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fedang83
Utente V.I.P.
Città: Trieste (ma vicentina)
Regione: Friuli-Venezia Giulia
275 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 luglio 2008 : 11:12:12
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Visto tutti i dubbi che sono nati ieri sera ho chiesto a mia mamma notizie del proprietario di quella soffitta... Mi ha detto che era un viaggaitore e un collezionista (di tutto...) per cui quelle penne potrebbero essere di qualunque parte del mondo e di qualunque periodo...Non so se questo possa aiutare o complicare ancora di più. Mi spiace per non aver chiesto prima, ma non pensavo fosse così complicato capire a che uccello appartenessero. Grazie ancora a tutti.
federica |
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Accipiter gentilis
Moderatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1964 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 luglio 2008 : 11:23:54
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.....e allora sarà un po'difficile giungere ad una determinazione certa al 100%
eppure il vento soffia ancora...
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fedang83
Utente V.I.P.
Città: Trieste (ma vicentina)
Regione: Friuli-Venezia Giulia
275 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 luglio 2008 : 12:38:49
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va beh...peccato... o ho provato... grazie
| Messaggio originario di Accipiter gentilis:
.....e allora sarà un po'difficile giungere ad una determinazione certa al 100%
eppure il vento soffia ancora...
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federica |
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milvus milvus
Utente Senior
Città: Banzi
Prov.: Potenza
Regione: Basilicata
936 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 luglio 2008 : 12:58:13
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si potrebbe deteminare, ma non precisamente, bisognera eliminare tutti gli uccelli con apertura alare inferiore a 150-160,, visto che le penne sono consumate direi che è un volatile, poi bisogna chiedere agli esperti, credo ke le spercie con quell' colore e di quella dimensione, saranno al max 50 o 60, che però non sono poche
est modus in rebus |
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fedang83
Utente V.I.P.
Città: Trieste (ma vicentina)
Regione: Friuli-Venezia Giulia
275 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 luglio 2008 : 13:23:16
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Io direi che sono tantissime 50-60...
| Messaggio originario di milvus milvus:
si potrebbe deteminare, ma non precisamente, bisognera eliminare tutti gli uccelli con apertura alare inferiore a 150-160,, visto che le penne sono consumate direi che è un volatile, poi bisogna chiedere agli esperti, credo ke le spercie con quell' colore e di quella dimensione, saranno al max 50 o 60, che però non sono poche
est modus in rebus
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federica |
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milvus milvus
Utente Senior
Città: Banzi
Prov.: Potenza
Regione: Basilicata
936 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 luglio 2008 : 23:24:33
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si che sono tante, se pensi che in europa sono presenti meno si 500 specie di uccelli(esclusi quelli di allevamento, non fate come il mio amico che quando gli habbiamo chiesto qual' è il piu grande uccello d'europa, ha risposto: lo struzzo, solo perch evicino al mio paese c'e un allevamento.....)
est modus in rebus |
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 luglio 2008 : 20:25:31
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guardando la guida alle penne della Muzzio quella che mi sembrava più simile era l'aquila reale (per forma, dimensioni e colore), ma l'avevo esclusa a priori per ovvi motivi ... dato che però le penne posso essere parte di una collezione direi che l'ipotesi può essere plausibile ... che dite?
Carlo
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Accipiter gentilis
Moderatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1964 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 luglio 2008 : 20:44:03
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| Messaggio originario di Carlmor:
guardando la guida alle penne della Muzzio quella che mi sembrava più simile era l'aquila reale (per forma, dimensioni e colore), ma l'avevo esclusa a priori per ovvi motivi ... dato che però le penne posso essere parte di una collezione direi che l'ipotesi può essere plausibile ... che dite?
Carlo
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Sulla stessa guida anch'io mi ero indirizzato verso verso un paio di scelte ...sperando con altri particolari di risolvere il mistero, certo che così è difficile. Per l'aquila reale non mi pronuncio in quanto non ho mai visto dal vivo le penne in questione......anche se sulla guida sembrano leggermente diverse....e forse le dimensioni sono leggermente maggiori
eppure il vento soffia ancora...
