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 di Natura Mediterraneo
 


ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6702 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 24 marzo 2009 : 20:31:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Marmoratus:
Io conosco il problema chitidriomicosi, ma moltissimi altri no. Secondo me sarebbe utile pubblicare una discussione con foto di animali ammalati, misure preventive ed eventuali prodotti sterilizzanti.


Sono d'accordissimo sull'aprire una discussione sulla chitidriomicosi: aggiungo che si potrebbero inserire delle cartine (se volete le faccio io, partendo dalla località o dalle coordinate), in modo da segnalare i luoghi dove prestare particolare attenzione quando andiamo in escursione.

Marmoratus: vuoi iniziarla tu?

Dario.


"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 marzo 2009 : 21:19:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vi pongo una domanda provocatoria, che mi ha ispirato questo topic, siamo proprio sicuri che in Italia il problema maggiormente impellente per i nostri anfibi sia la chitridiomicosi?

p.s. aspetto ancora di sapere quanti fossero questi girini da salvare...

Dario
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Chris Tower
Utente Senior


Città: trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


947 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 24 marzo 2009 : 22:55:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non è senza dubbio il problema più urgente da affrontare ma io personalmente sono interessato all'argomento e non disdegnerei una discussione in merito.

Modificato da - Chris Tower in data 24 marzo 2009 22:56:36
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 25 marzo 2009 : 08:03:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di D21:


Sono d'accordissimo sull'aprire una discussione sulla chitidriomicosi: aggiungo che si potrebbero inserire delle cartine (se volete le faccio io, partendo dalla località o dalle coordinate), in modo da segnalare i luoghi dove prestare particolare attenzione quando andiamo in escursione.

Marmoratus: vuoi iniziarla tu?


beh...Dario...mi sembra doveroso che ad iniziarla dovrebbe essere chi l'ha tirata in ballo.... non ti sembra più giusto ?

Beppe
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 marzo 2009 : 08:36:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La provocazione di "perfect" è piuttosto calzante. Comunque ritengo anche io interessante se qualcuno di voi propone na discussione pratica sulla chitridomicosi.
Il nostro obbiettivo è del resto anche quello di diffondere certe informazioni.

Ric
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


0 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 25 marzo 2009 : 09:31:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sapete una cosa?! Quando leggo delle severissime norme di tutela che sanzionano gravemente chi cattura dei girini di rospo, e poi leggo che verranno eliminate o ridimensionate tutte le leggi di tutela del territorio con possibilità di edificare anche sulle coste ecc mi sembra di essere a Bisanzio, in cui, in procinto di essere espugnata dal Gran Sultano si dibatteva sul sesso degli angeli...

Quanto alle patologie ne so poco; ma ripeto, data la erraticità dei rospi e alcune rane, considerando la natura della campagna romana, piatta e senza ostacoli naturali spostare di qualche kilometro gli esemplari non credo possa essere il principale fattore veicolante.

Inoltre dimostrano di potersi spostare anche in zone densamente urbanizzate, ecco la schermata del mio quartiere e il muro di palazzi e la selva di strade e soprattutto traffico veicolare che hanno sfidato per giungere fino nel mio giardino sito più o meno al centro del cerchio...Giardino contornato da un muro..
Il lembo di campagna più vicino dista 500 metri e le pozze d'acqua anche di più.
A destra il serpentone del Tevere, quell'oggetto a forma di cuore è un laghetto artificiale in un parco pubblico.
Il quartiere è delimititato a destra da una ripida scarpata.

Immagine:
si possono salvare?
104,33 KB

Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.

Modificato da - u / c in data 25 marzo 2009 09:44:46
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Stefano Doglio
Utente Senior

Città: Roma

Regione: Lazio


1599 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 marzo 2009 : 09:57:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
anch'io non credo sia un grosso problema spostare di qualche km dei girini di rospo, animali comunque piuttosto mobili e diffusi. Peraltro non conosco casi di chitridiomicosi riguardanti il Bufo viridis s.l. (nel caso qualcuno conosce dei lavori che ne parlino ne sono molto interessato), mentre popolazioni di Bufo bufo in declino a causa del fungo sì (ad es. in Spagna). Riguardo ad articoli sul chitridio tra un attimo inizio una nuova discussione con qualche link
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 marzo 2009 : 19:08:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'immagine dal satellite di "Tartagnan" è molto esplicativa e rende i nostri rospi dei veri e propri eroi.
La chitridiomicosi non va sottovalutata, poiché è un nemico subdolo, ma è ovvio che il primo nemico degli anfibi è la distruzione degli habitat e la semplificazione del paesaggio.

Ric
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 marzo 2009 : 19:09:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io sono dell'idea che in questo topic ci sia un fraintendimento di fondo...gli anfibi, data la passione emotiva che i loro sostenitori provano per essi (me per primo) spesso finiscono per essere considerati tutti quanti delle specie totemiche da venerare e li si finisce per estrapolare del tutto dalla dinamica ecologica.

