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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 08:42:33
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Mutillidae... che passione
Mutillidae... che passione già, perchè ritornando al mio campetto in cerca di un altro accoppiamento fra Tropidotilla litoralis da poter fotografare meglio (ci sono novità....per stasera), ho fatto l'ennesima scoperta interessante: nella stessa superficie di non più di 100mt quadrati convivono almeno tre specie di mutilla. Ma per la conferma di questo dato attendo il parere autorevole di Marcello. Ma ecco com'è andata la cronaca. Mi sono recato come sempre al mio campetto alle 07,00 circa quando il sole ha già superato il profilo delle colline da una buona mezz'ora e sta già riscaldando il suolo. Tutto esattamente si sta ripetendo come nelle altre mattine: un brulicare di maschi che si addensano particolarmente in alcune zone (ne ho contati anche una dozzina in meno di 1 mt quadrato). Le femmine sono disperse un po' ovunque ma in certe zone anche loro sono più densamente presenti. La loro attività è frenetica sin già dal primissimo mattino: sondano con le loro antenne vibranti velocemente il terreno perlustrando con un'attenzione incredibile ogni cm del terreno, affacciandosi a qualsiasi buco, crepa o anfratto. Mentre stavo osservando e fotografando tutta una serie di comportamenti che stasera evidenzierò meglio corredando il tutto di ampia documentazione fotografica, scorgo con la coda dell'occhio una formica che si nasconde rapidamente alla base di una pianta di margheritone (cercheremo anche di scoprirne il nome). Mi era sembrata però un po' differente per quella brevissima frazione di secondo in cui era apparsa.... infatti non era una formica ma una piccolissima mutilla lunga circa 5 mm. Si muoveva in maniera rapidissima, fermandosi di tanto in tanto un breve attimo per poi riprendere con uno scatto bruciante la sua ricerca fra la sabbia mescolata a fango secco del campetto. Sono riuscito a rubare qualche scatto con grandissime difficoltà vista la velocità dei suoi spostamenti e il forte ingrandimento che dovevo gestire. Perdonate quindi se qualche scatto è fuori fuoco ma l'ho postato comunque per aiutare chi dovrà determinarle (a mio avviso ci sono tre specie diverse di Mutilla in quel campetto). Qualche esemplare di Tropidotilla e di queste piccole da determinare l'ho raccolto e l'ho infilato in una bustina a chiusura ermetica per fotografarlo con calma in campeggio. Alcune foto sono state scattate mentre ancora erano chiuse al suo interno. Altre mentre stanno dissetandosi e sfamandosi con due minuscole gocce di miele posto su un cartoncino. Le ho tenute così tutta la notte dentro una mezza bottiglia di Rocchetta tagliata a metà e ricoperta con una pellicola trasparente, dopo averla riempita della loro terra. La mattina dopo le avrei riportate al loro campetto. Ma l'indomani, andando a prendere il mini terrario scopro che "galleggiavano" morte sulla superficie del terreno messe di fianco, ripiegate a C come usa fare un imenottero quando spira. Mi sono sbigottito perchè l'aria contenuta nella mezza bottiglia era molta, anche se non avevo fatto forellini. Mi sarei preso a schiaffi per la mia stoltezza. Ma non appeno tolgo la pellicola nel giro di qualche secondo si risvegliano tutte e riprendono a gironzolare.... Forse dormivano solamente sul terreno. Splendido. E' la seconda mattina, cioè ieri. Torno al campetto per liberarle e....scopro che forse ne esistono altre due specie....(oltre ad aver fatto tante altre belle foto di documentazione che inserirò appena posso). In tutto, di questi esemplari mini ne avrò trovati 5. E credo che ci siano tre specie fra di essi. Riesco anche ad intravedere un piccolissimo imenottero che volava a velocità impressionante fra le stoppie, in modo simile ad un criside. Ma in quelle frazioni di secondo in cui si fermava potevo notare la colorazione inconfondibile delle mutilla. Era un mini-maschio di chissà quale specie. Riesco a rubare uno scatto non so nemmeno io come... Poi, non riuscirò più nemmeno a rivederlo svolazzare.. Ma ecco le prime immagini
immagine 1
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Modificato da - elleelle in Data 12 febbraio 2012 20:05:20
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 08:43:26
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Immagine 2
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 08:43:55
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Immagine 3 eseguita dentro la bustina
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 08:44:25
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Immagine 4 mentre mangiano il miele nel mini terrario:
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 08:44:49
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Immagine 5
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 08:45:16
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Immagine 6:
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 08:45:55
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Immagine 7 - un maschio alato :
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 08:46:33
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Immagine 8:
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 08:46:59
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Immagine 9:
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 08:47:27
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Immagine 10:
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 08:47:58
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Immagine 11:
La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.
Beppe Miceli |
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Hemerobius
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 09:35:39
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| Messaggio originario di vespa90ss: .. Ma l'indomani, andando a prendere il mini terrario scopro che "galleggiavano" morte sulla superficie del terreno messe di fianco, ripiegate a C come usa fare un imenottero quando spira. Mi sono sbigottito perchè l'aria contenuta nella mezza bottiglia era molta, anche se non avevo fatto forellini. Mi sarei preso a schiaffi per la mia stoltezza. Ma non appeno tolgo la pellicola nel giro di qualche secondo si risvegliano tutte e riprendono a gironzolare.... Forse dormivano solamente sul terreno. Splendido.
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Credo che si tratti di un'anestesia da anidride carbonica. Sicuramente il suolo ha emesso una buona quantità di questo gas (forse per attività microbica) e le mutille si sono addormentate, ma non naturalmente.
