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Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
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Rita Capecchi
Utente Junior

Città: Massa Marittima
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 10 maggio 2009 : 22:37:14 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

questo è l'articolo apparso su google oggi . Stamani sui giornali e cronache locali
io sono stata al carapax e la situaione è veramente incredibile , non capisco come abbiano fatto gli ex gestori ad imbrogliare così tanta gente sulle vere condizioni degli animali e delle strutture.
stamani hanno persino beccato i due ultimi volontari frabcesi a cercare forse su commissione atrafugare tartarughe meno male sono stati presi e denunciati-



Rita

Dal centro Carapax sono scomparse 100 tartarughe
Sono giganti e in alcuni casi aggressive. Ma soprattutto sono esotiche e rare, e perciò preziose e costose, considerando che in giro c’è un vasto pubblico di appassionti di questo genere di animali.
La tartaruga “sulcata” è la più grande delle testuggini africane, e può arrivare a 100 chili. La tartaruga a “naso di porcello” è lunga quasi un metro e prende il nome dal muso a forma di suino. Esemplari simili ve ne sono parecchie, al Carapax, o meglio ve n’erano.
Perché ora - a quanto hanno accertato dirigenti della Comunità montana Colline metallifere, cui si è unito il corpo Forestale dello Stato - diversi esemplari di quel tipo sono scomparsi nel nulla (in alcuni casi pure con le teche) e se ne ignora la sorte.
E’ l’ennesimo colpo di scena della vicenda Carapax, venuta a galla venerdì. La scomparsa è stata accertata con sorpresa dagli esperti dell’università di Pisa, che hanno fatto i riscontri con un sopralluogo del 18 aprile. Poi la Forestale ha provveduto a segnalare il fatto alla Procura, per le indagini del caso.
Gli esemplari appartengono a specie esotiche minacciate e a “status vulnerabile”, come la Geochelone sulcata (una testuggine terrestre africana), la Geochelone denticulata (testuggine gigante del Brasile), la Cuora amboinensis (diffusa nel sud-est asiatico), e la Carrettochelys insculpta (Tartaruga a naso di porcello, diffusa in Australia e Nuova Guinea).
Tanti dubbi e perplessità, per Giancarlo Zago. «La cosa è strana», dice sottolineando poi un punto preciso. «A tutti i livelli e a tutti i tavoli, anche intervistando associazioni e movimenti politici, gli organizzatori del Carapax hanno sempre parlato di tutela dei propri animali. Ma su questo punto io sono prudente».
«Anzi, per visite dirette fatte anche da me personalmente, risulta una carenza di accudimento importante, direi decisiva per le sorti degli animali. Quindi anche su questo ho intenzioni di fare segnalazioni. Non mi pare che ai titolari del progetto Carapax stia a cuore in modo particolare la buona salute degli esseri viventi di quell’area».
«Noi fino al 12 maggio - prosegue Zago - non abbiamo nessuna competenza per quanto riguarda l’accudimento degli animali. Io sono stato nominato custode dal tribunale di Grosseto solo per quanto riguarda gli immobili. Fino al 12 loro dovrebbero accudire tutto ciò che vive lì dentro. Noi nel frattempo ci stiamo organizzando per reperire mangimi e tutto ciò che serve a questi animali, soprattutto l’acqua. Stamani molte zone erano asciutte con evidenti segni di abbandono ma quasi».
Nel sopralluogo, anche la Forestale ha constatato situazioni problematiche in alcuni laghetti del centro, «letteralmente invasi dalla tartaruga dalle orecchie rosse, originaria degli Stati Uniti e incautamente importata in Europa. Al Carapax sarebbero stimati circa 900 esemplari in condizioni di sovraffollamento, con seri rischi ambientali in caso di fuoriuscita delle tartarughe dallo stesso centro».
Fra l’altro ieri, nella zona, si era sparsa anche la voce che gli ex gestori del Carapax fossero scomparsi. Nessuno riusciva a rintracciarli, neppure al cellulare. E questo è un altro tassello di questo mistero.








