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enza
Utente nuovo

Città: napoli


4 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 settembre 2008 : 10:55:43 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salve a tutti!! Sono una nuova iscritta al forum che trovo molto interessante..da pochi giorni ho iniziato l'allevamento degli insetti stecco e vorrei sapere se qualcuno può spiegarmi a fondo come avviene la partenogenesi negli insetti stecco.La stessa femmina può dar luogo a partenogenesi per mitosi e meiosi? Quando l'una e quando l'altra? Nascono tutte femmine per mitosi e anche maschi per meiosi? non mi è ancora chiarissimo......GRAZIEEEEEE
ENZA

Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4877 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 settembre 2008 : 11:55:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Enza,
benvenuta nel forum e complimenti per aver praticamente inaugurato questa sezione.
Certo che sei partita con una richiesta mooolto interessante ma anche mooolto specialistica. Comunque non dispero che qualcuno sia in grado di soddisfare la tua curiosità (qualcuno ce l'ho in mente ).
Io oltre a sapere che ci sono popolazioni di Bacillus partenogenetiche non vado !

Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus
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enza
Utente nuovo

Città: napoli


4 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 settembre 2008 : 18:22:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie roberto per avermi accolto con la tua risposta al forum. Bè, spero che qualche "espertone" si faccia avanti e mi spieghi..
A presto!
enza
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


1668 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 24 settembre 2008 : 20:03:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'argomento è in effetti affascinante ma davvero complesso; sono molti i fattori che generano questa complessità: endoreduplicazioni, poliploidia, partenogenesi, ibridogenesi, presenza di ibridi "canonici" in natura, vitalità dei genomi anche allo stato aploide, androgenesi sono tutti fattori presenti nell'una o nell'altra specie.
Ti riporto uno schema che ho prodotto per risponderti; non si tratta dell'esatta verità in effetti, ma di un modello elaborato alla luce di precedenti nozioni accademiche e di pubblicazioni. Vi sono discrepanze sull'argomento. In particolare è da ritenersi dubbia la riga C dello schema; talora si riporta, ad esempio che i maschi aploidi sono sterili. Mi pare però giusto considerare che una variazione del numero di corredi cromosomici sia in effetti uno dei modi per indurre un differenziamento sessuale; in particolare la condizione di aploidia indurrebbe sesso maschile (una condizione simile di Drosophila porta ad individui maschi). Ecco lo schema:

Immagine:
partenogenesi insetti stecco
52,19 KB

Il prodotto uovo-glomerulo polare è chiaramente un prodotto di meiosi. Si nota che: nel caso C1 si è avuta ricombinazione, per cui l'individuo prodotto non è esattamente un clone del genitore, mentre nel caso C3 l'unica differenza tra genitore e figlio è la ploidia (affermazione non totalmente corretta, inserita per semplicità).

In realtà le cose possono essere molto più complesse; ad esempio, in un genere che ci riguarda da vicino, Bacillus spp., si ha il seguente schema riproduttivo:

Uova di femmine di ibridi Bacillus rossius x grandii, che contengono chiaramente un genoma aploide per ciascuna specie parentale, endoreduplicano. Successivamente si ha l'espulsione di un corpuscolo polare, contenente tutti cromosomi di B. grandii.
Spermi di B. grandii passano attraverso una fase S, ripristinando cromosomi bicromatidici.
Se i due gameti descritti sopra si incontrano si ha la produzione di un nuovo ibrido.
Se invece l'uovo è in qualche modo escluso, e si ha fusione tra pronuclei maschili, si ha il fenomeno dell'androgenesi. Per approfondimenti su questa faccenda rimando a "Genome exclusion and gametic dapi - dna content in the hybridogenetic Bacillus rossius - grandii benazzii complex (Insecta Phasmatodea), Fausto Tinti e Valerio Scali."

Riassumendo (e generalizzando), potremmo dire che il maschio, nei fasmidi, è un "prodotto di crisi", atto a rimescolare gli assetti genetici per generare variabilità tra individui solo quando occorre. Sono disponibile ad eventuali chiarimenti.

Tautò tèni zon kài
tethnekós kai egregoròs
kai kathèudon kai nèon kai
gheraiòn tade gàr
metapésonta ekéina ésti
kakèina pàlin táuta.

Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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Xylobistus
Utente Junior


Città: Siena


98 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 settembre 2008 : 22:45:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Acipenser:

Riassumendo (e generalizzando), potremmo dire che il maschio, nei fasmidi, è un "prodotto di crisi", atto a rimescolare gli assetti genetici per generare variabilità tra individui solo quando occorre.


Non nella realtà, in natura la quasi totalità delle specie di Fasmatodei si riproduce regolarmente per anfigonia: maschi e femmine sono entrambi presenti nella popolazione.

Ciao,
Marco
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


1668 Messaggi
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Inserito il - 25 settembre 2008 : 00:56:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Xylobistus:

Non nella realtà, in natura la quasi totalità delle specie di Fasmatodei si riproduce regolarmente per anfigonia: maschi e femmine sono entrambi presenti nella popolazione.


Ciao Xylobistus, ti ringrazio molto della precisazione; è probabile che abbia quantitativamente sovrastimato il fenomeno. Non conosco a fondo le varie popolazioni e le varie specie di insetto stecco da un punto di vista ecologico. Nella parte finale del discorso intendevo, ed intendo, dare un senso biologico alla partenogenesi nei fasmidi: si limitano le spese energetiche destinate alla ricerca del partner ai casi di effettiva necessità.

Nell'occasione riparo ad un altro grave errore che ho fatto: benvenuta enza !


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enza
Utente nuovo

Città: napoli


4 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 settembre 2008 : 11:02:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non so come ringraziarvi!!!Acipenser, il tuo schema è più che degno di un testo universitario di zoologia (ma sei un biologo o naturalista o..?)! Grazie davvero, diciamo, che più o meno le idee le ho più chiare. Soltatnto quel discorso dell'androgenesi ancora mi sfugge..
grazie ancora e credo che ricorrerò spesso a voi, visto che da poco ho questi 2 insetti stecco piccolissimi e delle uova. Per ora riesco a gestire il tutto ma avrò bisogno di aiuto...
A presto!
enza
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


1668 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 25 settembre 2008 : 15:44:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao enza, ho risposto alla tua domanda in messaggio privato. Le scuse per non averlo fatto qui invece le riporto pubblicamente.
Per quanto riguarda l'androgenesi, non ho affrontato direttamente il tema nell'intervento precedente; nella pubblicazione che ti ho indicato però se ne parla.
In generale, ci sono altri meccanismi riproduttivi nei fasmidi che ho semplicemente omesso per brevità. Poi, secondo me, volendo approfondire ci sarebbe da fare un discorso d'ordine generale sui cromosomi sessuali degli artropodi e su meccanismi di "conta molecolare" dei cromosomi.

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enza
Utente nuovo

Città: napoli


4 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 settembre 2008 : 23:42:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie ancora Acipenser...studierò questa androgenesi..
Ci risentiamo presto!
Enza
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