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Matangos
Utente nuovo


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 08 settembre 2008 : 10:09:32 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Anobiidae Genere: Lasioderma Specie:Lasioderma serricorne
Salve a tutti, è la prima volta che scrivo su questo Forum e lo faccio perché necessito urgentemente del vostro aiuto... non so proprio a chi altri potermi rivolgere.. in quanto il problema richiede la consulenza di persone esperte di Entomologia (io non ne so praticamente nulla).
Io sono un collezionista di Conchiglie e di tutto ciò che riguarda la Biologia Marina, e possiedo anche diverse centinaia di esemplari di crostacei imbalsamati/essiccati... tornato dalle vacanze ho trovato l'ambiente dove espongo la mia collezione invaso da migliaia di minuscoli insetti (a mio parere) simili a piccoli coleotteri o roba simile... questi maledetti si stanno divorando i miei crostacei, come fossero tarme li forano e se li divorano polverizzandoli... sono DISPERATO, si parla di una collezione che porto avanti da 35 anni, del valore di numerose migliaia di euro!... AIUTATEMI VI PREGO!!!.. vi allego 4 fotografie che ho fatto ad un gruppo di queste bestie, sono molto piccole, di meglio non ho potuto fare... ho bisogno di sapere l'esatto nome di questo insetto, e di avere tutte le informazioni possibili per adottare le corrette misure per disinfestare il mio ambiente ed evitarne un'ulteriore ritorno futuro.
In attesa di un vostro prezioso aiuto, i miei più cordiali saluti GRAZIE GRAZIE GRAZIE.
Giuseppe Lo Cascio da Roma.
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Modificato da - Chalybion in Data 07 settembre 2018 11:17:48

dadopimpi
Utente Senior


Città: modena


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 settembre 2008 : 10:47:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
capisco benissimo il tuo problema credo che siano antreni dei musei o cose simili io ti dico cosa so sulle "tarme" delle collezioni di insetti e anche animali, nei libri consigliano di cotrollare le collezioni ogni mese minimo(...)comunque gli esemplari della collezione attaccati dovrebbero presentare dei fori e della polverina sotto, di solito si consiglia di briciare gli esemplari attaccati ma se sono particolarmente rari durrel consiglia di sottoporli a una fumigagione di dicloroetano o di formiato d'etile, tuttavia potresti mettere gli esemplari in tece ermetiche con carta assorbente sotto e mettere goccie di etere acetico sulla carta assorbente, gli insetti all'interno degli esemplari moriranno, tuttavia se non disponi di queste sostanze tralaltro tossiche puoi provare con molta cautela ad usare al posto dell'etere acetico della benzina, dopo questi trattamenti dovresti mettere all'interno delle tece del paradiclorobenzolo o della naftalina, buona fortuna
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Matangos
Utente nuovo


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 08 settembre 2008 : 11:47:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao, Ti ringrazio moltissimo per le utili informazioni... non avevo mai avuto questo problema e non so come affrontarlo.. avevo pensato di isolare gli esemplari colpiti (mostrano esattamente i sintomi da te descritti, buchi e polverina)chiudendoli in delle scatole di plastica ermetiche con una tonnellata di Naftalina e Canfora, tenendoli così chiusi per almeno 30 giorni... pensi che questo possa bastare ed uccidere tutti i parassiti che ci sono dentro???, dopo il periodo di quarantena li chiuderò subito dentro scatole di legno con vetro,con all'interno riposte 2 o 3 palline di naftalina, il tutto sigillato con del silicone... potrebbe bastare a conservarli dopo essere stati sottoposti a 30 giorni di Naftalina e Canfora?? non so cos'altro fare... le sostanze che mi hai indicato non ho idea di dove poterle reperire, e non avendone competenza temo anche possano recare danni alla mia salute a a quella della mia famiglia....
Qualcuno mi ha detto di utilizzare "Estratto essenziale di Olio di Timo rosso"... ti risulta possa fare al caso mio??... in effetti ultimamente sono andato al museo di zoologia di Roma, e nelle teche che contenevano molti uccelli imbalsamati ho notato alcune piccole scodelline con della sostanza tipo oliosa di colore arancione scuro, quasi rosso... che fosse questo Timo rosso???...
GRAZIE per la tua gentile disponibilità... GRAZIE Giuseppe
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dadopimpi
Utente Senior


