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Contu61
Utente V.I.P.

Città: Olbia
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


370 Messaggi
Micologia

Inserito il - 22 febbraio 2009 : 12:58:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
altro colpaccio del nostro bravissimo amico Enzo !! Anche regioni molto studiate, dal punto di vista micologico, come la Svizzera, possono ancora riservare sorprese se a studiare i funghi ci sono persone come Enzo, con l'occhio vigile e attento e la mentalità giusta (ossia quella di non dare mai nulla pr scontato e raccogliere TUTTI gli esemplari strani o incosueti che si trovano. Per vero se si tratta di qualcosa di banale, si è imparato un ete sulla variabilità di una data specie, se invece si tratta di qualcosa di interessante non si ha il rimpianto di aver lasciato funghi nel bosco....).
ciao a tutti!!

Marco Contu
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Enzo Musumeci
Utente Super


Città: Basilea

Regione: Switzerland


8641 Messaggi
Micologia

Inserito il - 22 febbraio 2009 : 17:40:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao Marco



grazie per gli apprezzamenti....ma ti posso assicurare che anche nel centro-europa i territori sono molto poco esplorati !....i micologi attivi, veramente interessati alla ricerca sono molto pochi.....il resto credono ormai di sapere tutto !

....a mio parere è possibile ancora oggi in teoria trovare dalle 300 alle 400 specie nuove l'anno....ricordiamoci che molte specie sono estremamente rare e appaiono molto di rado...fruttificano forse una volta ogni 20-30 anni .....bisognerebbe avere soltando la fortuna di trovarli nella stagione giusta , nel posto giusto nel microclima appropiato e cosa assolutamente non facile riuscire a incontrarle nella stazione localizzata dove fruttificano !



a presto con la microscopia delle spore




Enzo Musumeci







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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


21536 Messaggi
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Inserito il - 23 febbraio 2009 : 11:25:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Contu61:

altro colpaccio del nostro bravissimo amico Enzo !! Anche regioni molto studiate, dal punto di vista micologico, come la Svizzera, possono ancora riservare sorprese se a studiare i funghi ci sono persone come Enzo, con l'occhio vigile e attento e la mentalità giusta (ossia quella di non dare mai nulla pr scontato e raccogliere TUTTI gli esemplari strani o incosueti che si trovano. Per vero se si tratta di qualcosa di banale, si è imparato un ete sulla variabilità di una data specie, se invece si tratta di qualcosa di interessante non si ha il rimpianto di aver lasciato funghi nel bosco....).
ciao a tutti!!

Marco Contu



Quoto quanto detto da Marco...


grazie per gli apprezzamenti....ma ti posso assicurare che anche nel centro-europa i territori sono molto poco esplorati !....i micologi attivi, veramente interessati alla ricerca sono molto pochi.....il resto credono ormai di sapere tutto !

....a mio parere è possibile ancora oggi in teoria trovare dalle 300 alle 400 specie nuove l'anno....ricordiamoci che molte specie sono estremamente rare e appaiono molto di rado...fruttificano forse una volta ogni 20-30 anni .....bisognerebbe avere soltando la fortuna di trovarli nella stagione giusta , nel posto giusto nel microclima appropiato e cosa assolutamente non facile riuscire a incontrarle nella stazione localizzata dove fruttificano !



Bisogna essere abbastanza attenti per poter vedere le specie diverse..
soprattutto visitare spesso almeno quelle zone di raccolta dove si pensa che queste possono dare nuovi frutti....

grazie Enzo...


simo


Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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Enzo Musumeci
Utente Super


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Regione: Switzerland


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Micologia

Inserito il - 24 febbraio 2009 : 18:53:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
MICROSCOPIA - SPORE


Nella microscopia delle spore,l'ispezione di dettaglio ha rivelato sorprendenti divergenze nelle misure come anche nel dimorfismo sporale , le spore analizzate nei tessuti imeniali hanno evidenziato misure notevolmente superiori rispetto a quelle della polvere sporale, anche la tipologia stessa appariva decisamente differenziata. la presenza di macrospore nelle sttrutture imeniali non mi pare che possano essere riconducibile a basidi bisporici o monosporici in quando tutti i basidi che ho avuto modo di osservare sono esclusivamente tetrasporici.....anche se non è da escludere del tutto l'effimera localizzazione.

Spore imeniali : 10-15 (17-20) x 5-6,5 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli, superficie rivestita da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. ellittiche-subamigdaliformi, lungamente ellittiche-subcilindriche a volte con parte depressa lateralmente o difforme.

