|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
|
|
Autore |
Discussione |
gomphus
Moderatore
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
10487 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 ottobre 2008 : 13:35:57
Classe: Hexapoda Ordine: Famiglia: Genere: Specie:
|
| Messaggio originario di liangi:
Riporto quanto scritto a pag.50-51 di "Farfalle" (1987, M. Daccordi-P. Triberti-A.Zanetti, Arnoldo Mondadori Editore), commento riferito ad un disegno comprendente lo schema cromatico aposematico (cerchio nero in disco rosso) ed alcune specie dell'anello ... |
ciao livio
in effetti, questo è quello che è sempre stato riportato in letteratura, a proposito di "imitatori" ritenuti indifesi (ma in quanti casi questo è stato realmente verificato?) che si sarebbero giovati della somiglianza con "modelli" ben protetti
recenti studi, come quello citato sopra sulle Limenitis, hanno invece dimostrato che i presunti "imitatori" sono ottimamente difesi per conto loro, e che quindi quelli che si erano a lungo ritenuti classici esempi di mimetismo batesiano erano in realtà da ricondurre a catene mimetiche mulleriane
ora, il problema è: in quanti casi, ad esempio, un coleottero o altro insetto (poniamo un imenottero tentredinide), che imita un imenottero ben difeso perché provvisto di aculeo velenifero, è stato inquadrato come "indifeso", e quindi mimo batesiano, solo perché l'aculeo non l'aveva, senza verificare se per caso non fosse altrettanto ben difeso in altro modo, precisamente essendo tossico o disgustoso?
inoltre, resta aperta l'altra questione (vedi il messaggio precedente): un inganno basato sul mimetismo aggressivo, cioè sulla rassomiglianza con un'altra specie che la preda riconosce come non pericolosa (l'esempio già fatto del cleride, predatore, che imita una mutilla, non predatrice), inganno che dovrebbe presupporre un apprendimento del tipo di quello dei vertebrati... fino a che punto può essere valido nei confronti di una preda-insetto?
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare[/i]
|
Modificato da - gomphus in data 07 ottobre 2008 13:37:09 |
|
|
liangi
Moderatore
Città: Castel Mella
Prov.: Brescia
820 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 07 ottobre 2008 : 15:13:19
Classe: Ordine: Famiglia: Genere: Specie:
|
| Messaggio originario di gomphus: in effetti, questo è quello che è sempre stato riportato in letteratura, a proposito di "imitatori" ritenuti indifesi (ma in quanti casi questo è stato realmente verificato?) che si sarebbero giovati della somiglianza con "modelli" ben protetti
|
Ciao Mau, infatti la didascalia cita il Trichodes come elemento della catena mimetica di tipo mulleriano, quindi "protetto" (il grassetto è mio):
| "Nella regione paleartica uno degli esempi più noti di associazione mimetica mulleriana è quello rappresentato da alcuni lepidotteri del genere Zygaena (1, punctum; 2, lunicerae; 3, fillipendulae) e coleotteri ed emitteri (4, Trichodes apiarius; 5, Cercopis sanguinolenta). Tutte le specie sono inappetibili e i predatori impareranno presto a evitare la colorazione relativa (6). Durante questa fase di "apprendimento" del predatore, quanto maggiore è il numero delle specie che possiedono lo stesso segnale di avvertimento, tanto minori saranno gli individui perduti per ogni singola specie." |
Ciao, Livio |
|
|
gomphus
Moderatore
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
10487 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 ottobre 2008 : 16:24:31
Classe: Hexapoda Ordine: Famiglia: Genere: Specie:
|
ciao livio
mi era sfuggito ...
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare
|
|
|
elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32996 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 ottobre 2008 : 21:03:52
Classe: Hexapoda Ordine: Famiglia: Genere: Specie:
|
Anche nel caso del Bembix che caccia ditteri (credo, specialmente Tabanidae e Syrphidae) e somiglia a un dittero (occhi enormi, finta "tromba", antenne poco evidenti, postura rigida) si può parlare di mimetismo aggressivo?
Immagine: 289,31 KB
|
|
|
gomphus
Moderatore
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
10487 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 ottobre 2008 : 10:34:41
Classe: Hexapoda Ordine: Famiglia: Genere: Specie:
|
| Messaggio originario di elleelle:
Anche nel caso del Bembix che caccia ditteri (credo, specialmente Tabanidae e Syrphidae) e somiglia a un dittero (occhi enormi, finta "tromba", antenne poco evidenti, postura rigida) si può parlare di mimetismo aggressivo? |
in questo caso direi proprio di no, a parte i dubbi che personalmente continuo ad avere sul significato reale del mimetismo aggressivo (escluso ovviamente quello criptico!) nei confronti di un insetto (vedi messaggi precedenti), qui osservo che:
1) l'aspetto generale di un Bembix è decisamente quello di un vespiforme, anzi in questo caso quello di una Vespula, quindi per un dittero non certo tranquillizzante
2) e anche se visto da davanti sembrasse a tutti gli effetti un dittero, non credo che la cosa servirebbe molto a farlo sembrare inoffensivo, dato che ad esempio gli asilidi predano ditteri in quantità anche superiore a quel che fa un Bembix!
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare
|
Modificato da - gomphus in data 09 ottobre 2008 10:35:52 |
|
|
elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32996 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 ottobre 2008 : 11:13:28
|
Hai ragione; al mimetismo aggressivo ci credo poco anch'io, e pure a quello criptico, come facilitazione per catturare le prede. Mi chiedo però perché è l'unico imenottero con la "faccia da Syrphidae" .
Una "faccia", peraltro, completamente diversa da quella di un Asilidae; che sono ditteri entrambi lo sappiamo noi, ma loro, no .
luigi
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|