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saltimpalo
Utente Senior
Città: Firenze
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Regione: Toscana
2642 Messaggi Flora e Fauna |
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u / c
Utente Cancellato
Città: .
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Inserito il - 26 settembre 2008 : 23:29:57
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ehem, ehemm. anche se alloctona fa meno danni di una anatra... Detto mille volte, da adulte in ambiente naturale sono prettamente erbivore e con nessuna capacità predatoria se non verso insetti,larve di anfibi, mollusci e altri piccoli lenti animali al contrario le nostrane Emys carnivore.
| Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto. |
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saltimpalo
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
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2642 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 23:57:53
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Ho letto tempo fa anche io uno studio..dove venivano analizzati gli impatti di specie alloctone. L'impatto delle trachenys risultò minimo rispetto a quello delle altre specie. Cio non vuol dire ovviamente che sia nullo e dovrebbero essere lasciate vivere nei loro ambienti di appartenenza. Ciao!
Se la civiltà moderna continua a farci credere che abbiamo sempre nuovi bisogni, lo spazio che dobbiamo togliere alla natura non ci basterà mai! |
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ugandensis
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
1263 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 settembre 2008 : 08:47:33
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Mi aggancio qua..
In un'altra discussione Link Si parla di Emys in Arno a Firenze. Essendo un pescatore e frequentandolo parecchio, ho incontrato decine di Trachemys, una Chelydra(!)...ma Emys proprio mai. Non è che ci si è confusi con le cugine americane?
Grazie
Nicola. |
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EDG
Utente V.I.P.
Città: Sicilia
191 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 settembre 2008 : 09:51:35
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I motivi per cui le emys sono quasi in via di estinzione sono ben altri, forse anche le trachemys hanno contribuito ma proprio in minima parte. |
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u / c
Utente Cancellato
Città: .
0 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 settembre 2008 : 15:24:10
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Sono dell'idea (supportata anche da alcuni studi anche se fatti in Olanda e quindi non comparabili al nostro clima e condizioni ambientali) che se eventualmente terminasse l'importazione delle varie Trachemys ecc. nel giro di pochi decenni esse sparirebbero dalla maggior parte dei nosrti corsi e specchi d'acqua. I meccanismi che hanno portato alla diminuzione degli esemplari e degli areali delle Emys sono gli stessi che agiscono anche su di esse. Anzi penso che le Emys abbiano più risorse di loro. Non per nulla, anche come testimoniato su questo forum, ogni tanto è possibile incontrare piccoli di Emys.
Mentre non c'è documentazione per nascite di Trachemys scripta elegans, l'unica specie alloctona a cui fare riferimento per uno studio attendibile, perché essendone stata vietata l'importazione da svariati anni, un eventuale rinvenimento di un piccolo sarebbe da imputare a schiuse in loco e non da rilasci.
Solo il continuo abbandono di migliaia di esemplari ogni anno, generalmente ben pasciuti e di età quasi adulta e quindi sfuggiti alla forbice selettiva di: predazione, scarsità di risorse alimentari e malattie a cui sono soggetti i piccoli di ogni specie, garantisce una discreta presenza di esemplari alloctoni. E' un po' come per i poveri fagiani rilasciati a diletto dei cacciatori, li vedi per un po' e poi....
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Modificato da - u / c in data 27 settembre 2008 15:29:24 |
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ugandensis
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
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1263 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 settembre 2008 : 16:03:20
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Vero. L'"invasione" dei nostri corsi d'acqua da parte delle Trachemys (e a volte si poteva davvero parlare di invasione) riguarda solo adulti o sub-adulti, io non ho mai visto un piccolo verosimilmente nato in loco. Sarei curioso di sapere se è documentata qualche riproduzione spontanea. |
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 settembre 2008 : 18:06:24
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qui sono riportate alcune segnalazioni di riproduzione di Trachemys in condizioni naturali o seminaturali e qui un articolo sul successo riproduttivo in condizioni seminaturali; nonostante in alcuni casi lo sviluppo delle uova sia stato portato a termine, la sopravvivenza dei neonati sembra ridotta o nulla ...
Carlo
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u / c
Utente Cancellato
Città: .
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Inserito il - 27 settembre 2008 : 21:51:12
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Grazie, ora li leggo, conosco molta gente che le ha riprodotte in cattività, non avevo segnalazioni certe di riproduzione in ambiente naturale e non avevo dati in ambiente seminaturale.
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u / c
Utente Cancellato
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Inserito il - 27 settembre 2008 : 21:58:19
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Ho letto il PDF
Alla fine i ricercatori lombardi concordano con le mie ipotesi:
La rilevazione dimostra la possibilità riproduttiva di T.s.e. negli ambienti di rilascio, ma non la sua acclimatazione. Negli ambienti di introduzione, la sopravvivenza dei neonati risulta ridotta o nulla, come, allo stesso modo, appare difficile la sopravvivenza a medio e lungo termine degli adulti, alla luce dei risultati del "Monitoraggio Salute Testuggini" coordinato dagli AA (FERRI et al., 1999b; SOCCINI e FERRI, 2001).
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Modificato da - u / c in data 27 settembre 2008 21:59:46 |
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ugandensis
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
1263 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 settembre 2008 : 22:32:32
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Proprio questo cercavo.... grazie mille!! |
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