Spore polvere sporale : 9,5-11,5 (13,5) x 5-6 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli,superficie rivestite da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. piuttosto regolari nella tipologia, ellittiche-subamigdaliformi


Basidi ; 25-30 x 8-13 my, tetrasporici, prevalentemente claviformi.


NOTA : Le misure delle spore mature devono per priorita' essere elaborate sulla polvere sporale in quando piu' attendibile , tuttavia la formazione di spore con misure "anomale" riscontrate nei tessuti imeniali dovrebbero essere lo stesso poste in evidenza al fine di un corretto inquadramento generale delle caratteristiche.






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Enzo Musumeci
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Inserito il - 24 febbraio 2009 : 19:01:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Clitopilus spec. Cod.: 1518-08

Nella microscopia delle spore,l'ispezione di dettaglio ha rivelato sorprendenti divergenze nelle misure come anche nel dimorfismo sporale , le spore analizzate nei tessuti imeniali hanno evidenziato misure notevolmente superiori rispetto a quelle della polvere sporale, anche la tipologia stessa appariva decisamente differenziata. la presenza di macrospore nelle sttrutture imeniali non mi pare che possano essere riconducibile a basidi bisporici o monosporici in quando tutti i basidi che ho avuto modo di osservare sono esclusivamente tetrasporici.....anche se non è da escludere del tutto l'effimera localizzazione.

Spore imeniali : 10-15 (17-20) x 5-6,5 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli, superficie rivestita da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. ellittiche-subamigdaliformi, lungamente ellittiche-subcilindriche a volte con parte depressa lateralmente o difforme.

Spore polvere sporale : 9,5-11,5 (13,5) x 5-6 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli,superficie rivestite da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. piuttosto regolari nella tipologia, ellittiche-subamigdaliformi


Basidi ; 25-30 x 8-13 my, tetrasporici, prevalentemente claviformi.


NOTA : Le misure delle spore mature devono per priorita' essere elaborate sulla polvere sporale in quando piu' attendibile , tuttavia la formazione di spore con misure "anomale" riscontrate nei tessuti imeniali dovrebbero essere lo stesso poste in evidenza al fine di un corretto inquadramento generale delle caratteristiche.

Spore imeniali

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Enzo Musumeci
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Inserito il - 24 febbraio 2009 : 19:03:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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Nella microscopia delle spore,l'ispezione di dettaglio ha rivelato sorprendenti divergenze nelle misure come anche nel dimorfismo sporale , le spore analizzate nei tessuti imeniali hanno evidenziato misure notevolmente superiori rispetto a quelle della polvere sporale, anche la tipologia stessa appariva decisamente differenziata. la presenza di macrospore nelle sttrutture imeniali non mi pare che possano essere riconducibile a basidi bisporici o monosporici in quando tutti i basidi che ho avuto modo di osservare sono esclusivamente tetrasporici.....anche se non è da escludere del tutto l'effimera localizzazione.

Spore imeniali : 10-15 (17-20) x 5-6,5 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli, superficie rivestita da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. ellittiche-subamigdaliformi, lungamente ellittiche-subcilindriche a volte con parte depressa lateralmente o difforme.

Spore polvere sporale : 9,5-11,5 (13,5) x 5-6 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli,superficie rivestite da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. piuttosto regolari nella tipologia, ellittiche-subamigdaliformi


Basidi ; 25-30 x 8-13 my, tetrasporici, prevalentemente claviformi.


NOTA : Le misure delle spore mature devono per priorita' essere elaborate sulla polvere sporale in quando piu' attendibile , tuttavia la formazione di spore con misure "anomale" riscontrate nei tessuti imeniali dovrebbero essere lo stesso poste in evidenza al fine di un corretto inquadramento generale delle caratteristiche.

Spore imeniali

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Enzo Musumeci
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Inserito il - 24 febbraio 2009 : 19:05:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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Nella microscopia delle spore,l'ispezione di dettaglio ha rivelato sorprendenti divergenze nelle misure come anche nel dimorfismo sporale , le spore analizzate nei tessuti imeniali hanno evidenziato misure notevolmente superiori rispetto a quelle della polvere sporale, anche la tipologia stessa appariva decisamente differenziata. la presenza di macrospore nelle sttrutture imeniali non mi pare che possano essere riconducibile a basidi bisporici o monosporici in quando tutti i basidi che ho avuto modo di osservare sono esclusivamente tetrasporici.....anche se non è da escludere del tutto l'effimera localizzazione.

