Sono trascorse poche ore dall'ultima giornata di scavo e i ricercatori del G.A.M.P.S. possono dirsi soddisfatti del materiale che sta affiorando dalle crete senesi. Alla presenza del Dott. Menotti Mazzini, direttore scientifico nominato dalla Soprintendenza alle Antichità della Toscana, nuove parti anatomiche stanno impreziosendo il reperto fossile scoperto nel mese di giugno dai ricercatori del gruppo scandiccese. Attualmente il risultato degli scavi è quello di aver riportato alla luce i due periotici e le bulle timpaniche (parti uditive che si trovano in prossimità della base del cranio) 53 denti e varie parti anatomiche non ancora determinate. I periotici e le bulle timpaniche, specialmente se riferite ai mammiferi marini, sono estremamente importanti perché presentano alcuni caratteri diagnostici utili a determinare la specie di appartenenza. La scoperta consentirà di effettuare uno studio su questa specie di Stenella estinta durante il Pliocene. Il recupero si presenta difficoltoso a causa della compattezza dei sedimenti, ma questo non impedisce il lavoro svolto con estrema determinazione da parte di Franco Gasparri, Marco Zanaga, Gianni Raffaelli, Federico Marini e Simone Casati. Attualmente non è possibile formulare dei pronostici, ma la squadra è convinta che lo scavo potrebbe riservare nuove e ben attese sorprese.
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Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati