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Pag.di 3

Alberto Gozzi
Moderatore


Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


26216 Messaggi
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Inserito il - 12 novembre 2005 : 22:41:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
3 dia

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DGPV dissesti di versante
198,69 KB

alberto tn 1
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Alberto Gozzi
Moderatore


Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


26216 Messaggi
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Inserito il - 12 novembre 2005 : 22:43:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
4 dia ed ultima

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DGPV dissesti di versante
170,87 KB


un saluto a tutti...................alberto

alberto tn 1
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
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Inserito il - 13 novembre 2005 : 07:21:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Impressionante! Grazie a Bruno e Alberto, davanti a spettacoli così, mi sento ancora più consapevole dell'uomo come il nuovo arrivato sulla Terra. Alberto la tua ultima foto è da concorso, bellissima, Sarah

L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi.
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bruno
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


1130 Messaggi
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Inserito il - 13 novembre 2005 : 10:59:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'orma di carnivoro fotografata da Alberto l'ho fotografata anch'io, molto più degradata dal passaggio di non so quanti curiosi che toccano e toccano. D'altra parte non si può mettere sottovetro tutto.
PS Stefania tiene a sottolineare che non solo ha trovato le eriche, ma le ha anche fotografate. I complimenti devono andare a lei.
Ciao

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102,22 KB

Bruno
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Alberto Gozzi
Moderatore


Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


26216 Messaggi
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Inserito il - 13 novembre 2005 : 12:32:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao


...chiedo scusa...

...omaggiando Stefania.......................alberto

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92,91 KB

alberto tn 1
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Stefania
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


2807 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 novembre 2005 : 17:02:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Alberto, ma non è il caso!! (anche se, come Lorenzo, sono "malata" di orchidee!!)
Il fatto è che il Bruno è un LADRO di immagini (per fortuna, solo delle mie!!)

cari saluti, grazie dell'omaggio
Stefania
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bruno
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 15 novembre 2005 : 19:12:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non rispondo alle basse insinuazioni di Stefania.
Ma propongo qualche altra considerazione, contaminando, come spesso faccio la discussione.
Su questa frana, ancora qui e là in movimento, ci crescono una serie di alberi ed arbusti, spesso bonsai per l'estrema aridità e povertà del suolo. Anche il pino mugo vi cresce, anche se a una quota di soli 500 metri.
Eccone un esempio.

Pinus Mugo
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128,89 KB


Sullo sfondo, a sinistra un pezzettino della zona industriale di Rovereto e la montagna che è il Cornetto di Bondone
Ciao


Bruno
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bruno
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


1130 Messaggi
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Inserito il - 15 novembre 2005 : 19:17:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Qualche particolare della pianta:

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118,17 KB

Immagine:
DGPV dissesti di versante
99,75 KB



Bruno
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bruno
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 15 novembre 2005 : 19:19:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ed ora il cono

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DGPV dissesti di versante


Bruno
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Cello
Utente Senior


Città: Cuggiono

Regione: Lombardia


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Inserito il - 16 novembre 2005 : 08:38:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Eccone un esempio.

Pinus Mugo
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128,89 KB


Si ottiene un' ottima grappa




Osa, osa sempre e sarai simile ad un Dio
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bruno
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 16 novembre 2005 : 19:20:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì, anche se ad essere pignoli è una soluzione idralcolica.
Ci vuole tanto zucchero da coprire le gemme del mugo. Tutto ciò va lasciato al sole per un bel po'. Poi si aggiunge le grappa o qualcosa di adeguatamente alcoolico.
Fa passere il catarro. (bisogna berne abbastanza)
Ciao

Bruno
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Cello
Utente Senior


Città: Cuggiono

Regione: Lombardia


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Inserito il - 17 novembre 2005 : 08:11:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Citazione:
Messaggio inserito da bruno

Sì, anche se ad essere pignoli è una soluzione idralcolica.
Ci vuole tanto zucchero da coprire le gemme del mugo. Tutto ciò va lasciato al sole per un bel po'. Poi si aggiunge le grappa o qualcosa di adeguatamente alcoolico.
Fa passere il catarro. (bisogna berne abbastanza)
Ciao

Bruno



Si la tecnica è quella, comunque è buona, buona.....

Osa, osa sempre e sarai simile ad un Dio
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Cello
Utente Senior


Città: Cuggiono

Regione: Lombardia


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Inserito il - 17 novembre 2005 : 08:19:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Citazione:
Messaggio inserito da bruno

Oh che bello, Cello. (scusa l'allitterazione).
Mi potresti dare qualche indicazione?
A scuola (V liceo scientifico)vorrei trattare temi simili, comunque legati ad una lettura del territorio.
Intanto mando una foto che non so se sia DGPV. Sono i Lavini di Marco, vicino a Rovereto. Citati da Dante nella D.C. e da Paolo Diacono, storico longobardo dell'800 D.C.
A presto Bruno

OK scusa per il ritardo secolare con cui rispondo, ma ho avuto un po' di problemini sul lavoro a seguito di scadenze imminenti. Quale indicazioni vuoi con precisione. A riguardo della foto si vedono molto bene le nicchie di distacco, ma viste cos' non so' se affermare che sia una DGPV. Per dirlo con certezza ci vorrebbe un sopraluogo a vedere il panorama con differenti luci, infatti per vedere molte cose serve una luce dettagliata e spesso con luci differenti si vedono molti particolari invisibili in altri contesti. A questo per affermare che sia una DGPV bisognerebbe fare qualche giretto direttamente in situ a vedere se ci sono quelle morfologie tipiche delle DGPV, ese,pio trincee, contropendenze, rughe di opressione, scarpate, ammassi fratturati e basculati al piede in compressione, geometrie strane per versanti sani ( dalla foto non direi che siamo in queste situazioni). Ricordiamoci che parlando di DGPV si tratta di argomenti abbastanza incasinati di cui tuttora non c'è accordo scientifico sulle loro strutture ed evoluzioni e spesso si prendono fischi per fiaschi. Comunque se hai bisogno di qualcosa anche di dettaglio fammi sapere anche per mail, sono più che felice di aiutarti se posso.
Ciao




Bruno



Osa, osa sempre e sarai simile ad un Dio
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bruno
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 17 novembre 2005 : 14:15:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Citazione:
Messaggio inserito da Cello
[

OK scusa per il ritardo secolare con cui rispondo, ma ho avuto un po' di problemini sul lavoro a seguito di scadenze imminenti. Quale indicazioni vuoi con precisione. A riguardo della foto si vedono molto bene le nicchie di distacco, ma viste cos' non so' se affermare che sia una DGPV. Per dirlo con certezza ci vorrebbe un sopraluogo a vedere il panorama con differenti luci, infatti per vedere molte cose serve una luce dettagliata e spesso con luci differenti si vedono molti particolari invisibili in altri contesti. A questo per affermare che sia una DGPV bisognerebbe fare qualche giretto direttamente in situ a vedere se ci sono quelle morfologie tipiche delle DGPV, ese,pio trincee, contropendenze, rughe di opressione, scarpate, ammassi fratturati e basculati al piede in compressione, geometrie strane per versanti sani ( dalla foto non direi che siamo in queste situazioni). Ricordiamoci che parlando di DGPV si tratta di argomenti abbastanza incasinati di cui tuttora non c'è accordo scientifico sulle loro strutture ed evoluzioni e spesso si prendono fischi per fiaschi. Comunque se hai bisogno di qualcosa anche di dettaglio fammi sapere anche per mail, sono più che felice di aiutarti se posso.
Ciao





Non so nemmeno io che cosa voglio, se non mostrare qualche cosa ai miei studenti che possano vedere con i loro occhi e, magari provare a leggere e interpretare.

Hai qualche pubblicazione da consigliarmi?


In quanto alla grappa ti consiglio il distillato di radice di genziana è veramente una cosa indescrivibile. Lo fanno a Borzago, nelle Giudicarie. Ciao

Bruno
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Stekal
Moderatore


Città: CANTU'
Prov.: Como

Regione: Lombardia


4435 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 10 febbraio 2006 : 20:14:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Cello, è un pò che non si parla in questa discussione... scusami per la raffica di domande: queste frane incombono su qualche insediamento? Sono monitorate? Se si, con che strumentazione? Che velocità di spostamento hanno?
E' ormai parecchio tempo che mi sto specializzando sul GPS, e uno dei suoi usi è proprio quello di monitorare la frane di scivolamento con una rete geodetica, magari di Stazioni Permanenti. In generale questo metodo viene utilizzato o è ritenuto ancora troppo costoso? Cosa ne pensa un geologo delle sue potenzialità?
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Cello
Utente Senior


Città: Cuggiono

Regione: Lombardia


4727 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 14 febbraio 2006 : 12:05:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Stekal:

Ciao Cello, è un pò che non si parla in questa discussione... scusami per la raffica di domande: queste frane incombono su qualche insediamento? Sono monitorate? Se si, con che strumentazione? Che velocità di spostamento hanno?
E' ormai parecchio tempo che mi sto specializzando sul GPS, e uno dei suoi usi è proprio quello di monitorare la frane di scivolamento con una rete geodetica, magari di Stazioni Permanenti. In generale questo metodo viene utilizzato o è ritenuto ancora troppo costoso? Cosa ne pensa un geologo delle sue potenzialità?