Spore imeniali : 10-15 (17-20) x 5-6,5 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli, superficie rivestita da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. ellittiche-subamigdaliformi, lungamente ellittiche-subcilindriche a volte con parte depressa lateralmente o difforme.

Spore polvere sporale : 9,5-11,5 (13,5) x 5-6 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli,superficie rivestite da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. piuttosto regolari nella tipologia, ellittiche-subamigdaliformi


Basidi ; 25-30 x 8-13 my, tetrasporici, prevalentemente claviformi.


NOTA : Le misure delle spore mature devono per priorita' essere elaborate sulla polvere sporale in quando piu' attendibile , tuttavia la formazione di spore con misure "anomale" riscontrate nei tessuti imeniali dovrebbero essere lo stesso poste in evidenza al fine di un corretto inquadramento generale delle caratteristiche.

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Enzo Musumeci
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Inserito il - 24 febbraio 2009 : 19:07:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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Nella microscopia delle spore,l'ispezione di dettaglio ha rivelato sorprendenti divergenze nelle misure come anche nel dimorfismo sporale , le spore analizzate nei tessuti imeniali hanno evidenziato misure notevolmente superiori rispetto a quelle della polvere sporale, anche la tipologia stessa appariva decisamente differenziata. la presenza di macrospore nelle sttrutture imeniali non mi pare che possano essere riconducibile a basidi bisporici o monosporici in quando tutti i basidi che ho avuto modo di osservare sono esclusivamente tetrasporici.....anche se non è da escludere del tutto l'effimera localizzazione.

Spore imeniali : 10-15 (17-20) x 5-6,5 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli, superficie rivestita da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. ellittiche-subamigdaliformi, lungamente ellittiche-subcilindriche a volte con parte depressa lateralmente o difforme.

Spore polvere sporale : 9,5-11,5 (13,5) x 5-6 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli,superficie rivestite da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. piuttosto regolari nella tipologia, ellittiche-subamigdaliformi


Basidi ; 25-30 x 8-13 my, tetrasporici, prevalentemente claviformi.


NOTA : Le misure delle spore mature devono per priorita' essere elaborate sulla polvere sporale in quando piu' attendibile , tuttavia la formazione di spore con misure "anomale" riscontrate nei tessuti imeniali dovrebbero essere lo stesso poste in evidenza al fine di un corretto inquadramento generale delle caratteristiche.

Spore polvere sporale


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Nella microscopia delle spore,l'ispezione di dettaglio ha rivelato sorprendenti divergenze nelle misure come anche nel dimorfismo sporale , le spore analizzate nei tessuti imeniali hanno evidenziato misure notevolmente superiori rispetto a quelle della polvere sporale, anche la tipologia stessa appariva decisamente differenziata. la presenza di macrospore nelle sttrutture imeniali non mi pare che possano essere riconducibile a basidi bisporici o monosporici in quando tutti i basidi che ho avuto modo di osservare sono esclusivamente tetrasporici.....anche se non è da escludere del tutto l'effimera localizzazione.

Spore imeniali : 10-15 (17-20) x 5-6,5 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli, superficie rivestita da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. ellittiche-subamigdaliformi, lungamente ellittiche-subcilindriche a volte con parte depressa lateralmente o difforme.

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Basidi ; 25-30 x 8-13 my, tetrasporici, prevalentemente claviformi.


NOTA : Le misure delle spore mature devono per priorita' essere elaborate sulla polvere sporale in quando piu' attendibile , tuttavia la formazione di spore con misure "anomale" riscontrate nei tessuti imeniali dovrebbero essere lo stesso poste in evidenza al fine di un corretto inquadramento generale delle caratteristiche.

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Inserito il - 24 febbraio 2009 : 19:16:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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Nella microscopia delle spore,l'ispezione di dettaglio ha rivelato sorprendenti divergenze nelle misure come anche nel dimorfismo sporale , le spore analizzate nei tessuti imeniali hanno evidenziato misure notevolmente superiori rispetto a quelle della polvere sporale, anche la tipologia stessa appariva decisamente differenziata. la presenza di macrospore nelle sttrutture imeniali non mi pare che possano essere riconducibile a basidi bisporici o monosporici in quando tutti i basidi che ho avuto modo di osservare sono esclusivamente tetrasporici.....anche se non è da escludere del tutto l'effimera localizzazione.

