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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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paolinoB
Moderatore
Città: Favignana
Prov.: Trapani
1165 Messaggi Tutti i Forum |
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paolinoB
Moderatore
Città: Favignana
Prov.: Trapani
1165 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 agosto 2008 : 16:30:32
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dovevo essere cotto dal sonno ..perdonate la mia scrittura..p.s vi rivolgo l'appello.. CHE NE PENSATE..DEL LENTO..MA CONTINUO ENTRARE DI SPECIE NUOVE NEL NOSTRO MARE..? QUESTO è QUELLO CHE AVEVO SCRITTO CON UN Pò TROPPI GIRI DI PAROLE..P.S.S SPERO CHE MI RISPONDIATE IN TANTI..PERCHè FA PARTE DI UNA MIA PICCOLA RICERCA DI INFORMAZIONI SULL'ARGOMENTO..SALUTI paolinoB
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alefish
Utente Senior
Città: Imperia
785 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 18 agosto 2008 : 17:15:51
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Ciao! Paolino tocchi un argomento di un'importanza e vastità difficilmente argomentabile in poche righe. Sicuramente questo fenomeno è attuale ed estremamente preoccupante dal punto di vista ecologico. Inserire una nuova specie comporta sempre l'alterazione di quelli che sono gli equilibri che esistono all'interno dell'ecosistema. Le conseguenze poi sono difficilmente prevedibili e talvolta minime, ma altre volte devastanti. Specie alloctone infatti possono risultare essere particolarmente competitive, sfruttando risorse comuni a specie autoctone. Oppure un vorace predatore alloctono potrebbe iper predare una specie autoctona portandola a rischio di estinzione. Sono solamente due esempi di conseguenze possibili derivanti dall'introduzione di specie esotiche. Purtroppo questo fenomeno è ormai inevitabile grazie: alla facilità di trasporto su scala globale (prova a pensare quante navi ogni giorno arrivano in Mediterraneo da altri mari e svuotano le loro acque di sentina), all'apertura di canali e all'ignoranza o stupidità di alcuni acquariofili.
Un salutone
>(()'> Ale <'())< |
Modificato da - alefish in data 18 agosto 2008 17:18:24 |
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marcopic
Moderatore
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
1853 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 agosto 2008 : 18:09:27
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| Messaggio originario di paolinoB:
CHE NE PENSATE...DEL LENTO..MA CONTINUO..INSEDIAMENTO..DI SPECII ALLOCTONE NEL NOSTRO MARE? PER UN CERTO VERSO è UN BENE ..VISTO LA CONTINUA DIMINUIZIONE DEL PESCATO..?! O è SOLO UN MALE..PER UNA VARIAZZIONE DI QUELLA CHE è LA NOSTRA DIETA..O..O ..CHE COSA? A VOI LA RISPOSTA
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Ti porto l'esempio di "Tapes philippinarum" la vongola aliena che è stata importata in Italia e che in breve tempo ha soppiantato la vongola verace locale, cioé Tapes decussatus. Lo scopo di chi ha favorito questa introduzione era quello di aumentare la produttività dell'allevamento e ciò portò infatti ottimi risultati all'inizio. Poi ci si è accorti che la nuova specie stava soppiantando quella autoctona e che quest'ultima, così veniva sostenuto, sarebbe migliore dal punto di vista nutrizionale e organolettico. Per questi motivi in alcune zone si sta tentando il ripopolamento dell T. decussatus. La mia opinione? Non sempre sono prevedibili i risultati delle azioni provocate, volontariamente o involontariamente, dall'uomo. Nel caso che ti ho descritto c'è stato sia prima che ora un gran giro di denaro (a volte anche pubblico) che ha sostenuto questa operazione, talvolta rivitalizzando settori economici un po' in difficoltà, e a nulla è interessato l'equilibrio ecologico. Ciao Marco |
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paolinoB
Moderatore
Città: Favignana
Prov.: Trapani
1165 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 agosto 2008 : 22:03:54
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B.sera..Grazie 1000 per il vostro contributo.. |
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Zholtor
Utente Junior
Città: Letchworth, Hertfordshire, UK
76 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 21 agosto 2008 : 20:08:58