Città: modena


1670 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 settembre 2008 : 12:02:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
bè 30 giorni bastano e avanzano tuttavia per uccidere i parassiti sarebbe meglio l'etere acetico che puoi reperire in negozi di chimica oppure ti potresti recare al museo di storie naturali della tua città dove potresti chiederlo ai naturalisti che lavorano lì e comunque 30 giorni nella naftalina dovrebbero bastare
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

Regione: Luxembourg


2500 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 settembre 2008 : 13:07:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quello che ti ha detto Dado é esatto: la cosa piú semplice é mettere etere acetico all'interno delle scatole (attenzione che scioglie plastica e polistirolo, ma non plastzote) e in un giorno tutto dovrebbe essere a posto.
Alternativamente puoi usare canfora (la naftalina non uccide) e un periodo più lungo (15-20 gg). Attenzione che la canfora é molto impregnante e ha effetti eccitanti sul sistema nervoso di chi la respira.

Devi trattare tutti gli animali della collezione (attaccati e non), perché i parassiti potrebbero essere presenti anche allo stadio di uovo.

La bestia rinvenuta é in ogni probabilità uno Stegobium paniceum... il nome ti indica già che potresti avercelo in casa anche su altri materiali (fiori secchi, sedie di paglia, stoffa, divani, cuscini di piuma, cibo conservato a secco, legno). Perciò controlla tutta la casa, compresa la dispensa e i serramenti (o altro) in legno.


Francesco Vitali
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Carlmor
Moderatore Trasversale


Città: Varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


8940 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 settembre 2008 : 13:17:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
tempo fa l'ho trovato anch'io in casa
ho messo le foto qui sul forum

Carlo
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gomphus
Moderatore


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 08 settembre 2008 : 13:42:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao giuseppe

lavoro al museo di storia naturale di milano, oltre che avere una collezione entomologica per conto mio, e il tuo problema mi trovo ad affrontarlo praticamente di continuo

non ti consiglio l'acetato di etile, se non eventualmente come trattamento d'urto; dovresti mantenerne poi costantemente concentrazioni elevate all'interno delle teche, cosa non facilissima perché è alquanto volatile

personalmente raccomando vivamente la canfora, che come ti ha detto francesco-vitalfranz prima di me, è molto impregnante e ha quindi un effetto persistente a lungo. attenzione però: per essere realmente efficace come insetticida e non semplicemente come insettifugo, che nel tuo caso non servirebbe, deve essere quella naturale, la canfora sintetica è assai meno attiva

per disinfestare rapidamente i tuoi esemplari, almeno quelli più importanti, senza attendere che i vapori di canfora o altro li abbiano impregnati a fondo, se ne hai la possibilità ti consiglio di metterli (in un contenitore ermetico!) in freezer e lasciarceli una settimana-10 giorni; quando li tiri fuori attento ad aspettare che siano tornati a temperatura ambiente prima di aprire il contenitore, per evitare condensa di umidità

come trattamento preventivo a lungo termine, in alternativa alla canfora, potresti anche procurarti dell'insetticida del tipo "per scarafaggi e formiche", cioè ad azione residua prolungata, e trattare con questo i basamenti delle teche su cui poggeranno i tuoi esemplari, bagnandoli per bene con lo spruzzo: mentre lo fai, usa dei guanti del tipo usa e getta e lavora sul balcone o con la finestra aperta, cercando di non respirare troppo i vapori

tieni presente che non puoi fidarti delle teche "ermetiche", le larvette appena schiuse entrano da fessure insospettabili; se vuoi andare sul sicuro dovrai mantenere IN PERMANENZA nelle teche un'adeguata quantità di prodotti insetticidi, rinnovandoli periodicamente

ciao e auguroni, facci sapere
maurizio

Modificato da - gomphus in data 08 settembre 2008 13:46:18
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Elitra
Utente Junior


Città: Trento


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 settembre 2008 : 17:48:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A parte il problema acuto, da risolvere secondo quanto ti hanno consigliato sopra, rimane il problema della conservazione nel lungo periodo della collezione (entomologica), ovvero la prevenzione di future infestazioni :

io ho trovato molto comodo l'uso dell'olio essenziale di citronella e di geranio da utilizzare tramite le fialette Sauvinet di vetro munite di spillo da appuntare sul fondo delle scatole.