Spore imeniali : 10-15 (17-20) x 5-6,5 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli, superficie rivestita da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. ellittiche-subamigdaliformi, lungamente ellittiche-subcilindriche a volte con parte depressa lateralmente o difforme.

Spore polvere sporale : 9,5-11,5 (13,5) x 5-6 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli,superficie rivestite da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. piuttosto regolari nella tipologia, ellittiche-subamigdaliformi


Basidi ; 25-30 x 8-13 my, tetrasporici, prevalentemente claviformi.


NOTA : Le misure delle spore mature devono per priorita' essere elaborate sulla polvere sporale in quando piu' attendibile , tuttavia la formazione di spore con misure "anomale" riscontrate nei tessuti imeniali dovrebbero essere lo stesso poste in evidenza al fine di un corretto inquadramento generale delle caratteristiche.

Spore polvere sporale


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Enzo Musumeci
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Inserito il - 24 febbraio 2009 : 19:18:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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Nella microscopia delle spore,l'ispezione di dettaglio ha rivelato sorprendenti divergenze nelle misure come anche nel dimorfismo sporale , le spore analizzate nei tessuti imeniali hanno evidenziato misure notevolmente superiori rispetto a quelle della polvere sporale, anche la tipologia stessa appariva decisamente differenziata. la presenza di macrospore nelle sttrutture imeniali non mi pare che possano essere riconducibile a basidi bisporici o monosporici in quando tutti i basidi che ho avuto modo di osservare sono esclusivamente tetrasporici.....anche se non è da escludere del tutto l'effimera localizzazione.

Spore imeniali : 10-15 (17-20) x 5-6,5 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli, superficie rivestita da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. ellittiche-subamigdaliformi, lungamente ellittiche-subcilindriche a volte con parte depressa lateralmente o difforme.

Spore polvere sporale : 9,5-11,5 (13,5) x 5-6 my, ialine al MS, congofile non destrinoidi, con 6-7 angoli,superficie rivestite da prominenti costolature longitudinali, apicolo marcatamente evidenziato. piuttosto regolari nella tipologia, ellittiche-subamigdaliformi


Basidi ; 25-30 x 8-13 my, tetrasporici, prevalentemente claviformi.


NOTA : Le misure delle spore mature devono per priorita' essere elaborate sulla polvere sporale in quando piu' attendibile , tuttavia la formazione di spore con misure "anomale" riscontrate nei tessuti imeniali dovrebbero essere lo stesso poste in evidenza al fine di un corretto inquadramento generale delle caratteristiche.

Spore in Melzer


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Inserito il - 24 febbraio 2009 : 19:25:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
MICROSCOPIA - CISTIDI IMENIALI



La presenza di cellule sterili sul filo lamelle appare ben delineata, esse sono di diverse tipologie (...anzi troppe....) e sovente di non facile interpretazione, in oltre 30 vetrini analizzati esse appaiono ben disposte con una certa regolarita' sul tagliente, sono tuttavia sovente difficili da osservare in solo rosso congo,in quando la trama sottostante e molto compatta difficile da frammentare o separare,in questo caso il trattamento associato con Idrato di potassio (KHO 3 %), disaggrega in parte i tessuti consentendo di estrapolare con discreta sicurezza le cellule emergenti.
Gli stessi elementi sterili rinvenuti sul filo lamelle sono stati rilevati, con sorpresa anche sulla faccia della lamella !!...... in tutti i preparati analizzati sono stati chiaramente evidenziati, a tratti anche con una certa freguenza e sono della stessa tipologia anche se mediamente piu' piccoli e con membrana decisamente piu' esigua, ...non sono molto facili da individuare in quando sono perfettamente amalgamati alla trama imeniale che risulta essere molto compatta, nello stesso preparato bisogna gradualmente manipolare (meglio con un ago da microsccopia ) oppure picchettare con moderata intensita' sul vetrino fino a quando i tessuti risultano ragionevolmente disgregati.
Per avere un risultato ottimale e anche credibile al fine di stabilire con assoluta sicurezza la presenza di eventuali Pleurocistidi bisognerebbre procedere tranciando di netto con una lametta il filo lamelle usando degli occhiali a forte ingrandimento, stesso procedimento anche per i lati,questo per evitare eventuali infiltrazioni dei tessuti superficiali.


Tessuti superficiali e trama lamella:

Melzer : inamiloidi ,non destrinoidi

KHO 3 % : nessuna reazione

Blu cresile : Trama imeniale con reazione metacromatica (violaceo-purpurea), Basidi e basidioli con reazione ortocromatica.