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fedang83
Utente V.I.P.
Città: Trieste (ma vicentina)
Regione: Friuli-Venezia Giulia
275 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 luglio 2008 : 21:00:12
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Ringrazio ancora tutti voi per quanto state facendo per risolvere il mistero delle mie penne...Vorrei potervi aiutare ma non sono in grado... Anche io ho la guida della Muzzio ma non mi ha aiutato molto...Probabilmente sono io poco pretica.
| Messaggio originario di Accipiter gentilis:
| Messaggio originario di Carlmor:
guardando la guida alle penne della Muzzio quella che mi sembrava più simile era l'aquila reale (per forma, dimensioni e colore), ma l'avevo esclusa a priori per ovvi motivi ... dato che però le penne posso essere parte di una collezione direi che l'ipotesi può essere plausibile ... che dite?
Carlo
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Sulla stessa guida anch'io mi ero indirizzato verso verso un paio di scelte ...sperando con altri particolari di risolvere il mistero, certo che così è difficile. Per l'aquila reale non mi pronuncio in quanto non ho mai visto dal vivo le penne in questione......anche se sulla guida sembrano leggermente diverse....e forse le dimensioni sono leggermente maggiori
eppure il vento soffia ancora...
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federica |
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orsobblu
Moderatore
Città: Camorino (Svizzera)
7289 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 luglio 2008 : 14:01:51
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Entro tardi nella discussione e lo faccio da "umanista", visto che "scienziato" non sono. Si è insistito sul taglio del rachide che faceva pensare alla penna di anatide. Un tempo per scrivere si usavano penne di qualsiasi genere: la penna d'oca è riduttiva: l'importante era che il rachide fosse abbastanza consistente da poter essere tagliato e da poter reggere la pressione della mano che scrive. A mio parere le penne non sono tagliate: l'inclinazione del "taglio" non corrisponde a quella necessaria alla scrittura. Per scrivere, inoltre e a volte, si effettuava un doppio taglio che qui non vedo. Quindi penso più che altro a una rottura dovuta a una predazione. Per quanto concerne il proprietario delle piume... sembrano anche a me remiganti primarie, direi poste verso la punta dell'ala. Sono portato ad escludere il corvide e ad optare per un rapace, un nibbio bruno potrebbe starci, ma la parte chiara sembra molto estesa quindi potrebbe trattarsi di un esemplare juv. Potrebbe anche essere una poiana in fase scura. Mah!
"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat) |
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Tetrao
Utente Senior
Città: Bormio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
2749 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 luglio 2008 : 14:21:10
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Io ho pensato subito ad un Rapace,forse più piccolo dell'Aquila,le cui penne sono almeno 10 cm più lunghe e un pò più larghe! Non sono esperto da arrivare alla specie esatta! Riguardo al fatto che sono tagliate,tutto può essere,possono provenire anche da un esemplare imbalsamato,prima di finire buttato zacchete! Magari per finire sul cappello,sul cappello di qualche Alpino,oilalà!!! Scrivere con una penna di 50cm mi sembra un pò eccessivo! |
Modificato da - Tetrao in data 26 luglio 2008 14:23:01 |
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milvus milvus
Utente Senior
Città: Banzi
Prov.: Potenza
Regione: Basilicata
936 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 luglio 2008 : 14:30:32
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| Messaggio originario di orsobblu:
Entro tardi nella discussione e lo faccio da "umanista", visto che "scienziato" non sono. Si è insistito sul taglio del rachide che faceva pensare alla penna di anatide. Un tempo per scrivere si usavano penne di qualsiasi genere: la penna d'oca è riduttiva: l'importante era che il rachide fosse abbastanza consistente da poter essere tagliato e da poter reggere la pressione della mano che scrive. A mio parere le penne non sono tagliate: l'inclinazione del "taglio" non corrisponde a quella necessaria alla scrittura. Per scrivere, inoltre e a volte, si effettuava un doppio taglio che qui non vedo. Quindi penso più che altro a una rottura dovuta a una predazione. Per quanto concerne il proprietario delle piume... sembrano anche a me remiganti primarie, direi poste verso la punta dell'ala. Sono portato ad escludere il corvide e ad optare per un rapace, un nibbio bruno potrebbe starci, ma la parte chiara sembra molto estesa quindi potrebbe trattarsi di un esemplare juv. Potrebbe anche essere una poiana in fase scura. Mah!