Rita Capecchi

Chris Tower
Utente Senior


Città: trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 11 maggio 2009 : 20:24:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Davvero brutta situazione...
Una gestione a quanto ho letto problematica e tutto ovviamente a danno di quelle splendide creature
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Rita Capecchi
Utente Junior

Città: Massa Marittima
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 12 maggio 2009 : 10:56:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Allegato: centro carapax art corriere 11.05.09.pdf
114,4 KB

Rita Capecchi
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 12 maggio 2009 : 12:22:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Conosco molti volontari stranieri che hanno frequentato quel centro e ne hanno parlato bene.
Aspettiamo a vedere cosa dirà la magistratura.
Rita, visto che qui stiamo svolgendo un processo ad una controparte assente che non ha possibilità di dire la sua ti vorrei chiedere per chiarirmi alcuni punti oscuri..
Ma te che sei stata lì per oltre 10 anni come mai solo al momento del tuo personale contenzioso economico verso Ballasina ti sei accorta che le cose non andavano?
Eppure quando circa 4 anni fa ti contattai per telefono al CARAPX per informarmi sul protocollo adottato per il rilascio in natura le vostre procedure mi sembravano molto correte.

Invito a rileggere questo post, peccato che è stata rimossa la foto della Chelydra esposta per la coda da un agente per gioia della stampa.


Link

Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.

Modificato da - u / c in data 12 maggio 2009 12:26:53
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monitarta
Utente V.I.P.

Città: Massa Marittima
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 12 maggio 2009 : 17:11:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tartagnan:

Conosco molti volontari stranieri che hanno frequentato quel centro e ne hanno parlato bene.
Aspettiamo a vedere cosa dirà la magistratura.


...facile parlare per sentito dire!!!
io sono stata là per diverso tempo e non ho un contenzioso economico con Ballasina, ma confermo tutto ciò che dice Rita! Là dentro non sanno cosa vuol dire accudire veramente gli animali, oppure è normale tenere tartarughe marine nella vasca da bagno o lasciarli senza acqua e cibo per giorni???? Tartagnan, questo i volontari non te lo hanno detto??
Spero vivamente che paghino per tutto ciò che hanno combinato!!!

monica
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Rita Capecchi
Utente Junior

Città: Massa Marittima
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 12 maggio 2009 : 18:16:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao ,

innazitutto io non mi sono accorta delle irregolarità al momneto del mio contenzioso che è fatto non solo di arretrati ma di irregolarità lavorative , ma l'ho sempre saputo , l'ho capito piano piano che gli anni passavano , ma non potevo ribellarmi , anche perchè sono sempre stati li per amore degli animali ma a gennaio 2004 ho preso una decisione e sono venuta via . le irregolarità se sono accorte la forestale e non io . Ricordiamoci che quasi tutte le reintroduzione a parte le prime degli anni 90 queste sono avvenute senza rilascio dei permessi cites ,nel 99 fu fatto una reintroduzione all'isola di capraia e le tartarughe arrivarono dentro il bagagliao della macchina . guardate che non è fantasia ma la pura verità anche perchè il parco ha dimostrato l'avvenuta reintroduzione come quella fatta alla gorgona e posso dirti che ci sono i documneti di richiesta e io li ho visti . Poi tanto per dirne una , a me piace essere precisa , quando dico una data o un ora sono quelle , se qualcuno mi ha chiamato 4 anni fa cioè nel 2005 chiamandomi al carapax , o qualcuno si è fatto passare per me , perchè non potevo essere assolutamente io , oppure tu hai il mio cellulare , ma posso dire a tutti che sono venuta via dal carapax il 20 gennaio 2004 alle ore 20.00 .
Rita

Rita Capecchi
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 13 maggio 2009 : 09:46:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
@rita grezie delle precisazioni, @monitarta sono in contatto con alcuni giovani erpetologi, francesi, fiamminghi e tedeschi.
Uno di questi ha passato più di una stagione presso: CARAPAX, A Cupulatta, Soptom e due strutture spagnole similari di cui non ricordo il nome, e su il CARAPAX e Ballasina ha avuto solo parole di apprezzamento.
Per saperne di più, Bruno Goellner Link

Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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monitarta
Utente V.I.P.

