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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 luglio 2009 : 21:01:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
di quelle care forme eleganti che si chiamano fiori,
pazzie liete nella serietà della creazione,
i fiori sono la gioventù delle cose;
la fanciullezza, l'innocenza e l'amore della terra.

fior di campo amici miei 9/05/1887 maria alida bonacci brunamonti


ps scusate il ritardo per l'inserzione,oggi ho letto le bellissime citazioni che
mi hanno fatto sentire come viva e presente la voce di un elfo

la figlia di un elfo maggiore
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 13 luglio 2009 : 19:19:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Benvenuta a te, Coccinella Franzie!
Ti siano di benvenuto questi altri versi della Brunamonti:


Sogni di Maggio

Figlie di Napoli, che vi avviate
Verso le molli sedi incantate

Della Riviera, verso la Villa,
Dove ogni salda virtù vacilla,

Voi non sapete che quella riva
Così lucente, così festiva

E' di lusinghe, d'inganni piena,
Perchè v'è il fascino della Sirena!

Della Sirena che non appare
Sopra i cerulei flutti del mare,

Ma sotto varie forme gioconde
Tende le insidie su quelle sponde.

Sentiste muover lieve il fogliame?
Forse è l'indizio delle sue brame.

Son fulgidissime nel ciel le stelle?
Ella è che avviva tante fiammelle.

Soavi giungono a voi gli odori?
Ella dagli astri scese nei fiori

E a'lor profumi sposando il fiato
Vi manda un alito innamorato!


Maria Alinda Bonacci Brunamonti


Edo

Modificato da - leonella55edo47 in data 13 luglio 2009 19:32:58
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coccinella2008
Utente V.I.P.

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Flora e Fauna

Inserito il - 15 luglio 2009 : 14:57:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie infinito a voi che avete citato "parole" care della mia infanzia.... ed allora altre a citare i compagni di gioco di un elfo maggiore.

"Fiori - Certo - se qualcuno
Potesse definire l'estasi -
Metà trasporto - metà tormento -
Con cui i fiori umiliano l'uomo:
Qualcuno trovasse la fonte
Da cui sgorgano così opposti flutti -
Gli darei tutte le Margherite
Che sbocciano sul pendio del colle.
Troppo pathos sui loro volti
Per un petto semplice come il mio -
Le Farfalle che da Santo Domingo
Navigano intorno al purpureo equatore -
Hanno un sistema estetico
Di gran lunga superiore al mio.
---
Di chi sono i lettini - domandai
Che stanno nelle valli?
Alcuni scossero il capo, e altri sorrisero -
E nessuno diede risposta.
Forse non mi hanno sentita - mi dissi,
Chiederò di nuovo -
Di chi sono i letti - i minuscoli letti
Così fitti sulla pianura?
C'è la Margherita, nel più corto -
Poco più avanti -
Proprio sulla porta - per svegliarsi per 1º,
Il piccolo Dente di Leone.
C'è l'Iris, Signore, e l'Aster -
L'Anemone, e la Campanula -
La Bartsia, dal mantello rosso,
E il paffuto Trombone.
Nel frattempo - sulle tante culle
Il suo indaffarato piede adoperava -
Mormorando la più curiosa ninnananna
Che mai dondolò un bambino.
Silenzio! si sveglia l'Epigea!
Il Croco sbatte le palpebre -
La guancia della Rhodora è cremisi -
Sta sognando i boschi!
Poi voltandosi riverente -
Per loro è tempo di dormire, disse -
I Bombi li sveglieranno
Quando i boschi d'Aprile saranno rossi."

Emily Dickinson

....or rifuggo nella mia amata solitudo-silenzio

Coccinella2008

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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 15 luglio 2009 : 22:15:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Al giardino della Dickinson ti rispondo con quello del Poliziano:


Il giardino di Venere

77
Cotal milizia i tuoi figli accompagna,
Venere bella madre degli Amori,
Zefiro il prato di rugiada bagna,
spargendolo di mille vaghi odori;
ovunque vola, veste la campagna
di rose gigli vïolette e fiori:
l’erba di sue bellezze ha meraviglia
bianca cilestra pallida e vermiglia.

78
Trema la mammoletta verginella
con gli occhi bassi onesta e vergognosa:
ma vie più lieta più ridente e bella
ardisce aprire il seno al sol la rosa:
questa di verde gemma s’incappella;
quella si mostra allo sportel vezzosa:
l’altra che ‘n dolce foco ardea pur ora
languida cade e il bel pratello infiora.