L'olio essenziale di canfora non è privo di controindicazioni per la tossicità, pur bassa ma da non sottovalutare se la collezione viene mantenuta in casa o se si permane a lungo esposti ai vapori nel luogo di lavoro.

Ciao
Elitra
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Matangos
Utente nuovo


Città: Roma
Prov.: Roma

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Biologia Marina

Inserito il - 09 settembre 2008 : 02:31:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
GRAZIE a tutti voi che gentilmente mi avete dato preziosi consigli, ve ne sono davvero grato,.. ora comincio ad avere le idee più chiare, il panico comincia ad attenuarsi...GRAZIE!!!
Ho letto su altre pagine web di una sostanza il: "Paradiclorobenzolo" sapete dirmi per favore se effettivamente è adatto per disinfestare dai parassiti... è più o meno efficace rispetto alla Canfora e alla Naftalina?? (naftalina che poi non si trova più in commercio, almeno qui a Roma, non riesco a trovarla da nessuna parte, pare sia stata proibita per eccessiva tossicità, come se le altre sostanze fossero meno tossiche)...
GRAZIE ancora a tutti... Giuseppe
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MarcoU
Utente Senior


Città: Codevigo
Prov.: Padova

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 settembre 2008 : 09:05:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il paradiclorobenzolo è un insetticida efficacissimo, che ha sostituito negli utlimi anni la naftalina per uso domestico. L'aspetto è simile (in cilinretti invece che in palline), presenta il vantaggio di avere un odore meno fastidioso e non lasciare polvere bianca con la sublimazione.

Purtroppo è tossico e sospetto cancerogeno e da circa un anno a questa parte è scomparso dagli scaffali dei negozi. Forse lo puoi trovare da rivenditori di materiale da laboratorio e reagenti
Cercando sul WEB le schede di tossicità di paradiclorobenzolo e naftalina, comunque, si vede che la tossicità accertata dei due è quasi identica...

Io ne ho sperimentato più volte la funzionalità contro psocotteri (ho una collezione entomologica di discrete dimensioni), che quando esposti ai vapori muiono nel giro di 1-2 giorni. Non ho esperienza con coleotteri, ma ritengo che funzioni bene ugualmente.
Ho una pessima considerazione della comune canfora in quadretti (non so se sia sintetica o naturale). Oltre a essere untuosa (se la poggi direttamente macchia il fondo delle scatole) non funziona. I miei psocotteri sono assolutamente indifferenti alla canfora.

Se le dimensioni della collezione e le tue possibilità logistiche lo consentono, non usare nulla di tossico e congela periodicamente (diciamo una volta ogni 6 mesi) le scatole. è sicuro e salubre. In questo caso anche un repellente "sospettamente blando" come la canfora potrà rendersi utile per limitare il pericolo
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gomphus
Moderatore


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 09 settembre 2008 : 10:02:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao giuseppe

mi spiace contraddire marco, ma sono solo in parte d'accordo con lui

il paradiclorobenzolo è effettivamente un possibile cancerogeno, e comunque ha le caratteristiche chimiche (anelli aromatici alogenati) per accumularsi progressivamente nel nostro organismo, in seguito all'esposizione a dosi anche basse ma per periodi prolungati, con effetti tutti da verificare

ma per quanto riguarda l'efficacia insetticida, ho potuto verificare personalmente (ebbene sì, non avevo alternative, dovevo sapere qual era l'efficacia reale dell'uno o dell'altro prodotto e non potevo continuare a prendere per buono quello che trovavo scritto in giro) che tale fama è sostanzialmente usurpata