Città: Massa Marittima
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 13 maggio 2009 : 10:55:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
io non metto in dubbio nè la tua buona fede nè tantomeno quella degli erpetologi stranieri con cui sei in contatto, ma posso assicurarti che Ballasina è un illusionista. E' bravissimo a rigirare le frittate a suo favore e a farsi passare per la povera vittima. Tutto ciò che si percepisce al centro non è assolutamente come sembra, bisogna viverlo per scoprire tutti i retroscena. E credimi ce ne sono parecchi...

monica
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 maggio 2009 : 13:05:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io andai dentro Carapax oltre 10 anni fa, come visitatore. Pertanto non posso dire nulla sull'argomento. Il problema del sovraffolamento è di sicuro una realtà, poiché con gli anni le pseudemys e trachemys sono di sicuro aumentate, dato il grande numero di esemplari che veniva conseganto da privati alla struttura.
Il problema sarà ora la gestione di questi animali, che saranno la vera parte lesa. E inoltre aumenta il rischio che specie alloctone vengano rilsasciate di nuovo da privati in natura...
Aspettiamo gli sviluppi. Per adesso non sono assolutamente in grado di esprimere giudizi di merito.

Ric
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EDG
Utente V.I.P.


Città: Sicilia


191 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 maggio 2009 : 16:03:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io conosco il centro Carapax solo per sentito dire, ma devo ammettere che anche io ne ho spesso sentito parlare male negli ultimi tempi(tranne da qualcuno che ci ha lavorato), si dice di animali tenuti illegalmente, strani furti, scomparse ecc... non so se si tratta della verità o meno, o comunque si sa che spesso fa più notizia parlare delle cose che non vanno rispetto a quelle da apprezzare, però se le voci intorno a questo centro sono maggiormente negative penso che un motivo ci sarà! Quale sarebbe altrimenti il fine di denigrare il più grande centro in Europa per il recupero delle tartarughe, invece di poter essere un "vanto" la sua presenza in Italia!?
Io come ho detto conosco molto poco il lavoro che è stato svolto in questo centro e non vorrei aver scritto una serie di inesattezze, qualcuno saprebbe illustrare come stanno effettivamente le cose? E quale fine si pensa farà il centro? Perchè si sente parlare di petizioni per salvarlo, ma salvarlo da cosa? Ringrazio chi saprà fare più chiarezza sull'argomento.
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Rita Capecchi
Utente Junior

Città: Massa Marittima
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 14 maggio 2009 : 09:28:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao,

Io al carapax ci ho lavorato sia da volontaria che da dipendente per un totale dicirca 15 anni , se pensate che il carapax esiste da 20 , potete immaginarvi quanto tempo ci ho passato.
La storia del carapax è molto nebulosa , in quel centro nessuno ha mai potuto controllare o verificare cosa veramente avvenisse. Non c'è un comitato scientifico serio che poteva decidere e disfare tutto in mano ad una sola persona . Non c'è mai stat ala massima igiene, Gli animali provenienti dal Belgio non si è mai capito da che e come arrivassero . Io le varie autorizzaioni non l'ho mai visti e dovete pensare che tutto il protocollo e quello che riguradva la marcatura degli animali passava sotto il mio naso . Le reintroduzioni fatte sia in italia sia all'estero l'aitalia non ha mai dato il permesso cites , le ultime reintroduzioni fatte su gorgona , l'unico permesso che fu fatto è quello del responsabile del carcere (Premetto che dal 2004 non ci sono più al carapax) ma chiaramente mi sono sempre informata su tutto anche perchè da divesri anni sono anche socio della Società herpetologica italiana. Queste reintroduzioni fatte dal carapax in questa maniera , senza un controllos ugli animali ha sempre destato negli erpetologi italiani molto dubbi e perplessità.
Ho saputo che i caimani poi sequestrati non erano regolari nenache dal punto di vista del permesso di animale pericoloso , e poi sapete dove erano tenuti in una vasca in serra ad un caldo torrido e una tartaruga di mare , tenuta in vasca da bagno su un terazzo. Queste cose sono assurde . Una volta alcuni anni fa al carapax sempre dal beklgio arrivarono 2 serpenti ,maschio e femmina ebbene sono morti perchè tenuti male , e questo l'ho visto personalmente con i miei occhi.