79
L’alba nutrica d’amoroso nembo
gialle sanguigne e candide vïole.
Descritto ha il suo dolor Jacinto in grembo;
Narcisso al rio si specchia come suole;
in bianca veste con purpureo lembo
si gira Clizia pallidetta al sole;
Adon rinfresca a Venere il suo pianto;
tre lingue mostra Croco e ride Acanto.


ANGELO POLIZIANO, Stanze, Libro primo.


Edo
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coccinella2008
Utente V.I.P.

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Flora e Fauna

Inserito il - 16 luglio 2009 : 12:38:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Fiorire - è il fine -
chi passa un fiore
con uno sguardo distratto
stenterà a sospettare
le minime circostanze
coinvolte in quel luminoso fenomeno
costruito in modo così intricato
poi offerto come una farfalla
al mezzogiorno —
Colmare il bocciolo —
combattere il verme
ottenere quanta rugiada gli spetta –
regolare il calore — eludere il vento—
sfuggire all'ape ladruncola
non deludere la natura grande
che l'attende proprio quel giorno —
essere un fiore, è profonda
responsabilità—
(Poesia 1058,1865 ca.)
Emily Dickinson

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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 16 luglio 2009 : 19:29:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quando i fiori si affollano sull'erba,
come per ridere e giocare col sole
in sul mattino di un giorno di maggio
e gli uccelli piccoli cantano già bene
nelle più belle melodie che sanno,
cosa si può paragonare a questo incanto?
E' come una metà del paradiso.
Ma se vogliamo cercare un paragone,
io vi dirò la cosa che ha fatto
ancora più felici gli occhi miei
e ancora li farà, se la vedrò.

Quando una nobile dama, bella e pura,
con bei vestiti e i capelli intrecciati,
va e s'intrattiene con la gente,
cortese e lieta, dal seguito scortata,
guardando a volte un poco intorno a sè
e brilla come il sole tra le stelle,
ci porti pure il maggio i suoi prodigi!
Quale di questi è tanto affascinante
come la sua incantevole persona?
Lasciamo stare allora tutti i fiori
e contempliamo questa donna preziosa...


Walther von der Vogelweide, 1170-1230 ca.

Edo

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coccinella2008
Utente V.I.P.

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Flora e Fauna

Inserito il - 17 luglio 2009 : 12:45:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Edo e Leonella siete due persone straordinarie.

Per ora riporto al completo il testo anticipato in inglese "Daffodils" di William Wordsworth perchè merita di esser letto nel completo. Dove mi trovo ora è lì .... Buon fine settimana


"Vagabondavo solo come una nuvola
che alta fluttua su valli e colline
quando a un tratto vidi una folla,
una schiera di dorati narcisi,
lungo il lago e sotto gli alberi,
una miriade ne danzava nella brezza.
Fitti come le stelle che brillano
e sfavillano sulla Via Lattea,
così si stendevano in una linea infinita
lungo le rive di una baia.
Una miriade ne colse il mio sguardo.
I fiori si lanciarono in una danza gioiosa
lì presso danzavano le onde scintillanti,
superate in letizia dai narcisi;
un poeta non poteva che esser lieto
in così ridente compagnia.
Mirando e rimirando, pensai poco
al bene che la vista mi recava:
spesso quando me ne sto disteso,
senza pensieri, o pensieroso,
essi balenano al mio occhio interiore
che rende la solitudine beata,
e allora il mio cuore si riempe di piacere,
e danzo con i narcisi."
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 17 luglio 2009 : 17:29:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Coccinella, sei troppo buona.
Vedo che anche tu non molli...

Buon fine settimana anche a te.

Ecco una poesia che parla di un altro sogno:


Mi disse un'alba della primavera:
Io son fiorita nel tuo oscuro cuore
molti anni or sono, vecchio pellegrino
che non recidi i fiori della strada.

Forse conserva quel tuo cuore d'ombra
il vecchio aroma dei miei vecchi gigli?
Con le mie rose ancora
profuma l'alba fronte
la fata del tuo sogno adamantino?

Risposi alla mattina:
Solo vetro rimane ai sogni miei.
Non conosco la fata dei miei sogni;
nè so se questo cuore è mai fiorito.

Ma se tu aspetti la mattina pura
che romperà la coppa cristallina,
forse avrai dalla fata le tue rose,
dal mio cuore i tuoi gigli.


