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 Emmericia patula (Brumati, 1838) nel Fiume Tirino(PE)
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 10 aprile 2009 : 18:01:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'ultimo esemplare della seconda foto somiglia a Bitynia leachi ma ha il labbro apparentemente espanso,potrebbe corrispondere all'esemplare fotografato sulla ovatura in discussione.
Non mi sembra che stia deponendo ma che ci stia sopra con il piede.
Alla luce degli studi di Gloer andranno riesaminate molte cose,l'area del Tirino è una di quelle aree grige, e ce ne sono numerose in Italia,in cui nessuno ha mai studiato.
Bisognerà riesaminare queste popolazioni del Tirino che si annunciano molto interessanti.
Non riesco a trovare la descrizione di Emmericia ventricosa Brusina,1870, Ermanno mi puoi aiutare?



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


9027 Messaggi
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Inserito il - 10 aprile 2009 : 20:37:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cercando informazioni sulla specie ho trovato:

Monographie du genre Emmericia (1880) di Bourguignat, Jules René.

Vi sono descritti un enorme numero di taxa,purtroppo senza illustrazioni.
Per ognuno comunque è specificata la località di provenienza.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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ang
Moderatore


Città: roma

Regione: Lazio


11322 Messaggi
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Inserito il - 10 aprile 2009 : 20:59:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
complimenti a tutti per questa discussione, da quando ero intervenuto c'è stata una moltiplicazione di specie, ingenuamente non avevo pensato alla possibilità che nell'acquario ci potessero essere più specie
non ho informazioni sul modo di deporre le uova in Emmericia, qualcuno sa qualcosa in più?

ciao

ang
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RobertoPE
Moderatore


Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


1934 Messaggi
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Inserito il - 10 aprile 2009 : 21:03:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non immaginavo di creare tutto questo trambusto con le mie foto, pertanto cerchiamo di vederci chiaro ricominciando con più ordine.

Ho raccolto e fotografato n.3 esemplari, che mi sembravano della stessa specie, per confrontarne il labbro ed ho cercato di sistemarli nel miglior modo possibile come spiegato da Sandro.
Queste dovrebbero essere tutte Emmericia patula (Brumati, 1838) o sbaglio?

Immagine:
Emmericia patula (Brumati, 1838) nel Fiume Tirino(PE)
129,86 KB

Ciao.
Roberto
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garagolo
Moderatore


Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


3491 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 aprile 2009 : 22:01:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si, queste dovrebbero essere tutte Emmericia patula !

Ciao

Ale
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


9027 Messaggi
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Inserito il - 10 aprile 2009 : 22:39:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di RobertoPE:

Non immaginavo di creare tutto questo trambusto con le mie foto, pertanto cerchiamo di vederci chiaro ricominciando con più ordine.


Immagine:
Emmericia patula (Brumati, 1838) nel Fiume Tirino(PE)
129,86 KB

Ciao.
Roberto

Gli esemplari del Tirino sono piuttosto diversi da quelli postati da fern.

Emmericia patula (Brumati, 1838)
Emmericia patula (Brumati, 1838) nel Fiume Tirino(PE)


Emmericia patula (Brumati, 1838) nel Fiume Tirino(PE)


La varice è molto più marcata negli esemplari veneti,così come l'ispessimento labiale che appare costantemente opaco mentre è trasparente negli esemplari abruzzesi,anche la forma dei giri è diversa,molto bitynoide negli esemplari del Tirino,queste carattereistiche li portano a somigliare ad alcune popolazioni transadriatiche più che a quelle venete.
Queste sono solo le prime impressioni,bisognerà studiare la variabilità di questa popolazione prima di poter avanzare delle ipotesi.
Per il momento la classsificherei Emmericia cf.patula.

Il trambusto è molto positivo,è un indice dell'interesse della voglia di apprendere quando si verifica un fatto nuovo ed inaspettato.
Solo da un dibattito aperto può scaturire una decisione condivisa.



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Sandro
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Ermanno
Moderatore


Città: Longare
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


6436 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 11 aprile 2009 : 07:45:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ora non ricordo l'intervento di Fern, ma a giudicare dalle sue foto, penso che i quattro esemplari illustrati appartengano a due popolazioni distinte ... i due poverini a destra , presentano un guscio non molto dissimile da quelli del Tirino ... spire più convesse ... labbro più leggero.

Qui nel Veneto, ho osservato "notevoli" variazioni nelle conchiglie delle varie popolazioni e che al momento, considero o consideravo fenotipiche.
Esemplari rinvenuti in ambienti fluviali, di roggia o fossati, presentano per lo più conchiglie opache, spesse, variamente colorate ... mentre nelle aree sorgentizie , presentano conchiglie leggere, semitrasparenti e di aspetto corneo.

Ermanno
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2348 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 aprile 2009 : 16:06:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao, molto interessante questo ritrovamento, che conferma o che la specie ha una distribuzione piu' complessa di quella ufficiale o il nostro mollusco si sta diffondendo in maniera poco comprensibile. Per quanto riguarda la sua introduzione in Svizzera e in Francia l'ipotesi (mi pare del Gloer) e' che abbia viaggiato attaccata alle barche dei turisti. E' sicuramente una specie variabile se penso al numero incredibile di sinonimi riportati dall'Alzona (tutti di Bourguignat).
Per rispondere a Ermanno, gli esemplari cariati venivano da Riva, praticamente dal lago di Garda, mentre i piu' grossi e robusti sono berici. Aggiungo un'osservazione sulla colorazione: il colore scuro e' dovuto a un'incrostazione di alghe; quel che adesso e' marrone nei miei esemplari era verde-nero in origine.

fern
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


9027 Messaggi
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Inserito il - 15 aprile 2009 : 03:14:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vista la variabilità della specie considererei anche questa popolazione abruzzese Emmericia patula in attesa che studi approfonditi chiariscano se è una popolazione autoctona oppure importata dal nord.



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Sandro
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