Poi non posso star a raccontare quelloc he ho vissuto in 15 anni non avrei il tempo di farlo
Rita

Rita Capecchi
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EDG
Utente V.I.P.


Città: Sicilia


191 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 maggio 2009 : 10:56:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Capito, grazie per aver riportato parte della tua esperienza.



"una tartaruga di mare , tenuta in vasca da bagno su un terazzo"...

Modificato da - EDG in data 14 maggio 2009 10:57:17
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 14 maggio 2009 : 11:54:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ci sono stato da molto piccolo al carapx e mi ricordo alcuni animali tenuti molto bene e di altri tenuti in pessime condizioni. Ad esempio vidi molte tartarughe acquatiche del genere Pelomedusa e Chelodyna che nemmeno potevano termoregolarsi, poichè trattenute in acquari in posizione di semi buio e alcune anche senza la parte terrestre dove riposarsi un istante.
Nei numerosi laghetti all'aperto (che a quanto ricordo non avevano reti con maglie abbastanza piccole da non permettere l'uscita dei neonati, ma potrei sbagliarmi su questo ero piccolo...), c'erano moltissime Trachemys e in ognuno di essi anche cartelli che segnalavano la presenza di Chelydra serpentina (ma proprio in tutti eh!!!), spiegandone la biologia della specie ecc... Questa mi sembra una cosa tanto stupida quanto incauta: stupida perchè di Chelydra manco se ne vedeva una (stanno quasi sempre sott'acqua e per vederle serve un grosso acquario) e incauta perchè secondo me una azzannatrice di un metro a sfondare quei recinti non ci metteva proprio nulla! Il suolo intorno ai laghetti era anche morbido e fangoso quindi non dico altro.....Penso che il famoso "alligatore" del Lago dell'accesa possa tranquillamente essere una Chelydra del centro carapax....!
So per certo inoltre, come già dissi in un altro post, che al centro quando venne fatto arrivarono prima le tartarughe e poi i posti dove metterle e c'è chi mi ha giurato, durante i primi anni di Carapax, di aver visto montagne e montagne di gusci vuoti.
Ricordo anche che avendo voluto, fregare qualche marginata o altro sarebbe stata una vera bischerata da fare; mi ricordo il centro come una "campagna" non sorvegliata affatto.

Un altra cosa che c'è da sapere è che ogni anno non veniva denunciata nemmeno una nascita su tutte quelle tartarughe....vi sembra possibile??!
E' praticamente ovvio che il centro è stato creato come un riferimento per il commercio illegale mascherato da "tuteliamo la fauna" e reso credibile da qualche sporadico seppur buon intervento di ripopolamento....


Bernardo Borri
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 14 maggio 2009 : 14:10:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Tutti sapevamo quello che succedeva al Carapax, quello he non capisco perchè sia stato permesso che questo succedesse nonostante le continue denuncie...

Ringrazio Rita, per tutta la documentazione e informazioni messe a nostra disposizione, soprattutto ammiro molto il suo coraggio di esporsi...

Rita ricordati che può contare su di me...



simo






Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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monitarta
Utente V.I.P.

Città: Massa Marittima
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 14 maggio 2009 : 16:43:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
caro Bernardo, hai fatto bingo! anche se eri piccolo hai una buona memoria.
Le pelomeduse di cui parli stavano veramente in piccoli acquari semibui sotto una tettoia di legno senza delle strutture idonee alla termoregolazione. E anche per quanto riguarda tutto il resto hai azzeccato in pieno.
Finalmente si stanno svolgendo vari processi, tra cui anche penali...speriamo che tutto vada per il meglio e che una volta per tutte si tutelino veramente gli animali e non le persone.

monica
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Rita Capecchi
Utente Junior

Città: Massa Marittima
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 15 maggio 2009 : 10:17:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao a tutti,
per me ha risposto monitarta cose molto giuste. Infatti quell pelomeduse tenute per tanti anni in quell'acquario semibuio con solo una striscia di terra era vero e proprio maltrattamento deli animali . La forestale si è accorta di tutte questi problemi nel momneto che sono inizate le indagini scaturite da denuncie . Comunque la situazione non è certo migliorata di molto, quelle Trachemys di cui si parlava ce ne sono ancora tantissime al carapax e tutte importate davarie zone d'europa senza regolare documentazione .
Rita

Rita Capecchi
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 15 maggio 2009 : 11:48:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La sitauzione che descrivete l'ho potuta osservare in almeno due oasi WWF laziali, e mi hanno informato di situazioni simili in altre regioni..

