testata Forum Natura Mediterraneo
Forum | Registrati | Msg attivi | Msg Recenti | Msg Pvt | Utenti | Galleria | Map | Gadgets | Cerca | | FAQ | Regole |NUOVA Tassonomia | Pagina Facebook di Natura Mediterraneo | Google+
Suggerimento: Lo sapevi che puoi aggiungere le informazioni di Google Map nel Forum? Clicca qui!
Cerca
Salva
Password dimenticata

 Galleria Tassonomica
 di Natura Mediterraneo
 



 Tutti i Forum
 Forum Protisti e Microinvertebrati
 PROTISTI: DISCUSSIONI GENERALI E FOTOGRAFIE DA DETERMINARE
 Ostracoda fossili
 Nuova Discussione
 Versione Stampabile my nm Leggi più tardi
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Autore Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  

Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


4359 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 19 luglio 2008 : 15:20:00 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao a tutti.
Solitamente scrivo nel forum di paleontologia, ma oggi
vengo ad inserire un post anche qui!

Mentre setacciavo i sedimenti sabbiosi di un deposito fossilifero pliocenico dell'astigiano alla ricerca di foraminiferi
bentonici ecco che mi sono trovato di fronte questi strani bivalvi,
che in realtà non sono molluschi, ne tantomeno dei foraminiferi, bensì dei crostacei!

[Mi stavo infatti chiedendo come mai è più facile tovare post sugli Ostracodi qui, nel forum di Prostiti e Microinvertebrati, piuttosto che in quello dedicato ai Crostacei (sotto il Forum Animali)]

Solitamente quando si pensa a crostacei che occupano abusivamente conchiglie,
si pensa ai paguri che vivono all'interno di conchiglie vuote di gasteropodi.
In questo caso invece si tratta di farina del proprio sacco, infatti nonostante
abbiano la forma di un bivalve, si tratta di un vero e proprio carapace!

Cytherella ovata, (Jones, 1849) Foto 20X, 800 micrometri circa.


Immagine:
Ostracoda fossili
19,54 KB

Ecco una breve descrizione tratta da questo sito

CRUSTACEA OSTRACODA

Giuseppe Aiello e Diana Barra

La classe Ostracoda comprende crostacei di piccole dimensioni, prevalentemente comprese tra 0.2 e 30 mm di lunghezza, capaci di vivere in qualsiasi ambiente acquatico, dalle profondità oceaniche alle sorgenti idrotermali, ed eccezionalmente in ambienti continentali molto umidi. La maggior parte degli ostracodi sono bentonici ma un certo numero di specie trascorre nella colonna d'acqua l'intero ciclo vitale o soltanto una sua parte.

Una stima approssimativa indica come maggiore di 20.000 il numero delle specie viventi, delle quali ne sono state finora descritte circa 8.000. Gli ostracodi sono dotati di un carapace bivalve composto di calcite basso-magnesiaca che può restare ben conservato in sedimenti recenti o antichi, quindi molte specie sono conosciute esclusivamente attraverso le loro parti resistenti e le forme esclusivamente fossili, presenti a partire dal Paleozoico inferiore, sopravanzano largamente quelle attuali, con circa 25.000 specie note.

Nei mari italiani vivono specie appartenenti ad entrambe le sottoclassi attualmente viventi, Myodocopa, con gli ordini Myodocopida e Halocyprida, e Podocopa, con gli ordini Platycopida e Podocopida, mentre l'ordine Paleocopida, largamente diffuso nel Paleozoico ma che è rappresentato attualmente da un ridottissimo numero di taxa, non è mai stato rinvenuto nel Mediterraneo.

L'analisi critica delle segnalazioni riportate in letteratura ha permesso di ritenere effettivamente viventi nelle acque marine italiane 377 specie di ostracodi appartenenti a 102 differenti generi. Va considerato che la distribuzione areale dei dati disponibili non è omogenea, poiché alcune aree sono state privilegiate nello studio degli ostracodi. L'Adriatico (zone 7-9) è senz'altro il mare dove le conoscenze delle ostracofaune sono più complete, essendo state studiate da diversi autori, anche con lavori di ampio respiro (i.a. Masoli, 1968; Bonaduce et al., 1976; Breman, 1976). Segue il Tirreno (zone 2-3), a partire dalla monografia di G.W. Müller sugli ostracodi del Golfo di Napoli (1894) alla quale sono seguiti diversi lavori concernenti campionamenti su aree più o meno estese (i.a. Puri et al., 1964, 1969; Arbulla et al., 2004).

