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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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andreah
Utente V.I.P.
Città: monterotondo
Prov.: Roma
Regione: Lazio
222 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 25 agosto 2008 : 11:04:33
Classe: Hexapoda Ordine: Hymenoptera Famiglia: Sphecidae Genere: sphex Specie:sphex funerarius
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Tutte le foto sono state effettuate nell’arco di quattro giorni intorno la metà di agosto 2008 nei pressi di Rocca di Mezzo (AQ) dove ho trovato un sito ricco di Sphex Funerarius; su un’area di circa 300 mq ho approssimativamente stimato la presenza di 300-500 esemplari. (Il sito è localizzato sulla mappa) Oltre le foto riporto anche quanto ho potuto osservare nei quattro giorni che ho trascorso con loro e se qualcuno potrà darmi ulteriori informazioni ne sarò felicissimo.
Lo Scavo della tana. Periodi di frenetica attività di scavo (1) vengono interrotti con periodi nei quali apparentemente non fanno niente, svolazzano senza meta intorno alla tana, passeggiano nei dintorni, litigano con i vicini. Le liti sono frequentissime soprattutto nei punti dove è maggiore la loro concentrazione, si avvinghiano si rotolano in terra stridendo in modo forsennato ma non ho mai visto utilizzare o cercar di utilizzare il pungiglione. Particolare attenzione viene messa nella sistemazione dello spazio antistante la tana, la terra di scavo viene sminuzzata e sistemata uniformemente (2) ed ogni asperità rimossa con pignoleria (3). E’ su questi spazi che adagiano le prede al ritorno dalla caccia prima di trasferirli nella tana.
Lo scavo 171,13 KB
La sistemazione 105,12 KB
La pulizia 118,92 KB
La Caccia Mi ha sorpreso constatare come gli sphex non hanno mai degnato d’attenzione la miriade di grilli d’ogni tipo che liberamente ed impunemente si aggiravano nella zona di scavo delle tane; li ho trovati in caccia solo da una diecina di metri fino a 200 metri (distanza massima alla quale li ho cercati) dal luogo di scavo. Altra cosa che mi ha sorpreso moltissimo è stato il costatare come il grillo che si arrende o si sottomette la passi liscia, mi spiego: quando nel suo incessante rovistare in ogni anfratto lo sphex s’imbatte in un grillo se questi alza al cielo le zampe posteriori non viene degnato di nessuna attenzione (4) lo stesso avviene se il grillo si acquatta al suolo e con uno scatto secco apre le ali a ventaglio (questo purtroppo non mi è riuscito di fotografarlo). Viene attaccato solo chi cerca salvezza nella fuga e tutti gli attacchi che ho visto sono stati rigorosamente portati a grilli in aria. L’azione è velocissima e quindi molto difficile da seguire anche solo con gli occhi, l’impressione che ho avuto è che quando i due ricadono a terra il grillo è già stato paralizzato o quantomeno già messo in posizione per esser immediatamente trafitto; non ho mai notato una reazione da parte del grillo una volta giunto a terra. In un tempo inferiore al secondo dall’arrivo a terra i due si trovano in posizione testa/coda invertita il grillo è a pancia all’aria con sopra lo sphex che lo trafigge approssimativamente nella gola (purtroppo anche questa scena non sono riuscito a fotografarla), in questa posizione restano per circa 3 o 4 secondi poi lo sphex smonta e prepara il grillo per il trasporto (5) se lo stringe tra le zampe e via verso casa (6).