"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)
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con quella parte bianca potrbebro essere anche di nibbio reale, credo che se erano di nibbio bruno la macchia sarebbe stata piu scura. pensandoci bene, un mio amico dovrebbe avere delle penne di nibbio reale, vedro di darci un occhiata, ma non garantisco che siano dele remiganti
est modus in rebus |
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Accipiter gentilis
Moderatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1964 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 luglio 2008 : 14:32:02
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L'ipotesi Nibbio era quella che mi "piaceva" di più......vedete anche qui Link
ma, alla luce di quanto emerso, ripeto che potrebbe appartenere a qualsiasi specie anche estranea alla nostra fauna....Visto il posto, Trieste, avevo pensato anche all'aquila di mare (Heliaetus albicilla)segnalata su GIS natura per quella zona.....ma non ho mai visto le sue penne e anche sulle guide c'è poco.....inoltre per me, come ripeto, le "aquile" sono un po' più grandicelle.....
Quindi, e per concludere, se dovessi proprio scegliere con una pistola puntata alla tempia propenderei per Nibbio ma ho paura che potrebbero spararmi......
Sulla scrittura: in passato amavano scrivere proprio con penne "grandi" anche di aquile e altri rapaci che davano un altro tono rispetto alle vili oche........ E' come dire ad un capo indiano di farsi il copricapo con le penne di tacchino, di sicuro più a "buon mercato" ma meno fashion......
eppure il vento soffia ancora...
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orsobblu
Moderatore
Città: Camorino (Svizzera)
7289 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 luglio 2008 : 14:56:09
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| [i] Sulla scrittura: in passato amavano scrivere proprio con penne "grandi" anche di aquile e altri rapaci che davano un altro tono rispetto alle vili oche........ E' come dire ad un capo indiano di farsi il copricapo con le penne di tacchino, di sicuro più a "buon mercato" ma meno fashion......
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Aggiungo, visto che prima me ne sono dimenticato, che per la scrittura si usava usare rachidi ripuliti fin quasi sulla punta, praticamente delle cannucce.
Ciao!
"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat) |
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fedang83
Utente V.I.P.
Città: Trieste (ma vicentina)
Regione: Friuli-Venezia Giulia
275 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 luglio 2008 : 18:13:13
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Ringrazio tutti per i commenti e per le ipotesi. Mi scuso per la "latitanza" dal forum ma sono stata un pò impegnata in questi giorni, anche in vista della partenza per le vacanze. Inoltre sarò "senza fissa dimora" praticamente tutto il mese di agosto. Un saluto a tutti e a risentirci presto, magari con qualche nuovo "mistero naturalistico" da svelare!
federica |
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menta
Utente V.I.P.
Città: Neviano degli Arduini
Prov.: Parma
Regione: Emilia Romagna
191 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 giugno 2009 : 20:23:16
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X queste io propongo Nibbio Reale...hanno sempre sfumature diverse l'un l'altro...quindi è difficile trovare una foto delle sue remiganti che abbiano un valore oggettivo e unico...di certo sono le dimensioni e il bianco sul vessillo interno,che a seconda degli individui è piu o meno evidente..x le dimensioni ci siamo,il bianco c'è...non trovate?
menta |
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Accipiter gentilis
Moderatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1964 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 giugno 2009 : 20:39:45
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Beh, l'ipotesi Nibbio reale è sicuramente la più probabile; oggi, rispetto a quando scrivevo in questa discussione, ho un nuovo libro che sostanzia quanto dicevo e quanto conferma anche il grande Menta.
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Discussione |
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