Un giro con l'amico Franco ed ecco cosa è venuto fuori da uno scasso sul bordo di una strada...
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Devo ammettere che è sempre un piacere imbattersi in una Cardium doppia
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
Modificato da - Lucabio in Data 21 ottobre 2009 11:18:06
Bellissimo esemplare di Cardium indicum e Sinodia brocchii, io non ne ho mai trovati interi!!! Ciao Emilio
Ma la Cardium hians è un'altra cosa? Immagine:
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Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
Modificato da - Earth whales in data 19 aprile 2008 22:10:04
Ciao, Io ho usato il libro "le conchiglie fossili del Roero" e Cardium indicum è identico a quello della fotografia, purtroppo non ho altre fonti bibliografiche che lo citino ma ti posso assicurare che usando la pubblicazione suddetta troverai il nome che ti ho detto. Cercando nel web Cardium hians e cardium indicum risultano molto simili, quasi uguali, forse uno dei due nomi è in sinonimia ma non disponendo di un'adeguata fonte bibliografica si può dire ben poco. Ciao Emilio
Modificato da - emilio fossili in data 19 aprile 2008 23:38:30
A quanto pare il nome Cardium indicum è il nuovo nome della specie. Il nome Cardium hians venne dato nel 1799 da Spengler ma poi riutilizzato dal Brocchi per un'altra specie quindi caduto in sinonimia. Ciao Emilio
Modificato da - emilio fossili in data 21 aprile 2008 14:09:33
Luca <<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin
Difficile da pulire perché è molto fragile... piano piano senza fretta vi consiglio di consolidare subito ogni piccola incrinatura.
GUARDA IL VIDEO A 720p
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
Ciao a tutti! Il filmato mi ha fatto sobbalzare;sto passando ore a liberare un cardium dalla matrice e per cercare di recuperare il più possibile lavoro sotto la lente con un ago!Considerando che posso starci un paio di ore a settimana mi ci vorranno mesi per pulire il tutto...... Le ornamentazioni che vengono fuori sono interessanti quanto delicate e rendono l'idea di come si formino e come varino.
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226,56 KB Completa delle due valve,proviene dalla zona di Pietrafitta,pliocene medio e sabbie gialle.
rossano hai ragione... sono molto delicati, soprattutto quando curvano vicino alla cerniera... comunque sono belli anche se impegnativi da preparare.
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
Ho iniziato a pulirlo un paio di anni fa,lavorando sul pezzo inumidito con pennellini e piccole punte,ma il risultato è stata la perdita di alcune parti delicate.Allora ho riposto il tutto ed ho fatto un po di esperienza.Adesso uso un sistema che ritengo possa dare buoni risultati,se qualcuno di voi avesse sperimentato qualcosa di simile accetto consigli,suggerimenti e critiche. Lavoro sul grosso con spicillo o stuzzicadenti e matrice bagnata fino ad uno spessore che ritengo sicuro,poi poi affondo con pennellino morbido ed acqua fino a che non affiora il minimo particolare.A questo punto lascio asciugare il tutto.La fase successiva consiste nel liberare un lato del particolare in oggetto. Uso la parte tagliente di un ago da iniezioni che in certi casi è già troppo,sto pensando di procurarmi qualche minuscolo ago da insulina in modo da lavorare ancora più di fino.Le parti scoperte vengono fissate con paraloid che una volta seccato permette di farmi lavorare lull'altro lato dell'oggetto.Questa è la fase critica,anche usando pennelli minuscoli il paraloid finisce per consolidare anche la matrice complicando non poco la successiva pulizia.L'ultima fase di rifinitura dovrebbe consistere nel togliere il paraloid in eccesso spennellando delicatamente con acetone,ma con il rischio di "ammorbidirlo" troppo e di rovinare qualcosa. Certo è che se la procedura funziona con questo genere di conchiglie c'e da lavorarci tanto e da togliersi grosse soddisfazioni! Rossano
occhiali con lente tipo orologiaio o stereoscopio con stativo, curette da odontoiatra di varie misure, qualche ago(da18 a 22G)magari montati su un supporto a mò di penna,qualche pennellino/spazzolino,e provate ad usare il fissativo acrilico per muri diluito 1:5 a posto di paraloid o vinavil.......l'esperienza fa il resto inoltre se posso permettermi io amo sempre lasciare una parte di matrice quando è possibile, rende il fossile più bello e più significativo paleontologicamente rispetto a pulirlo completamente lasciandolo "nudo" .......è un parere del tutto personale! ciao
Modificato da - eulimimde in data 10 febbraio 2010 14:21:32
Ciao Eulimimde,per le parti più delicate sto gia usando la visiera con lenti,attrezzi da dentista ed aghi montati su manici di pennello. Non sono soddisfatto del paraloid.Lo strato risulta troppo spesso per particolari sottili e la penetrazione nella matrice non è un granchè. Diluendolo ancora le cose dovrebbero migliorare,ma l'idea di un fissativo per pareti è da sperimentare subito visto che ho gia qualcosa del genere che avevo usato per impermeabilizzare un'intonaco. Grazie per lo spunto. Con queste mie sto andando fuori dal tema del forum e domando agli amministratori se esiste un posto dove discutere o proporre tecniche ed esperienze su estrazione,pulizia,restauro e conservazione dei fossili. Rossano
Penso che quando l'argomento conservazione e preparazione è contestuale al pezzo postato il posto giusto sia quello scelto in questa discussione; chi segue il dibattito, a mio parere, riesce a memorizzare meglio il procedimento ed a metterlo in pratica in situazioni analoghe. Ciao e grazie.
Oxon
Give me the fruitful error any time, full of seeds, bursting with its own corrections. You can keep your sterile truth for yourself. Vilfredo Pareto
73,2 KB Ma quanto erano grandi questi molluschi?? Questa valva è 12X14 CM
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
Direi che le dimensioni, fra il Pliocene e l'epoca attuale, non siano variate di molto, esemplari di dimensioni simili a quello postato da Simone si pescano tutt'ora lungo le coste sia atlantiche che mediterranee del Marocco a profondità medio alte. Attualmente e nel Pliocene le dimensioni raggingono i 100-120 mm.. Ciao.
Oxon
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Attenzione Maurizio...che questa specie viva lungo le coste mediterranee del Marocco lo dicono solo gli italiani ed i venditori...mentre non c'è un solo lavoro spagnolo o marocchino che lo affermi
L'esemplare postato,considerando la parte ancora nascosta,arriverà a 11 cm.Piccolo rispetto al frammento che ci metto accanto.Ne ho altri pezzi e mi ero riproposto di ricostruire il tutto. Credo di non andare lontano ad ipotizzare un diametro vicino ai 20 cm. Immagine: