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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 PALEONTOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 Perche si è estinto il megalodon?
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Earth whales
Moderatore


Città: Firenze
Prov.: Firenze

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Inserito il - 30 aprile 2008 : 15:29:09 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia



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Perche si è estinto il megalodon?
221,12 KB

Nel corso del Pliocene, si "assiste" all’estinzione coordinata di un certo numero di proto-balenottere e di numerose specie di balene di grandi e piccole dimensioni in tutto il mondo. Scompaiono definitivamente i cetacei più arcaici e un gran numero di sirenii. La crisi, per i mammiferi marini, è molto intensa. Per spiegare le estinzioni plioceniche in Mediterraneo bisogna dunque cercare una o più cause globali.
Proviamo ad ipotizarne insieme le cause che hanno portato all'estinzione di un dominatore del mare preistorico:


Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto.
Simone Casati

emilio fossili
Utente Senior

Città: Pistoia
Prov.: Pistoia

Regione: Toscana


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Inserito il - 30 aprile 2008 : 17:53:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un motivo potrebbe essere stato il forte raffreddamento del clima e di conseguenza dei mari avvenuto nel pliocene medio e superiore (testimoniato da molluschi come l'Artica islandica) dove vivevano Megalodon e molti altri vertebrati marini.
Poi anche il livello del Mediterraneo è nettamente calato verso la fine del pliocene e forse anche ciò può avere influito ma questo è solo il mio parere.
Per tutto il cenozoico il clima si è sempre mantenuto piuttosto caldo quindi un repentino abbassamento delle temperature può essere stato letale.
Comunque se non si fosse mai estinto credo che la gente ora non si proverebbe neanche a mettere un dito in acqua!!!
Ciao
Emilio
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oxon
Moderatore

Città: genova
Prov.: Genova

Regione: Liguria


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Inserito il - 30 aprile 2008 : 18:25:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Intervengo in questa occasione solo per testimoniare il fatto che io vi seguo ed apprezzo la passione e la serietà di cui date prova, anche attraverso le iniziative di Simone che non si risparmia di divulgare l'operato del Gamps, cosa veramente eccezionale in questi tempi di disinteresse per la cultura.
Complimenti anche ad Emilio per la passione straordinaria, data anche l'età, e per la puntualità con cui segue tutti gli interventi inerenti la paleontologia.
Spero di avere occasione di incontrarvi durante qualche manifestazione.
Scusatemi se non intervengo nelle discussioni inerenti le vostre ricerche, ma non mi ritengo competente a farlo, abbiate però la certezza che vi seguo costantemente e che questo costituisce per me un arricchimento.
Ciao e grazie.


oxon
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siciliaria
Utente Senior


Città: Catania
Prov.: Catania

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Inserito il - 30 aprile 2008 : 21:11:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' se il Mediterraneo fosse stato un importante "nursery" di questo bestione? La crisi messiniana potrebbe aver significato qualcosa, così come determinati eventi pliocenici. Ma nelle altre parti del ns pianeta? Forse competizione con altri squali? La riduzione di prede?

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emilio fossili
Utente Senior

Città: Pistoia
Prov.: Pistoia

Regione: Toscana


1240 Messaggi
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Inserito il - 30 aprile 2008 : 21:49:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Intanto grazie a oxon per i complimenti,
Inserito il - 30 aprile 2008 : 21:11:46
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E' se il Mediterraneo fosse stato un importante "nursery" di questo bestione? La crisi messiniana potrebbe aver significato qualcosa, così come determinati eventi pliocenici. Ma nelle altre parti del ns pianeta? Forse competizione con altri squali? La riduzione di prede?

Certamente la crisi del messiniano ha influito molto ma non è stata decisiva nella scomparsa del Megalodon che nel pliocene ha avuto una grandissima diffusione e, come si sa il messiniano è l'ultimo sottoperiodo del miocene.
Dopo il messiniano non sono state documentate crisi del genere di tale entità ed è ciò che mi lascia perplesso.
è difficile pensare che un bestione del genere avesse degli antagonisti veramente temibili.
Inoltre il mare pliocenico era brulicante di vita come ci testimoniano i reperti fossili quindi non credo che sia stata la scarsità di prede a provocare la scomparsa di megalodon.
Comunque tutte le ipotesi restano aperte.
Voglio segnalare comunque che in toscana, specialmente fra San Miniato e Montaione in zone molto circoscritte, ho avuto la possibilità di trovare filoni di gesso evaporitico geologicamente collocabili tra pliocene e pleistocene.
Che prima delle glaciazioni del pleistocene ci sia stata una fase evaporitica con relativa alta salinità dell'acqua e definitiva scomparsa di Megalodon???
O che con l'abbassamento del livello dei mari questi giganti siano rimasti arenati come la Balena di Castelfiorentino???
Ciao
Emilio

Modificato da - emilio fossili in data 30 aprile 2008 21:54:27
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Earth whales
Moderatore


Città: Firenze
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Inserito il - 01 maggio 2008 : 07:56:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Alla fine del Miocene l’Africa ruota in senso orario e va a toccare l’Europa all’altezza di Gibilterra interrompendo il flusso di acqua dall’Oceano Atlantico al Mediterraneo. Questo fenomeno ha avuto una ricaduta importantissima sulla vita perché il Mediterraneo è un mare piuttosto particolare. Il Mediterraneo è una grande tinozza che viene continuamente riempita da acqua portata dai fiumi, dalle precipitazioni (come la pioggia o la neve) e dall’acqua dell’Oceano Atlantico. Se togliessimo l’acqua atlantica, il contributo fornito da fiumi e precipitazioni sarebbe inferiore all’acqua persa per evaporazione. In sostanza, senza l’acqua portata dall’Atlantico, il Mediterraneo evaporerebbe in maniera pressoché totale.
Ebbene, secondo alcuni studiosi, è proprio questo che è successo quando l’Africa, toccando Gibilterra, ha interrotto le comunicazioni con l’oceano Atlantico: senza l’acqua oceanica, il Mediterraneo è andato incontro ad un processo di disseccamento. Il livello del mare è calato bruscamente e il Mediterraneo è diventato una specie di grande laguna di acqua salmastra nella quale precipitavano enormi quantitativi di cristalli di gessi. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che il Mediterraneo si sia totalmente disseccato in occasione di questa crisi e che ponti terrestri siano emersi rendendo possibile un collegamento diretto tra Africa settentrionale e Italia meridionale attraverso la Sicilia. Secondo altri il disseccamento non è stato mai completo e una certa quantità di acqua è rimasta comunque presente. In ogni modo, a prescindere dalle questioni degli studiosi, è chiaro che uno sconvolgimento importante si è realizzato in Mediterraneo tra 5 milioni e 960 mila e 5 milioni e 330 mila anni da oggi. Ed è anche chiaro che nello stesso periodo si "assiste" a quella che molti scienziati hanno chiamato la completa ‘sterilizzazione’ del biota marino mediterraneo. Il megalodon è scomparso dal Mediterraneo in maniera pressoché totale e non vi è più rientrato.
Questo è un fenomeno molto inspiegabile perché, specialmente durante il Pliocene inferiore, si "assiste" al momento di massima biodiversità del mare nostrum. La cosa è molto strana e quindi, come tutte le cose strane, mi affascina e mi stimola ad ipotizzare le cause che hanno determinato l’estinzione di un dominatore dei mari del passato.




Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto.
Simone Casati
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CHIODARM
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Città: Senna Lodigiana
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Inserito il - 02 maggio 2008 : 06:47:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
il nome del MEGALODON deriva dal greco e vuol dire "grande dente" la suo scomparsa a suscitato diverso interesse nel mondo scientifico ed addirittura alcuni paleontologi hanno ipotizato l'idea della possibilità che alcuni esemplerari siano arrivati sino ai giorni nostri, questa teoria è stata per diversi anni questione di discussione in quanto non vi erano prove a sufficienza a supporto della loro esistenza negli oceani e nei mari attuali.
Una ipotesi della loro scomparsa è legata alla estizione di vari mammiferi marini del tardo pliocene che a quanto pare facevano parte della loro dieta abituale, altre ipotesi sono legate al fatto che vivevano in fondali bassi e vicino alle coste, e con l'avvento di un cambio climatico e il continuo cambiamento delle coste abbia provocato un notevole cambiamento nelle sue abitudini alimentari che ne ha portato l'estizione.
Purtroppo ad oggi non vi sono dati certi che convalidino tutte queste teorie, ma il bello della paleontologia è anche questo la continua ricerca della verita.

ciao

Marco
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Earth whales
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Inserito il - 02 maggio 2008 : 09:19:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Prima dell’inizio della crisi del Pliocene medio, la geografia terrestre era un po’ diversa da quella che conosciamo oggi. Intanto, dopo la crisi di salinità, l’America del nord non era connessa all’America del sud perché l’America centrale non esisteva. C’era una unica corrente equatoriale che passava indistintamente dall’Oceano Pacifico all’Oceano Atlantico. Tra 3 milioni e mezzo e 3 milioni di anni fa, l’America del sud e l’America del nord entrano in collisione con la conseguente formazione dell’America centrale. Questo processo ha interrotto definitivamente le comunicazioni tra Oceano Atlantico e Oceano Pacifico interrompendo anche la corrente equatoriale. Immaginiamo che razza di sconvolgimento deve essere stato per tutto l’ecosistema: due oceani improvvisamente vengono divisi dall’emersione di un piccolo continente. Con l’emersione dell’America centrale si attiva quella che noi oggi conosciamo come Corrente del Golfo che porta acque calde fino all’Europa settentrionale garantendo un clima temperato alle medie latitudini. Il momento della chiusura delle comunicazioni tra Oceano Atlantico e Oceano Pacifico, però, è contemporaneo alla formazione di una calotta glaciale artica perenne. E’ probabile che i due fenomeni siano collegati da un rapporto di causa-effetto. Tra 3 milioni e mezzo e 3 milioni di anni fa, dunque, un meccanismo a catena che comincia con l’emersione dell’America centrale attiva una estesa glaciazione nell’emisfero nord culminante con la deposizione di una calotta glaciale artica, e innesca il circuito delle correnti che oggi caratterizza il nord Atlantico e dal quale dipende il clima in Europa. In quello stesso periodo scompaiono un gran numero di misticeti in tutto il pianeta. Possibile che ci sia un legame con l’estinzione del megalodon? Possibile che la rarefazione sia da attribuire ad un generale raffreddamento dell’emisfero nord dovuto sostanzialmente all’emersione dell’America centrale? Credo che questi fenomeni siano stati determinanti per tutto l’ecosistema globale, ma che si tratti soltanto di un effetto domino che ha portato alla caduta dell'unltima tessera conosciuta con il nome di megalodon.




