Ho provato ad usare "Gastrotrichi"di Maria Balsamo, volume 20° delle Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane edito nel 1983 dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Secondo me potrebbe forse appartenere al gruppo di specie Chetonotus maximus/larus/similis, almeno le prime due rinvenute anche in Lombardia. L'identificazione sicura richiede l'osservazione delle squame dorsali, che, se ho capito bene, si fa con l'illuminazione a contrasto di fase, possibilimente integrata da quella a contrasto interferenziale secondo Nomarski ( ho copiato tale e quale, ma non chiedetemi cosa vuol dire! )