Antonio Machado (1875-1939)


Edo
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coccinella2008
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Flora e Fauna

Inserito il - 18 luglio 2009 : 20:25:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
.... ebbene sì, qualche volta una delle mie doti/difetti è il non mollare!
Che ci posso fare se sono figlia di un elfo maggiore..... edo, mica saprai cantar a memoria l'orlando furioso?
Infinito grazie per tutto quanto involontariamente mi state donando: una magica melodia.
Coccinella2008

"...dove fiorisce il rosmarino
c'è una fontana scura
dove cammina il mio destino
c'è un filo di paura
qual è la direzione
nessuno me lo imparò
qual è il mio vero nome
ancora non lo so...."

Fabrizio De Andre - il canto del servo pastore


L'erba ha poco da fare
sfera di umile verde
per allevare farfalle
e trastullare api.

Muoversi tutto il giorno
a melodie di brezza,
tenere in grembo il sole
ed inchinarsi a tutto.

Infilare rugiada
la notte come perle
e farsi così bella
da offuscare duchesse.

Quando muore, svanire
in odori divini
come dormienti spezie
e amuleti di pino.

Ed abitando nei granai sovrani
i suoi giorni trascorrere nel sogno.
l'erba ha poco da fare
ed io vorrei esser fieno!

333- 1862 Emily Dickinson

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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 20 luglio 2009 : 21:32:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono un poco stonato, se no ti facevo sentire...
Poichè, oltre che rispondere, devo farlo a tono, la tua citazione dell'Orlando giunge a puntino per cambiar musica!


Astolfo in Paradiso

49
Zafir, rubini, oro, topazi e perle,
e diamanti e crisoliti e iacinti
potriano i fiori assimigliar, che per le
liete piaggie v'avea l'aura dipinti:
sì verdi l'erbe, che possendo averle
qua giù, ne fôran gli smeraldi vinti;
né men belle degli arbori le frondi,
e di frutti e di fior sempre fecondi.
50
Cantan fra i rami gli augelletti vaghi
azzurri e bianchi e verdi e rossi e gialli.
Murmuranti ruscelli e cheti laghi
di limpidezza vincono i cristalli.
Una dolce aura che ti par che vaghi
a un modo sempre e dal suo stil non falli,
facea sì l'aria tremolar d'intorno,
che non potea noiar calor del giorno:
51
e quella ai fiori, ai pomi e alla verzura
gli odor diversi depredando giva,
e di tutti faceva una mistura
che di soavità l'alma notriva.
Surgea un palazzo in mezzo alla pianura,
ch'acceso esser parea di fiamma viva:
tanto splendore intorno e tanto lume
raggiava, fuor d'ogni mortal costume.
52
Astolfo il suo destrier verso il palagio
Che più di trenta miglia intorno aggira,
a passo lento fa muovere ad agio,
e quinci e quindi il bel paese ammira;
e giudica, appo quel, brutto e malvagio,
e che sia al cielo ed a natura in ira
questo che abitiam noi fetido mondo:
tanto è soave quel, chiaro e giocondo.


LUDOVICO ARIOSTO, Orlando Furioso, Canto XXXIV.


Ciao, figlia dell'Elfo. Salutami Galadriel...

Edo
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coccinella2008
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Flora e Fauna

Inserito il - 21 luglio 2009 : 14:48:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'albero m'è penetrato nelle mani,
La sua linfa m'è ascesa nelle braccia,
L'albero m'è cresciuto nel seno -
Profondo,
I rami spuntano da me come braccia.
Sei albero,
Sei muschio,
Sei violette trascorse dal vento -
Creatura - alta tanto - tu sei,
E tutto questo è follia al mondo

da L'albero mi è penetrato nelle mani- di Ezra Pound

Scusa Edo forse mi sono spiegata male, per cantare intendevo "una buona dizione" a memoria di quel genere di poesia....
e con piacere porgerò a Galadriel i tuoi saluti.
la figlia di un elfo maggiore
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 21 luglio 2009 : 21:59:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cantare era perfetto. Sono io che sono un burlone.
Ma il gioco prevede poesie che parlino di fiori: alberi, funghi ed insalate sono esclusi.
Per stavolta te la dò buona, e ti rispondo con un altro albero che sempre mi ha affascinato:

