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 Bruco di Hyles dahlii, la sfinge dell'euforbia sarda
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mazzeip
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Flora e Fauna

Inserito il - 08 ottobre 2008 : 21:36:13 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Sphingidae Genere: Hyles Specie:Hyles dahlii
Dato che ospitone ci sta deliziando con tanti rappresentanti dell'entomofauna sarda , mi associo e contribuisco: un bel bruco di Hyles dahlii (grande grazie a Francesca Pau che me l'ha portato, reduce dal VII Congresso Nazionale di Erpetologia di Oristano), che sostituisce la Hyles euphorbiae in Sardegna e in Corsica.

In realtà la cosa è più complicata: è stata trovata anche in Sicilia, a Maiorca, sulla costa Catalana, a Pianosa, e recentemente da Anna Hundsdörfer nel 2004 in Tunisia (Hundsdörfer, A.K., 2004. First record of Hyles dahlii (Geyer, 1827) (Lepidoptera: Sphingidae) on the African mainland. Bonner Zoologische Beiträge. 53: 111--112) che ha trovato un bel gruppetto di bruchi ancora molto piccoli - cercava Hyles euphorbiae e Hyles tithymali, sta cercando di capire qualcosa dell'"Hyles euphorbiae complex" -, ne ha presi un po' e, ripassando da qui, me ne ha lasciato uno, credendo fosse Hyles tithymali che mi interessava per fotografarlo. Ma bastava guardarlo meglio...

Bruco di Hyles dahlii, la sfinge dell''euforbia sarda




Bruco di Hyles dahlii, la sfinge dell''euforbia sarda Paolo Mazzei   Link   Link

ospitone
Utente Senior

Città: Cagliari
Prov.: Cagliari

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 ottobre 2008 : 09:14:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Molto bello, complimenti! In effetti la situazione sfingidae presunti endemici è un po' complessa, trattandosi di eccellenti volatori 'sfuggono' dalle loro aree tipiche per riprodursi anche in zone molto lontane...
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gomphus
Moderatore


Città: Milano
Prov.: Milano

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Inserito il - 09 ottobre 2008 : 10:01:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
splendida foto e splendido bruco

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare

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leondap
Utente V.I.P.

Città: Prato


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Inserito il - 09 ottobre 2008 : 16:36:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cari Paolo e ospitone

a me invece non meraviglia che la dahli ci sia anche in Tunisia e in altre isole... E non credo nemmeno che si tratti di fenomeni di dispersione dovuti alla grande vagilità degli sfingidi. Il pattern nord-Africa+Sardegna è molto comune nei lepidotteri basta pensare a Hipparchia aristaeus, Coenonympha lyllus (di recente separata da pamphilus), la sottospecie nord Africana di Pararge aegeria, presente fuori dal Nord Africa solo in Sardegna (dati inediti di DNA), Eupithecia sardoa, Lumantria atlantica e la lista potrebbe non finire qui.... A volte oltre al nord Africa e alla Sardegna si aggiungono la Corsica e la Spagna... Secondo me non si tratta di neoendemismi che si spostano dalla Sardegna ad altri luoghi, ma bensì di relitti glaciali che durante il Pleistocene sono sopravvissuti soltanto in Nord Africa e sulle grandi isole Mediterranee. Le isole infatti possono offrire rifugi più caldi, ma soprattutto luoghi dove gli "invasori" venuti dal freddo hanno difficoltà a soppiantare i vecchi abitanti. Quindi secondo me, molti degli endemismi sardi sarebbero in realtà dei paleoendemismi, non cioè specie differenziatesi di recente, ma specie molto antiche sopravvissute sulle isole... Pensate un po' ai marsupiali australiani

Ciao e grazie per la foto bellissima, non avevo mai visto un bruso di dahli!

Leonardo
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ospitone
Utente Senior

Città: Cagliari
Prov.: Cagliari

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 ottobre 2008 : 17:06:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Leonardo, è molto interessante l'aspetto che hai sottolineato e sono pienamente d'accordo; per gli Sfingidi volevo sottolineare che sono i rinvenimenti recenti a far ipotizzare una capacità di dispersione, così come avviene anche per i grossi Anisotteri; ad es. recentemente molte specie nord africane giungono e si riproducono in Sardegna
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dadopimpi
Utente Senior


Città: modena


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 ottobre 2008 : 17:30:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
al colombarone ne avevo trovati alcuni simili
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leondap
Utente V.I.P.