per la precisione, ho preso alcune larve di dermestidi sorprese a banchettare a spese della mia collezione e ne ho sottoposte per qualche giorno alcune ai vapori di paradicloro e altre a quelli di canfora

risultati

le prime, al momento in cui avevano cessato di muoversi e rispondevano appena agli stimoli, tolte dal contenitore con il paradicloro e messe in uno pulito si sono riprese perfettamente

le seconde, trattate allo stesso modo quando (dopo lo stesso periodo delle prime) si presentavano intorpidite, non ancora del tutto immobili, non si sono riprese affatto e sono morte dopo 2-3 giorni

ho anche verificato che l'esposizione dei dermestidi a basse concentrazioni di paradicloro non sembra avere alcun effetto (in questo caso non si trattava di un esperimento pianificato, ma di un armadio entomologico in cui era stato posto del paradicloro che non ne aveva minimamente infastidito gli occupanti: sembrerebbe (però non so se il meccanismo sia veramente questo, forse qualcuno che ne sa più di me può venirci in aiuto) che il paradicloro agisca determinando asfissia cellulare, che l'azione sia reversibile (in pratica, non come quella del monossido di carbonio sull'emoglobina), e che quindi se non ce n'è abbastanza non è che agisce più lentamente, non fa nulla e basta!

in conclusione, il paradicloro per essere efficace dovresti usarlo, e mantenerlo, in quantità tali che credo costituiscano effettivamente un rischio; la canfora, se non altro, dovrebbe avere il problema più dell'eventuale tossicità acuta, che non dell'accumulo (non è un composto aromatico e non è clorurata), e ti posso confermare che l'efficacia della canfora vera è stata verificata in un lavoro comparso qualche anno fa sul bollettino della società entomologica svizzera (Mitteilungen der Schweizerische Entomologische Gesellschaft, se mi date il tempo vi trovo gli estremi precisi); l'untuosità non si trova nella canfora naturale in bustine, dato che non dipende dalla canfora, ma dall'olio di paraffina aggiunto alla stessa per ottenerne tavolette compatte

confermo quello che dice marco, che la tossicità di paradicloro e naftalina è del tutto simile, come lo sono i motivi di sospetto circa gli effetti a lungo termine: la naftalina non è alogenata, ma è formata da due anelli aromatici condensati

se ne hai la possibilità, il congelamento periodico, ma con cadenza piuttosto frequente (massimo ogni 6 mesi, ogni volta per una settimana-10 gg) è senz'altro una soluzione, altrimenti non puoi prescindere dall'uso di prodotti effettivamente tossici per le tue "pesti" (traduzione becera dell'inglese "pests" che però rende bene l'idea...), il che significherà inevitabilmente almeno una potenziale limitata tossicità per gli umani, con le precauzioni del caso; i semplici repellenti servono a ben poco!

ciao
maurizio
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dadopimpi
Utente Senior


Città: modena


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 settembre 2008 : 10:18:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
gli entomologi della mia città consigliano appunto(l'avevo scritto anche nellla precedente risposta)il paradiclorobenzolo perchè è più efficace della naftalina
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MarcoU
Utente Senior


Città: Codevigo
Prov.: Padova

Regione: Veneto


697 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 settembre 2008 : 10:40:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gomphus:

ciao giuseppe

mi spiace contraddire marco, ma sono solo in parte d'accordo con lui

[...]

per la precisione, ho preso alcune larve di dermestidi sorprese a banchettare a spese della mia collezione e ne ho sottoposte per qualche giorno alcune ai vapori di paradicloro e altre a quelli di canfora

risultati

le prime, al momento in cui avevano cessato di muoversi e rispondevano appena agli stimoli, tolte dal contenitore con il paradicloro e messe in uno pulito si sono riprese perfettamente

le seconde, trattate allo stesso modo quando (dopo lo stesso periodo delle prime) si presentavano intorpidite, non ancora del tutto immobili, non si sono riprese affatto e sono morte dopo 2-3 giorni



Beh, in effetti non mi contraddici poi tanto. Io parlato di psocotteri, che vengono davvero fulminati dal paradiclorobenzolo (Prova a fare un test con questi ). Di dermestidi fortunatamente non ne ho mai avuti, la mia era più che altro un'ipotesi
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Elitra
Utente Junior