Webster Ford
Tu non ricordi, o delfico Apollo,
l'ora del tramonto sul fiume, quando Mickey m'Grew
gridò: "C'è uno spettro", e io: "E' l'Apollo delfico";
e il figlio del banchiere ci schernì, dicendo:
"E' il riflesso
degli ireos al bordo dell'acqua, voi sciocchi
rimbambiti"
....
Tu fosti vendicato per l'onta di un pavido cuore,
lasciandomi solo finchè ti rividi nell'ora
che mi parve d'essere mutato in albero con tronco
e rami
che indurivano, pietrificavano, eppur gemmavano
in foglie di lauro, miriadi di foglie lucenti,
tremolanti, palpitanti, crepitanti, resistenti al torpore
che dal tronco morente e dai rami s'insinuava
nelle vene!
E' vano, giovinezza, fuggire il richiamo d'Apollo.
Gettati nella fiamma, muori con un canto
di primavera,
se morire tu devi in primavera. Perchè nessuno
può guardare il viso di Apollo e sopravvivere,
e scegliere tu devi,
tra la morte nel fuoco e la morte dopo anni di dolore,
radicato saldamente alla terra, quando senti
l'orrenda mano,
non tanto nel tronco quanto nel torpore tremendo
che sale strisciando alle foglie di lauro che continuano
a spuntare finchè non sei caduto. O mie foglie
troppo secche per farne ghirlande, adatte soltanto
alle urne della memoria, pregiate, forse, come temi
per cuori eroici, che cantino e vivano senza paura-
delfico Apollo!


Edgar Lee Master, Antologia di Spoon River
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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


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Flora e Fauna

Inserito il - 21 luglio 2009 : 22:17:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non accostarti troppo alla dimora di una rosa.
se una brezza le preda
o rugiada le inonda
cadono con timore le sue mura.

e non voler legare la farfalla
o scalare le sbarre dell'estasi.

garanzia della gioia
è il rischio perenne.

emily dickinson

per ora una dolce notte

la figlia di un elfo maggiore
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 22 luglio 2009 : 11:06:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di coccinella2008:


garanzia della gioia
è il rischio perenne.


....
Laggiù, presso la mola d'un frantoio
o presso i tronchi d'un'antica noria
onde pendon consunti e corda e cuoio,

sorride un morto all'invisibil gloria.
Il paradiso è all'ombra delle spade
e la delizia è il fior della vittoria.

....

Gabriele d'Annunzio, Merope, La canzone della Diana.
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coccinella2008
Utente V.I.P.

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Flora e Fauna

Inserito il - 23 luglio 2009 : 12:17:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' immensamente faticoso... ma non bisogna arrendersi! Mai!

Sarò sempre irriducibile .... e nel mio mondo.
la figlia di un elfo maggiore


Alberi,
eravate frecce
cadute dall'azzurro?
Che terribili guerrieri vi scagliarono?
Sono state le stelle?
Le vostre musiche vengono dall'anima degli uccelli,
dagli occhi di Dio,
da una perfetta passione.
Alberi!
Le vostre radici rozze si accorgeranno
del mio cuore sotto terra?

Alberi - Federico Garcia Lorca

------------------

Colmo di fiori è il pesco,
Non tutti diventeranno frutto,
Splendono limpidi come schiuma di rose
Per l'azzurra fuga delle nubi.
Come fiori sbocciano i pensieri,
Cento al giorno -
Lasciali fiorire! lascia alle cose il loro corso!
Non domandare del raccolto!
Occorrono anche giuoco e innocenza
E fiori in abbondanza,
Altrimenti il mondo ci sarebbe angusto
E la vita priva di piacere.

Il canto degli alberi - Herman Hesse

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leonella55edo47
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Inserito il - 23 luglio 2009 : 18:41:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Oggi mi sento particolarmente buono con te!
(Spero che impiegherai qualche settimana a tradurre...)