Nell'''Oasi'' Tor Caldara di Anzio, circa 9 anni fa ho visto con i miei occhi delle piccole di Hermanni stabulate dentro una stia per conigli e un recinto di pochi metri quadri in cui c'erano decine di esemplari adulti ammassati uno sull'altro, il tutto sotto un cerro secolare, stessa cosa per la pozza delle Emys, sotto una bella macchia oscura..

Alcune ''accuse'' non sono delle accuse..
Per esempio i furti..da anni imperversano in tutta Italia e in Europa.
Da quando è stata vietata la vendita senza CITES.
Il furto è un reato da parte di chi lo compie o di chi lo subisce?!

10 anni fa rubarono quelle di mio nonno, erano 8 e le aveva da più di 50 anni. Basta fare un giro sui forum tematici per accorgersi della vastità del fenomeno, ogni forum ha addirittura creato delle appostite sezioni.
C'è una banda organizzata dalle parti di Pavia che ha svuotato interi allevamenti.
C'è un bracconiere che da anni sta spopolando la Sardegna di Marginata.
Sono tutte cose stranote tra gli addetti e appassionati.

Quanto alle Trachemys, mi sembra meritevole raccogliere in spazi delimitate gli esemplari altrimenti destinati alla dispersione, alternativa a una azione più razionale e incisiva, la soppressione delle alloctone....
Poi la presenza di una Chelydra nello stessa pozza, che nessun fastidio darebbe alle adulte è un buon metodo naturale per tenere sotto controllo eventuali hatchling..pappandosele..
Quanto alla visibilità di alcuni esemplari che hanno abitudini bentoniche, l'unica alternativa per una fruizione pubblica è quelle di estrapolarle dal loro contesto naturale e metterle in una acquario con acqua cristallina..
Vi faccio presente che per una tartaruga palustre soprattutto di fondo, più l'acqua è torbida e più la preferiscono per ovvi motivi.
Sia per catturare eventuali prede sia per nascondersi dai predatori.


Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.

Modificato da - u / c in data 15 maggio 2009 11:50:08
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Rita Capecchi
Utente Junior

Città: Massa Marittima
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 19 maggio 2009 : 12:01:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
la situazione al acrapax è peggio di quella descritta in questi post . Sono certa ce ci saranno situazioni simili o peggiori, Io personalente ho vissuto l'esperienza carapax . ho potuto sempre constatare cohe non c'è niente di regolare in quel posto . sono state fatte cose che non si possono descrivere . Tutti gli animali sono arrivati dal belgio senza avere con se la documentazione regolare.
Delle tartarughe "rubate" attenzione non sembra così certa, la direzione dice che l'ha spostate in una clinica di follonica . Ora se ci siano veramente non l'ho constatato ????????????????????
Rita

Rita Capecchi
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Rita Capecchi
Utente Junior

Città: Massa Marittima
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 21 maggio 2009 : 09:38:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia




ciao a tutti,
questo è uno degli articoli apparsi oggi sulla stampa locale, questo è del tirreno.
Ieri c'è stata la nuova sentenza .
Rita










