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 Forum Animali - Natura Mediterraneo
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 Conchiglia gasteropode da identificare
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Accipiter gentilis
Moderatore


Città: Olevano Romano
Prov.: Roma

Regione: Lazio


1964 Messaggi
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Inserito il - 15 luglio 2008 : 18:17:33 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Trovato in ruscello a 600/700 metri

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Conchiglia gasteropode da identificare
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Conchiglia gasteropode da identificare
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Conchiglia gasteropode da identificare
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Conchiglia gasteropode da identificare
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eppure il vento soffia ancora...


Conchiglia gasteropode da identificare

Fabiomax
Moderatore


Città: Cefalù
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


2229 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 luglio 2008 : 19:38:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao

Penso che si tratti di Chilostoma planospira
con una colorazione particolarmente scura

ma aspettiamo il parere di Subpoto e Ang che certamente conoscono la malacofauna del Lazio meglio di me


Sicilia: bellissima per natura
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siciliaria
Utente Senior


Città: Catania
Prov.: Catania

Regione: Sicilia


2017 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 15 luglio 2008 : 21:29:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...forse la colorazione scura è l'effetto dell'ambiente riducente cui è stato sottoposto.

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Fabiomax
Moderatore


Città: Cefalù
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


2229 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 luglio 2008 : 21:45:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
effettivamente l'interno dell'apertura sembra "sporcato di nero" ...


Sicilia: bellissima per natura
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ang
Moderatore


Città: roma

Regione: Lazio


11322 Messaggi
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Inserito il - 16 luglio 2008 : 00:15:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
benvenuto accipiter nel forum dei molluschi terrestri, puoi confermarci la provenienza dal lazio?
certo non devo correggere fabiomax su questa specie

ciao

ang
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


9027 Messaggi
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Inserito il - 16 luglio 2008 : 02:15:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le Chilostoma planospira del Lazio sono in genere piuttosto scure,in quest'esemplare mi sembra di vedere dei residui dell'animale che è marcito ed ha ricoperto con un residuo nero l'interno della conchiglia.
Sarebbe interessante conoscere la località di provenienza per poter fare un confronto con altri esemplari della zona.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro
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Accipiter gentilis
Moderatore


Città: Olevano Romano
Prov.: Roma

Regione: Lazio


1964 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 luglio 2008 : 06:59:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a tutti.........la conchiglia è stata prelevata a pochi passi da casa mia, quindi in provincia di Roma (sud est). Non ho molte conoscenze in merito a questi animali ma posso confermare la presenza di residuo "presudo-liquido" di colore nero che percolava dall'apertura.




eppure il vento soffia ancora...


Conchiglia gasteropode da identificare
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2349 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 luglio 2008 : 12:24:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Veramente conosco poco la planospira: le poche cho ho visto io erano molto piatte mentre questa ha spira piuttosto elevata. Anche ammesso che il colore cosi' scuro sia un po' un artefatto, mi chiedo se le macchiette che giungono fin sul labbro siano sporco o appartengano alla colorazione del mollusco, perche' mi pare che qualche varieta', fra le moltissime descritte in passato, presenti proprio un tale carattere. Ciao,

fern
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


9027 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 luglio 2008 : 15:16:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le macchiette a cui fai cenno mi sembrano residui sul guscio,la membrana dell'animale nella zona dietro il mantello di questa specie è macchiettato di scuro in tutti gli esemplari che ho studiato e non credo che possa costituire un valido carattere diagnostico.La maggiore o minore visibilità di questo carattere è data dalla trasparenza del guscio e conseguentemente dall'età dell'animale.
Questa specie,pur nella sua grande variabilità riesce a colonizzare ambienti diversi purché offrano sufficienti ripari dal livello del mare fino al limite della vegetazione arborea che negli appennini è a circa 1800m ed ha una grande capacità di spostamento sia nella lettiera del bosco che lungo la zona umida presso corsi d'acqua.I demi locali non sono mai nettamente caratterizzati ma vi è sempre un graduale passaggio da una forma all'altra,si trovano forme indistinguibili tra loro a moltissima distanza,forse influenzate più da un ambiente simile che da un'affinità genetica.
La Paulucci cercò di dare una spiegazione plausibile in base ad uno studio conchigliare ma di chiarezza ne ha fatta ben poca.
Credo che questa specie formi un cline in cui i parametri principali che determinano la distanza genetica siano la distanza geografica e l'eventuale isolamento di alcune popolazioni.
Solo un'eventuale revisione del DNA potrà darci indicazione accettabili su questa specie.
Per il momento la considererei come un'unica specie polimorfa anche se sarà utile evidenziare le differenze tra le diverse popolazioni.




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Sandro
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