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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 aprile 2009 : 13:43:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Fabio, capisco la tua buona volontà nell'accettare ogni essere vivente, che può portarti a voler proteggere dalle infamie il gambero o qualsiasi altra specie alloctona, ma di fatto il gambero della Louisiana è una bestiaccia immonda, almeno per quanto riguarda i nostri ecosistemi (poi sono sicuro che se fossi stato a casa sua, ne avrei saputo apprezzare la bellezza pure io). La sua introduzione è da catalogare tra le più grandi cialtronerie che l'uomo ha potuto fare negli ultimi tempi, insieme alla brutta abitudine ancora molto in voga di mettere pesci dove non c'erano, alimentati dalla credenza che dove ci sono pesci c'è pulito e non ci sono zanzare.
Il gambero che hai fotografato non solo è una femmina, ma le manca anche una chela....quindi è chiaro che la sua aggressività sarà relativa; ma prova a farli annusare un bel pezzo di cordone di ovatura di Rospo smeraldino e vedrai il risultato...(va da sè che se non lo fai sono più contento).
Equilibrio in futuro...bah....speriamo! Qui già si parla di partenogenesi, speriamo sia positivo...
L'aumento di ardeidi (e corvidi) secondo me, e lo ribadisco ancora una volta, non è la soluzione ma parte complementare della catasrofe: i girini sono più buoni da mangiare dei gamberini, e anche le bisce d'acqua sono molto gustose, sia per i gamberi che per gli ardeidi, se poi queste ultime non hanno nemmeno nulla di cui nutrirsi oppure si nutrono del poco rimasto sempre un problema è.

Rispondo ora a Samuele: carassi=solo Bufo Bufo; Koi=nessun anfibio; in presenza di sponde con acque basse o comunque rive poco accessibili con vegetazione fitta si può avere una certa presenza di molte specie di anfibi, seppur in numeri molto bassi rispetto ad un posto privo di fauna ittica.

Bernardo Borri
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Marmoratus
Utente Senior

Città: Ferrara
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


570 Messaggi
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Inserito il - 25 aprile 2009 : 18:05:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Purtroppo qualche stolto lo ha introdotto e adesso ci tocca tenercelo... è troppo radicato.Io spero sempre in un equilibrio.... solo il tempo ci dirà come evolve la situazione. Per ora l'unica salvezza degli anfibi sono le località isolate, i laghetti privati e recintati, e la buona volontà di pochi che si impegnano a scavare pozze e a salvare uova e larve

Gazzotti Roberto
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Chris Tower
Utente Senior


Città: trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


947 Messaggi
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Inserito il - 25 aprile 2009 : 21:01:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao, volevo sapere da voi, che senza dubbio conoscete meglio di me i gamberi in questione, se dei gamberi visti in un laghetto artificiale di proprietà comunale, possono appartenere a specie autoctone o per forza si tratta di Procambarus...
In pratica vorrei sapere se ci sono delle specie nostrane, e se sì, come si possono distinguere?

NB: nel laghetto sopra citato, gli anfibi sono quasi del tutto assenti...c'è qualche esemplare enorme di rana verde

NB": il laghetto pullula di pesci, poichè è stato creato apposta per praticare la pesca

Modificato da - Chris Tower in data 25 aprile 2009 21:02:59
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Aie
Utente V.I.P.

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


446 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 aprile 2009 : 21:18:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
se lo hai trovato in un laghetto è al 98% un procambarus! il nostro gambero autoctono (Astacus fluviatilis italicus) infatti predilige le acque correnti ed ossigenate. comunque per distinguerli basta vedere la colorazione del carapace che nel primo caso è su tonalità rossastre, mentre nel secondo è sul marroncino. altro modo per distinguerli è per la corporatura che nel procambarus appare leggermente più longilinea, con chele e rostro più lunghi e appuntiti. inoltre, sempre sulle chele il procambarus presenta una piccola emergenza spinosa, assente nel nostro gmabero di fiume.
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triturus
Utente Senior


Città: latina
Prov.: Latina

Regione: Lazio


1918 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 aprile 2009 : 21:20:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
gli unici gamberi autoctoni dovrebbero essere gli autropotamobius pallipes, e da quello che so non se la passano bene...sopravvivono solo in risorgive e particolari ruscelli...dubito siano in un laghetto del genere.


.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra.......
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albill
Utente Senior

Città: Poncarale
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


640 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 aprile 2009 : 21:43:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non dimentichiamoci che i procambarus nn sono gli unici gamberi alloctoni, anche se sono quelli più diffusi e forse pericolosi.

Nel lago di Iseo ci sono moltissimi gamberi che dovrebbero essere Orconectes limosus, sono anchessi pericolosi come i procambarus??

Una domanda....c'è un limite termico in acqua per il procambarus? cioè riesce a colonizzare anche i ruscelletti di collina/montagna abitati dai nostrani? dico questo per capire cosa succedera nel bacino del nostro maggiore lago il Garda in fase di colonizzazione dal procambarus (ben presenti nel mincio).

Alberto
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Chris Tower
Utente Senior


Città: trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


947 Messaggi
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Inserito il - 25 aprile 2009 : 23:48:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Aie:

se lo hai trovato in un laghetto è al 98% un procambarus! il nostro gambero autoctono (Astacus fluviatilis italicus) infatti predilige le acque correnti ed ossigenate. comunque per distinguerli basta vedere la colorazione del carapace che nel primo caso è su tonalità rossastre, mentre nel secondo è sul marroncino. altro modo per distinguerli è per la corporatura che nel procambarus appare leggermente più longilinea, con chele e rostro più lunghi e appuntiti. inoltre, sempre sulle chele il procambarus presenta una piccola emergenza spinosa, assente nel nostro gmabero di fiume.


Grazie per i chiarimenti...
Molto probabilmente allora si tratta di Procambarus: per la colorazione rossastra e le emergenze spinose.
Il laghetto in questione presenta un torrentello di acqua corrente come immissario ed uno come emissario, ma ho controllato e non vi sono gamberi, che evidentemente preferiscono l'acqua ferma, lasciando supporre che si trattino della specie alloctona.
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 aprile 2009 : 13:59:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I grandi laghi con una ricca diversità di fauna ittica difficilmente si riempiranno di procambarus (uova e gamberetti verrebbero divorati subito), almeno chè non vi siano grandi rive di acque basse o pianure alluvionali adiacenti al lago.
Le altre specie del genere Procambarus sono ugualmente dannose, addirittura so che in Italia ci sono specie più grosse ed aggressive del clarkii che sono state anch'esse introdotte.
Tra queste specie (di cui non ricordo il nome), so che ce n'è anche una che si riproduce con grande facilità nei laghi alpini.....e in Italia c'è già....
Il Procambarus clarkii inoltre sembra accorciare la sua latenza invernale ogni anno e anche anticipare il suo ciclo riproduttivo....insomma....è stato bello finchè è durato!

Bernardo Borri
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Aie
Utente V.I.P.

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 26 aprile 2009 : 14:23:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di albill:

Non dimentichiamoci che i procambarus nn sono gli unici gamberi alloctoni, anche se sono quelli più diffusi e forse pericolosi.

Nel lago di Iseo ci sono moltissimi gamberi che dovrebbero essere Orconectes limosus, sono anchessi pericolosi come i procambarus??

Una domanda....c'è un limite termico in acqua per il procambarus? cioè riesce a colonizzare anche i ruscelletti di collina/montagna abitati dai nostrani? dico questo per capire cosa succedera nel bacino del nostro maggiore lago il Garda in fase di colonizzazione dal procambarus (ben presenti nel mincio).

Alberto


per quanto ho potuto notare il P. clarkii predilige acque ferme di pianura, non li ho mai riscontrati in ruscelli o torrenti collinari/montani, dove invece talvolta ho rinvenuto (anche in concentrazioni degne di nota) i nostri gamberi.



ora che triturus mi ci ha fatto pensare: ma il gambero di fiume nostrano è Autropotamobius pallipes o Astacus fluviatilis italicus? su alcune fonti me lo indicano come il primo, in altri come il secondo e in altri come sinonimi...
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albill
Utente Senior

Città: Poncarale
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 26 aprile 2009 : 18:13:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di bernardo borri:

I grandi laghi con una ricca diversità di fauna ittica difficilmente si riempiranno di procambarus (uova e gamberetti verrebbero divorati subito), almeno chè non vi siano grandi rive di acque basse o pianure alluvionali adiacenti al lago.
Le altre specie del genere Procambarus sono ugualmente dannose, addirittura so che in Italia ci sono specie più grosse ed aggressive del clarkii che sono state anch'esse introdotte.
Tra queste specie (di cui non ricordo il nome), so che ce n'è anche una che si riproduce con grande facilità nei laghi alpini.....e in Italia c'è già....
Il Procambarus clarkii inoltre sembra accorciare la sua latenza invernale ogni anno e anche anticipare il suo ciclo riproduttivo....insomma....è stato bello finchè è durato!

Bernardo Borri


Non so, il lago D'Iseo nn è piccolo e ha svariate speci di pesci, eppure ti assicuro che ne ho visti in concentrazioni di almeno 4-6 al mq di gamberi Americani (Orconectes limosus), in zona porto di Provaglio di Iseo, e il Mincio pullula di Procambarus....stiamo a vedere, purtroppo di recente ne ho notati anche in un bellissimo biotopo nelle colline moreniche antistanti il lago di Garda, forse immessi da qualche sconsiderato o portati da uccelli, o anche attaccati a qualche atrezzo da pesca.

Alberto
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triturus
Utente Senior


Città: latina
Prov.: Latina

Regione: Lazio


1918 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 aprile 2009 : 18:27:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
bè i laghetti alpini per lo meno sono abbastanza isolati tra loro...per vederli popolati da questi nuovi gamberi bisogna che arrivi qualche cerebroleso a buttarceli....una possibilità che non è fantascientifica purtroppo...


.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra.......

Modificato da - triturus in data 26 aprile 2009 18:28:02
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perspicillata
Utente V.I.P.

Città: Ancona

Regione: Marche


129 Messaggi
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Inserito il - 26 aprile 2009 : 18:57:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Aie:

[quote]Messaggio originario di albill:


ora che triturus mi ci ha fatto pensare: ma il gambero di fiume nostrano è Autropotamobius pallipes o Astacus fluviatilis italicus? su alcune fonti me lo indicano come il primo, in altri come il secondo e in altri come sinonimi...


Austropotamobius italicus
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Aie
Utente V.I.P.

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


446 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 aprile 2009 : 19:17:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di perspicillata:

Messaggio originario di Aie:

[quote]Messaggio originario di albill:


ora che triturus mi ci ha fatto pensare: ma il gambero di fiume nostrano è Autropotamobius pallipes o Astacus fluviatilis italicus? su alcune fonti me lo indicano come il primo, in altri come il secondo e in altri come sinonimi...


Austropotamobius italicus
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grazie mille per il chiarimento!
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Aie
Utente V.I.P.

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


446 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 aprile 2009 : 19:53:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di bernardo borri:


Le altre specie del genere Procambarus sono ugualmente dannose, addirittura so che in Italia ci sono specie più grosse ed aggressive del clarkii che sono state anch'esse introdotte.
Tra queste specie (di cui non ricordo il nome), so che ce n'è anche una che si riproduce con grande facilità nei laghi alpini.....e in Italia c'è già....


Bernardo Borri
Pacifastacus leniusculus è presente nell'arco alpino, potrebbe essere lui? ci sarebbe anche Astacus leptodactylus che dovrebbe essere potenzialmente pericoloso date anche le dimensioni che può raggiungere (quasi il doppio del clarkii), ma non conosco la sua distribuzione nel nostro paese.
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Fabio F
Utente Senior

Città: -

Regione: Marche


1079 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 aprile 2009 : 11:07:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Uao ragazzi quante risposte! Continuo ad osservare la dieta vegetariana di procambarus, si è pappato una quantità industriale di fontinalis, aveva ragione triturus
Sono quasi giunto a questa conclusione: i problemi dati dal procambarus sono strettamente legati all'alta densità della popolazione (come tutti i predatori del resto), cosa che si verifica molto facilmente nel gambero rosso vista la sua prolificità. E' questo il suo punto di forza. Continuo a pensare che questo alieno non sia una macchina da guerra, non ha capacità e strumenti per essere un predatore infallibile, ma deve essere messo in condizione di non nuocere, ribadisco, contenendo la popolazione. E qui ritorniamo alle reti. E' logico che una rete in un lago non avrebbe alcun effetto, ma i grandi laghi non sono ideali per gli anfibi, a meno che non abbiano sponde basse e ricche di vegetazione. L'idea che proponnevo è per i piccoli stagni e raccolte d'acqua in cui coabitano i nostri anfibi e i gamberi. Prendo ad esempio la raccolta d'acqua a castelfidardo sotto l'autostrada in cui erano presenti i punteggiati postata da perspicillata se ricordo bene. Lì c'erano dei buchi regolari che facevano presupporre tane di gamberi. Una di queste reti innanzitutto darebbe la certezza che siano presenti, poi sarebbe in grado di diminuire notevolmente la popolazione se non sradicarla completamente. Torneranno direte voi, ma questi interventi se fatti sistematicamente e nel tempo porteranno a buoni risultati.
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Fabio F
Utente Senior

Città: -

Regione: Marche


1079 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 aprile 2009 : 11:25:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
per perspicillata:
grazie per le citazioni sul clarkii!!
Conosci David Fiacchini?

