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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 settembre 2008 : 22:21:37
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 settembre 2008 : 22:22:13
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Forse si starà accoppiando? Ma appena mi sistemo meglio disteso al suolo mi rendo conto che ciò che è strettamente avvinghiato al suo ventre non è un esemplare dell'altro sesso nè tantomeno un imenottero. Si tratta di un dittero, un tabanide del gen. Chrysops, con tutta probabilità il relictus che frequenta quelle zone. Ma l'idea bislacca che mi ero fatto era che il tabanide avesse attaccato l'imenottero e non lo volesse mollare, succhiandone l'emolinfa dalla parte ventrale con una tenacia inaudita. Questi tabanidi sono particolarmente aggressivi nei confronti dell'uomo e degli animali e si lasciano schiacciare con gran facilità quando hanno infilato il loro pungiglione nella carne, tanto sono coinvolti nel loro suggere impegnato. Un convincimento suffragato dal suo modo di scavare piuttosto scoordinato e poco lucido, a mio avviso, in quanto lo scavo non avveniva sempre nello stesso luogo ma spesso, indietreggiando alcuni cm, ne tentava uno nuovo. Un modo troppo frenetico e quasi isterico di procedere, avendo già osservato in altri generi di imenotteri un’operosità più calma. Avevo interpretato quel modo insensato di scavare quasi come un sistema per liberarsi della presa del tabanide, che al contrario, era già paralizzato.
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 settembre 2008 : 22:22:37
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 settembre 2008 : 22:24:20
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Non sapevo che le Bembix trasportassero le loro prede in questa maniera, tenendole perfettamente combacianti con la parte ventrale e quindi ero sempre più sorpreso sul come mai non potesse liberarsi di questo impertinente parassita. Non avrei mai immaginato la Bembix in quella postura dopo aver predato, ma con la vittima ricurva e ciondolante stretta per la collottola fra le mandibole. Giunto a casa e consultando il web ho scoperto che quella è la loro presa tipica quando devono trasportare una preda paralizzata in volo: non solo, ma ho verificato e documentato senza esserne stato pienamente consapevole che anche tutto il procedimento di scavo avviene con la preda strettamente avvinghiata al proprio ventre senza abbandonarla nemmeno un istante. La coppia centrale di zampette della Bembix viene adibita alla funzione di sostegno della preda mentre le altre quattro servono per spostarsi al suolo e scavare la galleria.
Scusate la pessima qualità delle foto ma a termine stagione ero talmente stanco che ho lavorato in maniera scoordinata e svogliata. In primo luogo mi ero dimenticato il caricabatteria, quindi avevo disattivato la lettura degli istogrammi. Poi mi sono dimenticato di predisporre l'uso del flash lasciandolo montato, ma spento, continuando a scattare a 1/500 - f/7,1.
Beppe
La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.
Beppe Miceli |
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uloin
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
7301 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 01 settembre 2008 : 22:47:33
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Ancora un ottimo lavoro! Ho assistito ach'io a qualcosa di simile quest'estate, diciamo più in piccolo, il predatore era un Phylanthus venustus, la preda un piccolo Apidae Halictinae. Aggiungo alcune considerazioni comuni a molti crabronidi. La preda non può scappare, è stata paralizzata dalla puntura del Bembix, credo la protegga col corpo per evitare gli scippi. Il Bembix non ha scavato a caso nella sabbia ma ha recuperato l'ingresso del nido che aveva occultato precedentemente; dopo aver riposto la preda ripete l'operazione di occultamento e se tu avessi avuto la pazienza di aspettare avresti assistito al ripetersi di tutta l'operazione.
Saluti
Pietro |
Modificato da - vladim in data 13 gennaio 2017 16:21:24 |
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 settembre 2008 : 23:08:00
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| Messaggio originario di uloin:
Ancora un ottimo lavoro! Ho assistito ach'io a qualcosa di simile quest'estate, diciamo più in piccolo, il predatore era un Philanthus venustus, la preda un piccolo Apidae Halictinae. Aggiungo alcune considerazioni comuni a molti crabronidi. La preda non può scappare, è stata paralizzata dalla puntura del Bembix, credo la protegga col corpo per evitare gli scippi. Il Bembix non ha scavato a caso nella sabbia ma ha recuperato l'ingresso del nido che aveva occultato precedentemente; dopo aver riposto la preda ripete l'operazione di occultamento e se tu avessi avuto la pazienza di aspettare avresti assistito al ripetersi di tutta l'operazione.
Saluti
Pietro
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Ti ringrazio Pietro per le tue considerazioni e per il tuo commento: purtroppo, come puoi ben notare, ho lavorato con gran disagio perchè ero molto stanco e demotivato. Trovarsi con poca batteria e non poter verificare di volta in volta il risultato in macro è deprimente. Specie se fotografi in manuale....e specie se ti dimentichi di lavorare in luce artificiale. Ma sempre più spesso mi accade di soffrire di forti mal di testa (pressione alta?)quando mi stendo al suolo. Non vedevo l'ora di andarmene sotto quel caldo. Comunque hai ragione: avrei potuto sostare ancora un po'. Considera però che io ero convinto che la Bembix ( rostrata e oculata sono femminili... perchè il bembix?) stesse scavando quasi per riflesso istintivo e solo per tentare con quel movimento di liberarsi del parassita, non per procedere ad uno scavo di seppellimento della preda. Sono stato circa dieci minuti ad osservare questo balletto inutile, perchè si involava e poi tornava al suolo. La mia presenza non la rassicurava: alla fine ho pensato che fosse una partita persa potersi liberare del tabanide. Ma ho potuto costruire una nuova esperienza interessantissima che mi servirà in futuro. Ti ringrazio ancora per le tue spiegazioni, Beppe
La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.
Beppe Miceli |
Modificato da - vladim in data 13 gennaio 2017 16:21:47 |
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