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Simone Casati
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CHIODARM
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Inserito il - 02 maggio 2008 : 12:01:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
la glaciazione a cui fai riferimento iniziò 40 milioni di anni fa con la crescita della calotta glaciale sull'Antartico, e si intensificò nel Pleistocene circa 3 milioni di anni fa con l'inanlzamento dell'istmo di Panama che congiunse le due Americhe con l'espansione della calotta glaciale nell'emisfero settentrionale. Da allora, vi sono stati dei periodi di glaciazione della durata di 40.000 e 100.000 anni, durante i quali le calotte si sono estese e ritirate ciclicamente. L'ultimo periodo glaciale è terminato circa 10.000 anni fa.




Marco
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Earth whales
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Inserito il - 02 maggio 2008 : 13:37:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non conosco i fenomeni climatici che hanno preceduto il Pliocene, ma sono sicuro che un forte cambiamento climatico deve essere attribuito alla formazione dell'America centrale. Questo sconvolgimento ha determinato un impatto sull'ecosistema di tutto il pianeta.
Mi preme focalizzare la discussione sulle probabili cause dell'estinzione del megalodon... sarebbe bello abbracciare un campo più vasto, ma dobbiamo limitarci a capire perché è scomparso dal pianeta uno specialista al vertice della catena alimentare.

Il Pleistocene inizia 1,8 milioni di anni fa e termina 11.000 anni fa.


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Simone Casati
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CHIODARM
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Inserito il - 05 maggio 2008 : 10:27:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non volevo divagare sul tema in atto, anzi, volevo darti qualche indizio in più per risolvere questo enigma.
la scomparsa del MEGALODON può essere stata causata come scritto in precedenza dal cambiamento della fauna marina, dobbiamo tenere presente, abitudini alimentari e i luoghi dove principalmente cacciava, il megalodon cacciava rpeferibilmente in acque basse e si cibava di bale/proto-balenottere, il cambiamento climatico e l'avvento di nuove terre emerse hanno spinto queste specie a cercare acque più profonde, come detto anticipatamente il megalodon preferiva acque basse, perchè si presume che come gli squali attuali potesse cacciare e aggredire la preda con scatti orizzontali e per pochi secondi e le acque basse davono poche vie di fuga alle sue prede.
sull'estinzione del megalodon forse è il caso di parlare di evulizione della specie??? il noto SQUALO BIANCO è uno dei candidati ad essere il parente più prossimo del megalodon..... o forse non si è mai estinto veramente???? aluni anni fà due scienziati statunitensi affermaro che due esemplari di megalodon vivessero nella fossa delle Marianne....ma che dire??? megalodon tanto feroce quanto misterioso....



Marco
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siciliaria
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Inserito il - 05 maggio 2008 : 11:16:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Veramente il grande bianco, sembrerebbe molto più affine al Cosmopolitodus piuttosto che al Carcharocles. Ad ogni modo Carcharodon carcharias c'è già nel miocene. Il megalodon, si estingue invece durante il pliocene. Ciao
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Earth whales
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Inserito il - 05 maggio 2008 : 11:58:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di siciliaria:

Veramente il grande bianco, sembrerebbe molto più affine al Cosmopolitodus piuttosto che al Carcharocles. Ad ogni modo Carcharodon carcharias c'è già nel miocene. Il megalodon, si estingue invece durante il pliocene. Ciao


Concordo sull'affinità del Carcharodon con l'hastalis, ma sono sicuro che il primo compare solo nel Pliocene... che io sappia non esiste nel Miocene. I due squali sono stati coetanei per un certo periodo di tempo, ma solo durante il Pliocene. I denti dei due squali si differenziano solo nella seghettatura, ma ho visto alcuni denti transitori del Pliocene cileno. Probabilmente il Bianco è un ramo dell’hastalis. È vero, il megalodon ha risentito della scarsità di cibo dovuto alla rarefazione dei misticeti, ma la sua caduta può essere attribuita anche all'avvento di nuovi competitori in cima alla catena alimentare: i grandi odontoceti. È probabile che questi abbiano influito per via della loro strategia di caccia e una maggiore adattabilità alimentare.
Chissa!



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Simone Casati
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