Anche se non altrettanto completi sono disponibili dati riguardanti gli altri mari italiani, in particolare per il Golfo di Taranto (i.a. Bonaduce et al., 1982; Peypouquet & Nachite, 1984; Malz & Jellinek, 1994).

La presenza di molte specie di ostracodi è stata segnalata in studi tassonomici ed ecologici che hanno per oggetto un ristretto numero di taxa (i.a. Aiello & Barra, 2001a; Aiello et al., 2001).

Inoltre, a causa del grande interesse paleontologico di questi crostacei molti dati distributivi su forme recenti sono forniti da lavori che hanno per oggetto principale taxa fossili (e.g. Abate et al., 1993; Aiello et al., 1996, 2000; Barra et al., 1996; Barra & Bonaduce, 1996, 2000; Aiello & Barra, 2001b).

Immagine:
Ostracoda fossili
55,89 KB



Un fossile può rivivere solamente se visibile a tutti!
Link

Maurizio Gazzaniga
Utente Senior


Città: Borgarello
Prov.: Pavia


2838 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 luglio 2008 : 17:27:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Luca.

Tutto molto interessante. Non avevo mai osservato ostracodi fossili.




Torna all'inizio della Pagina

paolofon
Utente Super

Città: Reggio nell'Emilia
Prov.: Reggio Emilia

Regione: Emilia Romagna


7464 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 19 luglio 2008 : 22:21:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Entusiasmante!!! Prima o poi ci provo anch'io!!!

[Mi stavo infatti chiedendo come mai è più facile tovare post sugli Ostracodi qui, nel forum di Prostiti e Microinvertebrati, piuttosto che in quello dedicato ai Crostacei (sotto il Forum Animali)]


Secondo il "Manuale per il riconoscimento dei macroinvertebrati delle acque dolci italiane" (di Campaioli, Ghetti, Minelli, Ruffo) sono considerati convenzionalmente microinvertebrati gli animali di lunghezza inferiore ad 1 mm, benchè ciò non abbia alcun significato sistematico (pag 6): è questo il criterio a cui mi attengo nel postare alcune immagini in questo Forum.

Ciao

Paofon
Torna all'inizio della Pagina

Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


4359 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 20 luglio 2008 : 00:48:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Entusiasmante davvero se pensi che quelli che ho fotografato
sono vissuti circa 3,5 milioni di anni fa!!!


Un fossile può rivivere solamente se visibile a tutti!
Link

Modificato da - Lucabio in data 20 luglio 2008 00:49:23
Torna all'inizio della Pagina

Roby68
Utente V.I.P.


Città: Cagno
Prov.: Como

Regione: Lombardia


185 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 20 luglio 2008 : 01:02:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti! Tutto molto interessante!
Leggevo tra l'altro che la maggior parte di questi simpatici crostacei sono in grado di sopravvivere all'occorrenza, in pozze o stagni prosciugati, anche per parecchio tempo.

Ciao
Roby
Torna all'inizio della Pagina

chiton
Moderatore

Città: Sabaudia
Prov.: Latina

Regione: Lazio


883 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 21 luglio 2008 : 14:05:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Davvero molto interessante, grazie!!!!Non avevamo idea dell'esistenza di ostracodi fossili....



Silvia e Bruno
"Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola." (Giovanni Falcone)
Torna all'inizio della Pagina
  Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  
 Nuova Discussione
 Versione Stampabile my nm Leggi più tardi
Scorciatoia






Natura Mediterraneo © 2003-2024 Natura Mediterraneo Torna all'inizio della Pagina
Questa pagina è stata generata in 0,45 secondi. TargatoNA.it | Movie BackStage | Snitz Forums 2000

Leps.it | Herp.it | Lynkos.net