Città: Trento


86 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 settembre 2008 : 18:54:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Utilizzate canfora o paradiclorobenzolo (o altro) solo per la fase acuta dell'infestazione!
Poi usate altro, meno tossico (olii essenziali di citronella ad esempio, vedi anche J. Cooter: A Coleopterist's Handbook e mio messaggio precedente)
Non prendete troppo alla leggera la tossicità di paradiclorobenzolo - con il quale si intossicò gravemente Tullio Perini, entomologo del Museo Tridentino negli anni '50 - o della canfora, la quale - pur venduta da piazzare negli armadi in camera da letto - così è considerata nelle ICSC (Internationl Chemical Safety Cards) che sono la base per la valutazione del rischio chimico in ambiente di lavoro:

LIMITE PER ESPOSIZIONE IN AMBIENTE DI LAVORO TLV (valore limite di soglia): 2 ppm

VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione e per ingestione

RISCHI PER INALAZIONE:
Una contaminazione dannosa dell'aria sarà raggiunta per evaporazione della sostanza a temperatura ambientale.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza e' irritante per gli occhi la cute e il tratto respiratorio. La sostanza può causare effetti sul sistema nervoso centrale, causando convulsioni. L'esposizione per ingestione può portare alla morte.

Io credo che mantenendo una collezione in casa, meno ci si espone (e si espongono i familiari) a queste sostanze e meglio è: non so se avete capito, ma il limite di soglia per l'esposizione in ambiente di lavoro è di 2 parti per milione!!!!! Che concentrazione di canfora avete nell'aria nei pressi della vostra collezione?

Ciao cari

elitra
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Matangos
Utente nuovo


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Biologia Marina

Inserito il - 10 settembre 2008 : 00:56:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti,.. Ancora mille ringraziamenti per tutto il vostro interessamento... ve ne sono davvero grato!! grazie alle vostre indicazioni e a tanta ricerca su internet credo (forse) di essere riuscito ad identificare la bestia che tanto danno mi sta recando, (premesso che di insetti io non so proprio nulla) ho solo fatto delle comparazioni, e attraverso fotografie e disegni, confrontandoli credo (ripeto con tutti i forse) di aver riconosciuto il colpevole in questa specie: "LASIODERMA SERRICORNE"

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Magari (molto probabilmente) mi sbaglio, ma dai disegni in queste pagine e da altre fotografie che ho visto è quello che più di tutti si avvicina agli insetti che vi ho mostrato nelle mie foto.. credo con buona certezza che si tratta proprio di lui..."LASIODERMA SERRICORNE" e se mi sbaglio pazienza, l'importante è che grazie ai vostri suggerimenti io possa liberarmi di questi parassiti e salvare la mia amata collezione...

PS: un GRAZIE a Vincenzo (di Sorrento) che mi ha scritto privatamente, perdonami ma non so trovare il modo per risponderti, non so usare bene questo forum perchè è la prima volta che lo utilizzo,.. GRAZIE, Ciao!

Giuseppe
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gomphus
Moderatore


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


10487 Messaggi
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Inserito il - 10 settembre 2008 : 13:45:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao giuseppe

un'ultima considerazione: se si tratta effettivamente di Lasioderma serricorne, come è perfettamente plausibile, ricordati che è una specie estremamente polifaga, anzi più che "polifaga" direi "pantofaga", capace di divorare con gusto collezioni zoologiche, come nel tuo caso, e botaniche, pelli, imbottiture di crine, vegetali secchi dal tabacco (è il cosiddetto "verme del tabacco") ai funghi alle spezie (tempo fa ne ho avuto in casa un'infestazione, e dopo un bel pezzo ho scoperto che il focolaio era un barattolo di peperoncini rossi secchi che questi divoravano allegramente senza che gli succedesse niente), in pratica qualsiasi cosa

quindi ti consiglierei un'attenta verifica di ciò che hai in casa, con particolare riguardo a dispensa, composizioni di fiori secchi, poltrone e divani con imbottiture non sintetiche, ecc. ecc.; sia perché è possibile che stiano facendo anche danni di altro genere, sia perché un eventuale focolaio non riconosciuto potrebbe aumentare ulteriormente il rischio di reinfestazione della tua collezione

ciao e di nuovo auguri, a tua disposizione se ti servisse altro

ciao
maurizio

Modificato da - gomphus in data 10 settembre 2008 13:47:10
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Matangos
Utente nuovo