Città: Prato


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Inserito il - 09 ottobre 2008 : 19:03:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusami te,

sono stato fin troppo perentorio! La dispersione è sicuramente il fattore che maggiormente determina le faune delle nostre isole (grandi e piccole). La maggior parte delle specie infatti è capace probabilmente capaci di spostarsi se pur occasionalmente da un'area all'altra del Mediterraneo... Però in "alcuni" casi (la minoranza) la dispersione è meno decisa. In effetti i cosiddetti "endemismi2 ricadono spesso fra le specie meno vagili... In questa "minoranza" io credo vi siano molti "paleoendemismi". Però, poiché queste specie particolari sono quelle cui poniamo la maggior parte della nostra attenzione finiamo per trascurare le dinamiche dispersaliste delle varie Pieris brassicae, Vanessa atalanta, Vanessa cardui e via e via... Il risultato è il dire che le glaciazioni per esempio hanno determinato le farfalle sarde, quando invece vale solo per una minoranza di esse... L'imprecisione era mia...

Ciao

Leonardo
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mazzeip
Moderatore


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 ottobre 2008 : 19:18:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Leonardo, senz'altro hai ragione in generale, non so nel caso specifico: Anna sta battendo tutta l'Italia e ha fatto quella puntata in Tunisia per cercare esclusivamente bruchi di Hyles sulle euforbie e, tra tante H. euphorbiae e H. tithymali, ha trovato solo questo singolo gruppetto di bruchi di Hyles dahlii: è vero che non si era accorta di cosa fossero , ma di ogni "popolazione" ne ha preso qualcuno e li ha allevati, e non ce ne erano altri. E questa specie non era mai stata segnalata nel N Africa.

Ci sarebbe anche da dire, però, che
- Hyles dahlii è stata considerata a lungo sottospecie di Hyles euphorbiae
- che molti dei lepidotterologi più bravi non sono in grado di distinguere i bruchi di queste tre specie
- che anche parlare di tre specie ritengo sia azzardato, H. euphorbiae e H. tithymali secondo me sono solo due "espressioni" di un complex ancora non ben capito, soprattutto riguardo alle popolazioni del centro e sud Italia, le cui larve sembrano una sorta di forma intermedia tra le due...



Bruco di Hyles dahlii, la sfinge dell''euforbia sarda Paolo Mazzei   Link   Link
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mazzeip
Moderatore


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 ottobre 2008 : 23:45:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungo un'altra foto del bruco :

Bruco di Hyles dahlii, la sfinge dell''euforbia sarda





Bruco di Hyles dahlii, la sfinge dell''euforbia sarda Paolo Mazzei   Link   Link
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ospitone
Utente Senior

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Flora e Fauna

Inserito il - 10 ottobre 2008 : 08:44:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Pensando agli interessanti esempi di Leondap, mi è venuto in mente il caso delle Zygaena orana: se non mi sbaglio è presente solo in Sardegna e Nord-Africa, giusto?
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gomphus
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Inserito il - 10 ottobre 2008 : 10:53:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao a tutti, scusate se mi intrometto

un caso simile a quelli che avete citato è quello del coleottero carabide Carabus morbillosus, specie brachittera, quindi con capacità di dispersione ben diverse da quelle di un lepidottero

in questa discussione Link, per spiegare la presenza in Sardegna e Corsica di una popolazione di C. morbillosus sostanzialmente identica a quelle nordafricane, a fronte di una sottospecie ben differenziata in Sicilia e a Malta (e diversamente da quanto si verifica con l'endemismo sardo-corso C. genei, appartenente al complesso famini-favieri ma ben caratterizzato e specificamente distinto) ho considerato l'ipotesi di un trasporto passivo, forse in epoca fenicia (ad esempio con la terra usata per zavorrare le navi), in mancanza di competitori seguito da colonizzazione di tutto il territorio a quote medio-basse

gli esempi che avete portato potrebbero rimettere in discussione, almeno in parte, questa interpretazione; per ragionarci sopra mi servirebbe qualche elemento che non possiedo, dato che non sono un lepidotterologo

quindi vi chiedo:

alcune specie di lepidotteri, di quelle che avete citato o che conoscete, sono presenti in nordafrica e Sardegna con sottospecie distinte?

e soprattutto, quante specie presenti in nordafrica e Sardegna si trovano anche in Corsica?

so benissimo di abusare della vostra cortesia , quindi grazie in anticipo

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
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leondap
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Inserito il - 10 ottobre 2008 : 16:04:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio

come esempio posso portarti il gruppo studiatissimo dei Satiridi. In Sardegna e Corsica sono note 11 specie:

Pararge paramegaera (dovrebbe essere un vero endemismo, gli esemplari sardi e corsi hanno genitali diversi dal resto delle aree mediterranee, ma secondo me i genitali africani sono i più simili ai sardi...)