Tribunale. Contenzioso con la Comunità montana Sequestro confermato Carapax verso lo sfratto
# GROSSETO. Eccezioni respinte, sequestro giudiziario confermato, affidamento di un incarico per capire chi è il soggetto Rana titolare nel contenzioso. Sono le decisioni del giudice Giulia Conte prese ieri all’udienza civile che vede la Comunità montana Colline metallifere opposta ai responsabili del Centro Carapax di Massa Marittima. Dunque “sfratto” definitivo imminente. Il giudice ha dato ragione alla Comunità (e dunque alla Regione Toscana) che reclama la restituzione degli immobili e dei 33 ettari alle Venelle in forza del lodo arbitrale risalente al marzo di dieci anni fa. Alla fine del marzo scorso, il Centro Carapax era finito sotto sequestro, per disposizione del giudice civile. Dal 17 aprile il Centro era stato chiuso al pubblico. Nei giorni scorsi le parti si erano accordate perché nessuna tartaruga o comunque nessun animale potesse entrare o uscire dal centro, nemmeno per le cure veterinarie. Vi erano state opposizioni sulla competenza e sulla regolarità procedurale (ma il sequestro giudiziario non era stato impugnato) e adesso il Tribunale civile, fatto trascorrere il tempo per il deposito delle memorie difensive, ha accolto le tesi della Comunità presieduta da Giancarlo Zago, nominato custode giudiziario. E adesso inizia il conto alla rovescia per la restituzione delle chiavi da parte del direttore Donato Ballasina, inizialmente fissata per il 5 maggio e slittata, d’accordo tra le parti, in attesa del giudizio di merito. Zago ha comunicato nella stessa giornata di ieri al suo legale, l’avvocato Luciano Giorgi, l’intenzione di dare quanto prima esecuzione al provvedimento del giudice. E il legale si è messo in contatto con i difensori dei responsabili del Carapax, gli avvocati Umberto Gulina e Roberto Fivizzani, per concordare una data per la riconsegna. Evento che potrebbe avvenire già a fine mese. Comunque, il prossimo 3 giugno nuova puntata davanti al giudice Conte: in quell’udienza il magistrato conferirà al dottore commercialista Gionni Guerrieri l’incarico di verificare l’identità dei soggetti convenuti nel giudizio rispetto a quelli che firmarono la convenzione e il giudizio arbitrale.
P.S.
#

1996-2008 Servizio dell'urp (Programma PHP di Marco Sorresina) - Provincia di Grosseto


Rita Capecchi
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Stefano78
Utente V.I.P.

Città: Avellino
Prov.: Avellino

Regione: Campania


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Inserito il - 24 maggio 2009 : 09:44:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Staremo a vedere!

Per non parlare dei CONTRIBUITI ECONOMICI ricevuti dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Ambiente Italiano che il Carpax ha ricevuto in venti anni!
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 24 maggio 2009 : 11:06:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A volte mi sembra di dover fare il difensore d'ufficio di un centro che non ho mai visitato, di cui non conosco direttamente il direttore, ma di cui ho letto le pubblicazioni e l'unico di fama e citato più volte a livello internazionale.
Alcuni sui interventi sono stati giudicati sbagliati a posteriori, ma in genere quando si fa una azione pionieristica si può sbagliare.
Solo chi non osa non sbaglia (Henry Ford)
Chi non ha mai commesso un errore non ha mai tentato qualcosa di nuovo (A Einstein)

Personalmente delle pastoie burocratiche non me ne interessa nulla ma mi interessa sapere come veniva svolto il lavoro scientifico e tenuti gli animali.
Su come li tengono in altri posti e sui furti già ho detto la mia.
Che abbia preso dei fondi CE non mi sembra un reato, li prendono dagli allevatori di vacche ai costruttori di immobili con tecnologie avanzate di risparmio energetico agli artigiani di mestieri in via di estinzione ai mafiosi con fatturazioni false ecc ecc
Se non sbaglio svolgevano un progetto di salvezza dall'estinzione dell'asino dell'Amiata, in tanti stanno prendendo soldi per salvare le razze asinine dall'estinzione, da anni il mio sogno è quello di avere un asinello come supporto nelle mie escursioni, ho una discopatia e non posso più portare lo zaino, un bel limite alla mia autonomia e raggio di azione.

Senza prove di utilizzo fraudolento, ricevere dei fondi erogati legalmente non è un reato.

Sulle comunità montane poi ho da dire che se le sopprimessero tutte assieme alle provincie lo Stato risparmierebbe alcuni miliardi di euro da destinare a disoccupati, precari, scuola dalle elementari all'università e infine ai terremotati abbandonati nelle tende.

Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.

Modificato da - u / c in data 24 maggio 2009 11:13:57
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