Città: Roma
Prov.: Roma

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Biologia Marina

Inserito il - 11 settembre 2008 : 11:42:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
GRAZIE Maurizo!... grazie mille... si, avevo intuito che mi sarei dovuto imbarcare in una sorta di caccia grossa rivolta a tutta la casa.. lo avevo intuito già leggendo le abitudini comportamentali della "bestia", ed infatti già ieri sera ne ho trovata una nella dispensa della cucina... puoi immaginare la gioia della mia ragazza.. (me ne ha dette di tutti i colori)...
Questo fine settimana ci armeremo di ogni sorta di armamento possibile e passeremo alla soluzione finale... lo sterminio!
Ho già isolato tutti i crostacei, stelle marine e pesci imbalsamati dentro buste di plastica a chiusura ermetica con molto Paradiclorobenzolo, il tutto depositato fuori la casa in un terrazzo al coperto e al chiuso, lontano da sole e possibile acqua piovana.. se ne staranno lì per almeno 40 giorni... dopo li riordinerò in collezione dentro singole teche sempre ermetiche, le sto già progettando io stesso (in queste cose me la cavo abastanza)..
GRAZIE ancora a tutti,.. Ciao Giuseppe :)
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pierok
Utente nuovo

Città: spinazzola
Prov.: Bari

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Inserito il - 11 giugno 2012 : 16:16:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buon giorno
Qualcuno mi puo' dare un buon consiglio su come debellare questi insetti del tabacco dal salotto di casa ???
non vorrei buttarlo via, anche se mia madre ha già fatto questa considerazione purtroppo ho tolto la fodera dal disotto ed ho notato che c'è della paglia.
Scuotendo il salotto fuoriesce della polvere come della segatura.
Su un pezzo del salotto ho tolto la fodera di disotto, ed ho fatto prima con l'aspirapolvere, poi col vaporetto e inseguito ho spruzzato un insetticida per mosche e zanzare e poi l'ho chiuso con un telo di nylon.
Secondo voi puo' bastare. Grazie in anticipo.premetto che l'insetto l'ho fotografato ed come quello delle foto precedenti.
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Chalybion
Moderatore

Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 31 maggio 2018 : 20:18:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
l'ultimo non ne sono certo ma i primi sono tutti Lasioderma serricorne F.: Stegobium paniceum L. è più allungato e soprattutto ha elitre striate e qui non vi è traccia di strie come si può ben apprezzare nella foto più sovraesposta.

"Impegnarsi per volere a tutti i costi piacere a tutti è il peggior modo di sprecare tempo". (Chalybion)
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Scheggia1988
Utente nuovo

Città: Carini


5 Messaggi
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Inserito il - 16 settembre 2018 : 00:15:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buonasera ragazzi,
Ho trovato degli insettini svolazzanti in salotto e somigliano tanto al Lasioderma serricorne, allego delle foto, magari un occhio più esperto può darmi una mano.
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Chalybion
Moderatore

Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna

Regione: Emilia Romagna


13229 Messaggi
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Inserito il - 16 settembre 2018 : 20:08:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao, non è consigliabile usare un vecchio topic per porre quesiti: si allunga troppo. Meglio aprire una nuova discussione.
Non si può dire da foto se sia Lasioderma serricorne o altro ma indipendentemente dalla specie, se è infeudato a materiali dell'imbottitura del salotto, anche disinfestando resta la possibilità di infestazioni future. L'opzione cambio salotto, è una valida soluzione per quanto costosa. Ma meglio sentire proposte di ditte specializzate.


"Impegnarsi per volere a tutti i costi piacere a tutti è il peggior modo di sprecare tempo". (Chalybion)
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