Il cielo di Venere

Sed iam de Veneris coelo nunc sermo fiatur.
Ipsam mirabar Phoebi seguitare pedatas,
quando idem Phoebus neptunia regna sotintrat.
O quantas voltas plantavit cornua zoppo
ghiottoncella viro, fusosque in vertice tortos!
Vulcanum siquidem Veneris patet esse maritum,
sed populi siquidem Venerem patet esse maritam.
Dum martellabat ferrum Vulcanus in antro,
Mars occulte suo vangabat semper in horto.
O quot Vulcani, quot Martes, quotve bramosae
prevendae alterius mulae, vaccaeque trovantur!
Ista Venus terzo casamentum fixit in orbe,
per quem, nympharum multis comitata brigatis,
it nitidas relegendo rosas, violasque recentes,
mentam, garofilos, mazuranam, basalicoium.
Ghirlandas texunt, frescadas, serta, corollas,
diversosque canunt strambottos atque sonettos,
diversasque sonant arpas, manacorda, leuttos.
Hic semper saltant, ballant, danzantque puellae,
seque lavant nudas in fontibus atque laghettis.
Venticuli molles myrthorum frondibus atque
floribus
insultant, frescas ornantibus herbas,
et straccatarum nympharum pectora mulcent.
Hic fagi, pini, cedri, pomrancia, nespoi,
spernazant umbras, ubi nymphae corpora possant.
Ad cazzam vadunt, arcos et stralia portant,
discazzantque leves dainos, agilesque caprettos.
Non mancant boschi de cedris, deque narancis,
de myrthis, lauris, lentiscis, atque ginepris
.
Non ibi villani terram vangare fadigant,
non ibi villanae stoppam filare videntur,
non ibi plantantur ravanelli, porra, cipollae;
non aium, capiti nocuum, tyriaqua vilani;
non ibi sub spinis, urticis, atque ruidis
stant serpae, rospi, bissae, turpesque ranocchi.
Hic est grata quies, hic pax, hic plena voluptas,
hic sunt gentiles animi, gentilia corda.


MERLIN COCAI (TEOFILO FOLENGO), dal Baldus, Liber quartus decimus.


p&e
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coccinella2008
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Flora e Fauna

Inserito il - 24 luglio 2009 : 15:57:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
GRAZIE, finalmente ho dei veri compiti da svolgere a casa!

Un pensiero la figlia di un elfo maggiore


Cogli questo piccolo fiore
di Rabindranath Tagore

Cogli questo piccolo fiore
e prendilo. Non indugiare!
Temo che esso appassisca
e cada nella polvere.
Non so se potrà trovare
posto nella tua ghirlanda,
ma onoralo con la carezza pietosa
della tua mano - e coglilo.
Temo che il giorno finisca
prima del mio risveglio
e passi l'ora dell'offerta.
Anche se il colore è pallido
e tenue è il suo profumo
serviti di questo fiore
finché c'è tempo - e coglilo.


Continuità
di Walt Whitman

Nulla è mai veramente perduto, o può essere perduto,
nessuna nascita, forma, identità - nessun oggetto del mondo,
né vita, né forza, né alcuna cosa visibile;
l'apparenza non deve ingannare, né l'ambito mutato confonderti il cervello.
Vasti sono il tempo e lo spazio - vasti i campi della Natura.
Il corpo lento, invecchiato, freddo - le ceneri rimaste dai fuochi di un tempo,
la luce degli occhi divenuta tenue, tornerà puntualmente a risplendere;
il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi;
alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile della primavera,
con l'erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.
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leonella55edo47
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Inserito il - 25 luglio 2009 : 13:29:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Veramente belle!

Ma tu mi vuoi male!
Credevo di averti messa tranquilla per qualche tempo con Merlin Cocai, e tu ricorri a questi mezzucci di postare due poesie alla volta per farmi uscir pazzo!
Che posso fa'...


Non amo che le rose che non colsi...
(questo anche in sintonia con lo Spirito del Forum...)

Gozzano


Nell'aiola davanti alla porta d'antica fattoria, accanto allo steccato
verniciato di bianco,
S'aderge il fusto slanciato del lilla, con le sue foglie a forma di cuore,
d'un verde intenso,
Con più di un aguzzo corimbo che delicato spunta, con il denso profumo
che amo,
Ogni foglia un miracolo - e da quel fusto presso la porta,
Con i suoi fiori d'un colore soave, e foglie a forma di cuore
d'un verde intenso,
Un rametto con i suoi fiori spicco.


Walt Withman

(Attenta! Con il secondo brano, rispondo a entrambe i tuoi: con l'Autore e con la colta...)
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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 luglio 2009 : 22:40:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per ora una dolce notte a p & e,

A voi dedico la mia giornata di "brucata" floreale e, come sapete devo svolgere dei veri compiti: tradurre il baldus e trovare nuove risposte, fortuna che i libri di pa' non sono con me,ma domani aprirò il vecchio baule!

Leggere le vostre proposte è entusiasmante.
un grazie infinito la figlia di un elfo maggiore
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 26 luglio 2009 : 22:00:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie, Coccinella!
Ma prenditela comoda...
Anche noi oggi siamo stati in montagna: fiori, rocce ed animali.

Dolce notte anche a te...


p&e
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