Cheilocistidi (Pseudocistidi) : 25-80 x 2-5 my, polimorfi estremamente variabili nella forma, discretamente regolari sul filo lamelle, solitamente cilindrici o cilindrici-filiformi tuttavia anche subfusiformi, sublageniformi, submoniliformi o irregolarmete sinuosi a volte con escrescenze parietali o all'apice.

Pleurocistidi (Pseudocistidi) : Meno numerosi anchessi polimorfi con membrana mediamente meno spessa difficili da rilevare se non dopo continue osservazioni (molta pazienza !).









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Inserito il - 24 febbraio 2009 : 19:27:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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La presenza di cellule sterili sul filo lamelle appare ben delineata, esse sono di diverse tipologie (...anzi troppe....) e sovente di non facile interpretazione, in oltre 30 vetrini analizzati esse appaiono ben disposte con una certa regolarita' sul tagliente, sono tuttavia sovente difficili da osservare in solo rosso congo,in quando la trama sottostante e molto compatta difficile da frammentare o separare,in questo caso il trattamento associato con Idrato di potassio (KHO 3 %), disaggrega in parte i tessuti consentendo di estrapolare con discreta sicurezza le cellule emergenti.
Gli stessi elementi sterili rinvenuti sul filo lamelle sono stati rilevati, con sorpresa anche sulla faccia della lamella !!...... in tutti i preparati analizzati sono stati chiaramente evidenziati, a tratti anche con una certa freguenza e sono della stessa tipologia anche se mediamente piu' piccoli e con membrana decisamente piu' esigua, ...non sono molto facili da individuare in quando sono perfettamente amalgamati alla trama imeniale che risulta essere molto compatta, nello stesso preparato bisogna gradualmente manipolare (meglio con un ago da microsccopia ) oppure picchettare con moderata intensita' sul vetrino fino a quando i tessuti risultano ragionevolmente disgregati.
Per avere un risultato ottimale e anche credibile al fine di stabilire con assoluta sicurezza la presenza di eventuali Pleurocistidi bisognerebbre procedere tranciando di netto con una lametta il filo lamelle usando degli occhiali a forte ingrandimento, stesso procedimento anche per i lati,questo per evitare eventuali infiltrazioni dei tessuti superficiali.


Tessuti superficiali e trama lamella:

Melzer : inamiloidi ,non destrinoidi

KHO 3 % : nessuna reazione

Blu cresile : Trama imeniale con reazione metacromatica (violaceo-purpurea), Basidi e basidioli con reazione ortocromatica.


Cheilocistidi (Pseudocistidi) : 25-80 x 2-5 my, polimorfi estremamente variabili nella forma, discretamente regolari sul filo lamelle, solitamente cilindrici o cilindrici-filiformi tuttavia anche subfusiformi, sublageniformi, submoniliformi o irregolarmete sinuosi a volte con escrescenze parietali o all'apice.

Pleurocistidi (Pseudocistidi) : Meno numerosi anchessi polimorfi con membrana mediamente meno spessa difficili da rilevare se non dopo continue osservazioni (molta pazienza !).

Cheilocistidi (Pseudocistidi)


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La presenza di cellule sterili sul filo lamelle appare ben delineata, esse sono di diverse tipologie (...anzi troppe....) e sovente di non facile interpretazione, in oltre 30 vetrini analizzati esse appaiono ben disposte con una certa regolarita' sul tagliente, sono tuttavia sovente difficili da osservare in solo rosso congo,in quando la trama sottostante e molto compatta difficile da frammentare o separare,in questo caso il trattamento associato con Idrato di potassio (KHO 3 %), disaggrega in parte i tessuti consentendo di estrapolare con discreta sicurezza le cellule emergenti.
Gli stessi elementi sterili rinvenuti sul filo lamelle sono stati rilevati, con sorpresa anche sulla faccia della lamella !!...... in tutti i preparati analizzati sono stati chiaramente evidenziati, a tratti anche con una certa freguenza e sono della stessa tipologia anche se mediamente piu' piccoli e con membrana decisamente piu' esigua, ...non sono molto facili da individuare in quando sono perfettamente amalgamati alla trama imeniale che risulta essere molto compatta, nello stesso preparato bisogna gradualmente manipolare (meglio con un ago da microsccopia ) oppure picchettare con moderata intensita' sul vetrino fino a quando i tessuti risultano ragionevolmente disgregati.
Per avere un risultato ottimale e anche credibile al fine di stabilire con assoluta sicurezza la presenza di eventuali Pleurocistidi bisognerebbre procedere tranciando di netto con una lametta il filo lamelle usando degli occhiali a forte ingrandimento, stesso procedimento anche per i lati,questo per evitare eventuali infiltrazioni dei tessuti superficiali.


