in passato reperimento e analoga determinazione (nb: presso altro forum), ma cromatismi diversi. Stessa struttura labirintica dell'imenio e imbrunimento al tocco. E' tutto ok oppure no ? grazie ciao Alvise
seguono foto
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Modificato da - Alvise in data 09 aprile 2009 00:56:56
Prendendo in considerazione solo le caratteristiche macroscopiche sarei più orientata per Gloeophyllum trabeum. Infatti escluderei G. abietinum perché ha un imenoforo poco poroide e più "lamellato" e G. sepiarium perch ha una superficie pileica spesso zonata(non sempre) ed un imenoforo pure prevalentemente lamellato. Quindi sarei per G. trabeum, ma aspettiamo la microscopia
mi spiace, ma non ho pratica con lo studio microscopico dei polyporales. La mia richiesta di determinazione era più che altro dettata dalla curiosità. Se tuttavia qualcuno/a degli illustri moderatori e/o altri degli intervenuti alla discussione,è interessato allo studio, posso spedire. Ho conservato infatti alcuni carpofori (di cui più tardi allego magari foto). Pregasi ev. fornire per MP le coordinate postali. ciao Alvise
-la superficie sterile si presenta di colore marrone con presenza di piccole protuberanze nodulose;
-la superficie poroide appare labirinti forme con tendenza a diventare lamellata; a questo proposito risultano significative le immagini postate da Salvatore che mostrano la modifica della superficie fertile dello stesso campione ritrovato in diversi periodi (chiedo conferma a Salvatore se trattasi dello stesso carpoforo…..);
Osservazioni e considerazioni sui caratteri microscopici:
Spore lisce, cilindriche e leggermente ripiegate su un lato, misure:
Label Lunghezza Larghezza Q 1 Min 6.900 3.060 2.090 2 Media 8.157 3.404 2.396 3 Max 10.190 3.770 2.870 4 Varianza 0.662 0.037 0.035
Sitema ifale trimitico: ife generatrici con Gaf, ife scheletriche a parete ispessita di colore giallo/bruno, presenza di ife connettive ramificate e sinuose. Osservati basidi tetrasporici. I cistidi sono di forma variabile da clavati ad affusolati ; osservati con una certa difficoltà alcuni cristalli apicali sui cistidi affusolati; la colorazione di questi elementi sterili è ialino/giallastro.
Valutando questi elementi scarterei l’ipotesi Gloeophyllum abietinum per l’assenza di cistidi a parete chiaramente ispessita; G.sepiarium e G.trabeum potrebbero avere caratteri micro sovrapponibili, ma la forma ripiegata delle spore , la presenza di cristalli all’apice dei cistidi e soprattutto i caratteri morfologici descritti da Annarosa mi sembrano consoni a quelli di G.trabeum.
Cosa ne pensate?
Se non ci sono pareri contrari archivierei questa raccolta come Gloeophyllum trabeum; chiederei cortesemente a Salvatore di fornire i seguenti dati: località della raccolta, data raccolta, habitat e substrato. Ciò permetterà di inserire l’exsiccatum nell’erbario virtuale delle Aphyllophorales.
ciao Fomes, confermo trattasi dello stesso carpoforo della prima serie di macrofoto. Gli altri dati richiesti sono: 1) località raccolta: Monte Arci (OR) 2) data raccolta: 07/aprile/2009 3) habitat: bordura di bosco misto, giovani Quercus ilex + Pinus pinaster 4) substrato: Pinus pinaster
Complimenti a Fomes per l'ottima analisi "pasquale"!! Anche io propendo per G. trabeum, anche per la poca tomentosità della superficie superiore e per la larghezza delle spore, oltre che per tutti gli altri elementi già citati. Unica cosa che considerei importante e non è stata citata: la frequenza dei pori nei punti dove sono più fitti??
Di seguito posto le immagini ingrandite della superficie imeniale dei carpofori. Mi sembra che si possa notare la modifica subita dalla superficie poroide ......