Per Bernardo:
Tranquillo, non darò in pasto ovature di alcun tipo al procambarus
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 aprile 2009 : 14:23:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Arrivo solo adesso, ma ho letto tutta la discussione, ec'è poco da aggiungere.
Questi gamberi alieni sono un grosso problema, ma non l'unico, e lo sono sopratutto in pianura, ma anche poco più sù.
Ho letto comunque di una eradicazione avvenuta con la pesca in uno stagno; anno dopo anno ne sono stati catturati sempre di meno, fino alla scomparsa (il biotopo è stato però recintato successivamente, per impedire nuovi arrivi). Laddove arrivano nitticore, aironi e compagnia, i problemi si risolvono da soli, ma non tutti i luoghi acqautici hanno caratteristiche adatte alla predazione da parte di questi uccelli (tagni o fossi un po' profondi, ad esempio).
E' una brutta guerra, ma va combatutta. Ogni ambiente comunque reagisce in modo diverso. Gli amici del Parco della Piana di Sesto F.no purtroppo non sembrano avere esperienze molto positive...
Quello che possimao fare è di sicuro diffondere la cultura di non introdurre speci eliene.

Ric
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AleP
Utente V.I.P.


Città: Verona


434 Messaggi
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Inserito il - 27 aprile 2009 : 15:06:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vedo che la discussione si e' molto ampliata.
Vorrei fare alcuni commenti sul Procambarus. Innanzitutto e' stato accerato che gli individui giovani tendono ad essere predatori mentre gli adulti si spostano verso una dieta tendenzialmente vegetariana. Questo spiega le osservazioni fatte in acquario e rende anche, a parere di alcuni, sconsigliabile l'uso delle nasse perche' arricchierebbero la popolazione di giovani predatori che pare siano piu' dannosi degli adulti. Voglio aprire una parentesei sulle nasse: avendole usate in passato per raccogliere ditiscidi vi suggerisco di fare molta attenzione poiche' i poveri coleotteri acquatici e pure i girini di rana verde (esperienza personale)entrano nelle nasse ben piu' dei gamberacci e spesso e volentieri ci muoiono in massa.
Riguardo alle aumentate popolazioni di aironi ecc. a mio avviso la cosa non e' molto positiva anche perche' le rane sono un ottimo boccone per gli aironi, e lo stesso gli indifesi girini (come altri hanno gia' sottolineato)!
Concordo che l'introduzione di pesci, di qualunque specie, vada evitata dove non c'erano mai stati, onde non aggiungere ulteriori fattori di squilibrio.
Allego, per dare una nota di ottimismo, foto delll'autoctono gambero italico (Austropotamobius pallipes o italicus che sia, spero di non sbagliarmi), che ho scattato di recente durante una gita ad acque ancora incontaminate...
Ciao


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Nemici naturali degli anfibi
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AleP
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perspicillata
Utente V.I.P.

Città: Ancona

Regione: Marche


129 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 27 aprile 2009 : 15:57:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Fabio F:

per perspicillata:
Conosci David Fiacchini?


ciao Fabio,
si, lo conosco.

Per il contenimento dei gamberi alloctoni sono d'accordo con te: in ambienti confinati (piccoli stagni, canali, ecc.) un costante e continuo contenimento dell'alieno, mediante opportuni sistemi non invasivi o dannosi per le altre specie, potrebbe dare ottimi risultati.
ciao
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Fabio F
Utente Senior

Città: -

Regione: Marche


1079 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 aprile 2009 : 19:02:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ah, per quanto riguarda il basso bacino del chienti conosco bene la storia del tricloroetano e dei solventi chimici per il lavaggio dei fondi. Il mercato calzaturiero in questa zona ha fatto la fortuna di tanti ma ha rovinato l'ambiente! Ultimamente però sembra che qualcosa si muova come l'obbligo per le attività ricadenti nel sito di captare l'acqua, filtrarla col carbone attivo e reimmetterla in falda. Non so se venga realmente fatto. Sono pronti i risultati delle analisi per cercare tracce di composti organici alogenati su un terreno ricadente nel sito, le ritirerò a giorni e sembra siano negative. L'inquinamento da questo solvente sembra essere in regresso.
Ieri sono stato all'Infernaccio, gran bel posto! Immagino lo conosci... Che ne dici, magari qualche volta ci si incontra per vedere qualche bel posto qui in zona? Naturalmente incontro aperto a tutti!
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