Per quanto riguarda quelle mostrate nelle foto si, su piccoli paesi (Isola) ma il maggior problema è che a Isola esiste un bacino artificiale (Vajont insegna). Comunque qui non siamo nelle stesse situazioni geologiche e quindi non ci "dovrebbero essere problemi". Comunque queste frane hanno movimenti molto lenti che difficilmente hanno influenza sulla vita dell'uomo, almeno fino a quando non collasano (vedi Val Pola). Le velocità di movimento per queste strutture (in generale e non per quelle delle figure) sono dell'ordine del millimetro l'anno.

Non sono monitorate, avevo fatto io uno studio sulla Val Febbraro che avrebbe dovuto portare al monitoraggio ma tutto è naufragato nel nulla per mancanza di soldi al CNR. Si pensava di monitorare le trincee naturali che si formano a monte della struttura con estensimetri a filo e posizionando delle stazioni GPS.

Per quanto riguarda il GPS si viene usato ed in differenti lavori ha già dimostrato ottime potenzialità se si abbina alle stazioni sulla frana una o più stazioni di riferimento posizionate in punti ritenuti stabili. Per quanto riguarda i costi generalmente non sono proibitivi, il problema è che nell'università italiana spesso avere un telefono in ufficio è un costo proibitivo (esperienza personale) ma questa è un altra polemica, lasciamo perdere.

"Osa, osa sempre e sarai simile ad un Dio"
"Se mi fosse dato di vivere senza la possibilità di sognare e di lottare per un sogno, bello quanto inutile, sarei un uomo finito"
G. Gervasutti.
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macromicro
Utente Super


Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


7113 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 14 febbraio 2006 : 14:04:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allego una breve descrizione di una frana che si vede dalle mie parti alle falde del monte Priaforà

La Frana del Brustolé è presente nel territorio di Velo d’Astico da migliaia di anni. E’ situata nel versante nord-orientale del monte Priaforà ed è costituita da due porzioni ben distinte: la parte superiore, antica, formatasi nel periodo post-glaciale e perciò detta Paleofrana, e la parte inferiore più recente che poggia sull’argine del torrente Posina.

La Frana è ferma da anni: nel 1966 si registrò l’ultimo movimento, causato dall’erosione del “piede” della frana ad opera del torrente, in stato di piena eccezionale. Infatti il lago Main di Posina e i due laghetti di Laghi erano straripati e le loro acque erano confluite in quelle del Posina che con impeto erose e scalzò il debole argine del torrente, provocando lo slittamento del versante.

Attualmente, la parte inferiore (30 milioni di metri cubi) sostiene la Paleofrana, e gli studi e i rilevamenti dell’Università di Bologna hanno confermato che il corpo franoso è immobile

per chi fosse interessato all'intero articolo questo è il link relativo Link
Quello che è preoccupante è stato il tentativo,fortunatamente andato a vuoto, di mascherare come sistemazione ambientale la
nascita di una cava immensa che prevedeva l'asportazione di tutta la frana con gli immaginabili osceni degradi ambientali


Gianfranco
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apocalisse
Utente nuovo

Città: palermo
Prov.: Palermo

Regione: Italy


5 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 03 maggio 2007 : 15:01:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Salve mi chiamo Gabriele Valenza, attualmente sono studente presso l'università di Palermo, corso di laurea in scienze geologiche per la protezione civile.
Sto studiando Geomorfologia applicata e volevo sapere dove poter prendere maggiori informazioni riguardo le dgpv, sia su internet oppure in qualche libro di testo
Cordiali saluti
Gabriele Valenza
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Alberto Gozzi
Moderatore


Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


26216 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 03 maggio 2007 : 21:41:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


non so aiutarti, Gabriele


ma ti do un grandissimo benvenuto nel forum...............alberto


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Cello
Utente Senior


Città: Cuggiono

Regione: Lombardia


4727 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 04 maggio 2007 : 07:53:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Gabriele ti ho mandato una mail attraverso la posta del forum ieri spero ti arrivi.

Comunque ben venuto nel forum

Marcello

"Un paese di pianura, per quanto sia bello, non lo fu mai ai miei occhi. Ho bisogno di torrenti, di rocce, di pini selvatici, di boschi neri, di montagne, di cammini dirupati ardui da salire e da discendere, di precipizi d'intorno che mi infondano molta paura"
Jean-Jacques Rosseau

"Se mi fosse dato di vivere senza la possibilità di sognare e di lottare per un sogno, bello quanto inutile, sarei un uomo finito"
G. Gervasutti.

Quando il proiettile tornerà a casa sua, quando la lacrima sarà solo pioggia, quando torneremo a tremare contenti pensando ai cuori sommersi, allora darò un bacio a quest’acqua che tace, ma conosce ogni cosa (Davide Van de Sfroos)
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