Tessuti superficiali e trama lamella:

Melzer : inamiloidi ,non destrinoidi

KHO 3 % : nessuna reazione

Blu cresile : Trama imeniale con reazione metacromatica (violaceo-purpurea), Basidi e basidioli con reazione ortocromatica.


Cheilocistidi (Pseudocistidi) : 25-80 x 2-5 my, polimorfi estremamente variabili nella forma, discretamente regolari sul filo lamelle, solitamente cilindrici o cilindrici-filiformi tuttavia anche subfusiformi, sublageniformi, submoniliformi o irregolarmete sinuosi a volte con escrescenze parietali o all'apice.

Pleurocistidi (Pseudocistidi) : Meno numerosi anchessi polimorfi con membrana mediamente meno spessa difficili da rilevare se non dopo continue osservazioni (molta pazienza !).

Cheilocistidi (Pseudocistidi)



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La presenza di cellule sterili sul filo lamelle appare ben delineata, esse sono di diverse tipologie (...anzi troppe....) e sovente di non facile interpretazione, in oltre 30 vetrini analizzati esse appaiono ben disposte con una certa regolarita' sul tagliente, sono tuttavia sovente difficili da osservare in solo rosso congo,in quando la trama sottostante e molto compatta difficile da frammentare o separare,in questo caso il trattamento associato con Idrato di potassio (KHO 3 %), disaggrega in parte i tessuti consentendo di estrapolare con discreta sicurezza le cellule emergenti.
Gli stessi elementi sterili rinvenuti sul filo lamelle sono stati rilevati, con sorpresa anche sulla faccia della lamella !!...... in tutti i preparati analizzati sono stati chiaramente evidenziati, a tratti anche con una certa freguenza e sono della stessa tipologia anche se mediamente piu' piccoli e con membrana decisamente piu' esigua, ...non sono molto facili da individuare in quando sono perfettamente amalgamati alla trama imeniale che risulta essere molto compatta, nello stesso preparato bisogna gradualmente manipolare (meglio con un ago da microsccopia ) oppure picchettare con moderata intensita' sul vetrino fino a quando i tessuti risultano ragionevolmente disgregati.
Per avere un risultato ottimale e anche credibile al fine di stabilire con assoluta sicurezza la presenza di eventuali Pleurocistidi bisognerebbre procedere tranciando di netto con una lametta il filo lamelle usando degli occhiali a forte ingrandimento, stesso procedimento anche per i lati,questo per evitare eventuali infiltrazioni dei tessuti superficiali.


Tessuti superficiali e trama lamella:

Melzer : inamiloidi ,non destrinoidi

KHO 3 % : nessuna reazione

Blu cresile : Trama imeniale con reazione metacromatica (violaceo-purpurea), Basidi e basidioli con reazione ortocromatica.


Cheilocistidi (Pseudocistidi) : 25-80 x 2-5 my, polimorfi estremamente variabili nella forma, discretamente regolari sul filo lamelle, solitamente cilindrici o cilindrici-filiformi tuttavia anche subfusiformi, sublageniformi, submoniliformi o irregolarmete sinuosi a volte con escrescenze parietali o all'apice.

Pleurocistidi (Pseudocistidi) : Meno numerosi anchessi polimorfi con membrana mediamente meno spessa difficili da rilevare se non dopo continue osservazioni (molta pazienza !).

Cheilocistidi (Pseudocistidi)


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La presenza di cellule sterili sul filo lamelle appare ben delineata, esse sono di diverse tipologie (...anzi troppe....) e sovente di non facile interpretazione, in oltre 30 vetrini analizzati esse appaiono ben disposte con una certa regolarita' sul tagliente, sono tuttavia sovente difficili da osservare in solo rosso congo,in quando la trama sottostante e molto compatta difficile da frammentare o separare,in questo caso il trattamento associato con Idrato di potassio (KHO 3 %), disaggrega in parte i tessuti consentendo di estrapolare con discreta sicurezza le cellule emergenti.
Gli stessi elementi sterili rinvenuti sul filo lamelle sono stati rilevati, con sorpresa anche sulla faccia della lamella !!...... in tutti i preparati analizzati sono stati chiaramente evidenziati, a tratti anche con una certa freguenza e sono della stessa tipologia anche se mediamente piu' piccoli e con membrana decisamente piu' esigua, ...non sono molto facili da individuare in quando sono perfettamente amalgamati alla trama imeniale che risulta essere molto compatta, nello stesso preparato bisogna gradualmente manipolare (meglio con un ago da microsccopia ) oppure picchettare con moderata intensita' sul vetrino fino a quando i tessuti risultano ragionevolmente disgregati.
Per avere un risultato ottimale e anche credibile al fine di stabilire con assoluta sicurezza la presenza di eventuali Pleurocistidi bisognerebbre procedere tranciando di netto con una lametta il filo lamelle usando degli occhiali a forte ingrandimento, stesso procedimento anche per i lati,questo per evitare eventuali infiltrazioni dei tessuti superficiali.