Arrenditi e avrai salva la vita 155,69 KB
La cattura 144,85 KB
Si torna a casa 132,51 KB
Il ritorno a casa Se il grillo è piccolo e lo sphex grande non ci sono problemi … un volo e a casa; le cose invece si complicano notevolmente se le lo sphex non riesce a sostenere il grillo, in questo caso in più occasioni ho visto sphex con grillo arrampicarsi sugli steli più alti nelle loro vicinanze e lanciarsi da questi cercando di prolungare al massimo un volo peraltro discendente, l’azione viene ripetuta ed il ritorno fatto per piccole tappe; non mi sono mai imbattuto in soggetti che tornavano a casa trascinando il grillo salvo nelle immediate vicinanze della stessa. Anche lo stivaggio del grillo viene fatto seguendo precisi rituali: prima viene depositato e rigorosamente allineato con la testa verso il buco della tana sulla piazzola precedentemente creata, successivamente lo sphex entra per riuscire quasi subito in posizione invertita afferra il grillo per la testa e lo trascina dentro (7). Quando lo sphex entrava ho provato varie volte a spostare il grillo per guadagnare un po’ di tempo per sistemare la macchina fotografica, per due o tre volte riallineava il tutto e ripeteva l’operazione con puntiglio, poi, stufo del giochetto, afferrava il grillo come fosse un pallone da rugby ed entrava di getto nella tana. Perché non segua da subito questa procedura sicura per me resta un mistero; i furti di grilli sono frequentissimi e quasi tutti avvengono nel tempuscolo nel quale il grillo resta incustodito davanti alla tana (8); solo in rarissime occasioni ho assistito ad aggressioni con scippo.
Anche questo è andato 111,74 KB
Il Ladro 118,52 KB
altro non so un saluto ... andrea
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Modificato da - elleelle in Data 17 ottobre 2012 23:32:05
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Ric
Utente Senior
Città: Alba
Prov.: Cuneo
Regione: Piemonte
1360 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 25 agosto 2008 : 11:42:42
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Splendido reportage Andrea, complimenti davvero!
Enrico |
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uloin
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
7301 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 25 agosto 2008 : 14:21:19
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Ottimo lavoro Andrea! Evidenzio un unico particolare, molte femmine di Sphecidae e Crabonidae sono dotate di un organo specifico dedicato allo scavo: il pettine tarsale. Consiste in una serie di fitte e rigide setole sulla superficie postero ventrale del primo segmento tarsale della zampa anteriore. Il particolare è ben visibile nelle tue foto e come hai documentato viene spesso utilizzato per la pulizia delle mandibole e delle antenne. Nella mia zona, forse a causa delle inconsuete grandi piogge della tarda primavera, quest'anno ci sono pochissimi ortotteri (in genere sono molto abbondanti) di conseguenza anche i grandi sfecidi sono di difficile osservazione.
Saluti
Pietro |
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Seraph
Moderatore
Città: Torino
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
4787 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 agosto 2008 : 14:25:23
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complimentissimi! sembrava di leggere fabre!! ottima documentazione!!
Ale
Quando si è determinati, l'impossibile non esiste: allora si possono muovere cielo e terra---Yamamoto Tsunetomo |
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andreah
Utente V.I.P.
Città: monterotondo
Prov.: Roma
Regione: Lazio
222 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 25 agosto 2008 : 14:52:47
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ciao Pietro ... se ho ben capito .... qui il pettine tarsale dovrebbe esser ben evidente un salutone ... andrea
250,68 KB |
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Francesca78
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
1183 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 agosto 2008 : 20:30:15
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Molto interessante, belle foto! Complimenti...
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Link |
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Mei
Utente Senior
Città: Roma
823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 agosto 2008 : 17:38:45
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Di questi tempi non sono molte le persone disposte a dedicare del tempo all'osservazione di animali inutili (se non dannosi) pieni di zampe, sporchi e abbastanza schifosi come gli insetti (così vengono generalmente considerati, no?): fa piacere sapere che c'è qualcuno (i partecipanti a questo forum, ad es.) che lo fa, e se come risultato ci sono delle belle foto e delle osservazioni interessanti non si può che essere ancora più contenti! E' un complimento, anche se preso un po' alla lontana...!