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Ciao, l'argomento della discussione, cfome avete già fatto notare, è abbastanza serio. Un esempio conosciuto da tutti è probabilmente la rapidissima diffusione della Caulerpa taxifolia (di cui potete ammirare una bella foto al seguente link Link): io tra una stagione balneare e l'altra, mi stupisco di vedere i fondali della Sicilia orientale sempre più "colorati" da quest'alga, che sarà anche bella da vedere, ma copre a tappeto, non permette la crescita di altro. E poi, occupa i siti normalmente di competenza delle Culerpe, cosa che, a mio avviso, genera problemi anche al normale insediamento di alcune specie animali epibionti. Fortunatamente, non ci sono solo esempi negativi da fare, basti pensare al Portunus pelagicus, che dalle nostra parti (Catania e tutta la costa sicula-orientale) è ormai ampiamente diffuso e comune da vedere a pochi centimetri di profondità, e che sembfra (almeno al momento) non creare grossi problemi, si è integrato in maniera pacifica. Infine, un ultimo esempio "positivo": è tornato il "Granchio americano" che era scomparso da vari decenni (ecco un link interessante Link). Scusate se sono stato un pò prolisso, alla prossima Bye |
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Zholtor
Utente Junior
Città: Letchworth, Hertfordshire, UK
76 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 21 agosto 2008 : 20:22:49
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Ehm, scusate, ma ho fatto un errore clamoroso: perlano della specie di crostaceo che si è inserita pacificamente, non avevo intenzione di citare il Portunus (di cui ho parlato più avanti, infatti), ma del Percnon gibbesi. Problemi di copia/incolla con una tastiera minuscola, sorry Bye |
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alefish
Utente Senior
Città: Imperia
785 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 22 agosto 2008 : 11:05:56
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Un altro tragico esempio.. l'introduzione del pesce siluro nel Pò!
>(()'> Ale <'())< |
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Maurizio Marino
Moderatore
Città: Trapani
Regione: Sicilia
827 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 23 agosto 2008 : 11:38:12
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Personalmente credo che il problema dell'introduzione di specie aliene nel nostro bacino sia estremamente sottovalutato dall'opinione pubblica.
Fino a quando gli spostamenti delle specie marine rientrano nella naturalità delle cose va bene, ma se sono fortemente collegati e imputabili ad attività umane(apertura di canali artificiali, acquacoltura, traffico marittimo,ecc.) allora il discorso è completamente diverso!!!
Dal punto di vista ecologico, le introduzioni di specie possono provocare la comparsa di fenomeni ai quali la comunità (o una singola specie) non è preparata.
Principali tipologie d’impatto ecologico derivanti dalle introduzioni:
1.Dominanza negli ecosistemi (piante e animali); 2.Perdità di biodiversità; 3.Alterazioni del flussi energetico dell’ecosistema e delle interazioni tra le specie; 4.Variazioni strutturali negli ecosistemi (piante o organismi sessili); 5.Fenomeni di predazione o competizione per le risorse con le specie native; 6.Parassitismo, patogeni e malattie epidemiche; 7.Estinzioni locali o globali (sostituzione di specie); 8.Ibridazione.
Altre conseguenze negative sull’uomo e sulle sue attività sono:
1.Impatto economico (decremento della produzione economica di attività basate sull’ambiente marino e sulle sue risorse come pesca ed acquacoltura); 2.Impatto sul valore estetico dell’ambiente naturale (problemi per le attività ricreative/ turistiche); 3.Impatto sui programmi di conservazione (aree marine protette); 4.Impatto sulla salute umana (epidemie, diffusione di agenti patogeni, blooms fitoplanctonici).
I punti-caldi per l’introduzione sono rappresentati da ambienti a bassa ricchezza specifica: il bacino levantino, i porti commerciali, gli estuari e le lagune.
L’ultimo censimento delle specie invasive del CIESM riporta 56 pesci, 197 molluschi e 61 crostacei decapodi; i taxa minori non sono stati ancora valutati.
Ciao da Maurizio!!! |
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