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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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elfo
Utente V.I.P.
Città: napoli
253 Messaggi Flora e Fauna |
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Hystrixcristata
Utente Senior
Città: Viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
4026 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 agosto 2008 : 06:02:13
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Il genere Sus apparve in Europa durante il Pleistocene inferiore (circa 1 milione di anni fa) con la specie Sus minori, da cui probabilmente deriva la specie attuale. I rapporti filogenetici tra questa specie ormai estinta e la specie attualmente presente non sono però ancora perfettamente conosciuti (Masetti e Rustoni, 1990). Il cinghiale, originariamente presente in Italia, non è stato mai studiato perchè la popolazione dell’Italia settentrionale si è estinta prima del 1900 e quella nella restante penisola ha subito l’inquinamento genetico con altre razze prima che potesse essere studiata (Boitani et al., 2003). La specie cinghiale (Sus scrofa Linnaeus 1758), quindi, non si è mantenuta “pura” a causa dell’incrocio sia con il conspecifico domestico (maiale - l’incrocio con il suino domestico è noto sin dall’antichità - ), sia con altre sottospecie di cinghiali introdotte in Italia dal centro Europa per fini alimentari e venatori (Massei e Toso, 1993). La specie attuale risulta pertanto politipica ed in Italia è presente con le seguenti sottospecie (Boitani et al., 2003): - Sus scrofa meridionalis (Forsyth Major, 1882; presente in Sardegna) - Sus scrofa maiori (De Beaux e Festa, 1927; presente nell’Italia peninsulare) - Sus scrofa scrofa (Linnaeus, 1758; presente in Piemonte, proveniente dalla Francia, inizio secolo) - Sus scrofa raiseri (Bolkay, 1925; presente in Friuli, proveniente dalla Slovenia, fine secolo) - Sus scrofa attila (Thomas, 1912; presente nella penisola causa introduzioni per scopi venatori) Esigue risultano le informazioni sull’origine evolutiva di Sus scrofa meridionalis e Sus scrofa maiori. Recenti studi basati sull’analisi craniometrica ed elettroforetica hanno evidenziato come la popolazione Sus scrofa maiori, presente in Maremma, non sia sostanzialmente diversa da Sus scrofa scrofa quest’ultima distribuita nell’Italia peninsulare (Apollonio et al., 1988; Randi et al., 1989). La sottospecie S. s. meridionalis, invece, si discosta dalle precedenti sia morfologicamente che geneticamente facendo presumere una discendenza da maiali inselvatichiti (Boetticher, 1941). Al momento sembra che le uniche popolazioni che non sono state inquinate geneticamente, siano quelle delle Tenute Presidenziali di San Rossore e Castelporziano (Boitani et al., 2003).
Ciao
Alessandro |
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Danius
Moderatore
Città: Bastia
Prov.: Ravenna
Regione: Italy
3056 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 agosto 2008 : 09:51:50
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Possibile che i cinghiali presenti in Sardegna siano il risultato di un lungo inselvatichimento di soggetti addomesticati (quindi maiali) portati nell'isola in tempi remoti? è un'ipotesi che m'ha sempre affascinato e se non è stata nominata, che è successo? Grazie Danio
La Rana non s'ingozza mai di tutta l'acqua dello stagno in cui vive [Proverbio Teton] |
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Accipiter gentilis
Moderatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1964 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 agosto 2008 : 10:21:13
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Ottimo l'intervento di Hystrixcristata aggiungo un piccolo estratto da un abstract (scaricabile gratuitamente), purtroppo non ho il lavoro intero.
eppure il vento soffia ancora...
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Hystrixcristata
Utente Senior
Città: Viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
4026 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 agosto 2008 : 14:59:29
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| Messaggio originario di Danius:
Possibile che i cinghiali presenti in Sardegna siano il risultato di un lungo inselvatichimento di soggetti addomesticati (quindi maiali) portati nell'isola in tempi remoti? è un'ipotesi che m'ha sempre affascinato e se non è stata nominata, che è successo? Grazie Danio
La Rana non s'ingozza mai di tutta l'acqua dello stagno in cui vive [Proverbio Teton]
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Caro Danio, la cosa in realtà è un po' complessa, nel senso che si è avuto un po' di tutto: discendenza da maiali inselvatichiti (leggasi probabilmente cinghiali dell'epoca), incroci con maiali domestici inselvatichiti, con cinghiali importati ecc. ecc. Cio' nondimeno si parla per il cinghiale sardo di endemismo anche se, come dimostrano alcuni studi di genetica anche qui indicati da Accipiter, vi è ormai un notevole inquinamento genetico. Resta il fatto che il cinghiale sardo mantiene ancora le sue caratteristiche "minute" tipiche delle specie isolane. L'esser piccoli in sostanza è condizione di chi vive nelle isole per il fatto che le risorse sono in un certo qualmodo piu' limitate. Nella mia risposta precedente mi sono limitato a riportarti quanto ho trovato in bibliografia per una ricerca che feci qualche tempo fa. Certamente uno studio più dettagliato sono certo sia stato condotto ma al momento non sono in grado di darti dati bibliografici. Spero comunque di esserti stato d'aiuot.
Ciao
Alessandro |
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elfo
Utente V.I.P.
Città: napoli
253 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 agosto 2008 : 11:34:24
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grazie a tutti delle interessentissime informazioni,era proprio quello che volevo sapere.
no alla discarica di chiaiano! |
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Danius
Moderatore
Città: Bastia
Prov.: Ravenna
Regione: Italy
3056 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 30 agosto 2008 : 09:47:10
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Altrochè Grazie a tutti!
La Rana non s'ingozza mai di tutta l'acqua dello stagno in cui vive [Proverbio Teton] |
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