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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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uloin
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
7301 Messaggi Fotografia Naturalistica |
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Mei
Utente Senior
Città: Roma
823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 maggio 2008 : 16:23:14
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Belle foto! Mi sai dire qualcosa di preciso sulla biologia di queste api? Io le ho viste a volte entrare in gallerie di coleotteri xilofagi abbandonate, su vecchi tronchi, e penso che nidifichino lì, ma non ne so niente di più. Ciao e grazie! Maurizio |
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uloin
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
7301 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 27 maggio 2008 : 20:34:49
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Ciao Maurizio, grazie per aver apprezzato le fotografie, sono molto soddisfatto anch’io, per mia esperienza fotografare insetti così piccoli su sfondo giallo brillante porta in genere a risultati impresentabili. Le mie osservazioni circa la nidificazione di questa piccola ape corrispondono alle tue. Nel mio piccolo appezzamento di terra ci sono alcuni cancelli in castagno costruiti da mio padre, poco prima che ci lasciasse, secondo l’antica tecnica che prevede l’utilizzo dell’ascia da carpentiere e nessun chiodo di metallo (si chiamano “Jaga” ed era il tipico cancello del nostro ambiente rurale). Gli assi di legno sono tempestati da piccoli fori praticati da insetti xilofagi, ebbene, nonostante il diametro estremamente piccolo (sembra impossibile ma riescono velocissimamente a passare attraverso un foro apparentemente più stretto del loro corpo), numerose femmine di C. utilizzano queste piccole gallerie per realizzare il loro nido. Le varie specie di Chelostoma sono molto selettive nella raccolta del polline ed ogni specie è legata in genere ad un unico fiore. Il fatto più interessante è che il polline del ranunculo è tossico per le larve degli altri Chelostoma. Un gruppo belga di specialisti sta conducendo delle ricerche che saranno oggetto di una prossima pubblicazione, credo sia per questo motivo che il mio amico Nico Vereecken che fa parte di questo gruppo. è stato in proposito particolarmente abbottonato. Parrebbe comunque che aggiungendo polline di ranuncolo ai nidi di tutti i Chelostoma si determina la morte delle larve, fatta eccezione di quelle del florisomne che probabilmente producono un enzima specifico che ne neutralizza la tossicità. Sto seguendo questa piccola popolazione e prevedo che al termine della fioritura del ranuncolo le bestiole spariranno per ricomparire puntualmente la prossima primavera. Dimenticavo: Faunaitalia non segnala alcun Chelostoma per la Sardegna.
Saluti
Pietro Link |
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Mei
Utente Senior
Città: Roma
823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 maggio 2008 : 13:49:23
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Grazie delle informazioni, non si finisce mai di imparare (tanto per usare una frase fatta...)! La storia della specializzazione nel raccogliere il polline tossico del ranuncolo è davvero molto interessante e non l'avevo mai sentita prima. Per quanto riguarda Chelostoma in Sardegna, non mi stupisco molto che non risulti ancora segnalato. Gli imenotteri e, ancora di più, i ditteri sono gruppi davvero molto trascurati in Italia, per i quali c'è una grande carenza di informazioni anche elementari (e considera che la Sardegna, tutto sommato, grazie soprattutto ai vari entomologi che ci vivono, è una regione abbastanza studiata per quanto riguarda l'entomofauna...). Ciao! Maurizio
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