Tessuti superficiali e trama lamella:

Melzer : inamiloidi ,non destrinoidi

KHO 3 % : nessuna reazione

Blu cresile : Trama imeniale con reazione metacromatica (violaceo-purpurea), Basidi e basidioli con reazione ortocromatica.


Cheilocistidi (Pseudocistidi) : 25-80 x 2-5 my, polimorfi estremamente variabili nella forma, discretamente regolari sul filo lamelle, solitamente cilindrici o cilindrici-filiformi tuttavia anche subfusiformi, sublageniformi, submoniliformi o irregolarmete sinuosi a volte con escrescenze parietali o all'apice.

Pleurocistidi (Pseudocistidi) : Meno numerosi anchessi polimorfi con membrana mediamente meno spessa difficili da rilevare se non dopo continue osservazioni (molta pazienza !).

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La presenza di cellule sterili sul filo lamelle appare ben delineata, esse sono di diverse tipologie (...anzi troppe....) e sovente di non facile interpretazione, in oltre 30 vetrini analizzati esse appaiono ben disposte con una certa regolarita' sul tagliente, sono tuttavia sovente difficili da osservare in solo rosso congo,in quando la trama sottostante e molto compatta difficile da frammentare o separare,in questo caso il trattamento associato con Idrato di potassio (KHO 3 %), disaggrega in parte i tessuti consentendo di estrapolare con discreta sicurezza le cellule emergenti.
Gli stessi elementi sterili rinvenuti sul filo lamelle sono stati rilevati, con sorpresa anche sulla faccia della lamella !!...... in tutti i preparati analizzati sono stati chiaramente evidenziati, a tratti anche con una certa freguenza e sono della stessa tipologia anche se mediamente piu' piccoli e con membrana decisamente piu' esigua, ...non sono molto facili da individuare in quando sono perfettamente amalgamati alla trama imeniale che risulta essere molto compatta, nello stesso preparato bisogna gradualmente manipolare (meglio con un ago da microsccopia ) oppure picchettare con moderata intensita' sul vetrino fino a quando i tessuti risultano ragionevolmente disgregati.
Per avere un risultato ottimale e anche credibile al fine di stabilire con assoluta sicurezza la presenza di eventuali Pleurocistidi bisognerebbre procedere tranciando di netto con una lametta il filo lamelle usando degli occhiali a forte ingrandimento, stesso procedimento anche per i lati,questo per evitare eventuali infiltrazioni dei tessuti superficiali.


Tessuti superficiali e trama lamella:

Melzer : inamiloidi ,non destrinoidi

KHO 3 % : nessuna reazione

Blu cresile : Trama imeniale con reazione metacromatica (violaceo-purpurea), Basidi e basidioli con reazione ortocromatica.


Cheilocistidi (Pseudocistidi) : 25-80 x 2-5 my, polimorfi estremamente variabili nella forma, discretamente regolari sul filo lamelle, solitamente cilindrici o cilindrici-filiformi tuttavia anche subfusiformi, sublageniformi, submoniliformi o irregolarmete sinuosi a volte con escrescenze parietali o all'apice.

Pleurocistidi (Pseudocistidi) : Meno numerosi anchessi polimorfi con membrana mediamente meno spessa difficili da rilevare se non dopo continue osservazioni (molta pazienza !).