Volevo chiederti, a proposito, se gli Stizoides parassiti dei tuoi Sphex, di cui hai postato giorni fa le foto, erano molto frequenti o se ne avevi osservati soltanto occasionalmente. Immagino che in una tale aggregazione di nidi i cleptoparassiti potevano essere anche abbondanti. Ne hai per caso osservato, e fotografato, anche altri, come ditteri Sarcofagidi, imenotteri Crisididi o Mutillidi? Una pignoleria da entomologo: tecnicamente le prede dei tuoi Sphex viste nelle foto non sono grilli, bensì locuste (sembra tutta una specie, azzarderei Decticus sp.?) e forse anche una cavalletta (foto 4); forse Pietro potrebbe postare un paio delle foto dove l'ortottero si vede meglio nella sezione Ortotteri, per provare ad avere l'identificazione della preda, tanto per integrare ancora le osservazioni. Ciao e ancora complimenti! Maurizio |
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andreah
Utente V.I.P.
Città: monterotondo
Prov.: Roma
Regione: Lazio
222 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 26 agosto 2008 : 18:05:34
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ciao Maurizio ... che domande difficili la comparsa degli stizoides era saltuaria ... solo una volta ne ho visti due contemporaneamente. Non ho prestato molta attenzione ad altri insetti .... ho visto un paio di Asilidi, qualche ammofila sui cardi, ma ho passato quasi tutto il tempo sdraiato cercando di fotografare stè bestiacce che non si fermano mai La prossima volta farò più attenzione un salutone ... andrea
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Mantis
Moderatore
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 agosto 2008 : 07:05:41
Classe: Hexapoda Ordine: Orthoptera Famiglia: Tettigoniidae Genere: Montana Specie:Montana stricta
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Servizio estremamente interessante. Ringrazio Pietro (uloin) per avermelo segnalato.
Il primo ortottero nelle foto appartiene al genere Calliptamus sp. scelto come preda da diverse specie della famiglia Sphecidae.
Nelle successive 4 foto, la vittima scelta è nuova per il forum; si tratta di Montana stricta, una piccola "Platycleis" (il genere Montana è infatti considerato, da alcuni autori, sottogenere di Platycleis) caratterizzata, nella femmina (come quella nelle foto), da un lungo ovopositore chiaro, con apice e margine superiore scuri.
Come la maggior parte delle specie affini, si nutre perlopiù di semi di graminacee, frutti, ma è anche parzialmente insettivora.
| ...Una pignoleria da entomologo: tecnicamente le prede dei tuoi Sphex viste nelle foto non sono grilli, bensì locuste (sembra tutta una specie, azzarderei Decticus sp.?) e forse anche una cavalletta (foto 4)...
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Giustissime le osservazioni di Maurizio , e nella supposizione dell'appartenenza al genere Decticus non si è discostato di molto. Infatti alcune specie di questo genere sono molto simili alle Platycleis.
Carmine
| Messaggio originario di andreah
Montana stricta 111,74 KB
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Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto). |
Modificato da - Carlmor in data 25 marzo 2009 21:34:55 |
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andreah
Utente V.I.P.
Città: monterotondo
Prov.: Roma
Regione: Lazio
222 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 28 agosto 2008 : 12:51:49
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Carmine ... grazie dell'attenzione e di tutte le informazioni sui "grilli" ... purtroppo appena li distinguo dalle ranocchie In settimana dovrei tornare sul posto e cercherò di fotografare anche le prede un salutone ... andrea |
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 agosto 2008 : 16:12:50
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Leggo soltanto adesso il tuo post che è veramente ben fatto. Hai svolto un ottimo lavoro. Adoro questo modo di proporsi nel forum perchè offre anche un'anima alle foto che quasi sempre sono il freddo risultato di un breve istante d'attenzione al soggetto. I miei complimenti: Beppe
La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.
Beppe Miceli |
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andreah
Utente V.I.P.
Città: monterotondo
Prov.: Roma
Regione: Lazio
222 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 30 agosto 2008 : 11:59:07
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A titolo di completezza aggiungo .... sono tornato sul sito il 29/8/2008 ma non c'erano più .... ho visto solo qualche maschio sui fiori di cardo
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