Pararge aegeria (in Sardegna c'è la stessa popolazione Nord-Africana, dati inediti di DNA, mentre in Corsica c'è quella europea)

Maniola jurtina (Sia in Sardegna che in Corsica c'è la sottospecie hispulla, presente anche in N Africa, Sicilia, e Spagna)

Maniola nurag (endemismo sardo)

Pyronia cecilia (Mai studiata seriamente a livello di sottospecie)

Pyronia tithonus (Secondo Verity in Sardegna e Corsica è presente la sottospecie endemica fulgens). La tithonus esiste ma rarissima in pochissime stazioni del Marocco, non ne ho mai vista una)

Coenonympa corinna (endemismo Sardo-Corso-Toscano, una segnalazione da confermare anche per la Sicilia)

Coenonympha pamphilus (secondo una recente revisione in Sardegna è presente la specie gemella C. lyllus presente anche in Sicilia, N Africa, Spagna), mentre in Corsica sembra presente C. pamphilus come nel resto d'Europa. Mie osservazioni sui genitali sembrano confermare quasi completamente questa ipotesi

Hipparchia neomiris (endemismo sardo-corso-elbano con una segnalazione anche per Capraia)

Hipparchia aristaeus (Presente in Sardegna, Corsica, Sicilia, N Africa e in altre piccole isole tirreniche). Nel resto d'Europa si trova Hipparchia semele

Hipparchia circe (secondo Verity in Sardegna, Corsica e Sicilia sarebbe presente la sottospecie teuleda simile alla forma spagnola)

Altri gruppi non li conosco ancora sufficientemente a fondo per proseguire. Comunque sto tentando di studiare questo fenomeno nei Satirini sardi e corsi facendo morfometria geometrica comparata... Purtroppo il mio più grande ostacolo è quello di trovare gli esemplari maschi da studiare...

Ciao

Leonardo
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gomphus
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Inserito il - 10 ottobre 2008 : 16:24:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao leonardo

grazie 1000, sei stato utilissimo !

in attesa di ritornare sulla questione appena ci ho riflettuto un attimo, un'ultima cosa: nel caso di Pararge aegeria, che a quanto avrei capito è l'unica in cui nella sola Sardegna, e non altrove, è presente una popolazione del tutto indifferenziata rispetto a quelle africane, e che è una specie abbastanza ubiquista, almeno qui dalle mie parti... in questo caso pensi che l'ipotesi di un trasporto passivo dal nordafrica in epoca cartaginese, e successiva acclimatazione, sia ragionevolmente possibile, improbabile, improponibile... ?

grazie ancora... e un altro grazie in anticipo !

maurizio

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mazzeip
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Flora e Fauna

Inserito il - 10 ottobre 2008 : 16:34:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un esempio di probabile importazione con acclimatazione ci porta ben lontano dalle farfalle: Hemorrhois hippocrepis, il colubro ferro di cavallo, presente in Tunisia, Algeria, Marocco e penisola iberica, si trova anche a Pantelleria e in Sardegna; ma in Sardegna, nonostante vecchie notizie della zona di Cabras e di qualche altra località in cui non viene più trovato (o non è stato in realtà mai trovato, solo confuso con il biacco), sembra che lo si trovi con facilità solo all'interno della città di Cagliari (Anfiteatro, Orto Botanico, me lo diceva giusto ieri Stefano Maugeri, che se ne è occupato e ne ha trovato più d'uno).



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leondap
Utente V.I.P.

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Inserito il - 10 ottobre 2008 : 17:21:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Maurizio

perché l'intera popolazione sarda discenda dagli esemplari portati dai fenici sarebbe stato necessario che la aegeria non fosse presente in Sardegna prima di loro. Infatti mi sembra strano che pochi esemplari accidentali possano soppiantare un'intera popolazione... Vista la diffusione capillare di questa farfalla direi che è improbabile che al tempo dei fenici non esistesse in Sardegna... Più probabile che questo accada con alcuni rettili, come diceva Paolo. Ma attenzione, ho letto un bellissimo lavoro su Molecular Ecology, dove mi pare si dimostrasse che la Podarcis sicula sarda era più vicina alla Podarcis sicula della Sicilia che non a quella di altre aree... Ma è un vecchio ricordo e potrei sbagliarmi...

Ciao

Leonardo
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gomphus
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Inserito il - 10 ottobre 2008 : 17:43:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
caro leonardo, ancora grazie !

maurizio

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ospitone
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Flora e Fauna

Inserito il - 11 ottobre 2008 : 20:35:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti a tutti, discussione interessantissima, specialm. in riferimento al C. morbillosus e ai Satiridi..
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