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Gli stessi elementi sterili rinvenuti sul filo lamelle sono stati rilevati, con sorpresa anche sulla faccia della lamella !!...... in tutti i preparati analizzati sono stati chiaramente evidenziati, a tratti anche con una certa freguenza e sono della stessa tipologia anche se mediamente piu' piccoli e con membrana decisamente piu' esigua, ...non sono molto facili da individuare in quando sono perfettamente amalgamati alla trama imeniale che risulta essere molto compatta, nello stesso preparato bisogna gradualmente manipolare (meglio con un ago da microsccopia ) oppure picchettare con moderata intensita' sul vetrino fino a quando i tessuti risultano ragionevolmente disgregati.
Per avere un risultato ottimale e anche credibile al fine di stabilire con assoluta sicurezza la presenza di eventuali Pleurocistidi bisognerebbre procedere tranciando di netto con una lametta il filo lamelle usando degli occhiali a forte ingrandimento, stesso procedimento anche per i lati,questo per evitare eventuali infiltrazioni dei tessuti superficiali.


Tessuti superficiali e trama lamella:

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Pleurocistidi (Pseudocistidi) : Meno numerosi anchessi polimorfi con membrana mediamente meno spessa difficili da rilevare se non dopo continue osservazioni (molta pazienza !).

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La presenza di cellule sterili sul filo lamelle appare ben delineata, esse sono di diverse tipologie (...anzi troppe....) e sovente di non facile interpretazione, in oltre 30 vetrini analizzati esse appaiono ben disposte con una certa regolarita' sul tagliente, sono tuttavia sovente difficili da osservare in solo rosso congo,in quando la trama sottostante e molto compatta difficile da frammentare o separare,in questo caso il trattamento associato con Idrato di potassio (KHO 3 %), disaggrega in parte i tessuti consentendo di estrapolare con discreta sicurezza le cellule emergenti.
Gli stessi elementi sterili rinvenuti sul filo lamelle sono stati rilevati, con sorpresa anche sulla faccia della lamella !!...... in tutti i preparati analizzati sono stati chiaramente evidenziati, a tratti anche con una certa freguenza e sono della stessa tipologia anche se mediamente piu' piccoli e con membrana decisamente piu' esigua, ...non sono molto facili da individuare in quando sono perfettamente amalgamati alla trama imeniale che risulta essere molto compatta, nello stesso preparato bisogna gradualmente manipolare (meglio con un ago da microsccopia ) oppure picchettare con moderata intensita' sul vetrino fino a quando i tessuti risultano ragionevolmente disgregati.
Per avere un risultato ottimale e anche credibile al fine di stabilire con assoluta sicurezza la presenza di eventuali Pleurocistidi bisognerebbre procedere tranciando di netto con una lametta il filo lamelle usando degli occhiali a forte ingrandimento, stesso procedimento anche per i lati,questo per evitare eventuali infiltrazioni dei tessuti superficiali.


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La presenza di cellule sterili sul filo lamelle appare ben delineata, esse sono di diverse tipologie (...anzi troppe....) e sovente di non facile interpretazione, in oltre 30 vetrini analizzati esse appaiono ben disposte con una certa regolarita' sul tagliente, sono tuttavia sovente difficili da osservare in solo rosso congo,in quando la trama sottostante e molto compatta difficile da frammentare o separare,in questo caso il trattamento associato con Idrato di potassio (KHO 3 %), disaggrega in parte i tessuti consentendo di estrapolare con discreta sicurezza le cellule emergenti.
Gli stessi elementi sterili rinvenuti sul filo lamelle sono stati rilevati, con sorpresa anche sulla faccia della lamella !!...... in tutti i preparati analizzati sono stati chiaramente evidenziati, a tratti anche con una certa freguenza e sono della stessa tipologia anche se mediamente piu' piccoli e con membrana decisamente piu' esigua, ...non sono molto facili da individuare in quando sono perfettamente amalgamati alla trama imeniale che risulta essere molto compatta, nello stesso preparato bisogna gradualmente manipolare (meglio con un ago da microsccopia ) oppure picchettare con moderata intensita' sul vetrino fino a quando i tessuti risultano ragionevolmente disgregati.
Per avere un risultato ottimale e anche credibile al fine di stabilire con assoluta sicurezza la presenza di eventuali Pleurocistidi bisognerebbre procedere tranciando di netto con una lametta il filo lamelle usando degli occhiali a forte ingrandimento, stesso procedimento anche per i lati,questo per evitare eventuali infiltrazioni dei tessuti superficiali.


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Cheilocistidi (Pseudocistidi) : 25-80 x 2-5 my, polimorfi estremamente variabili nella forma, discretamente regolari sul filo lamelle, solitamente cilindrici o cilindrici-filiformi tuttavia anche subfusiformi, sublageniformi, submoniliformi o irregolarmete sinuosi a volte con escrescenze parietali o all'apice.

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