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 Polystichum cfr. x bicknellii
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stefanofaggioli
Utente Senior

Città: Scandicci
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


558 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 marzo 2009 : 18:52:30 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Incontro non frequente con questa felce, una sola pianta trovata in ambiente boschivo lungo il corso del Fosso di Richiari vicino a Greve in Chianti in provincia di Firenze.
Per l'identificazione, oltre alla conformazione delle pinnule, ho tenuto conto della forma delle fronde, ristrette verso il basso, che credo la differenzi anche a prima vista da P.setiferum.

Polystichum cfr. x bicknellii



Modificato da - limbarae in Data 06 febbraio 2015 15:39:02

stefanofaggioli
Utente Senior

Città: Scandicci
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


558 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 marzo 2009 : 18:53:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...altra foto...

Polystichum cfr. x bicknellii
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Barbadoro
Utente Senior

Città: Casalecchio di Reno
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


2494 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 marzo 2009 : 19:41:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non saprei, a prima vista almeno, sono necessarie immagini più particolareggiate.
Franco
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stefanofaggioli
Utente Senior

Città: Scandicci
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


558 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 marzo 2009 : 20:56:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non saprei, a prima vista almeno, sono necessarie immagini più particolareggiate


Questo è un particolare (da scansione):

Polystichum cfr. x bicknellii
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Barbadoro
Utente Senior

Città: Casalecchio di Reno
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


2494 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 marzo 2009 : 21:35:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rimango ancora dubbioso, non mi sembrano caratteri di P. aculeatum l'aspetto poco coriaceo della lamina e soprattutto le pinnule, quasi tutte distintamente auriculate (in P. aculeatum va da poco accentuata a nulla) e la coppia basale poco differenziata (in P. aculeatum quella inferiore è molto più grande).
Ciao
Franco
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stefanofaggioli
Utente Senior

Città: Scandicci
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


558 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 marzo 2009 : 22:41:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rimango ancora dubbioso, non mi sembrano caratteri di P. aculeatum l'aspetto poco coriaceo della lamina e soprattutto le pinnule, quasi tutte distintamente auriculate (in P. aculeatum va da poco accentuata a nulla) e la coppia basale poco differenziata (in P. aculeatum quella inferiore è molto più grande)

Quindi setiferum? Però le fronde non mi convincono...
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Barbadoro
Utente Senior

Città: Casalecchio di Reno
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


2494 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 marzo 2009 : 17:03:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io sinceramente non mi sbilancerei, le due specie non sono proprio facili da distinguere e per giunta possono perfino ibridarsi (a questo proposito significativa è questa discussione, mentre anche su quest'altra determinazione avrei qualche dubbio).
Se comunque dovessi scrivere qualcosa propenderei per Polystichum cfr. setiferum.

Franco
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stefanofaggioli
Utente Senior

Città: Scandicci
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


558 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 marzo 2009 : 22:55:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se comunque dovessi scrivere qualcosa propenderei per Polystichum cfr. setiferum

Grazie...in effetti mi sono reso conto che queste due specie non sono facili; mi sono riguardato bene il Soster, il Marchetti e pure il vecchio Pignatti, ma non ho trovato una risposta sicura neppure disponendo delle scansioni, senz'altro molto utili ma in questo caso non determinanti. Per certi caratteri in effetti le mie si avvicinano molto a setiferum, per altri (come hai detto, molto meno) ad aculeatum...
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adriano bruna
Utente Junior

Città: maniago
Prov.: Pordenone

Regione: Friuli-Venezia Giulia


70 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 marzo 2009 : 07:59:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa felce ogni tanto si nota anche dalle mie parti, dopo attente osservazioni e controlli vari anche al microscopio, sono riuscito a determinarla come P. x bicknellii cioè l'ibrido tra P. aculeatum e P. setiferum.
Ora, quando la incontro nei boschi la riconosco a colpo d'occhio.
Adr.
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stefanofaggioli
Utente Senior

Città: Scandicci
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


558 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 marzo 2009 : 08:30:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa felce ogni tanto si nota anche dalle mie parti, dopo attente osservazioni e controlli vari anche al microscopio, sono riuscito a determinarla come P. x bicknellii cioè l'ibrido tra P. aculeatum e P. setiferum

Interessante...però è possibile che nel mio caso si tratti di un ibrido quando in quella zona nel raggio di almeno un paio di chilometri questa è l'unica pianta presente? ...per arrivare all'ibrido ci dovrebbero essere delle P. aculeatum e P. setiferum, ma l'ibridazione potrebbe essere avvenuta in passato, quando magari le due specie erano presenti e comuni.
Quali controlli hai fatto per arrivare alla tua determinazione?
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adriano bruna
Utente Junior

Città: maniago
Prov.: Pordenone

Regione: Friuli-Venezia Giulia


70 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 marzo 2009 : 08:26:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
generalmente ha un aspetto più rigoglioso, spesso con caratteri intermedi tra i due genitori, pinnule distintamente picciolettate fin oltre la metà della pinna, pinne basali più corte di P. setiferum e più lunghe di P. aculeatum, pinnule vicino al rachide di misura intermedia tra i due, picciolo con alla base non tante squame.
A volte l'ibrido può avere un aspetto molto prossimo ad uno dei due genitori, in questo caso per una corretta attribuzione è necessaria molta cautela, ed è quasi indispensabile un esame citologico.
Il fatto che lo si ritrovi dove la presenza di P. setiferum sia molto rara è noto, anche nelle Prealpi friulane P.aculeatum è comune mentre P. setiferum alquanto raro. Anche Soster mi riferiva che in Valsesia L'ibrido si rinviene in tutta la valle e che stupisce molto il fatto che P. setiferum sia molto raro, tanto da azzardare l'ipotesi che sia un ibrido fissato.
Adr.
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