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elleelle
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elleelle
Moderatore Trasversale
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Inserito il - 19 dicembre 2008 : 20:50:01
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Il vento, specialmente il maestrale che viene dal largo, è molto forte e soffia anche per più di una settimana. Molte piante sono cresciute al riparo di una roccia, assumendo la stessa forma. Il cespuglio della foto si presenta come il prolungamento del masso: il vento lo ha potato come uno scrupoloso giardiniere.
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
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Inserito il - 19 dicembre 2008 : 20:51:56
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I Romani, sempre attenti alle risorse del territorio, avevano notato che ci sono grandi blocchi di granito massiccio senza fenditure, anche a pochi metri dal mare; l'ideale per farci delle colonne e trasportarle facilmente.
Come per gli obelischi di Assuan, la colonna veniva sbozzata sul posto; se si rompeva, era abbandonata lì perché non valeva la pena di trasportarla. Per arrivare alla colonna si doveva tagliare il masso a fette e poi le fette a listelli. Il masso della foto era già stato tagliato su vari piani.
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Modificato da - elleelle in data 19 dicembre 2008 21:09:55 |
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elleelle
Moderatore Trasversale
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Inserito il - 19 dicembre 2008 : 20:52:41
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elleelle
Moderatore Trasversale
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Inserito il - 19 dicembre 2008 : 20:53:35
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
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Inserito il - 19 dicembre 2008 : 20:55:06
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A quanto pare, la tecnica di taglio consisteva nel praticare una serie di fori rettangolari allineati ed inserirci dei cunei di legno che, poi, erano bagnati.
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
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Inserito il - 19 dicembre 2008 : 20:56:02
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La cava sembra abbandonata all'improvviso, con i lavori lasciati a metà. Forse fino dai tempi dei Romani o forse in tempi più recenti; alcune superfici di granito non sono coperte di licheni.
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Modificato da - elleelle in data 19 dicembre 2008 21:04:16 |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
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32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 dicembre 2008 : 20:57:27
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Lungo i sentieri del promontorio capita di incontrare grosse tartarughe, pesanti anche 3 o 4 chili.
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
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Inserito il - 19 dicembre 2008 : 21:06:18
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Tra gli insetti, in luglio sono particolarmente numerose delle piccole cicale, forse del genere Tettigetta, che emettono un canto stridente uniforme.
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gigi58
Moderatore Trasversale
Città: Trapani
Prov.: Trapani
Regione: Sicilia
17657 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 dicembre 2008 : 21:06:19
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Grazie Luigi per il magnifico reportage
Gigi |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 dicembre 2008 : 21:08:37
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E non mancani le onnipresenti Pimelia.
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Portate pazienza; è il mio primo tentativo di reportage paesaggistico.
luigi
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FOX
Moderatore
Città: BAGNO A RIPOLI
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21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 dicembre 2008 : 22:43:38
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Grazie Luigi,
non conosco assolutamnete la Sardegna, ma conosco bene la Corsica, e nella parte sud ovest si rispecchia lo stesso habitat..
La tartaruga dovrebbe essere una Testudo marginata, forse ssp sarda.
Bel reportage....
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan |
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ninocasola43
Utente Super
Città: s.agnello
Prov.: Napoli
Regione: Campania
6360 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 dicembre 2008 : 08:53:49
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Caro Luigi, permettimi una piccola correzione per quel che riguarda il taglio e l'estrazione di grossi blocchi di pietra. Il cavapietre disegnava col gesso la linea (o le linee) di rottura su cui successivamente venivano scavati gli alloggiamenti dei cunei. Tra un cuneo e l'altro veniva picchettata una linea punteggiata che definiva il punto di rottura e infine veniva assestato con la mazzola un colpo violento sul cuneo centrale provocando la rottura della roccia. questo sistema era, e forse lo è ancora, in uso in alcune cave vesuviane. nin |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
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32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 dicembre 2008 : 09:48:34
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E' possibile; la mia era solo una supposizione. Pensavo a dei cunei di legno perché i fori scavati sono piuttosto grandi, larghi anche qualche centimetro, ma può darsi lo stesso che ci alloggiassero dei cunei di ferro. D'altra parte, non so a quando risale il tentativo di lavorazione di quel masso; in altri punti ci sono cave certamente del periodo romano (ma non avevo le foto), mentre quella potrebbe essere anche molto più recente. luigi
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CarloAG
Moderatore
Città: Napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
1664 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 dicembre 2008 : 15:39:41
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Eccellente reportage. Conosco benissimo Capo Testa ( se andate in Gallura è tappa da non saltare), ho qualche dubbio sull'età del tentativo lasciato a metà di separare il blocco che farei risalire al massimo a 100 anni. E' un lavoro avviato di sfruttamento fraudolento con relativo arresto dei lavori.... Il granito di Capo Testa, pur essendo...."granitico" ha una granulometria piuttosto grossolana con grandi cristalli per cuinon è indenne al maestrale sardo. E a Capo Testa c'è vento anche quando non c'è'il maestrale! I fori sono stati adeguatamente "lavorati" dall'azione degli agenti atmosferici.
Carlo A.G. |
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ninocasola43
Utente Super
Città: s.agnello
Prov.: Napoli
Regione: Campania
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Inserito il - 20 dicembre 2008 : 18:49:20
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| Messaggio originario di elleelle:
E' possibile; la mia era solo una supposizione. Pensavo a dei cunei di legno perché i fori scavati sono piuttosto grandi, larghi anche qualche centimetro, ma può darsi lo stesso che ci alloggiassero dei cunei di ferro. D'altra parte, non so a quando risale il tentativo di lavorazione di quel masso; in altri punti ci sono cave certamente del periodo romano (ma non avevo le foto), mentre quella potrebbe essere anche molto più recente. luigi è un metodo di spaccatura dei blocchi che ho avuto modo di vedere una quarantina di anni fa ma non ricordo dove. successivamente ne ho trovato riscontro in un volume: Jean Pierre Adam - L'ARTE DI COSTRUIRE PRESSO I ROMANI - Milano 1990 nin
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 dicembre 2008 : 23:22:21
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| Messaggio originario di CarloAG:
Eccellente reportage. Conosco benissimo Capo Testa ( se andate in Gallura è tappa da non saltare), ho qualche dubbio sull'età del tentativo lasciato a metà di separare il blocco che farei risalire al massimo a 100 anni. E' un lavoro avviato di sfruttamento fraudolento con relativo arresto dei lavori.... Il granito di Capo Testa, pur essendo...."granitico" ha una granulometria piuttosto grossolana con grandi cristalli per cuinon è indenne al maestrale sardo. E a Capo Testa c'è vento anche quando non c'è'il maestrale! I fori sono stati adeguatamente "lavorati" dall'azione degli agenti atmosferici.
Carlo A.G.
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Effettivamente, il dubbio che quel tentativo di taglio fosse recente era venuto anche a me. La cava che ha più probabilità di essere di epoca romana è quella che si trova proprio in corrispondenza della fine della spiaggia di ponente, dove ci sono delle colonne sbozzate e abbandonate. L'estate prossima, vedrò di fotografarle. La lavorazione del masso isolato che ho fotografato qui si presenta un po' diversa e potrebbe essere più recente. Comunque, non era presente sul forum e mi sembra un reperto abbastanza caratteristico.
luigi
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