparazione dei vetrini" possa avere un effetto negativo su chi ha comprato un microscopio: sembra che per usarlo si debba fare l'"Ambaradan" che ci hai mostrato per conservare i "vetrini".
Il tuo messaggio è utile per chi i vetrini li vuole conservare.
A volte serve, la maggior parte non serve - secondo me è roba vecchia: un vetrino o una foto. Qual'è la differenza?
Chi vuole usare il microscopio per identificare un lichene non si spaventi: di solito basta una sezione sottile (mica facile farla!) ed una goccia d'acqua.
ciao a tutti e sopratttuttto ad Erika!
PL
PS: scusa Erika, ho approfittato del tuo messaggio per dire la mia sugli abominevoli "vetrini" che ancora imperversano nelle Università d'Italia: l'Italia non è un Paese povero, ma un povero Paese...
ciao
PL

Modificato da - nimispl in data 21 maggio 2009 23:28:27
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erika
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Inserito il - 22 maggio 2009 : 12:32:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...A volte ti chiedono di aggiungere all'acqua un reagente: C (varechina), K (idrossido di potassio) etc. ...


Ok..pensavo (ed ancora una volta mi volevo complicare la vita) che per reagenti intendesse particolari soluzioni, in grado di migliorare la foto al microscopio (magari dando più contrasto) e non a fini classificativi. Ho notato che in tutte le tavole presenti on line, indicano la reazione a KOH o ipoclorito di sodio come discriminante per arrivare alla specie.

Non credo ci sia bisogno di scuse, ma anzi sono io che devo ringraziarla per tutte le preziose e utili informazioni che mi sta dando.
Come lei stesso dice, le prime difficoltà si incontrano già a partire dalla preparazione della sezione, che deve essere sufficientemente sottile per una discreta osservazione ed in effetti, tutto "l'ambaradan" illustrato potrebbe scoraggiare un giovane neofita come me, oltre che risultare ormai obsoleto.
Cercherò quindi, di seguire i suoi consigli e di sperimentare la tecnica fotografica al microscopio,postando le mie esperienze in modo da avere altri preziosi consigli. Attualmente dispongo di un microscopio trinoculare Optika B-500Tph, planacromatico e dotato di contrasto di fase; l'ultimo mio recentissimo acquisto è stato l'adattatore e l'anello T2 per la mia reflex!!!
dunque, ora non mi resta che provare, provare e riprovare !!

Modificato da - erika in data 22 maggio 2009 12:50:09
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nimispl
Utente Senior

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Inserito il - 23 maggio 2009 : 20:15:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cara Erika,
nel Forum ci si da del tu!
I famigerati reagenti (K, C, KC, P) che appaiono ovunque nelle chiavi dei licheni sono semplici goccioline di:
1) Idrossido di potassio sciolto in acqua (K)
2) Varechina diluita in acqua (C)
3) Prima una gocciolina di K e subito dopo una di C (KC)
4) Parafenilendiamina (P = brutta cosa, cancerogena, da usare solo quando serve - per esempio nelle Cladonie - evitando di respirarne i vapori al microscopio).
Si mette una goccia del reagente sul lichene e si guarda se la gocciolina cambia colore. Ci vuole un minimo di pratica per apprezzare i cambiamenti di colore, ma dopo un po' di prove con diversi licheni si comincia a capire come funziona, cosa vuol dire "K+ giallo" etc...
ciao!
PL
PS: sono ancora qui che medito sulle tue belle foto della Lecanora (...della serie: l'ho già vista e so cos'è, ma non mi ricordo...).



Modificato da - nimispl in data 23 maggio 2009 20:26:41
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erika
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Inserito il - 25 maggio 2009 : 19:24:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
..nel Forum ci si da del tu!..

Hai ragione, difficilmente riesco ad abituarmi a questa “convenzione”...

In quanto ai reagenti mi son informata:

•il KOH è disponibile come soluzione già pronta, mi devo solo accertare che la concentrazione vada bene, avevo letto che un range 20-40% era l'ideale. Invece, in un testo veniva consigliato di preparare la soluzione da sé, acquistando delle pasticche di KOH da sciogliere in acqua distillata fino ad ottenere una soluzione satura e stando attenti alla liberazione di calore che accompagna il processo (reazione esotermica).
•L'ipoclorito di sodio, lo preparerò diluendo al 50% la comune varechina.
•Per quanto riguarda P, per il momento non l’hanno disponibile e dunque ne farò a meno.

Al più presto ritiro il KOH e faccio qualche prova..

...della serie: l'ho già vista e so cos'è, ma non mi ricordo...

peccato che non possa facilmente tornare nel posto per fare qualche altra indagine, quindi se il tuo déjà-vu non diverrà più chiaro, o non interviene qualche altro amico del forum, temo rimarrà la curiosità...

Però ora so come comportarmi e come proporre ed avere ulteriori tasselli per la classificazione...insomma, buona a sapersi per la prossima!!

Modificato da - erika in data 25 maggio 2009 20:01:45
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