Qui abbiamo una manciata di girini di rospo comune, che se non vengo ancora smentito, per me sono solo il risultato di una o poche altre coppie erratiche che hanno colonizzato questo stagno e non di una vera e propria popolazione stabile che stanno per essere interrati...ma mi chiedo, a questo punto, non sarebbe necessario intervenire anche per salvare l'infinità di invertebrati presenti in acqua, o vogliamo parlare della coppia di cannaiole che sta iniziando la nidificazione tra la vegetazione palustre? Magari potrebbe esserci persino una sparuta Emys nascosta nel canneto...
Vi sto evidentemente provocando perché, sempre più spesso leggo in questa sezione di spostamenti di tritoni da una parte e di rane da un'altra come se il problema degli anfibi si risolvesse o si mitigasse salvando una manciata di girini che se anche portassimo artificialmente tutti alla metamorfosi avrebbero naturalmente pochissime possibilità di arrivare all'età adulta e riprodursi.
Se l'ecologia ci insegna qualcosa, è proprio che l'individuo volenti o nolenti conto poco più di nulla, è un habitat idoneo che permette la sopravvivenza e la salvaguardia di una specie e non le attività alla "greenpace" e sappiamo tutti bene che parlare di habitat idonei nel mondo anfibio presuppone che di habitat se ne conservino almeno uno terrestre ed uno acquatico.

Tutta questa manfrina per suggerire a tutti di non improvvisarsi salvatori della domenica ma di concentrarci sull'idea che l'unica strada da perseguire è quello del ripristino e, perché no, della creazione di nuovi habitat dove queste specie meravigliose possano riprodursi.

Dario

Modificato da - perfect in data 25 marzo 2009 19:11:28
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Marmoratus
Utente Senior

Città: Ferrara
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


570 Messaggi
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Inserito il - 25 marzo 2009 : 21:58:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
[/quote]...ma mi chiedo, a questo punto, non sarebbe necessario intervenire anche per salvare l'infinità di invertebrati presenti in acqua, o vogliamo parlare della coppia di cannaiole che sta iniziando la nidificazione tra la vegetazione palustre? Magari potrebbe esserci persino una sparuta Emys nascosta nel canneto...
[/quote]

Quello che dici è giusto. Spesso, prima che maceri o fossati venissero cementificati o coperti, ho cercato di recuperare di tutto, persino le larve di ditisco e qualche pianta. Purtroppo, nonostante il mio giardino sia grande, non è infinito e alla fine non ho più spazio per niente... Il punto fondamentale non è la manciata di girini singola, ma TUTTE le manciate di girini o altro strappati da morte certa che fanno la differenza. Da un macero ormai coperto, cinque anni fa presi 5 girini di rana verde e una femmina di crestato allo stato larvale. Oggi ho decine di rane che vagano nel mio giardino e in quelli dei vicini, colonizzando persino le vecchie vasche da bagno unsate per annaffiare gli orti... e centinaia di crestati che ho in parte ricollocato nelle vasche all'aperto dei miei amici (senza pesci, ovviamente). Il punto è questo: se io salvo 5 girini, triturus ne salva 50 di hyla, Tizio salva degli invertebrati, Caio 3 emys e altri 2000 in Italia salvano qualcosa, alla fine ricollocandoli in modo adeguato (un nuovo macero, una vasca in giardino o altro ambiente idoneo) si avranno nuovi punti di partenza e nuove possibilità per anfibi e compagnia bella. Chiaramente cercando di fare tutto compatibilmente con le leggi. Io credo che, nonostante gli amanti della natura possano fare errori più o meno involontari, è anche grazie a molti di loro (noi) che si ottiene qualche risultato

Gazzotti Roberto
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Marmoratus
Utente Senior

Città: Ferrara
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


570 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 25 marzo 2009 : 22:04:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di D21:

Messaggio originario di Marmoratus:
Io conosco il problema chitidriomicosi, ma moltissimi altri no. Secondo me sarebbe utile pubblicare una discussione con foto di animali ammalati, misure preventive ed eventuali prodotti sterilizzanti.


Sono d'accordissimo sull'aprire una discussione sulla chitidriomicosi: aggiungo che si potrebbero inserire delle cartine (se volete le faccio io, partendo dalla località o dalle coordinate), in modo da segnalare i luoghi dove prestare particolare attenzione quando andiamo in escursione.

Marmoratus: vuoi iniziarla tu?

Dario.


"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)



Lo farei volentieri ma fortunatamente nella mia zona non ho riscontrato la malattia,anche perchè per potersi ammalare gli anfibi devono essere presenti... e qui da me, a parte qualche zona isolata, di anfibi non se ne vedono quasi più...

Gazzotti Roberto
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giorsb
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


629 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 27 marzo 2009 : 00:09:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dario circa il triplo di quelli che vedi! scusa il ritardo!
purtroppo del laghetto è rimasto poco più di una pozzanghera!


Giors
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 marzo 2009 : 09:12:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciò che ha scritto "perfect" è condivisibile, ma anche quanto detto da "Marmoratus". Nella sostanza le due cose non sono affatto in contrasto. E' ovvio che è più importante preservare un habitat che salvare qualche girino, mi sembra ovvio. Ma non penso che chi si prende la briga di salvare qualche girino non aspiri a tutelare habitat residui o a crearne di nuovi là dove sono spariti. Io stesso ho effettuato operazioni di salvataggio per poi reimmettere i neometamorfosati al loro posto di origine, ma altre volte ho trovato i siti ridotti ad una discarica di leganme o laterizio. Alcune zone umide in Val di Cornia vicino alla zona industriale, attualmente degradate e usate in parte come discariche abusive, ma ancora ben popolate di tritoni (i cosiddetti "prati allagati" che "triturus" ha conosciuto, anche se in inverno), sono previste nel PRG diventare zona artigianale... Quindi, quando arriverà il momento degli scavi e dei rinterri, cercehrò e come di prendere bestiole per metterle altrove. E' ovvio che la prima carta che giocherò sarà quelle di provare a far realizzare siti idonei in adiacenza, ma nel caso specifico dubito di riuscirci.

Ric
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