Ciao Roberto
PS: l'ultima foto con la mutilla vicina ad un foro è estremamente interessante. C'è qualche connessione secondo te?
verum stabile cetera fumus |
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 10:22:58
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| Messaggio originario di Hemerobius: Credo che si tratti di un'anestesia da anidride carbonica. Sicuramente il suolo ha emesso una buona quantità di questo gas (forse per attività microbica) e le mutille si sono addormentate, ma non naturalmente. |
Io avevo pensato anche ad un'eventuale emissione di gas da parte della pellicola Domopak ma certamente avrei dovuto praticare dei forellini anche se l'aria era moltissima all'interno e le avevo tenute praticamente al buio. La terra era secca e polverosa a maggior percentuale di sabbia.
| PS: l'ultima foto con la mutilla vicina ad un foro è estremamente interessante. C'è qualche connessione secondo te? |
stasera posterò a lungo con molte altre foto riguardanti questa tua domanda...
A più tardi... Beppe
La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.
Beppe Miceli |
Modificato da - vespa90ss in data 21 luglio 2008 10:23:38 |
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Velvet ant
Moderatore
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Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 luglio 2008 : 18:54:02
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Ciao Beppe Complimenti per il bel reportage! Ti confermo che, quando ci si imbatte in un'area ricca di nidi di imenotteri, non è difficile incontrare numerose specie diverse di mutillidi. Personalmente ne ho censite fino ad una dozzina nella stessa località, anzi, nella stessa area! Ti dirò di più: se ti capiterà di tornare sul posto, potrai facilmente fare ogni volta nuovi incontri, magari in singoli esemplari. A me è successo quasi sempre, anche in località a lungo indagate in passato.
In quanto alle specie da te fotografate, a parte la T. litoralis, posso confermarti che sono presenti almeno altre quattro specie. Non posso però che darti indicazioni di massima, in quanto la diagnosi specifica, richiede come condizione necessaria, anche se non sempre, (ahimè) sufficiente, l'esame minuzioso di particolari morfologici osservabili solo al microscopio ottico e, nel caso dei maschi, lo studio dell'apparato copulatore.
Dunque, quello che posso dirti subito è che la prima e la seconda foto (sono due esemplari diversi?) ritraggono una femmina di Blakeius del gruppo chiesii-leopoldinus. Ti avverto che potresti avere fotografato anche il maschio di queste specie che non è alato, come quasi sempre succede fra i Mutillidi, ma è attero come la femmina e si distingue per il torace diviso in due porzioni (mentre nella femmina è fuso in un unico blocco). In quanto alle altre specie, posso dirti al momento solo che si tratta di rappresentanti del complicatissimo genere Smicromyrme s.l. (compreso il maschio alato). Proverò a guardarli con più attenzione, ma non penso di poterti dire molto di più!
Marcello
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 23:12:59
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Ti ringrazio Marcello per l'apprezzamento e l'entusiasmo che stai dimostrando nei confronti di questo mio lavoro, in verità non molto semplice. E' gratificante riceverlo da una persona come te che ha investito molto del suo tempo nello studio di questo gruppo particolarissimo di imenotteri: diventa quindi motivo ulteriore per dare maggior corpo e significato a questa mia piccola ricerca. Come promesso tenterò stasera di completare la mia documentazione integrando questo post con altri dati significativi nonchè quello della T. litoralis con altre immagini dell'accoppiamento relativo ad una nuova coppia.
Bene. Domenica mattina, non appena giunsi nel campo un po' prima del solito, mi resi conto di un particolare che mi era sfuggito nelle altre occasioni: infatti non mi ero accorto che nelle zona ancora in ombra a ridosso dei cespugli di rovi e del canneto permaneva una situazione antelucana. Su alcuni fiori dormivano ancora alcuni imenotteri imperlati della rugiada notturna e non si erano accorti della mia presenza. Erano perfettamente immobili. Ho potuto quindi scattare con grandissima tranquillità alcune immagini che documentano quali siano le specie che frequentano la zona delle mutille.
Immagine 1:
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 23:13:22
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Immagine 2:
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 23:13:43
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Immagine 3:
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 23:14:11
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Ho ritenuto che questo potesse rappresentare un particolare interessante in quanto un numero così elevato di mutilla non potevano essere lì per caso ma solo perchè in quella zona era presente una quantità notevole di imenotteri da parassitare. Ma quali non lo sapevo. Ecco perchè ho voluto inserirli. Magari, proseguendo nelle ricerche, questa loro presenza in zona potrebbe costituire motivo di conferme a certi sospetti che potrebbero presentarsi nel tempo.
Immagine 4:
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 23:14:31
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Non appena eseguite queste foto (in verità ho scelto le migliori e le più rappresentative ma ho una documentazione notevole per evidenziare particolari qualora me ne venisse fatta richiesta) ho ritenuto importante documentare nel dettaglio anche l'aspetto del suolo nella sua microspecificità. Questo terreno è estremamente sabbioso tanto da far comprendere che la linea costiera fosse molto più arretrata precedentemente. Alla sabbia è mescolato materiale alluvionale: magari anticamente eravamo anche in presenza di una laguna. Un suolo così leggero e facilmente lavorabile rappresenta una vera manna per gli imenotteri scavatori e per i loro predatori.
Immagine 5:
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 23:14:52
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I fori che avevo notato nei giorni precedenti, visitati con regolarità dalle mutilla, mi lasciavano sospettare una loro attività di caccia, poi confermata da Marcello.
Immagine 6:
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vespa90ss
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Inserito il - 21 luglio 2008 : 23:15:11
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Immagine 7:
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